Cosa è diritto, cosa opinione, cosa legge

L'impegno dei Gay per una morale autenticamente laica
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e^ip+1=0
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Cosa è diritto, cosa opinione, cosa legge

Messaggio da e^ip+1=0 » venerdì 21 novembre 2014, 3:12

Vorrei condividere con voi alcune riflessioni che ho maturato negli ultimi tempi. Come sapete bene, i diritti delle persone omosessuali, bisessuali e transessuali hanno scatenato, specialmente negli ultimi anni, accesissimi dibattiti in molti paesi. Ciò che mi ha sempre stupito delle tante discussioni che si sono fatte in proposito è la pretesa, da parte di chi si oppone al matrimonio per tutti (non parlo dell'adozione, che è un'argomento molto differente), di stare semplicemente esprimendo la propria opinione. Ora, dipende cosa intendiamo per opinione. Io la definirei, in ambiti scivolosi come questo, come un'idea che, una volta applicata, non lede i diritti fondamentali degli altri esseri umani; quali siano questi diritti è da definire, io direi di prendere la dichiarazione dei diritti stilata dall'ONU, magari aggiornandola un po', visto che in certi aspetti mi pare un po'vecchiotta. Esprimere un'opinione è, per esempio, dire che si è favorevoli ad una tassa piuttosto che ad un'altra, oppure che si preferisce quel candidato come proprio rappresentante in parlamento piuttosto di un altro.
Qualunque idea si abbia sui diritti, invece, direi che poter scegliere la persona con cui condividere la propria vita, unitamente alla possibilità di avere un certo grado di agevolazioni e protezioni da parte dello stato per semplificare certi eventi quali successioni, eredità, malattie (e la lista continua a lungo) fa parte dei diritti.
In secondo luogo, partiamo pure dal presupposto che la libertà di espressione sia sacrosanta. Come tutte le libertà, tuttavia, essa per un individuo termina esattamente dove inizia la libertà altrui; passato questo confine, la libertà cambia volto e nome, si chiama semplicemente abuso.
Se, ad esempio, fondassi un partito che avesse come punto cardine l'abolizione del suffragio per le persone di sesso femminile, non starei esprimendo un'opinione. Starei commettendo un abuso.
Se tutto fosse opinione, allora, giustifichiamo pure il nazismo (sì, esempio banale, ma calza a pennello). Hitler non andò al potere con un colpo di stato, fu eletto, sarà bene ricordarlo. Ed esprimeva le sue folli idee. Quindi tutto a posto, Hitler espresse la propria opinione e venne democraticamente eletto? Qui c'è qualcosa che non va, mi pare palese. Hitler era contrario a che milioni di persone semplicemente esistessero. Questa non è un'opinione. Abbassando il livello di tragicità: i neonazisti ungheresi, i membri dello Ukip o del Front National non esprimono opinioni. Ho fatto solo due esempi, ma credo che voi arriviate benissimo a farne mille altri.
Ecco, per tornare su un piano infinitamente meno tragico ma concettualmente identico, essere contrari al matrimonio per tutti è essere contrari all'estensione di un diritto fondamentale ad una categoria di persone che non ha alcuna motivazione razionale di esserne esclusa. Chi, come manif pour tous in Francia o le sentinelle in piedi in Italia, fa tante sceneggiate, invocando addirittura la dittatura gay che impedirebbe di esprimersi, non tiene conto di stare commettendo un abuso.
Perché io, cittadino che pago le tasse, che verso contributi, che non ho mai commesso reati, che, in definitiva, partecipo onestamente alla vita dello stato, non mi devo venir riconosciuti certi diritti? Le risposte, lo sappiamo fanno ridere i polli (quando non li fanno piangere).
Inoltre, la differenza tra il matrimonio per tutti ed una semplice legge soggetta a cambiamenti di opinione si vede palesemente in Francia. è proprio in questo paese che, ultimamente, una destra stupida quanto minoritaria ha proposto l'abolizione del matrimonio gay. Ciò che è immediatamente emerso dalle parole dei massimi giuristi francesi, è che una cosa del genere non sarebbe possibile perché addirittura incostituzionale. Come mai? Beh, perché il matrimonio non è una legge. Il matrimonio per tutti è un diritto acquisito. Una cosa differente, direi.
Dunque, penso io, le conclusioni sono due.
Non tutto ciò che si dice costituisce opinione: banale, vero? Eppure non ci è molto chiaro, nemmeno in Europa.
La seconda conclusione cui son giunto è che come in "Vita di Galileo" gli aristotelici del granduca di Toscana non vogliono guardare nel cannocchiale di Galileo, che vorrebbe mostrargli le lune di Giove, così molti, in questo come in molti altri ambiti, sono contrari ai diritti per tutti senza una ragione e, messi di fronte all'evidenza empirica non vogliono vedere (il che è anche peggio).
Ultima, piccola riflessione che ho poi fatto, è un pensiero sulla legge. Ho sentito molti difendere l'operato di certi ministri italiani (non faccio nomi, credo che sappiate di chi parlo) che impongono la cancellazione delle trascrizioni delle nozze tra omosessuali contratte all'estero, in quanto contrarie alla legge italiana. Prima di tutto le legge? No, prima di tutto il diritto.
Lo dice Antigone, che per far valere il diritto del fratello ad essere sepolto arriva a farsi uccidere.
Beh, ecco le mie riflessioni sparse. Comprendono tanti argomenti che meriterebbero approfondimenti infiniti, mi rendo conto :)

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Re: Cosa è diritto, cosa opinione, cosa legge

Messaggio da progettogayforum » venerdì 21 novembre 2014, 11:04

Bellissimo articolo e^ip+1=0!! Lo condivido totalmente!!

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e^ip+1=0
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Re: Cosa è diritto, cosa opinione, cosa legge

Messaggio da e^ip+1=0 » venerdì 21 novembre 2014, 11:16

Grazie, Project!
L'ho scritto mentre ero un po'stanco ed ho inserito qualche svarione grammaticale. Chiedo venia a tutti coloro che lo leggeranno. :)

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