Profonda e inspiegabile malinconia sessuale

Approccio dei ragazzi gay verso la sessualità
Rispondi
Avatar utente
Wolf
Messaggi: 63
Iscritto il: sabato 30 marzo 2013, 18:39

Profonda e inspiegabile malinconia sessuale

Messaggio da Wolf » martedì 9 dicembre 2014, 23:44

buonasera a tutti ragazzi, vorrei condividere con voi questa strana sensazione che provo nei confronti di uomini 40enni-50enni. Io ho 27 anni e sono prevalentemente passivo in un rapporto, anche se ho davvero un bagaglio di esperienza scarsissimo. Oggi posso affermare con sicurezza che subisco il fascino di persone mature. Una cosa che mi fa perdere la testa ad esempio e' la barba in un uomo maturo, anche brizzolata. La figura dell uomo di questa fascia di età, virile e rude, mi manda in estasi, in uno stato di malinconia appunto che non mi spiego, quasi come avessi un bisogno totale di essere posseduto da un uomo cosi, di unirmi a lui per appropriarmi della sua mascolinità, la sua protezione. Eppure la cosa più importante, e' che io non riuscirei a fare solo sesso con un uomo del genere, sarebbe un esperienza superficiale e vuota, che non colmerebbe il mio vuoto. Ci farei solo l'amore, con passione, desiderio e affetto. Di cosa potrebbe trattarsi? Di una mancanza di affetto presente da sempre nella mia vita? Un vuoto incolmabile che non sarà mai riempito? Questo bisogno cresce sempre di più, e le mie fantasie sessuali e il mio orgasmo piu' appagante, guardando un porno, lo raggiungo sempre con un "padre" che fa l'amore con un giovane, che lo sottomette, lo protegge e lo fa suo. Ecco... Potrebbe essere proprio questo...un desiderio di amore, di colmare una mancanza, un vuoto, farfalle allo stomaco, malinconia.
Puoi addomesticare i cani col cibo, gli uomini con il denaro, ma i Lupi non li addomestica nessuno...

Avatar utente
Geografo
Messaggi: 223
Iscritto il: venerdì 22 agosto 2014, 14:45

Re: Profonda e inspiegabile malinconia sessuale

Messaggio da Geografo » mercoledì 10 dicembre 2014, 0:00

Più passa il tempo e più sono del parere che le maggiori vittime della pornografia sono i gay. In un rapporto non ci sta nessun protettore e nessun sottomesso, ma due persone che si amano e che quindi si rispettano reciprocamente mettendosi allo stesso livello. Anche nel caso in cui uno abbia 27 anni e l'altro 50, il che tra l'altro non implica niente, si tratta di un semplice divario di età. Mi chiedo che razza di relazione possa essere quella in cui c'è uno che fa da "dominatore" (perché questo mi è parso di capire) e l'altro addirittura da "oggetto", per me non si potrebbe nemmeno parlare di relazione, perché una relazione non si basa su un costrutto del genere. Capisco magari la voglia di avere un compagno più anziano, che evidentemente trovi sessualmente più attraente, ma quello che non mi convince è la visione molto "pornografica" della cosa... Ma mi limito ad esprimere la mia opinione, essendo molto piccolo. Sarei curioso di vedere i pareri di persone più grandi che ti risponderanno e vedere se il pensiero corrisponde.

Avatar utente
progettogayforum
Amministratore
Messaggi: 5949
Iscritto il: sabato 9 maggio 2009, 22:05

