Chi sono?

L'accettazione dell'identità gay, capire di essere gay
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IsabellaCucciola
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Re: Chi sono?

Messaggio da IsabellaCucciola » sabato 5 aprile 2014, 14:07

Beh... che dire... :roll: ...quindi?
Boh! :lol: :mrgreen:
La tua domanda dice molto perché mi pare di capire che tu voglia, dalle esperienze che leggi, riuscire a trovare una “ricetta” per superare questo momento... purtroppo non so se esiste una ricetta che ti possa aiutarti... il vedere te come persona e non in un'identità sessuale penso che possa aiutare molto...
Ogni sera quando mi ferisco una parte di me si chiede cosa stia facendo, ma io non so cosa risponderle. Guardo il sangue colare dalla ferita, colare a terra, goccia dopo goccia, come una clessidra.

incasinato
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Re: Chi sono?

Messaggio da incasinato » sabato 5 aprile 2014, 18:07

Isa, mi hai letto nel pensiero.

Sono uscito di casa, mi sono andato a prendere un caffé. Ho comprato le sigarette, e me ne sono fumate un paio. E ho detto "oh, ma io sono io, e per ora sto bene così. Le paure vanno superate, le influenze degli altri vanno accantonate. Sai che ti dico? Io sono "incasinato", e sto bene così! Certo, non sono come gli altri, ma la mia dimensione ce l'ho. Ora so chi sono, e so che nel ruolo di uomo classico non mi incastro. Non voglio una ragazza, voglio un ragazzo. E questo basta. Guardo un bel culo, di donna, e dico che è proprio un bel culo, na bella coscia. Indipendentemente da cosa ho in mezzo alle gambe. Mi piace la mia barba. Mi piacciono i miei occhi, e FINALMENTE sto dimagrando. Il mio essere e la mia conoscenza di me sono cose che ho duramente conquistato, e con sofferenza. Ora vorrei fare tante cose, stare bene, uscire di casa, conoscere gente. Guardare i ragazzi negli occhi senza vergogna e riconoscere il sentimento profondo che sento guardandone alcuni. Ora loro possono vedere il ragazzo o la ragazza che è in me, e che si perderà tra le loro braccia, in privato, nel mio nocciolo privato."

Ma forse la cosa più importante è: "E cambierò, e sarò sempre lo stesso. Perché se guardo una cosa con i miei occhi oggi (e.s., un divano), sarà o sarebbe lo stesso anche se avessi una vagina tra le gambe. Almeno credo, ma sono abbastanza certo di questo".

Poi siamo anche un po' quello che vogliamo essere, e io forse non voglio essere poi tanto diverso da quello che sono, ma forse voglio non sentire il peso di quello che il mondo pensa di me, su di me. Basta.
E poi, ho pensato spesso che tutto quello che ho fatto l'ho fatto perché non volevo farlo. "Se fossi stato donna, sarebbe stata tutta un'altra musica". E certo, non sarei stato io, "incasinato".

Trovare il proprio equilibrio. Equilibrio, minha gente. Equilibrio. Fare quello che si vuole, con equilibrio.

Isa, cmq... bel nome ;)
Piacere, incasinato ;)

incasinato
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Re: Chi sono?

Messaggio da incasinato » sabato 5 aprile 2014, 18:10

Ah, un'altra cosa. La mia vita è fottutamente bella e ricca. La mia, come la tua, e quella di qualsiasi altra persona. Proprio perché TRASPARENTE, con noi stessi, e con pochi eletti. Che cosa meravigliosa!

Una battuta... per ora tutto quello che sono è un "incasinato trans-parente" :D :P

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IsabellaCucciola
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Re: Chi sono?

Messaggio da IsabellaCucciola » sabato 5 aprile 2014, 18:57

:)

(questa te la dedico, http://www.youtube.com/watch?v=dVNdTXEJv1A, l'ho usata come sottofondo mentre ti scrivevo)...
Ogni sera quando mi ferisco una parte di me si chiede cosa stia facendo, ma io non so cosa risponderle. Guardo il sangue colare dalla ferita, colare a terra, goccia dopo goccia, come una clessidra.

incasinato
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Re: Chi sono?

