Quando le illusioni sono (forse) troppe.

Solitudine, emarginazione, discriminazione, omofobia...
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Chrono
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Quando le illusioni sono (forse) troppe.

Messaggio da Chrono » martedì 11 marzo 2014, 1:51

*bzzz* *bzzz*, è il cellulare che vibra sul comodino.
Una sveglia molto silenziosa, che mi fa spalancare gli occhi e che mi fa poggiare velocemente la mano sul comodino. Non si deve svegliare, non ora, non ancora. Mi alzo lentamente dal letto. Oh, si è mosso, ma per fortuna dorme ancora. Cammino in punta di piedi, esco dalla camera e mi lascio la porta semiaperta alle spalle. Sospiro...........

Preparo la caffettiera e la metto sul fuoco, mentre prendo i cornetti che avevo nascosto sotto la mensola la sera prima e li metto nel microonde. Il caffè inizia ad uscire, il suo odore è buono e forte. *beep* *beep* *beep*, sono pronti anche i cornetti. Preparo tutto e torno in stanza, ho i capelli ancora scompigliati e gli occhi assonnati, sbadiglio come un orsetto appena uscito dal letargo, ma mentre lo guardo sorrido, lui è ancora con le mani fra il lenzuolo, a sognare chissà cosa. Poggio le cose sul comodino. Lo sveglio con un bacetto e lo saluto con un caldo "buongiorno", e lui ricambia, anche se sembra che mi voglia uccidere per averlo svegliato. Prendo la colazione da dietro di me, e gliela poggio affianco.. probabilmente ora non mi odia più, "sei dolce", mi dice, e io non posso far altro che regalargli un altro, dolce, sorriso.

Facciamo colazione nel letto insieme, ma sono costretto ad alzarmi di corsa. E' il telefono che sta squillando... No, non è il telefono... Il rumore si fa sempre più forte.. E' la mia sveglia, che pian piano aumenta il volume, mentre mi strappa via da quel sogno. Mi alzo, e vado a vivere il mio gran bel lunedì, un lunedì che avevo già previsto scherzando con un mio amico, e che non è stato diverso da come lielo avevo raccontato, se non peggio (rubati dei cavi ferroviari, treni soppressi e COMpressi, ritardo a lezione, 8 ore di lezione e blabla). Faccio la cosa che faccio sempre ogni mattina, prendo la mia maschera dal cassetto e me la metto. La lego bene dietro alla nuca, e sono pronto ad uscire, sorridente, attivo, e determinato... o almeno questo è quello che faccio pensare a chi mi sta intorno.

Ora, al di là di quanto potrei sembrare patetico, ogni tanto mi fermo a pensare. Mi chiedo se sono troppo con la testa fra le nuvole, se la mia vita è solo una continua illusione e un continuo reprimere se stessi e i propri sentimenti. Due settimane fa in uni mi hanno presentato un ragazzo, che mi ha fatto una strana sensazione. Alla lezione seguente, mi accorgevo che più volte lo guardavo. E piú lo facevo, piú non riuscivo a capire il perché e ci stavo male. Poi ho iniziato pian piano a non ascoltare la lezione, a guardare i suoi capelli particolari, i suoi movimenti e i suoi occhi. Ho iniziato a pensare che non dovevo pensare a lui, perché probabilmente sarebbe stata la mia ennesima delusione dietro l'angolo, peggio delle altre forse: quella di avvicinarmi ad un ragazzo, probabilmente etero, e di affezionarmi ancora di più a lui, per fare cosa poi? rischiare un outing? No, non potevo pensarlo, e così ho fatto, anche se mi lacrimavano un po' gli occhi, perché ancora una volta, nella mia vita, stavo perdendo qualcos'altro.

E così ho fatto. La volta dopo ancora però, il destino ha voluto che, mentre io ero seduto con un'amica e un amico su una panchina, lui passasse quasi di fronte a noi. Era proprio il mio amico che me lo aveva presentato. Dentro di me mi dicevo "no, non lo chiamare, non farlo", e fu così che lui lo chiamò. Si è venuto a sedere vicino a noi, e abbiamo parlato dell'uni, della laurea e cose a tema. Mi è capitato di fare un'affermazione ad una cosa che aveva detto. Lui, per rispondere ad essa, si era sporto in avanti (il mio amico ci separava), e ha iniziato a parlarmi, dritto negli occhi. Non lo avessi mai fatto. Non riuscivo a guardarlo negli occhi mentre mi parlava, cosa che invece lui faceva, e ancora una volta il non aver mai provato questa sensazione mi faceva sentire di non avere il controllo. Così stringevo i pugni dentro le tasche del giubbotto, finché lui non ha smesso di parlare, e non è indietreggiato sulla panchina. Seguì una nostra lezione in laboratorio e all'uscita abbiamo preso l'ascensore insieme.

