GAY E SESSO ANALE: FALSI MITI E PORNOGRAFIA
Re: GAY E SESSO ANALE: FALSI MITI E PORNOGRAFIA
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Ultima modifica di pavloss il venerdì 4 agosto 2023, 19:53, modificato 1 volta in totale.
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Re: GAY E SESSO ANALE: FALSI MITI E PORNOGRAFIA
Eh... beh, speriamo che si attivi a questa cultura della coesistenza, ma c'è poco da aspettarsi.
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Re: GAY E SESSO ANALE: FALSI MITI E PORNOGRAFIA
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Ultima modifica di pavloss il venerdì 4 agosto 2023, 19:52, modificato 1 volta in totale.
Re: GAY E SESSO ANALE: FALSI MITI E PORNOGRAFIA
Concordo con Pavloss praticamente su tutto e lo ammiro molto
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Re: GAY E SESSO ANALE: FALSI MITI E PORNOGRAFIA
Concordo anche io e condivido quello che dice 476!!
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Re: GAY E SESSO ANALE: FALSI MITI E PORNOGRAFIA
Scusate se intervengo con un fatto personale, che forse non c'entra molto con questa discussione.
Proprio pochi minuti fa mia sorella e mia mamma discutendo insieme, hanno dato prova della loro assoluta omofobia e della loro chiusura mentale.
Naturalmente la loro opinione sui gay è intrisa di pregiudizi sprezzanti e che non permettono nessuna apertura. Per loro il gay è un deviato, che pratica solo una sessualità anale, che è malato in sostanza. Anche se questi concetti non sono espressi con queste precise parole, il significato è questo.
Considerano inammissibile l'amore gay, e quindi non lo deridono, ma proprio pensano non esisti. Disprezzano piuttosto le persone che sono gay, e si credono in quanto etero i soggetti portatori "della retta via", "della verità".
E' una cosa ahimè che va oltre la religione, anche se fondata sui suoi dettami: hanno criticato anche Papa Francesco, secondo loro troppo aperto e disponibile un giorno a concedere le unioni omosessuali (mentre sappiamo benissimo che purtroppo non è così..).
Mi sono sentito uno schifo durante queste parole, non potevo intervenire perché con il mio carattere ed il mio modo di rispondere avrei solo fatto capire di essere gay; ho pensato subito che una mia vita libera non potrò mai averla, ma dovrò vivere nell'ombra. Poi ragionando sono arrivato alla conclusione che una vita nell'ombra io non sono capace di viverla, e capisco chi decide di farla finita.
Sono stufo di questo ambiente così chiuso, è soffocante, toglie l'aria, perché toglie tutte le speranze.
Scusate lo sfogo...poi mi passerà, tornerò sui miei passi, sulla mia convinzione che un giorno potrò anche io dire di vivere una vita felice, di voler bene a qualcuno veramente. Ma ora non ci riesco...
Scusate ancora
Proprio pochi minuti fa mia sorella e mia mamma discutendo insieme, hanno dato prova della loro assoluta omofobia e della loro chiusura mentale.
Naturalmente la loro opinione sui gay è intrisa di pregiudizi sprezzanti e che non permettono nessuna apertura. Per loro il gay è un deviato, che pratica solo una sessualità anale, che è malato in sostanza. Anche se questi concetti non sono espressi con queste precise parole, il significato è questo.
Considerano inammissibile l'amore gay, e quindi non lo deridono, ma proprio pensano non esisti. Disprezzano piuttosto le persone che sono gay, e si credono in quanto etero i soggetti portatori "della retta via", "della verità".
E' una cosa ahimè che va oltre la religione, anche se fondata sui suoi dettami: hanno criticato anche Papa Francesco, secondo loro troppo aperto e disponibile un giorno a concedere le unioni omosessuali (mentre sappiamo benissimo che purtroppo non è così..).
