Gay vs. Lesbiche

Solitudine, emarginazione, discriminazione, omofobia...
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Gio92
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Gay vs. Lesbiche

Messaggio da Gio92 » venerdì 23 maggio 2014, 13:17

Mi capita spesso, soprattutto quando vado a Napoli, dove si sa che c'è molta meno omofobia rispetto alla provincia, di vedere persone omosessuali che si tengono per mano, o si scambiano effusioni, ma parlo soprattutto di ragazze.

Non so se è uno stereotipo o meno, ma sembra che l'omosessualità femminile sia più accettata nella società, rispetto a quella maschile. Molte persone sostengono il contrario, ma io credo, anzi, vedo spesso con i miei stessi occhi che le donne sono più accettate rispetto ai maschi. E non solo in chiave omosessuale.

Mi spiego meglio: un ragazzo maschio viene accettato solo in quanto "maschile", perchè se è effeminato viene additato come frocio e tutti i nomignoli denigranti che conosciamo molto bene. Invece se ha caratteri maschili viene riconosciuto come un grande, un etero pieno di donne etc etc

Se invece una ragazza è mascolina o femminile, viene comunque accettata nella società, in entrambi i casi. Sia perchè la mascolinità in qualche modo è indice di tenacia, forza e quindi fa quasi "paura" a coloro che tentano di insultarla, sia perchè la femminilità, secondo la nostra società, appartiene alla donna, quindi donna e femminilità possono andare a braccetto.

Inoltre, alle ragazze etero, se si tengono per mano durante una passeggiata, non viene detto nulla, si possono anche abbracciare, o darsi un bacio sulla guancia. Ma se lo fanno due uomini la minima cosa che potrebbero ricevere è uno sguardo di disgusto, per non parlare delle offese e insulti, fino ad arrivare alla violenza.

E ciò, non lo ritengo giusto, ma purtroppo è il risultato di un mondo stereotipato dove l'uomo è quello grezzo, virile e non sia mai si scambia un abbraccio con un altro maschio. Ma state scherzando?? E' un uomo, l'uomo è forte, non cede a queste cose sdolcinate, altrimenti che uomo è?? :lol: :lol:
Invece la donna è colei che è dooolce, sensiiibile, che può fare tutto.

Quando invece ci sono ragazzi anche etero che sono molto sensibili e romantici e ragazze strafottenti e senza cuore.

Io non ho nulla contro nessuno, però mi sembra che le donne siano più emancipate rispetto agli uomini.

Ci tengo a precisare che le mie sono solo supposizioni, e che quello che dico può essere vero tanto quanto può non esserlo. In fondo non sono nessuno per dire ciò, ma l'ho detto perchè è da tempo che ci rifletto su e in parte mi è capitato di vederlo con i miei stessi occhi.
Non è forte chi non cade, ma chi cade ed ha la forza per rialzarsi!

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IsabellaCucciola
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Re: Gay vs. Lesbiche

