GAY DICHIARATI E PARENTI

La difficoltà di uscire allo scoperto
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progettogayforum
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GAY DICHIARATI E PARENTI

Messaggio da progettogayforum » venerdì 8 agosto 2014, 17:15

Ciao Project,
ho letto tate volte nel forum storie di ragazzi che fanno coming out e che pensano che il coming out possa essere la porta della felicità … beh, lo pensavo anche io quando non ero dichiarato, ma adesso mi guarderei bene dal consigliare ad un ragazzo di dichiararsi in famiglia e questo per un motivo diversissimo da quello che uno si potrebbe immaginare.

Se la famiglia non ti accetta, ok, i problemi sono enormi, ma se ti accetta possono essere altrettanto enormi, perché un ragazzo gay dichiarato e accettato in famiglia finisce per sperimentare dei condizionamenti familiari del tutto sovrapponibili a quelli di un ragazzo etero, cioè tutti sanno, tutti commentano, tutti danno consigli e tentano di combinare rapporti di coppia a modo loro e in pratica la privacy e il senso di coppia, proprio come due e due sole persone, va a farsi friggere, perché l’invadenza sociale diventa sempre più pesante e sgradevole.

Un anno fa avevo conosciuto un ragazzo, Mirco, quando ero in vacanza in Puglia. All’epoca io non ero dichiarato lui invece sì. Passiamo 15 giorni di vacanza insieme, un po’ di sesso (protetto), poi, per me poteva pure finire tutto, io non mi sentivo innamorato di quel ragazzo, ma lui ha insistito e mi ha chiesto di andarlo a trovare a casa sua a Salerno, ha insistito molto e alla fine io ho accettato ma probabilmente non mi rendevo conto esattamente di quello che sarebbe successo, pensavo che sarei stato presentato come un amico e che tutto sarebbe finito lì, ma lui era dichiarato e quando ti presenti a casa di un ragazzo gay dichiarato e lui dice che tu sei un amico, la sua famiglia ti identifica come l’amante, o come l’amante del momento, ed è proprio quello che è capitato a me. Non nego che il primo giorno sono stato veramente a disagio, non sopportavo le attenzioni dei sui parenti, in particolare della madre e delle zie che mi facevano il terzo grado e si impicciavano di questioni che non avevo mai condiviso con nessuno, ma tutto questo è nulla di fronte ai comportamenti: ci hanno messi nella stessa stanza e non con due letti separati ma con un letto matrimoniale e le zie hanno cominciato a fare discorsi assurdi: che se volevo bene al nipote non mi dovevo vergognare ecc. ecc., ma io non ero innamorato del nipote e facevo di tutto perché risultasse evidente, ma per loro io ero il ragazzo del nipote.

Finiti i 15 giorni sono tornato a casa mia a Milano, dove nessuno sapeva niente di me e ho tirato un respiro di sollievo. Poi mi è arrivata una cartolina di Mirco che mi ha creato molto imbarazzo, mi ha mandato una cartolina con l’immagine di due ragazzi che si baciano (almeno non eravamo noi!) ma una cartolina del genere mi sembrava del tutto inopportuna tanto più che Mirco sapeva che non sono dichiarato. Ma c’è di più: la cartolina era firmata anche da Mirco ma non era stata scritta da lui ma da sua zia Carolina, e diceva: “La felicità esiste!”

Ovviamente non ho risposto alla cartolina per il timore che me ne arrivasse un’altra, invece mi è arrivata una mail di Mirco che mi diceva che sarebbe vento a Milano per la specialistica e che avrebbe preso un mini appartamento vicino all’università. Non ti nascondo che mi è venuto il panico e ho cercato di pensare e come potermi allontanare da Mirco, perché prevedevo che prima o poi mi avrebbe creato problemi con la mia famiglia. Gli ho scritto che una volta tornato in città avevo rivisto il mio ex e ci eravamo rimessi insieme, naturalmente era tutto inventato ma speravo che potesse servire ad allontanarlo dall’idea di venire a Milano, invece mi ha risposto mogio mogio cercando di farmi venire gli scrupoli di coscienza, ricordando le giornate e ancora di più le nottate trascorse insieme in Puglia. Io ho risposto in modo che mi sembrava molto freddo ed evasivo e tre giorni dopo mi ha telefonato sua zia Carolina, alla quale io non avevo assolutamente dato il mio numero e mi ha raccontato che Mirco passava le giornate a pensare a me e a piangere, cosa che mi sembrava del tutto improbabile. Io sospetto che l’idea di venire a fare la specialistica a Milano non sia stata di Mirco ma di zia Carolina, che è un tipetto, che se fosse mia zia … ti risparmio quello che le farei! Niente di sessuale ovviamente!

Ricomincia l’anno accademico e mi piove Mirco a Milano, mi chiama tutti i giorni e faccio di tutto per evitarlo, stacco il telefono per ore … comunque qualche volta non posso evitare di incontrarlo, ma faccio in modo che siano cose minime di due minuti e basta, perché Mirco commenta i ragazzi che vede per strada e si permette con me dei comportamenti che nessun amico si permetterebbe.

Evito con la massima attenzione di entrare con lui in un bar o in un ristorante perché non si fa problema di nulla però non si rende conto di disturbare la privacy altrui. Tre giorni fa mi telefona la zia Carolina e mi dice che Mirco sta molto meglio “da quando sta a Milano” io spero che si sia trovato un ragazzo, ma la zia Carolina mi dice: “Il merito è tutto tuo! Che lo hai saputo prendere con tanta dolcezza!” e qui mi cadono proprio le braccia! Che cosa ho fatto io? La situazione si sta facendo veramente pesante, dico alla zia Carolina che sto già con un ragazzo e che Mirco lo sa benissimo e lei aggiunge che anche se lo sa, però, non ci crede.

Decido di affrontare Mirco in modo esplicito e lo faccio. Lui mi guarda e mi dice: “Ma io l’avevo capito benissimo dal primo giorno che sono arrivato a Milano, lo so che con te non c’è trippa per gatti e allora mi sono trovato un altro ragazzo … Tranquillo, è tutto ok? Sai zia Carolina è zitella e lei deve sempre combinare matrimoni … stando qui a Milano mi sono accorto che probabilmente ti ho creato parecchi problemi perché di te non lo sa nessuno, mi dispiace, pensavo che tu ti volessi liberare da questa cosa, magari per trovarti degli amici gay, però forse per te è fuori luogo. Tranquillo, starò alla larga, ho capito la lezione”. L’ho ringraziato e poi mi ha detto: “Di zia Carolina non te ne libererai tanto facilmente, ma non prenderla sul serio se ti dice che io sto a piangere tutto il giorno, perché lo ha detto a tutti i ragazzi che ho portato a casa … lei è fatta così!”

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Tom
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Re: GAY DICHIARATI E PARENTI

Messaggio da Tom » sabato 9 agosto 2014, 12:05

Non c'è molto da commentare, questa pittoresca zia Carolina merita un oscar per l'inframmettenza morbosa: ho trovato il post surreale e divertente! :D
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(B.Russell)

standby
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Re: GAY DICHIARATI E PARENTI

Messaggio da standby » sabato 9 agosto 2014, 23:08

Che incubo, tutte queste persone sconosciute che senza averne diritto si permettono di introdursi nella vita altrui generando scompiglio e potenziali disastri... Complimenti al protagonista per aver mantenuto la calma!

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