Messaggio da incasinato » sabato 5 aprile 2014, 20:59

Grazie Bella ;)

Buon sabato sera!
Incasinato

derkleineBaum
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Re: Chi sono?

Messaggio da derkleineBaum » domenica 6 aprile 2014, 23:24

Cari Incasinato,
qualche sera fa avevo provato a condividere qualcosa, ma, essendo stato lento, mi era scaduta la sessione (mi pare si dica così...)... a quel punto mi son sentito di morire ed ho desistito! Comunque non ha molta importanza quel pochissimo che volevo raccontarti (qualche attimo di crisi, un po' accostabile a quanto hai raccontato tu, ma decisamente più light, tanto che quasi ho vergogna ad accennartelo).
Quindi non te ne parlo. Però voglio dirti che mi piace pensare che tutti noi, come esseri umani, abbiamo grandi potenzialità. A volte più espresse, altre meno, ma sempre presenti... si tratterebbe solo di accettarle tutte.
Poi non so, vorrei esprimere la cosa in modo un po' bambinesco:
http://www.youtube.com/watch?v=aCrXlYeGzkc
Ecco, forse siamo un po' sovrabbondanti rispetto a quell'immagine di noi stessi che ci siamo costruiti e un po' tutti viviamo in un minuscolo spazio vitale! ;)
Resta con te,
insieme a te ...

incasinato
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Re: Chi sono?

Messaggio da incasinato » lunedì 7 aprile 2014, 0:06

Ahahahh!
Grande DarkleineBaum! ;) Bellissimo il video, e il pensiero ;)

Beh, oggi devo dire che... sto veramente male...
E dopo essermi stancato di piangere, e dopo i vari chi sono, mi chiedo (e vi prego di interpretarmi nel modo più innocente possibile):

"che senso ha essere uomo ora che ho scoperto di essere gay?"

Questo è il punto di tutto il mio malessere. E forse una tappa obbligatoria, per me, per l'accettazione più profonda.
Ma ora sono perso nell'oblio, dove scopro e accarezzo il mio lato femminile, e ho completamente smarrito il maschile. Da far male quando sento la mia voce.

Un saluto a tutti,
incasinato

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IsabellaCucciola
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Re: Chi sono?

Messaggio da IsabellaCucciola » lunedì 7 aprile 2014, 9:14

Cercherò di rispettare quello che avevi chiesto: “comunque non si accettano psicologie e analisi varie, solo condivisioni,” e oltretutto spero di non andare off Topic…
incasinato ha scritto:"che senso ha essere uomo ora che ho scoperto di essere gay?"
Le etichette… “gay”, “lesbica”, “trans”, sono solo etichette, che ci vengono incollate addosso ma che non definiscono pienamente quello che siamo… io non sento più il bisogno di sentirmi etichettata, e non sento più il bisogno di definirmi come un uomo o una donna, preferisco vedermi come una persona, e la cosa mi basta… non so come sia successa questa cosa, credo che mi sia venuta naturale… sento sempre parlare di tappe, però a volte mi chiedo: “Ma queste tappe sono un qualcosa di obbligatorio per tutti, oppure sono cose più soggettive, e quindi ci sono persone che non ne hanno bisogno? Chi mi dice che io devo per forza seguire un percorso che ha fatto un’altra persona?
incasinato ha scritto:Ma ora sono perso nell'oblio, dove scopro e accarezzo il mio lato femminile, e ho completamente smarrito il maschile. Da far male quando sento la mia voce.
Era ottobre quando mi è crollato il mondo addosso e mi sono resa conto di non sapere più cosa fossi… mi sentivo un guscio vuoto, guardavo le persone e mi sentivo estranea da loro… avevo passato anni pensando di essere in un certo modo, e da un momento all’altro ti fanno notare che forse non sei così… e in quel momento non mi sono sentita più né donna né uomo, non ero più nulla… quando mi guardavo allo specchio vedevo una persona, non vedevo più Isabella… sono passati pochi mesi da quel pomeriggio, eppure ogni volta che provo a ricordarli, faccio fatica a visualizzarli nella mia mente, come se non volessi ripensare a quei momenti per evitare di provare ancora quel dolore… ho incominciato a chiudermi di più in me stessa, a cercare di avere meno contatti con le persone, però questo mi ha permesso di pensare di più a me stessa, di fare quello che volevo, e poi pian piano ho incominciato a stare meglio, ho incominciato a non sentire più il bisogno di sentirmi una donna o un uomo… adesso mi sento una persona che “sta sopra” queste questioni di genere… non voglio etichette per il semplice motivo che le trovo “noiose”, e poi sono troppo limitanti per i sentimenti che provo… e in più ho capito che il passare del tempo ha cambiato la mia visione delle cose… una volta non credevo di poter provare dei sentimenti anche per una ragazza, o il bisogno di andare oltre… all’inizio ero un po’ titubante, mi sentivo come in un “frullatore” perché non capivo la ragione di questi miei sentimenti, ma adesso non mi importa più… provo dei sentimenti sia i ragazzi che le ragazze e perché dovrei dare un nome a questa cosa?
Ora non voglio più stare né con il mio lato femminile né con quello maschile, perché mi sento un “sesso neutro”…
Ogni sera quando mi ferisco una parte di me si chiede cosa stia facendo, ma io non so cosa risponderle. Guardo il sangue colare dalla ferita, colare a terra, goccia dopo goccia, come una clessidra.