Messaggio da IsabellaCucciola » venerdì 23 maggio 2014, 15:47

Gio92 ha scritto:Se invece una ragazza è mascolina o femminile, viene comunque accettata nella società, in entrambi i casi. Sia perchè la mascolinità in qualche modo è indice di tenacia, forza e quindi fa quasi "paura" a coloro che tentano di insultarla,
Ti parlo di “esperienza personale”... Non sempre... purtroppo una donna mascolina non viene proprio ben vista, e di solito le viene data della “lesbica”, dato che c'è questa di uguaglianza: “gay = donna mancata”, “lesbica = uomo mancato”. Diciamo che di solito si “richiede” che una ragazza sia dolce e sensibile...
A proposito di questo argomento, mi hai fatto venire in mente un articolo che avevo letto in rete, 10 cose da non dire mai a una lesbica, vorrei allegare il link perché penso che sia anche interessante vedere gli stereotipi sulle lesbiche. Link: http://www.freebear.eu/10-cose-da-non-c ... a-lesbica/
Gio92 ha scritto:Io non ho nulla contro nessuno, però mi sembra che le donne siano più emancipate rispetto agli uomini.
Riguardo a questo vorrei lasciare uno stralcio dal libro, Sporche femmine scioviniste, di Levy Ariel:
“Ho visto le migliori labbra della mia generazione devastate dal silicone, zigomi proporzionati trasformarsi in rotonde palle di biliardo e fronti talmente spianate da costringere gli occhi a un’eterna espressione di stupore immotivato. Perché mi alzo ogni mattina con il desiderio di riempire le guance come il mio criceto Wanda? L’animaletto immagazzina semi di girasole dentro la bocca per paura dell’inverno e noi, per paura d’invecchiare, immagazziniamo materiale plastico di ultima generazione. Che cosa ha provocato questa bulimia botulinica? Chiaramente non c’è niente di male nel tentativo di allontanare l’amaro calice del tempo che passa con degli aiutini, ma ora viviamo nel pieno di una vera e propria guerra atomica alla vecchiaia considerata alla stregua della più grande calamità purtroppo molto naturale. Non c’è cultura, impegno politico, benessere, felicità coniugale o lavorativa che può frenare questa ossessione. Ma non siamo state sempre così. Forse c’è stato un periodo buio, tra gli anni Ottanta e i Novanta, dove ci è successo qualcosa di irrimediabile. AVEVAMO LOTTATO PER L’EMANCIPAZIONE, L’INDIPENDENZA, LA PARITÀ DI TRATTAMENTO SUL LAVORO E A CASA, E POI ABBIAMO SACRIFICATO TUTTO SULL’ALTARE DELL’ETERNA GIOVINEZZA. POTEVAMO DIVERTIRCI ALLA GRANDE E INVECE ABBIAMO PREFERITO BARCOLLARE SU TACCHI TREDICI VERSO METE PIÙ INSIDIOSE, CI SIAMO INFILATE PUSH-UP DA MOZZARE IL RESPIRO E TANGA PIÙ SCOMODI DI UNA CINTURA DI CASTITÀ. FORSE CI HANNO DROGATO, O SIAMO STATE VITTIME DI UNA DEGENERAZIONE ANTROPOLOGICA COLLETTIVA.
Ogni sera quando mi ferisco una parte di me si chiede cosa stia facendo, ma io non so cosa risponderle. Guardo il sangue colare dalla ferita, colare a terra, goccia dopo goccia, come una clessidra.

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Gio92
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Re: Gay vs. Lesbiche

Messaggio da Gio92 » venerdì 23 maggio 2014, 15:57

Si Isabella, non viene ben vista ma neanche mal menata da un gruppo di ragazzi/e omofobi/e.

Invece un ragazzo gay effeminato, visto come effeminato e quindi "debole" (che sia chiaro, parlo sempre secondo i parametri della SOCIETA', non miei) viene messo in difficoltà.

Non so se è una mia impressione. Sinceramente sono molto confuso su questo. Di ragazzi effeminati ne vedo molti ma non so la loro vita sociale com'è, se sono integrati o meno. Ma visto che si parla tanto di omofobia allora i dubbi mi vengono.

Mi scuso se eventualmente le donne (anche se di minor numero) di questo forum possano leggere le mie riflessioni come giudizi negativi nei loro confronti, sono appunto riflessioni... :)
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IsabellaCucciola
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Re: Gay vs. Lesbiche

Messaggio da IsabellaCucciola » venerdì 23 maggio 2014, 16:28

Gio92 ha scritto:Mi scuso se eventualmente le donne (anche se di minor numero) di questo forum possano leggere le mie riflessioni come giudizi negativi nei loro confronti, sono appunto riflessioni..
I tuoi non sono giudizi negativi ;) , anzi mi ha fatto piacere che hai creato questo Topic...
Gio92 ha scritto:Si Isabella, non viene ben vista ma neanche mal menata da un gruppo di ragazzi/e omofobi/e.

