Dopo una giornata al mare con degli amici gay, su una spiaggia gay-nudista, si è aperta una discussione che mi ha fatto capire determinate cose.. O forse sarebbe meglio dire che mi ha dato conferma di ciò che già sapevo.
Un conoscente di più di 50 anni, con alcuni esami di psicologia e non so che tipo di laurea, ha provato a psicanalizzarmi e da qui la discussione:
Sotto la doccia:
Lui: Sai che hai un didietro alla Valeria Marini?
Io: Ah si? lo dicono anche i miei amici, sarà vero.

Lui: Non hai mai pensato a metterti dei tacchi alti? La tua costituzione lo permetterebbe. Saresti la fine del mondo con seno e tacchi.
Io: Silenzio...e accenno un sorriso.
Finito questo giochetto di parole, saliamo in macchina per tornare a casa, e qui inizia la discussione.
Lui mi guarda dallo specchietto e fa: Io ti trovo molto femminile.
Io: E da cosa deduci questo se posso?
Lui: Da tutto. Dal modo in cui ti poni, il modo in cui cammini, dal portamento.
Sei proprio sicuro di essere gay? Ti sei mai guardato dentro bene? Un gay di base mantiene comunque il suo lato maschile, più espansivo, confidenziale, meno pudico ecc. Stai bene nel tuo corpo? Mai vestito da donna?
Io: No mai, nemmeno a carnevale in realtà.
Lui: Anche il tuo ruolo sessuale, totalmente passivo, è indice di un forte desiderio di essere dominato, indole femmina.
La discussione continua con l'intrecciarsi dei pareri altrui, secondo i quali non sono femminile perchè non mi curo come una donna

Questa discussione mi ha fatto riflettere molto.
Naturalmente il discorso transgender non mi sfiora, io sto bene nel mio corpo e l'estremismo della cosa è ben lontano da ciò che sono.
Non ostento nulla, e come ho precisato al mio "interlocutore" tutto ciò che lui ha visto osservandomi è semplicemente quello che sono. Non mi accorgo di nulla, sono semplicemente me stesso.
Non riesco ad allegare una foto che farebbe giustizia a questo post. Se mi spiegate come si fa ve ne sarei grato.