Cosa... dovrei... fare? So che molti di voi potrebbero dirmi che dovrei provare ad avvicinarmi a lui ma il secondo episodio che mi è successo, mi ha dato conferma di quanto io provassi un qualcosina per lui, ovviamente senza esagerare, ma non è nemmeno qualcosa che è niente. Ho paura di iniziare a legarmi molto a lui. Se non dovessi farcela più a reggere quel carico, dovrei dirglielo e rischiare di fare outing? E' anche vero che probabilmente mi faccio molti problemi, ma non credo nemmeno che siano cose da sottovalutare, e per cui varrebbe la pena rischiare, no?. In ogni caso in quest'ultima settimana ho provato a lasciar fare alla storia il suo corso, nel senso che mi sono un po' chiuso, anche se sono comunque attento a notare se qualcosina, anche piccola, si muove... *confused*, *confused*

Comunque, sto andando un po' off topic. Volevo centrare un tema di confronto/discussione su un'altra cosa (ah non è ancora finita, Chronoooo parli assai - si lo so :P). Come dal titolo, e da uno dei tanti sogni che mi sono fatto, di cui vi ho parlato all'inizio del topic, mi chiedo se mi illudo troppo. Mi chiedo se è troppo chiedere di avere affianco qualcuno che mi dia, e a cui dare, forza per passare una giornata stancante.. una persona da ritrovare la sera con cui condividere tanti dettagli della giornata, tante emozioni e, ancora più in generale, tanti momenti da passare insieme. E' probabile che sia così, che io mi illuda, o forse no.. Quello che mi sembra di vedere, però, è che lo stereotipo del ragazzo/uomo gay è quello di una persona che pensa solo al sesso. Personalmente, a costo di essere ancora una volta la voce fuori dal coro, non voglio essere quel tipo di persona. Penso che ci sono delle cose nella vita che abbiano più importanza del sesso, come un abbraccio dato ad una persona in un particolare momento, che può voler dire esprimere la propria vicinanza... Tante piccole cose che vanno al di là di un contatto esclusivamente fisico.

Io penso di essere arrivato al punto in cui mi sono accettato quasi del tutto, grazie anche a PG. La mia ancora di salvezza è data soprattutto dal fatto che mi sono quasi convinto del fatto che non sarei la persona che sono ora se non fossi stato gay, e forse forse mi piaccio anche per come sono. Alla fin fine mi sembra di girare sempre intorno alla stessa cosa: per colpa della società in cui viviamo mi sento costretto a vivere in un continuo stato di confusione e repressione di quello che sono. E mi arrabbio se penso questo, perché non reputo giusto che alcune persone, nella più totale generalità dei casi, debbano impedire a qualcuno di vivere la propria vita con serenità. Mi chiedo se tutto questo avrà mai una fine, e soprattutto mi chiedo quale sia il senso di tutto quanto. Mi sembra di vivere in un continuo stato di monotonia alla disperata ricerca di risposte, fino a quando non sarò così stanco di questa ricerca che non potrò fare altro che rassegnarmi a tutto. Voi cosa ne pensate?
Ultima modifica di Chrono il martedì 11 marzo 2014, 9:55, modificato 3 volte in totale.
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Re: Quando le illusioni sono (forse) troppe.

Messaggio da progettogayforum » martedì 11 marzo 2014, 3:06

Che bellissimo post!! Dopo l'inizio stavo pensando: ma Chrono è stato proprio fortunato!! Non mi aveva detto nulla... poi ho capito, peccato!! Ma prima o poi succede!! Sei sognatore? Beh, per fortuna sì. In realtà la vita di coppia, quella vera, è molto più complicata di come in genere la raccontano nei film e nei romanzi e richiede, per durare, che ci si voglia veramente bene e che si metta via da ambo le parti la logica del single. E' bello quello che scrivi dell'abbraccio, però anche il sesso non è soltanto una questione fisica. Ti consiglio caldamente di vedere un film francese molto bello che mi è stato segnalato ieri da un ragazzo e che ho visto stamani: "juste une question d'amour" http://www.youtube.com/watch?v=IwWJWzKxctw che dà un'idea molto concreta dei veri problemi di coppia.
Chrono, non sei un illuso e te ne renderai conto presto!

Chrono
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Re: Quando le illusioni sono (forse) troppe.

