Chi sono io? Identità

Che cosa significa essere gay
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Wolf
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Chi sono io? Identità

Messaggio da Wolf » sabato 16 agosto 2014, 17:50

Buonasera amici, vorrei condividere con voi questa mia recente esperienza.
Dopo una giornata al mare con degli amici gay, su una spiaggia gay-nudista, si è aperta una discussione che mi ha fatto capire determinate cose.. O forse sarebbe meglio dire che mi ha dato conferma di ciò che già sapevo.
Un conoscente di più di 50 anni, con alcuni esami di psicologia e non so che tipo di laurea, ha provato a psicanalizzarmi e da qui la discussione:

Sotto la doccia:
Lui: Sai che hai un didietro alla Valeria Marini?
Io: Ah si? lo dicono anche i miei amici, sarà vero. :D
Lui: Non hai mai pensato a metterti dei tacchi alti? La tua costituzione lo permetterebbe. Saresti la fine del mondo con seno e tacchi.
Io: Silenzio...e accenno un sorriso.

Finito questo giochetto di parole, saliamo in macchina per tornare a casa, e qui inizia la discussione.

Lui mi guarda dallo specchietto e fa: Io ti trovo molto femminile.
Io: E da cosa deduci questo se posso?
Lui: Da tutto. Dal modo in cui ti poni, il modo in cui cammini, dal portamento.
Sei proprio sicuro di essere gay? Ti sei mai guardato dentro bene? Un gay di base mantiene comunque il suo lato maschile, più espansivo, confidenziale, meno pudico ecc. Stai bene nel tuo corpo? Mai vestito da donna?
Io: No mai, nemmeno a carnevale in realtà.
Lui: Anche il tuo ruolo sessuale, totalmente passivo, è indice di un forte desiderio di essere dominato, indole femmina.
La discussione continua con l'intrecciarsi dei pareri altrui, secondo i quali non sono femminile perchè non mi curo come una donna :? Secondo i quali sarei una persona fine, elegante nei movimenti, e soprattutto sulle sue, non molto aperto e non molto espansivo, Secondo i quali mi manca esperienza sessuale e nemmeno la desidero se non con sentimento. Serioso e femminile allo stesso tempo.

Questa discussione mi ha fatto riflettere molto.
Naturalmente il discorso transgender non mi sfiora, io sto bene nel mio corpo e l'estremismo della cosa è ben lontano da ciò che sono.
Non ostento nulla, e come ho precisato al mio "interlocutore" tutto ciò che lui ha visto osservandomi è semplicemente quello che sono. Non mi accorgo di nulla, sono semplicemente me stesso.
Non riesco ad allegare una foto che farebbe giustizia a questo post. Se mi spiegate come si fa ve ne sarei grato.
Puoi addomesticare i cani col cibo, gli uomini con il denaro, ma i Lupi non li addomestica nessuno...

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IsabellaCucciola
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Re: Chi sono io? Identità