Re: Profonda e inspiegabile malinconia sessuale

Messaggio da progettogayforum » mercoledì 10 dicembre 2014, 2:22

Ciao Wolf,
provo a risponderti sulla base di quello che ho visto molte volte in coppie intergenerazionali. Perché un rapporto regga c’è bisogno di una base affettiva molto forte e, anche tra persone di età molto diversa, il requisito di fondo è l’assoluta parità all’interno della coppia. Parità, mantenendo ciascuno la posizione che gli compete per età, ma anche sulla base delle qualità intellettuali e morali personali. Un anziano o un uomo maturo è più portato a ruoli protettivi, ma cerchiamo di capirci bene, i ruoli protettivi non sono ruoli sessuali, un anziano o un uomo maturo (che sia veramente maturo) tende ad esplicare il suo ruolo protettivo verso il più giovane favorendone sempre lo sviluppo, senza limitarlo in alcun modo, anche se questo significasse la fine del rapporto. Se all’interno di una coppia intergenerazionale un uomo maturo si rende conto che il suo partner giovane si innamora di un’altra persona, non può che mettere il più giovane in condizione di orientarsi verso la persona che realmente ama, e tutto questo senza alcun ricatto affettivo, ma prendendo la cosa come naturale, come è in realtà. Lo spirito protettivo è di tipo paterno nel senso che un padre che vuole bene al figlio cede sempre il passo al figlio e cerca di essere un aiuto e non una palla al piede. Ho visto coppie intergenerazionali nate in questo forum in cui il maturo non ha esitato a mettere a rischio se stesso e tutte le sue sicurezze per cercare di fare stare bene il più giovane. In situazioni del genere, e va sottolineato, il giovane non è sottomesso ma è amato! Ed è una cosa completamente diversa. In una coppia intergenerazionale che regge, il più grande deve vedere nel più giovane un uomo adulto giovane, non un ragazzino che deve ancora crescere, cioè deve vedere nel suo compagno un altro adulto che ha la sua personalità, che fa le sue scelte e che è capace di un’autonomia sostanziale. Volersi bene significa in primo luogo riconoscere alla libertà dell’altro una dignità pari alla dignità della nostra libertà.
Ho letto la risposta di Geografo, che in buona parte condivido, è vero che ci può essere una sessualizzazione dell’affettività che porta a trasporre sul piano sessuale cose che non hanno di per sé un significato essenzialmente sessuale, ma non mi stancherò mai di dire che i requisiti fondamentale per una vita di coppia serena e gratificante vanno ricercati nello spessore affettivo del rapporto. Non voglio svalutare la sessualità ma voglio dire che, anche nei rapporti intergenerazionali, la base di tutto è nel rispetto e nell’affetto reciproco e nella assoluta parità dei partner. Sottolineo una cosa tipica dei rapporti intergenerazionali seri: in genere è il più giovane che insegue il più anziano e non viceversa perché gli uomini maturi tendono ad evitare di lasciarsi coinvolgere. L’uomo maturo non è l’uomo forte e protettivo che tu immagini ma si porta appresso mille fragilità e mille condizionamenti, primo dei quali proprio quello legato all’età. Spesso è proprio il più giovane che può portare l’uomo maturo al di là dei suoi complessi, in una dimensione effettiva e anche sessuale molto più semplice e diretta e senza troppe elucubrazioni alla ricerca di reconditi significati.

Avatar utente
Wolf
Messaggi: 63
Iscritto il: sabato 30 marzo 2013, 18:39

Re: Profonda e inspiegabile malinconia sessuale

Messaggio da Wolf » giovedì 18 dicembre 2014, 2:00

Forse ho usato la parola sottomettere con troppa facilità, in realtà intendevo "fare l'attivo" ecco, magari un ruolo attivo non pregiudica necessariamente un dominio, ma per me in parte e' così, e non è' affatto un male per me anzi! Project ti ringrazio per la delucidazione, forse mi aspettavo una risposta che scavasse un po' nel mio profilo psicologico. Il post infatti l ho aperto per dare un eventuale risposta al perché io provi queste cose, non per una spiegazione di come funziona un rapporto intergenerazionale, nonostante le informazioni siano ben gradite. Inoltre leggendo in rete mi sono informato sul complesso di edipo... E rileggendo le mie parole dell appropriarmi della mascolinità di un uomo maturo sono rimasto colpito. Accetto volentieri altri pareri. PS In che modo si crearono ste coppie sul forum? Tramite la chat di progetto?
Puoi addomesticare i cani col cibo, gli uomini con il denaro, ma i Lupi non li addomestica nessuno...