Invece un ragazzo gay effeminato, visto come effeminato e quindi "debole" (che sia chiaro, parlo sempre secondo i parametri della SOCIETA', non miei) viene messo in difficoltà.
I tuoi sono ragionamenti seri e tosti...
L'odio, o comunque una forma simile di sentimento penso sia dovuto a due possibili cose:
1) l'educazione rigida, il maschio deve essere così, e la femmina colà...
2) un'intolleranza naturale che fa sì che chiunque non segua quello che hai in mente tu vada redarguito, anche a costo di arrivare a picchiare qualcuno... pensa ad esempio i fanatici religiosi che si comportanto come si comportano perché pensano che sia giusto così... e con cui è anche inutile stare a ragionarci :roll: ...
Gio92 ha scritto:Non so se è una mia impressione. Sinceramente sono molto confuso su questo. Di ragazzi effeminati ne vedo molti ma non so la loro vita sociale com'è, se sono integrati o meno. Ma visto che si parla tanto di omofobia allora i dubbi mi vengono.
Quando si viene discriminati sull'essere effeminati, di solito si può arrivare a due modi di comportamento:
1) fare di tutto per nascondere le proprie movenze... un incubo, perché passi il tuo tempo con il terrore che qualcuno possa accorgersi che sei effeminato;
2) arrivi a un punto in cui te ne freghi di quello che pensa la società, e ti viene naturale esasperare le tue movenze come se fosse una sfida fra te e la società, un po' come voler dire: “Sono effeminato, sì... Problemi?”... molte volte si aggiunge una certa “isteria” che purtroppo diventa un modo di buttar fuori la rabbia che hai addosso (te lo dico per esperienza personale :oops: )...
Ogni sera quando mi ferisco una parte di me si chiede cosa stia facendo, ma io non so cosa risponderle. Guardo il sangue colare dalla ferita, colare a terra, goccia dopo goccia, come una clessidra.

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Re: Gay vs. Lesbiche

Messaggio da Gio92 » venerdì 23 maggio 2014, 17:51

IsabellaCucciola ha scritto:I tuoi sono ragionamenti seri e tosti...
L'odio, o comunque una forma simile di sentimento penso sia dovuto a due possibili cose:
1) l'educazione rigida, il maschio deve essere così, e la femmina colà...
2) un'intolleranza naturale che fa sì che chiunque non segua quello che hai in mente tu vada redarguito, anche a costo di arrivare a picchiare qualcuno... pensa ad esempio i fanatici religiosi che si comportanto come si comportano perché pensano che sia giusto così... e con cui è anche inutile stare a ragionarci :roll: ...
Hai pienamente ragione, in effetti è così. Spesso gli schemi mentali che impostano i genitori ai loro figli fin dall'infanzia tendono ad attribuire una visione distorta della realtà, e spesso, anzi sempre, per staccarsi da questi schemi mentali ci vuole tantissimo tempo e tantissima volontà. Lo dico perchè anche io ero e ancora in parte, sono vittima dell'educazione rigida e cattolica che ho ricevuto. Infatti oggi mi ritrovo senza un mio vero modo di ragionare e purtroppo spesso mi inceppo, come un pc. Ho tanta confusione in testa perchè gli schemi mentali che sto cercando di rimuovere a volte ritornano forti e vigorosi a tormentarmi.
IsabellaCucciola ha scritto:Quando si viene discriminati sull'essere effeminati, di solito si può arrivare a due modi di comportamento:
1) fare di tutto per nascondere le proprie movenze... un incubo, perché passi il tuo tempo con il terrore che qualcuno possa accorgersi che sei effeminato;
2) arrivi a un punto in cui te ne freghi di quello che pensa la società, e ti viene naturale esasperare le tue movenze come se fosse una sfida fra te e la società, un po' come voler dire: “Sono effeminato, sì... Problemi?”... molte volte si aggiunge una certa “isteria” che purtroppo diventa un modo di buttar fuori la rabbia che hai addosso (te lo dico per esperienza personale :oops: )...
Hai toccato, anche se involontariamente un tasto molto dolente per me.