Messaggio da Chrono » martedì 11 marzo 2014, 10:17

progettogayforum ha scritto:E' bello quello che scrivi dell'abbraccio, però anche il sesso non è soltanto una questione fisica.
Caro project, si in effetti ho espresso male il mio pensiero (questa era una delle parti che avevo perso grazie al logout). In generale, comunque, vedo il sesso occasionale, quello dello stereotipo, come un contatto esclusivamente fisico. Sono sempre partito dal presupposto che il sesso, quello fatto con una persona speciale, sia un dare il proprio corpo all'altro, in modo tale che quello che c'è di fisico vada a completare tutto quanto. Poi vabé, è anche vero che qualcuno potrebbe dirmi: "tu parli così perché non hai mai provato", il che ci può anche stare, però questa è l'idea che mi sono fatto.

Tornando all'argomento del topic, innanzitutto ti ringrazio per aver letto ciò che ho scritto e per avermi risposto. Vedrò sicuramente il film appena avrò un po' di tempo libero, e sono tentato ancora una volta di scrivere che spero che sia così, anche se tutto rimane ancora una volta un'incognita racchiusa nella speranza.
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Re: Quando le illusioni sono (forse) troppe.

Messaggio da Blackout » martedì 11 marzo 2014, 13:46

Caro Chrono, questa è la speranza di tanti ragazzi e ragazze, indipendentemente dall'orientamento sessuale. E' pur vero che nel nostro caso si dice che pensiamo solo al sesso e come ben dici è uno stereotipo, basato probabilmente su un fondo di verità (è pur vero che l'uomo ha necessità istintive sessuali più "espanse" rispetto alla donna, ma anche questo ultimamente è assai cambiato), ma non tutti siamo commisurabili dallo stesso metro di giudizio. Ognuno è fatto in modo diverso e avrà necessità anche sessuali, più o meno diverse. Io non me la sento di mettere in croce chi ha una grande attitudine sessuale, semplicemente hanno caratteristiche differenti da te o me, come io le avrò da te in questo campo. Piuttosto, se per te la visione di coppia e sesso tendono a sovrapporsi, segui quella strada incurante dei raffronti. Lo sai, sei giovanissimo, hai tutto il tempo davanti perchè tu possa fare esperienza e vivere amori, tragedie, gelosie, affetto, momenti indimenticabili ed emozioni indicibili, come è normale che debba essere a chi si affaccia al mondo.
Sul tuo rapportarti alla difficoltà di poter vivere in serenità una vita da gay, visti i blocchi sociali, beh non ti darò false illusioni perchè penso che comunque noi si parta da una situazione svantaggiata e che la possibilità che tutto ciò passi è assai remota. Anche nei Paesi più gay-friendly le disparità ci sono e dipendono da tante particolarità. Non per questo riesco meglio a sopportare che un ragazzo giovane come te debba sentire il peso di una tale cosa, pertanto spero pian piano accetterai che ci siano delle difficoltà intrinseche nel dover vivere una vita (che sia gay, lavorativa, affettiva, sociale ecc.) e imparerai a muoverti secondo ciò che ti fa stare bene, questo è il succo: trovare anche dei compromessi con ciò che ci circonda ma che comunque ci facciano sentire soddisfatti dei nostri traguardi.
Facile a dirsi, meno a farsi, io sono in alto mare su questo ma credo che consigliarlo comunque sia una buona cosa per trovare una strada da percorrere in serenità.
Il vero Io è quello che tu sei, non quello che hanno fatto di te. (P. Coelho)

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Re: Quando le illusioni sono (forse) troppe.

Messaggio da barbara » martedì 11 marzo 2014, 19:24

Caro Chrono, il fatto stesso che fantastichi così spesso sull'amore significa che stai creando giorno per giorno le premesse perché ciò possa accadere.
Certo sperare apre anche alla possibilità di restare delusi, ma se una persona rinunciasse a priori all'amore, metterebbe se stessa nella condizione di non creare mai le occasioni perché un incontro si possa verificare.
Ovviamente sei in conflitto con te stesso quando ti piace un ragazzo, dal momento che temi un outing, ma capiteranno anche delle situazioni differenti, dove magari i segnali che ti arrivano dall'altra persona sono più espliciti oppure potresti venire a sapere che probabilmente è gay.
Oppure ancora potresti averla incontrata tramite un sito come questo e potrebbe nascere qualcosa.
L'importante è, secondo me, restare aperti a questa possibilità , perché davvero arriva quando meno te l'aspetti.
Questa tua consapevolezza di ciò che sei ti aiuterà molto , perché spesso il primo ostacolo all'amore è proprio dentro di noi, quando non ci sentiamo all'altezza di essere amati da qualcuno.
E poiché non hai proprio alcun motivo di pensarla così, ti faccio un grande in bocca al lupo! :)

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