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Re: Chi sono?

Messaggio da 875 » lunedì 7 aprile 2014, 9:15

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Ultima modifica di 875 il domenica 26 gennaio 2020, 20:22, modificato 1 volta in totale.

incasinato
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Re: Chi sono?

Messaggio da incasinato » lunedì 7 aprile 2014, 10:08

Isa e 875, grazie per le vostre risposte.

Isa, ho capito che non ho nessuna disforia di genere intanto. Ma ho tremendi "terremoti" interni quando penso con il mio lato femminile. Ieri ho pensato a come dev'essere bello a essere mamma, vedendo le ragazze di miei amici. Mi è crollato il mondo addosso.
Il fatto di volere un ragazzo, di vedermi come ragazza vicino a un ragazzo, è forse passeggero, o forse no. Forse da questo dipende questa violento andare verso il mio lato femminile. Boh... Intanto ora che vago in questo modo nel mio io, sono completamente perso. Il mondo attorno a me e il mio passato sono sfocati. Come se li stessi negando.
Per le ragazze, anche io sono ancora attratto, solo che sto rifiutando il mio lato mascolino, o non mi interessa più. Molto più probabilmente non voglio più correre dietro allo stereotipo al quale sono corso dietro per tanti anni. Ora capita anche, e spesso, che quando dico qualcosa giusto per dirla perché i maschi dicono così, i maschi fanno questo e quello, etc., mi viene una mossa allo stomaco, un senso di falsità. Intanto da alcune sono attratto... e sto con quel senso di colpa come chi non PUÒ andare per non fare figuracce, e chi non vuole più incarnare lo stereotipo del macho.
In tutto ciò, non riesco manco più ad avere modelli maschili (credo), ma sono affascinato da quelli femminili, attratto fortemente, almeno in questo momento.

Credo che una cosa importante da fare è finire i lavori che sto facendo e uscire di casa, vedere gente, stare con persone, anche in silenzio. Stare con la mia famiglia, e iniziare a fare cose che mi facciano capire chi sono, perché alla fine siamo cosa ci piace, siamo la nostra direzione, e siamo le cose che facciamo e che ci valorizzano.

875,
quando arriverò a quel "traguardo" di accettazione che magari sarà una valvola per concludere tutti i miei progetti di vita.
È esattamente questa la cosa che vivo. Il traguardo di qualcosa per andare avanti, e mettere su finalmente la mia vita. Solo che mi viene da pensare da donna, e questo mi spaventa. Ma che cavolo significa che mi piacerebbe essere mamma?Non voglio dire che questo non ha senso. Magari sono molto effeminato, e magari questo è un passo per l'accettazione. Ma si, tendo fortemente a quel "traguardo" di accettazione che magari sarà una valvola per concludere tutti i miei progetti di vita.

Stay tuned,
Ivano

p.s.: devo ricominciare a fare le cose che mi piacciono!!!

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