Io credo di essere un pò effeminato e ho molta paura per questo. Mi rispecchio molto nel punto 1 che hai descritto. Non ho movenze femminili marcatissime, ma è come se mi sentissi androgino, non so descriverlo. E' come se nel mio essere maschio, c'è una parte molto delicata che vuole uscire fuori, la mia parte femminile. E' come se anche negli atteggiamenti, nel modo di parlare, quella "delicatezza" volesse uscire. Non so come comportarmi. Se mi lascio andare essendo me stesso non so se gli altri potrebbero accorgersi di qualcosa.
Spesso cerco di camminare in un modo che non mi appartiene, non so, cerco di essere una persona che non sono.

Inoltre non mi trovo a parlare molto con i ragazzi, preferisco le ragazze. E ascolto musica con voci prettamente femminili, è come se io mi rispecchiassi in un universo tutto roseo, delicato, ma ho paura di stare in questo universo.

Non so nemmeno quello che sto dicendo, sono pieno di schemi mentali e si è capito già da tempo in questo forum, non so chi sono, o chi voglio essere.

Ho aperto questo topic perchè sentivo di farlo, ma siamo arrivati su un tasto che io reprimevo da tempo. Mi scuso con tutti.

Mi viene soltanto da piangere.
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Re: Gay vs. Lesbiche

Messaggio da IsabellaCucciola » venerdì 23 maggio 2014, 20:11

Allora Gio,
Gio92 ha scritto:anche io ero e ancora in parte, sono vittima dell'educazione rigida e cattolica che ho ricevuto. Infatti oggi mi ritrovo senza un mio vero modo di ragionare e purtroppo spesso mi inceppo, come un pc. Ho tanta confusione in testa perchè gli schemi mentali che sto cercando di rimuovere a volte ritornano forti e vigorosi a tormentarmi.
Purtroppo il crescere con certi schemi mentali fa sì che questi si radichino profondamente in noi, e alla fine ci influenzano molto. Questo può anche spiegare perché gli eterosessuali sono così convinti che l'essere gay sia una “malattia”... sono stati così educati sia in famiglia che con la televisione che con la Chiesa che fanno fatica ad essere aperti nei confronti dei gay...
Anche ora che sto meglio ci sono dei momenti che questi schemi mentali si fanno vivi, più che alto perché vedo che in Italia c'è una mentalità che si fa fatica a cambiare, mi sembra che le persone meno sanno di una cosa più si mettono a pontificare...
Ti lascio questo breve stralcio del libro, Dalla parte delle bambine, di Elena Gianini Belotti:
“I pregiudizi sono profondamente radicati nel costume: sfidano il tempo, le rettifiche, le smentite perché presentano un’utilità sociale. L’insicurezza umana ha bisogno di certezze, ed essi ne forniscono. [...] Per confutarli e distruggerli occorre non solo una notevolissima presa di coscienza ma anche il coraggio della ribellione che non tutti hanno. La ribellione suscita ostilità e la condanna di colui che tenta di sovvertire le leggi del costume, più profonde e più tenaci delle leggi scritte, può essere l’ostracismo, l’emarginazione sociale.”
Gio92 ha scritto:Io credo di essere un pò effeminato e ho molta paura per questo. Mi rispecchio molto nel punto 1 che hai descritto. Non ho movenze femminili marcatissime, ma è come se mi sentissi androgino, non so descriverlo. E' come se nel mio essere maschio, c'è una parte molto delicata che vuole uscire fuori, la mia parte femminile. E' come se anche negli atteggiamenti, nel modo di parlare, quella "delicatezza" volesse uscire. Non so come comportarmi. Se mi lascio andare essendo me stesso non so se gli altri potrebbero accorgersi di qualcosa.
Spesso cerco di camminare in un modo che non mi appartiene, non so, cerco di essere una persona che non sono.
La paura di far uscire la parte femminile dell'uomo è un “problema” che la nostra società ha sempre imposto. Rispetto a una volta le cose sono un po' migliorate, e penso che le situazioni cambino da città a città, anche se la famiglia ha un ruolo molto importante. C'è sempre questa fissa che i ragazzi devono essere in un certo modo perché sono maschi, ma chi lo ha stabilito che un maschio deve essere per forza forte, o non deve piangere mai?
Penso che ci sia sempre stata sempre nell'uomo una “componente femminile”, ma che ci si è sempre premurati di inibire, esempio, i maschi non devono piangere perché è una cosa da femminucce...
Mi hai fatto venire in mente di come fobia della femminilità sia così radicata quando ho letto un articolo su Giovanni Pacchiano, uno scrittore e ex preside in pensione, che dice: “Finito il liceo, mi iscrissi un po' sconsideratamente a Lettere, contro il volere della mia famiglia. I miei genitori, entrambi insegnanti, avrebbero preferito vedermi in una carriera più maschile.”
Riguardo al fatto di far uscire la tua parte femminile una parte di me vorrebbe dirti che giustamente tu non hai nulla di sbagliato o da vergognarti, e quindi di farla uscire liberamente, però un'altra parte di me mi ricorda che tu non vivi come un eremita, ma in una società.. e io non conosco le persone che frequenti e quindi il doverti dire: “Sì come sei senza farti problemi”, è un rischio...
Quello che però mi sento di dirti è che non c'è nulla di sbagliato in te!!!!!!
Gio92 ha scritto:Inoltre non mi trovo a parlare molto con i ragazzi, preferisco le ragazze.