Avatar utente
progettogayforum
Amministratore
Messaggi: 5949
Iscritto il: sabato 9 maggio 2009, 22:05

Re: Profonda e inspiegabile malinconia sessuale

Messaggio da progettogayforum » giovedì 18 dicembre 2014, 3:24

Wolf, i rapporti intergenerazionali sono una realtà minoritaria ma non si tratta certo di una sparuta minoranza, situazioni del genere ne ho viste parecchie volte e anche da quello che scrivi tu è evidente (se mai ci fosse bisogno di sottolinearlo) che si tratta di dimensioni affettive profonde. Ci si possono fare sopra tanti ragionamenti, si può spaziare dal complesso di Edipo a tante a tante moderne teorie, ma una spiegazione oggettivamente consistente del perché queste cose accadano non c'è, come non c'è una spiegazione del perché si è gay. Sarebbe come chiedersi perché un etero si innamora di una ragazza e non di un'altra. Quello che ho potuto vedere, in questi rapporti è che in genere non sono riducibili al solo sesso e anche la questione dei ruoli, che non è certo la questione fondamentale in un rapporto omosessuale, nell'ambito di un rapporto intergenerazionale può assumere valenze del tutto particolari. Se in queste cose c'è una cosa negativa è il peso del condizionamento sociale (spesso interiorizzato) che costituisce un impedimento molto forte alla costruzione di questi rapporti. Per un ragazzo che si innamora di uomini maturi le cose non sono facili, né a livello di accettazione né a livello di realizzazione della propria soggettività. Mi concentrerei soprattutto su questi problemi, che sono oggettivi e talvolta paralizzanti. Nella società civile i pregiudizi sono tanti e bisogna farsi forza per superarli o per aggirarli. Una coppia intergenerazionale che conosco anche di persona, formatasi in questo forum, è stata per me un esempio di un rapporto d'amore profondissimo. Un signore cinquantenne gay sposato e con figli aveva conosciuto un ragazzo ventenne o poco più. Chattavano, ma come fanno tutti gli utenti della chat. Quando il ragazzo si è trovato il situazioni molto difficili il 50enne non ha avuto esitazioni, ha viaggiato tutta la notte per andare a prendere il ragazzo in una città molto lontana e lo ha portato con sé a casa sua pur sapendo che in quel modo avrebbe messo in crisi il suo matrimonio e hanno cominciato a vivere insieme. Oramai sono passati anni, il 50enne si è separato ma i suoi figli ormai maggiorenni hanno un ottimo rapporto col padre e anche col suo giovane compagno. La loro storia è arrivata agli onori della cronaca perché la moglie aveva chiesto l'affidamento esclusivo dei figli, basandosi sul fatto che il marito fosse omosessuale e convivesse con un altro uomo, ma il giudice ha confermato l'affidamento condiviso dopo avere sentito i figli che hanno difeso il padre. Insomma, voglio dire che, al di là di quello che la gente pensa, in queste cose ci possono essere rapporti affettivi molto profondi.

Alyosha
Utenti Storici
Messaggi: 2474
Iscritto il: mercoledì 20 ottobre 2010, 0:41