Messaggio da IsabellaCucciola » domenica 17 agosto 2014, 16:51

Wolf, sarò molto polemica, però alcune cose che ho letto mi hanno un po’ infastidito.
Sotto la doccia:
Lui: Sai che hai un didietro alla Valeria Marini?
Io: Ah si? lo dicono anche i miei amici, sarà vero.
Lui: Non hai mai pensato a metterti dei tacchi alti? La tua costituzione lo permetterebbe. Saresti la fine del mondo con seno e tacchi.
Io: Silenzio...e accenno un sorriso.
Parliamoci chiaro, ci sta provndo spudoratamente! Uno che ti immagina in un certo modo, e pensa che in un certo modo staresti benissimo...
Un conoscente di più di 50 anni, con alcuni esami di psicologia e non so che tipo di laurea, ha provato a psicanalizzarmi
già il fatto di avere una laurea in psicologia non implica in nessuna maniera che si possa avere la presunzione di psicanalizzare gli altri, figurarsi l’aver dato qualche esame... E poi, perché ha cercaato di psicanalizzati?
Lui mi guarda dallo specchietto e fa: Io ti trovo molto femminile.
Io: E da cosa deduci questo se posso?
Lui: Da tutto. Dal modo in cui ti poni, il modo in cui cammini, dal portamento.
Sei proprio sicuro di essere gay? Ti sei mai guardato dentro bene? Un gay di base mantiene comunque il suo lato maschile, più espansivo, confidenziale, meno pudico ecc.
Stai bene nel tuo corpo? Mai vestito da donna?
Io: No mai, nemmeno a carnevale in realtà.
Lui: Anche il tuo ruolo sessuale, totalmente passivo, è indice di un forte desiderio di essere dominato, indole femmina.
E lui come fa a sapere come è fatto un “gay di base”? Cioè in pratica un gay è come una specie di “modello” con un lista di caratteistiche, e se uno non le ha tutte non è un gay? Ma allora i gay dovrebbero essere tutti uguali, ma non tutti lo sono...
Quindi uno che è passivo deve per forza sentirsi una donna? E se uno è sia attivo che passivo, allora significa che è mezzo uomo e mezza donna? La sessualità è talmente variegata che questi discorsi non hanno senso... Mi fanno incazzare perché simili cretinate me le posso aspettare da un etero, che in fondo non sà cosa significhi essere gay, ma dai gay stessi no...
Soprattuto, e non parlo di te ma di questa persona, se la transessualità non la si conosce, per favore, evitiamo di salire in cattedra, perché facciamo solo figuraccie!
A questa persona farebbe bene a leggersi questo bell’articolo, Le dieci cose da non dire mai a un gay: http://www.freebear.eu/le-dieci-cose-da ... -a-un-gay/
La discussione continua con l'intrecciarsi dei pareri altrui, secondo i quali non sono femminile perchè non mi curo come una donna
Questa evito di commentarla perché veramente verrei bannata a vita dal Forum...
Secondo i quali sarei una persona fine, elegante nei movimenti, e soprattutto sulle sue, non molto aperto e non molto espansivo, Secondo i quali mi manca esperienza sessuale e nemmeno la desidero se non con sentimento. Serioso e femminile allo stesso tempo.
O queste persone erano sotto effetto di stupefacenti o...
Non capisco cosa ci sia di male nell’essere persone serie (evito di tirare in ballo il termine “femminile” che mi sembra una cosa come i cavoli a merenda), e nel non avere avuto esperienze sessuali... Hanno per caso votato una legge che obbliga per forza ad avere rapporti sessuali? Non mi sembra. A meno che non si ritorni al luogo comune che i gay pensano solo al sesso...
Questa discussione mi ha fatto riflettere molto.
Non voglio offendere nessuno, ma quello che vedo io, è solo una mentalità molto chiusa verso l’omosessualità, e parlo di queste persone non di te.

Wolf, tu sei quello che sei, non farti “paranoie”, per quello che dice una persona che si sente l’”uomo vissuto”, e che invece avrebbe molto da imparare, soprattutto sulla sessualità...
Ogni sera quando mi ferisco una parte di me si chiede cosa stia facendo, ma io non so cosa risponderle. Guardo il sangue colare dalla ferita, colare a terra, goccia dopo goccia, come una clessidra.

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progettogayforum
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Re: Chi sono io? Identità

Messaggio da progettogayforum » domenica 17 agosto 2014, 18:30

Condivido in pieno quello che dice Isabella!! :)

Tozeur
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Re: Chi sono io? Identità

Messaggio da Tozeur » lunedì 18 agosto 2014, 19:51

Ciao Wolf: sono molto perplesso dalle cose che ti sono state dette specialmente da una persona che ha dato esami di psicologia. Ti prego, lascia perdere, questa persona ha focalizzato la tua attenzione basandosi su tutta una serie di luoghi comuni e banalità senza nessun tatto e senza neanche riflettere sull'impatto che queste parole potessero avere su di te.
Spero non ci sia rimasto male per ciò che ti è stato detto, purtroppo molti parlano solo a sproposito, l'indifferenza e una sana risata sono l'arma migliore.
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k-01

Re: Chi sono io? Identità

Messaggio da k-01 » martedì 19 agosto 2014, 14:15

Non so il tono che è stato usato nel dirti quelle cose. Non mi sembra che tu te la sia presa, quindi deduco che il tono fosse scherzoso. Probabilmente hanno voluto solo giocare e stuzziccarti un po’. Non sei passato inosservato a quanto pare, altrimenti ti avrebbero ignorato. ;)
Comunque non hai specificato cosa questa esperienza ti avrebbe fatto capire.

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Wolf
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Re: Chi sono io? Identità

Messaggio da Wolf » giovedì 21 agosto 2014, 17:18

No no ragazzi, non era per lamentarmi di qualcosa..ho trovato i diversi punti di vista interessanti e divertenti allo stesso tempo.
La verità è che la discussione mi ha fatto riflettere perchè non sono mai stato messo faccia a faccia con quello che sono realmente. Insomma sono un ragazzo a cui piacciono gli uomini, alias gay. Ma se ci fosse dell'altro?
Sicuramente si tratta anche di cultura generale, secondo la quale (senza generalizzare troppo) l'uomo è predatore e la donna è preda, quindi dato che rappresento la figura di "preda" con le mie caratteristiche culturalmente più femminili, ruolo sessuale compreso, agli occhi degli altri posso apparire come una donna mancata.. Nonostante mi manchino quasi tutti gli interessi tipicamente femminili.
La seconda opzione invece, è che ognuno di noi è un mondo a se stante, privo di etichette, pieno di sfaccettature, e assolutamente libero di essere.
Piuttosto quando mi vengono dette certe cose, io non mi offendo, anzi mi piace sentirmele dire, per qualche strana ragione lo trovo gratificante. Perchè forse, so che c'è un fondo di verità.
D'altro canto invece per alcuni gay venire chiamati al femminile o reputati femminei, è solo un fastidio, una quasi sconfitta.
Cosa mi dite?
Puoi addomesticare i cani col cibo, gli uomini con il denaro, ma i Lupi non li addomestica nessuno...