Riguardo al fatto di parlare con le ragazze più che con i ragazzi dipende dal fatto di non avere interessi in comune... di solito i ragazzi parlano di ragazze, calcio, moto, auto forse di tecnologia... siccome queste cose mi annoiano anche io parlo con le ragazze... ma non c'entra nulla il fatto di essere gay o transgender, una mia amica preferisce la compagnia maschile perché le ragazze parlano per lo più di pettegolezzi...
Gio92 ha scritto:E ascolto musica con voci prettamente femminili, è come se io mi rispecchiassi in un universo tutto roseo, delicato, ma ho paura di stare in questo universo.
Molte volte abbiamo così paura di quello che proviamo che non riusciamo neanche a costruirci un nostro universo personale, un posto in cui stare bene senza che nessuno ci possa ferire... la paura può essere che ci si rifugi troppo in questo universo e questo possa interferire con la nostra vita di tutti i giorni... però nel tuo caso c'è la paura di questo universo proprio perché femminile... c'è proprio una paura di tutto ciò che è “femminile”...
Gio92 ha scritto:Non so nemmeno quello che sto dicendo, sono pieno di schemi mentali e si è capito già da tempo in questo forum, non so chi sono, o chi voglio essere.
Anche qui mi è difficile darti un consiglio perché una parte di me ti chiederebbe se è così importante sapere quello che sei... Mi rendo conto che è importante perché se non eviteresti di fati tanti pensieri, però anche io che ho passato tanto tempo facendomi mille domande su me stessa mi sono resa conto che alla fine ho fatto passare tanto tempo per niente. Non ho goduto di tanti momenti sempre per via di questo tarlo dello scoprire cosa sono... e sono arrivata a un punto in cui mi sono resa conto che tutto il tempo perduto non me lo ridarà più nessuno... e infatti adesso cerco di non definirmi più... però questa è una cosa che ho deciso io...
Cerco di decostruire i miei schemi mentali perché mi sono resa conto che viviamo in una società ipocrita, e questo mi “facilita” nel rendermi conto che non sono sbagliata...
Gio92 ha scritto:Ho aperto questo topic perchè sentivo di farlo, ma siamo arrivati su un tasto che io reprimevo da tempo. Mi scuso con tutti.