Re: Profonda e inspiegabile malinconia sessuale

Messaggio da Alyosha » giovedì 18 dicembre 2014, 11:27

Caro Wolf devo darti una risposta pure io perché ti leggo da un pò arrovellarti su un tema che purtroppo qui si tratta poco e su cui invece sembri concentrarti. E' da un pò che ci giri attorno e credo di intuire che stai ragionando un pò sull'identità di genere, sul tuo sentirti donna e cose di questo tipo.
Devo innanzitutto farti i miei complimenti perché non è facile tirare fuori argomenti simili, sia rispetto alla tua attrazione per persone molto più grandi di te, che rispetto alla "mascolinità" di cui ti vorresti appropiare. Le due cose in qualche modo si legano sempre negli ultimi post. Anche l'altra volta mi pare di ricordare parlasti di un tizio molto più grande di te e fu proprio lui a crearti crisi di "identità".
La nostra società è omofoba, ma sopratutto maschilista e tieni presente che la maggior parte delle difficoltà ad accettare l'omosessualità sono relative all'accettazione del ruolo passivo e degli eccessi di eccentricità del gay. Non parlo più di quanto sia maltrattata l'effemminatezza (che si può scrivere anche ma non solo con una "m"), ma questa è esattamente la ragione per cui si ha difficoltà ad accettare i propri lati femminili, per la quale alcuni gay preferiscono caricaturarli, altri li rifiutano a tal punto da maltrattare chi li ha e altri ancora ne negano semplicemente l'esistenza.
Stai lasciando correre la mente su certi pensieri, quello è chiaro, come è chiaro che quando ti si dice che i ruoli non sono fondamentali nel rapporto o che i gay sono maschi che amano altri maschi non ci capisci più niente.
Personalmente posso solo invitarti a lasciar correre questo desiderio. Intendo proprio lasciarlo correre dentro di te, per vedere dove ti porta. La primissima condizione per stare bene con una persona è stare bene con se stessi e la conoscenza di se stessi passa anche e sopratutto attraverso la consapevolezza chiara di cosa ci piace e cosa no.
Devi anche capire che le definizioni sono rassicuranti, ma mai veritiere. Esistono da un lato i concetti che definiscono la realtà e dall'altro la realtà che per così dire "sfugge" sempre al concetto. Concetti come gay, etero,bisessuale, transessuale, intersessuale ecc. sono utili, perché stabiliscono dei confini, dei luoghi mentali e culturali. Sono rassicuranti per chi non vuole sovrapposizioni, sfumature o "contagi". Diventano però anche luoghi di discriminazione, segregazione e delle volte anche motivo di confusione.
Esiste l'uomo e la donna, esiste l'etero, il bisessuale, i gay e il trans. Poi esistono gli etero che hanno tendenze omosessuali, i bisessuali che preferiscono la donna e quelli che preferiscono l'uomo e ancora i gay più maschili e quelli più effemminati, i trans che però non si opererebbero mai, quelli che hanno deciso di fermarsi ad un certo livello del loro percorso e quelli che l'hanno completato. Queste differenze ci sono, ma dovremmo immaginare che esistono anche delle sovrapposizioni di colore per così dire, dei luoghi di passaggio, di commistione dove la differenza tra un colore e l'altro non è così netta. L'arcobaleno disegna dei passaggi graduali in modo tale che se lo guardi da lontano la differenza tra un colore e l'altro appare chiara e netta, ma più ti avvicini per guardarlo e più è difficile afferrare il punto esatto in cui un colore smette di essere quello per diventarne un'altro.
Le persone non sono le categorie che le rappresentano e dentro cui per forza di cose si lasciano definire. Ognuno in questa sorta di scala graduata che ti ho descritto si situa esattamente dove gli pare e può sentirsi maschio ma riconoscersi lati femminili, etero ma avere spinte sessuali omo, gay "maschio", gay "femmina", trans-gender o proprio donna. Spiegare ad un gay "maschio" che possono esistere altri gay che si sentono più "donna" è complicato quanto spiegare a Berlusconi che non pagare le tasse è un reato, quindi conviene proprio lasciar perdere. Tenere dentro di sé però questi confini così netti, può essere di ostascolo, limitare i propri movimenti. Non fare dentro di te questa associazione tra il tuo desiderio per uomini più grandi, il tuo lato femminile e la mascolinità perduta, perché la psiche è molto più complessa delle stronzate che raccontano le terapie riparative e se per diventare gay bastasse una mamma rompiballe e un papa stronzo diciamo che certi problemi di integrazione non li avremmo mai avuti.