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IsabellaCucciola
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Re: Chi sono io? Identità

Messaggio da IsabellaCucciola » giovedì 21 agosto 2014, 23:29

Insomma sono un ragazzo a cui piacciono gli uomini, alias gay. Ma se ci fosse dell'altro?
Sicuramente si tratta anche di cultura generale, secondo la quale (senza generalizzare troppo) l'uomo è predatore e la donna è preda, quindi dato che rappresento la figura di "preda" con le mie caratteristiche culturalmente più femminili, ruolo sessuale compreso, agli occhi degli altri posso apparire come una donna mancata.. Nonostante mi manchino quasi tutti gli interessi tipicamente femminili.
Hai centrato il punto.
Il discorso è un po’ complesso e cercherò di spiegami nella maniera più semplice.
Purtroppo la società ha questa “fissa” che se sei un uomo devi avere determinate caratteristiche, così come se sei donna. Se sei un uomo che è attratto da altri uomini, la società la vede come una cosa che non riesce a comprendere, e quindi decide di deviilizzarti dandoti della donna. Il problema dei gay è che hanno talmente “assorbito” questo concetto, che fanno di tutto per non sembrare delle “donne”, arrivando addirittura a discriminare chi possa avere atteggiamenti “cosidetti femminili.” I gay hanno proprio una fobia nel muoversi, nel parlare, una fobia che magari un gesto non troppo mascolino li possa far passare per “effemminati”, e qui siamo proprio sull’orlo della patologia psichica! A volte li vedi che sono lì che sono talmente rigidi, sono talmente impegnati nel recitare la parte di quello che dice la società sull’essere uomo che ti viene voglia di dirgli: “Ma rilassati! Sì te stesso senza sforzaarti di essere un qualcosa che non sei!”
Altra cosa, chi ha stabilito che l’essere passivi significa essere “femminili”? E se uno è inizialmente passivo, e poi vuole provare a essere attivo, allora significa che prima era una “donna” e adesso è un “uomo”? E se uno non sente il bisogno di fare sesso, ma si accontenta solo dei preliminari, cosa è? Non è né uomo, né donna... è una “x”? Oppure anche lì bisogna stare a vedere che è l’attivo e chi il passivo, e da ciò poter di nuovo dire chi è la “donna” e chi è l’“uomo”?
Ci sono uomini etero a cui piace farsi il massaggio alla protasta :oops: , ciò significa che questi uomini non sono veramente etero, ma gay che non sanno di esserlo?
D'altro canto invece per alcuni gay venire chiamati al femminile o reputati femminei, è solo un fastidio, una quasi sconfitta.
Per alcuni gay venire chiamati al femminile o essere reputati femminili dà fastidio, perché un gay non è un donna mancata...
La seconda opzione invece, è che ognuno di noi è un mondo a se stante, privo di etichette, pieno di sfaccettature, e assolutamente libero di essere.
Ognuno di noi è un mondo a se stante!
La domanda è: “Ma non sarebbe meglio viversi la vita senza passare il tempo a pensare che, se si è uomini allora bisogna comportarsi in un determinato modo perché è così che lo ha stabilito la società?”
Piuttosto quando mi vengono dette certe cose, io non mi offendo, anzi mi piace sentirmele dire, per qualche strana ragione lo trovo gratificante. Perchè forse, so che c'è un fondo di verità.
Forse ti piacciono determinai tipi di attenzioni o forse, come noti tu, ti senti in un certo modo e ti fa piacere che le persone lo notino.
Ogni sera quando mi ferisco una parte di me si chiede cosa stia facendo, ma io non so cosa risponderle. Guardo il sangue colare dalla ferita, colare a terra, goccia dopo goccia, come una clessidra.

k-01

Re: Chi sono io? Identità

Messaggio da k-01 » domenica 24 agosto 2014, 13:38

La verità è che la discussione mi ha fatto riflettere perchè non sono mai stato messo faccia a faccia con quello che sono realmente...
...o forse quello che sembri agli altri. A volte, anzi spesso, non ci riconosciamo nelle descrizioni e non concordiamo coi giudizi che vengono espressi su di noi.
Mi pare di capire, invece, che tu sia sostanzialmente d’accordo con i commenti espressi. Ti vedi un tipo con (alcune) caratteristiche femminili, cioè che è più facile riscontrare in una donna che in un uomo, ma la cosa non disturbandoti, rivela che sei a posto e in accordo con te stesso. Alla fine è quello che conta di più.

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