GAY E PREVENZIONE DELL’HIV-AIDS

HIV e AIDS, contagio, prevenzione, test - malattie sessualmente trasmissibili
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progettogayforum
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GAY E PREVENZIONE DELL’HIV-AIDS

Messaggio da progettogayforum » domenica 22 giugno 2014, 12:17

Apro questo post con il link alla pagina della Lila (Lega Italiana per la lotta contro l’AIDS) in cui potrete trovare informazioni serie e aggiornate sull’AIDS e sulla prevenzione del contagio HIV http://www.lila.it/it/infoaids.html ma tutto il sito della Lila è ricchissimo di informazioni estremamente chiare che sono fondamentali per la prevenzione e la tutela della salute.

Nei confronti delle malattie sessualmente trasmesse e dell’AIDS in particolare, la reticenza e il silenzio sono le scelte peggiori. Il sesso non deve essere considerato un argomento tabù ma se ne deve parlare in modo serio e competente. La mancanza di informazione espone al rischio di comportamenti pericolosi e lascia i ragazzi in una dimensione di sostanziale solitudine, tanto più quando manca del tutto l’appoggio dei genitori.

Anche a nome di Progetto Gay devo riconoscere di non aver dedicato uno spazio adeguato al tema della prevenzione, che è assolutamente fondamentale.

Progetto Gay ha cercato di approfondire gli aspetti psicologici e relazionali della omosessualità, il che è certamente utile, ma bisognerebbe tenere sempre presente che la prevenzione non può essere mai dimenticata.

I dati riportati dal supplemento n.1 – 2013 del Notiziario dell’Istituto Superiore di Sanità indicano che nel 2012 sono state segnalate 3.853 nuove diagnosi di infezione da HIV, di cui il 79,0% riguardano maschi.

Nel 2012, in Italia sono stati diagnosticati 6,5 nuovi casi di HIV positività ogni 100.000 residenti, senza variazioni significative rispetto agli anni precedenti. Le regioni con l’incidenza più alta sono state Lombardia, Provincia Autonoma di Trento e Lazio.

Le persone che hanno scoperto di essere HIV positive nel 2012 hanno un’età mediana di 38 anni per i maschi e di 36 anni per le femmine.

Nel 2012, la maggioranza delle nuove diagnosi di infezione da HIV è attribuibile a rapporti sessuali non protetti, che costituiscono l’80,7% di tutte le segnalazioni e riguardano eterosessuali per 42,7% e omosessuali maschi per il 38%. Se si tiene presente che gli eterosessuali sono circa il 92% della popolazione generale mentre gli omosessuali maschi sono circa il 4%, si capisce che il rischio HIV per gli omosessuali è enormemente più alto che per gli eterosessuali.

Tra il 2011 e il 2012 la percentuale di casi di infezione da HIV tra gli eterosessuali è diminuita, seguendo un trend ormai stabilizzato, mentre in un solo anno, per gli omosessuali maschi, è cresciuta dal 40,0 al 43,9% del totale (va sempre tenuto presente che gli omosessuali maschi sono solo il 4% della popolazione). Il numero di infezioni da HIV tra maschi omosessuali risulta costantemente in ascesa nel corso degli anni e non accenna a diminuire.

Riporto qui di seguito il link al Notiziario dell’Istituto Superiore di Sanità, che offre una visione molto dettagliata e oggettiva della diffusione delle infezioni HIV e dell’AIDS in Italia: http://www.lila.it/images/doc/dati/Noti ... 13-COA.pdf

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IsabellaCucciola
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Re: GAY E PREVENZIONE DELL’HIV-AIDS

Messaggio da IsabellaCucciola » domenica 22 giugno 2014, 14:50

progettogayforum ha scritto:Nei confronti delle malattie sessualmente trasmesse e dell’AIDS in particolare, la reticenza e il silenzio sono le scelte peggiori. Il sesso non deve essere considerato un argomento tabù ma se ne deve parlare in modo serio e competente. La mancanza di informazione espone al rischio di comportamenti pericolosi e lascia i ragazzi in una dimensione di sostanziale solitudine, tanto più quando manca del tutto l’appoggio dei genitori.

Anche a nome di Progetto Gay devo riconoscere di non aver dedicato uno spazio adeguato al tema della prevenzione, che è assolutamente fondamentale.

Progetto Gay ha cercato di approfondire gli aspetti psicologici e relazionali della omosessualità, il che è certamente utile, ma bisognerebbe tenere sempre presente che la prevenzione non può essere mai dimenticata.
Penso che si parli poco di AIDS perché è un argomento che fa paura... purtroppo è una di quelle cose che si pensa sempre che non ci riguardi da vicino... perché pensiamo appartenga a un altro “genere” di persone... o perché di certe cose non si parla... purtroppo in Italia c'è sempre questa fobia del sesso e della sua prevenzione...
Il problema non è però sempre il parlare anche poco di AIDS, ma il fatto che per quante conoscenze si abbiano, bisogna usare il cervello nei momenti in cui si hanno rapporti sessuali con sconosciuti...
C'è sempre questa idea che le cose a noi non ci possono capitare, è una specie di “ottimismo” che però in questi casi ci fa solo male... pensiamo sempre che per una volta che trasgrediamo non ci può capitare nulla...
Ogni sera quando mi ferisco una parte di me si chiede cosa stia facendo, ma io non so cosa risponderle. Guardo il sangue colare dalla ferita, colare a terra, goccia dopo goccia, come una clessidra.

Tozeur
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Re: GAY E PREVENZIONE DELL’HIV-AIDS

Messaggio da Tozeur » domenica 22 giugno 2014, 18:27

Il problema fondamentale è la disinformazione che dilaga su Internet. C'è poca chiarezza e certe informazioni sbagliate vengono spacciate per vere. Il principio dovrebbe essere una adeguata educazione sessuale che non porti il soggetto a vivere con terrore il rapporto sessuale ma al contrario portarlo alla conoscenza di certi possibili rischi che potrebbero essere benissimo evitati con un minimo di conoscenza e giudizio critico.
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progettogayforum
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Re: GAY E PREVENZIONE DELL’HIV-AIDS

Messaggio da progettogayforum » lunedì 23 giugno 2014, 1:53

Condivido al 100%!!
Facciamo un esempio. Riporto qui di seguito dei dati "seri" riguardanti la rischiosità di certe pratiche sessuali.

Il rischio di infezione hiv per singola esposizione è così stimato (fonte novembre 2013 http://www.lila.it/images/doc/info/PPE- ... da2013.pdf):
Rapporti con eiaculazione interna:
recettivo anale: : in media 1.43% (dallo 0.042% al 3.0%)
recettivo orale: in media 0.02% (dallo 0% allo 0.04%)
Rapporto senza eiaculazione interna:
recettivo anale: in media 0.65% (dallo 0.15% all'1.53%)
Rapporto insertivo anale: 0.06% (dallo 0.06% allo 0.065%)


Questi dati danno un'idea concreta del rischio molto più delle chiacchiere da salotto di sedicenti esperti. I dati ufficiali ci sono e a quelli bisogna fare riferimento.

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