Mi viene soltanto da piangere.
Non ti devi scusare... forse sono stata io a scrivere cose che era meglio non scrivere... Questo è uno di quei momenti in cui mi ci dovresti mandare...
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Re: Gay vs. Lesbiche

Messaggio da barbara » sabato 24 maggio 2014, 9:45

penso che l'omosessualità femminile non sia più accettata di quella maschile, anzi viene del tutto negata, come se non esistesse. L'abitudine di tenersi per mano da parte delle ragazze viene semplicemente interpretata sempre come amicizia affettuosa, visto che le donne sono ritenute più inclini a manifestare le emozioni. Ma se due donne si baciassero sulla bocca gli atteggiamenti sarebbero ben altri. Certo "poiché la donna non si tocca nemmeno con un fiore" potrebbe rischiare di meno l'aggressione fisica, ma non rischia meno l'aggressione verbale.
Il fatto poi che un ragazzo sia più esposto a critiche se ha atteggiamenti "femminili" dipende dal fatto che tutto ciò che è femminile è ritenuto inferiore a ciò che è maschile. Per cui l'uomo che rinuncia alle sua prerogative è considerato inferiore, un debole mentre la donna "mascolina" è considerata una persona che "non sa stare al suo posto", una persona arrogante e via dicendo.
Tutto ciò è molto collegato al maschilismo imperante nella nostra società. Infatti le società più maschiliste sono anche quelle più omofobe.
Purtroppo i cambiamenti, anche se si vedono, sono molto lenti...

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Re: Gay vs. Lesbiche

Messaggio da Geografo » lunedì 8 dicembre 2014, 11:40

barbara ha scritto:penso che l'omosessualità femminile non sia più accettata di quella maschile, anzi viene del tutto negata, come se non esistesse
Penso che il pensiero di Barbara possa riassumere il mio. Mi pare di aver letto che, durante la Seconda Guerra Mondiale, i tedeschi non perseguitassero più di tanto le lesbiche proprio perché l'omosessualità femminile non è che fosse vietata, ma proprio non era concepita, e stessa cosa era nell'800 in Prussia. Ho notato che solo ultimamente le lesbiche abbiano cominciato a farsi conoscere, per lo più in maniera mediatica e con la diffusione di film come "La vita di Adele" oppure di video musicali come "Addicted to you" di Avicii. A tratti mi sembra che ormai sia quasi più conosciuta l'omosessualità femminile che quella maschile. Tra l'altro, l'omosessualità femminile si è fatta conoscere anche in maniera abbastanza chiara e priva di stereotipi: nei film a tematica lesbica, le donne se vanno a letto non usano oggetti, mentre nei film a tematica gay, la scena del sesso anale sembra quasi una prerogativa, dando quindi un'immagine parecchio falsata. Di sicuro comunque, l'omosessualità femminile è sicuramente molto più accettata, secondo me perché essenzialmente nessuno l'ha mai conosciuta ed è qualcosa di "nuovo", l'omosessualità maschile invece è da sempre legata a vecchi pregiudizi ed è sempre stata ricchissima di stereotipi.

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Re: Gay vs. Lesbiche

Messaggio da progettogayforum » lunedì 8 dicembre 2014, 12:02

Mi è capitato più di qualche volta di essere contattato da ragazze lesbiche e devo dire che le situazioni sono sovrapponibili a quelle che devono affrontare i ragazzi gay. Gli ostacoli in famiglia sono forse ancora più grandi ma c’è meno stigma sociale perché si tratta di cose che hanno meno visibilità mediatica di quanta ne abbia l’omosessualità maschile. La maggior parte delle ragazze lesbiche giovani vive le sue relazioni nascoste sotto l’apparenza di semplici amicizie. Le coppie lesbiche che escono alla luce del solo sono poche e incontrano resistenze molto forti a livello sociale anche se sul lesbismo non ci sono gli stereotipi tipici che accompagnano l’omosessualità maschile.

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