Piacere agli altri

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Tozeur
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Piacere agli altri

Messaggio da Tozeur » domenica 14 settembre 2014, 15:48

Ho trascorso l'esistenza compiacendo gli altri
ho fatto di tutto per piacere a tutti,
ho nascosto me stesso
ho nascosto le mie idee
ho nascosto il mio desiderio di libertà
a che scopo?
le domande potevano essere stupide
la mia opinione diversa da quella degli altri
il mio modo di lavorare meno efficiente
potevo deludere gli altri con i miei errori
Errori, possono essere definiti tali?
Non ho ucciso nessuno
Ho solo cercato di imparare qualcosa
e non sempre tutto va liscio all'inizio,
devo farmene una colpa?
Vivo troppi sentimenti contrastanti
dalla rabbia, al piacere, alla soddisfazione
fino alla competizione
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Gio92
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Re: Piacere agli altri

Messaggio da Gio92 » domenica 14 settembre 2014, 19:20

non devi fartene una colpa. Spesso, quando compiaciamo gli altri è perchè abbiamo paura del loro giudizio, quindi lavoriamo secondo le loro aspettative.

Anche io ho sempre fatto così, ma da qualche anno a questa parte mi è giunta la consapevolezza che la vita è la mia e non devo fare niente secondo nessuno. Le cose che faccio e che farò saranno secondo la mia sensibilità, le mie aspettative, i miei punti di vista e la mia visione delle cose e degli eventi.

Ti dico una cosa: non colpevolizzarti e non ritenere sbagliato ciò che hai fatto finora, perchè spesso non possiamo controllare gli eventi, se abbiamo agito in un certo modo è perchè sentivamo, in cuor nostro, che era giusto.

Mi ha colpito ciò che hai scritto, soprattutto perchè si cela una tristezza immensa dietro le tue parole.
Cerca di risollevarti, e comincia ad autoaffermarti per quello che sei e non per quello che gli altri vorrebbero tu fossi.

un abbraccio forte e in bocca al lupo per tutto !! :D :) :)
Non è forte chi non cade, ma chi cade ed ha la forza per rialzarsi!

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progettogayforum
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Re: Piacere agli altri

Messaggio da progettogayforum » domenica 14 settembre 2014, 20:07

Bisogna imparare a seguire i propri desideri che sono l'unica strada per non vivere prima di frustrazioni e poi di rimpianti. Con gli altri, se non sono in grado di capire, si più solo recitare, perché aspettarsi che prima o poi arrivino a capire altri punti di vista è decisamente irrealistico. Resteranno delusi? E allora? Non vale proprio la pena di annullarsi per conformarsi alle attese di nessuno e dare spiegazioni spesso non è la strada migliore perché bisognerebbe avere davanti persona capaci di capire, quando non è così non ci si deve neppure curare di dare spiegazioni, è tempo perso. La tua via è solo tua!!

Tozeur
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Re: Piacere agli altri

Messaggio da Tozeur » domenica 14 settembre 2014, 21:30

Grazie ragazzi per l'interesse ad aver risposto. Avete ragione, purtroppo però certi pensieri non sono controllabili. Non riesco a bloccarli

Un abbraccio e buona serata a entrambi
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Gio92
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Re: Piacere agli altri

Messaggio da Gio92 » domenica 14 settembre 2014, 22:39

i pensieri sono come un film che vediamo al cinema: siamo semplici spettatori.
Ma c'è una differenza: quando guardiamo un film, ci fondiamo con esso, diventiamo parte di quel film, perchè ci prende a livello emotivo.
Invece quando abbiamo un pensiero negativo, se ci fondiamo con esso, cadiamo in un trappolone da cui è difficile uscirne. Dovremmo essere semplici spettatori senza fonderci con il pensiero, per far sì che non rappresenti la realtà.

Ora non sto quì a spiegare tutto il concetto, perchè è abbastanza complesso, però ci tengo, caro Tozeur, a farti capire che quando pensiamo che la colpa è nostra, che non valiamo nulla, etc etc, sono solo pensieri che non rappresentano la realtà. La realtà è un'altra cosa, ben diversa.

Cerca di accettare i tuoi pensieri senza giudicarli, il pensiero è come l'aria, è libero.

Buona serata anche a te :)
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barbara
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Re: Piacere agli altri

Messaggio da barbara » martedì 16 settembre 2014, 21:23

Mi ritrovo molto nelle riflessioni di Tozeur. Sono consapevole che molte mie scelte hanno l'obiettivo di assecondare o accontentare gli altri a discapito di me stessa. Ho anche capito che mi viene "naturale" farlo per premunirmi dal senso di colpa che potrebbe derivarmi dall'eventuale critica esterna.
Quindi in pratica per evitare un senso di colpa che magari non arriverà , spesso mi ritrovo a fare delle rinunce che certamente mi provocheranno frustrazione. Alla fine ho concluso che la chiave di tutto ciò consiste nel cercare di imparare a tollerare il senso di colpa e a difendermi da esso.
E questo posso farlo solo accettando anche di provarlo ( a dosi non eccessive) e non evitandolo in continuazione. E' un po' come una cura omeopatica in un certo senso... ;)

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