Mi sono sentito uno schifo durante queste parole, non potevo intervenire perché con il mio carattere ed il mio modo di rispondere avrei solo fatto capire di essere gay; ho pensato subito che una mia vita libera non potrò mai averla, ma dovrò vivere nell'ombra. Poi ragionando sono arrivato alla conclusione che una vita nell'ombra io non sono capace di viverla, e capisco chi decide di farla finita.
Sono stufo di questo ambiente così chiuso, è soffocante, toglie l'aria, perché toglie tutte le speranze.
Scusate lo sfogo...poi mi passerà, tornerò sui miei passi, sulla mia convinzione che un giorno potrò anche io dire di vivere una vita felice, di voler bene a qualcuno veramente. Ma ora non ci riesco...
Scusate ancora
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Re: GAY E SESSO ANALE: FALSI MITI E PORNOGRAFIA
Melograno, il futuro dipende in gran parte da te!! E hai tutto il tempo e tutte le possibilità per costruirtelo come lo desideri!!
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Re: GAY E SESSO ANALE: FALSI MITI E PORNOGRAFIA
Non so se può interessare, ma ho appena trovato su internet questo documento di Magnus Hirschfeld, un medico, uno scrittore e un sessuologo tedesco dei primi del '900. Sicuramente ciò che dice non è attendibile, però può risultare interessante.
http://paganpressbooks.com/jpl/MAGNUS.HTM
Una parte del testo dice:
"Manual sex or mutual masturbation was the most common form of intercourse, practised exclusively by approximately 40% of his cases. Next was oral sex, also by about 40%. Less common was femoral (thighs) intercourse, our “Princeton Rub”, preferred or practised exclusively by about 12%. Least common was anal intercourse, favored by the remaining 8%".
Provo a tradurlo (non sono male in inglese):
"Il sesso manuale e la masturbazione reciproca erano la forma più comune di rapporto sessuale, praticate in modo esclusivo dal 40% dei casi circa. Successivamente troviamo i rapporti orali, anch'essi praticati dal 40% circa. Meno comune era il sesso intercrurale, preferito o praticato esclusivamente dal 12% circa. Il meno comune in assoluto era il rapporto anale, preferito dal restante 8%".
Personalmente non so dire qualcosa riguardo l'attendibilità delle informazioni, però dal testo si dice che che Hirschfeld prelevò ben 10 mila donne e uomini omosessuali, e gli fece le rispettive domande uno ad uno. Quindi si tratta di informazioni abbastanza attendibili, ma questa è più una mia opinione.
Secondo me poi, il ruolo che ha assunto la pornografia col tempo è stato determinante e probabilmente ha modificato le percentuali.
È interessante notare che però, agli inizi del '900, i rapporti anali tra gay fossero quasi completamente inesistenti.
http://paganpressbooks.com/jpl/MAGNUS.HTM
Una parte del testo dice:
"Manual sex or mutual masturbation was the most common form of intercourse, practised exclusively by approximately 40% of his cases. Next was oral sex, also by about 40%. Less common was femoral (thighs) intercourse, our “Princeton Rub”, preferred or practised exclusively by about 12%. Least common was anal intercourse, favored by the remaining 8%".
Provo a tradurlo (non sono male in inglese):
"Il sesso manuale e la masturbazione reciproca erano la forma più comune di rapporto sessuale, praticate in modo esclusivo dal 40% dei casi circa. Successivamente troviamo i rapporti orali, anch'essi praticati dal 40% circa. Meno comune era il sesso intercrurale, preferito o praticato esclusivamente dal 12% circa. Il meno comune in assoluto era il rapporto anale, preferito dal restante 8%".
Personalmente non so dire qualcosa riguardo l'attendibilità delle informazioni, però dal testo si dice che che Hirschfeld prelevò ben 10 mila donne e uomini omosessuali, e gli fece le rispettive domande uno ad uno. Quindi si tratta di informazioni abbastanza attendibili, ma questa è più una mia opinione.
Secondo me poi, il ruolo che ha assunto la pornografia col tempo è stato determinante e probabilmente ha modificato le percentuali.
È interessante notare che però, agli inizi del '900, i rapporti anali tra gay fossero quasi completamente inesistenti.