In una fase come la tua è più importante esplorare i terreni del sé che definirsi, è più importante arrivare alle cose che trovare una spiegazione psicologica per esse. Tieni presente che qualunque sia la ragione del tuo desiderio o della tua declinazione di genere, essa è sempre ex-post, ovvero a fatto compiuto. Che sia una spiegazione genetica, sociale, antropologica o psicologica potrà solo dirti da dove vieni, ma non dove vuoi andare, perché quello dipende sempre e solo da te.
Sui ruoli sessuali poi vorrei chiarire che non hanno nulla a che vedere né con il dominio e la sottomissione, ne con il maschio e la femmina, ne tanto meno con la pornografia. Il passivo non è per forza né effemminato, né la donna della coppia, né l'elemento sottomesso del rapporto. Anche qui, dire che la stragrande maggioranza dei gay non ama il rapporto penetrativo e non definisce ruoli a letto, non significa dire che i ruoli tra gay non esistono e che non ci siano gay solo attivi o solo passivi. Bisognerebbe sempre stare attenti, quando si fanno queste ricostruzioni di massima, perché si rischia sempre di lasciar fuori qualcuno dal disegno complessivo che si sta tratteggiando. Trarre la conclusione che chi si sente passivo nel rapporto subisce l'influsso negativo della pornografia, rivela innanzitutto inesperienza sul campo e non è mai consigliabile addentrarsi nelle proprie analisi in terreni che si sanno inesplorati, perché si rischia innanzitutto di risultare offensivi.
Sui rapporti intergenerazionali invece non mi esprimo. Sinceramente di cosa fanno le persone sotto le lenzuola non me ne mai fregato nulla, se sono soggetti adulti e consensienti può andar bene così. Credo che in molti casi i gay proiettino il rapporto etero quando si immaginano una coppia gay ed anche qui mi pare che ci sia un irrigidimento che finisce col perdere parti di realtà. Abbiamo avuto un presidente del consiglio che andava a minorenni e insomma credo che un pò il callo l'opinione pubblica se lo sia fatto sul tema. Un rapporto gay non ha come emergenza la procreazione, ruoli definiti, scopi sociali, come può avercelo il rapporto etero e questo montiplica sensibilmente i modi in cui si può declinare un rapporto di coppia gay. Tra questi modi può esserci un affettività diciamo più "paterna", protettiva, stabilizzante, che mi pare sia quella che cerchi tu in un rapporto.
L'unica cosa che però in tutta onestà mi sento di consigliarti è di stare molto attento, figure adulte non hanno perciò stesso le caratteristiche che tu proietti in loro e di porci, idioti come quello che incontrasti l'altra volta e pose il tema che tanto eco ha fatto dentro di te se ne incontrano a iosa. Non dare insomma per scontato che siccome ha 50 anni all'anagrafe poi sia cresciuto per davvero, perché questo errore di valutazione iniziale potrebbe portarti a grosse delusioni e disattenzioni. Insomma uno che ti dice che hai il culo di Valeria Marini e comincia tutte quelle pippe pseudopsicologiche, sta innanzitutto cercando di aggirarti e questi comportamenti dovrebbero essere per te campanelli di allarme. Nei rapporti serve sempre serietà, ma a maggior ragione quando ci sono differenze d'età così marcate. Certi complimenti li vada a fare a sua madre, che ha avuto innanzitutto il culo di partorire un deficiente di quel calibro.
Scusami per la risposta lunga, ma ho raccolto un pò tutti i temi che in queesto periodo mi pare tu abbia sollevato nel forum.

Avatar utente
progettogayforum
Amministratore
Messaggi: 5949
Iscritto il: sabato 9 maggio 2009, 22:05

Re: Profonda e inspiegabile malinconia sessuale

Messaggio da progettogayforum » giovedì 18 dicembre 2014, 16:26

Wow!! Alyosha!! Veramente un commento magistrale!! Sottoscrivo in pieno!! :D

Avatar utente
Geografo
Messaggi: 223
Iscritto il: venerdì 22 agosto 2014, 14:45

Re: Profonda e inspiegabile malinconia sessuale

Messaggio da Geografo » giovedì 18 dicembre 2014, 17:39

Alyosha ha scritto:Trarre la conclusione che chi si sente passivo nel rapporto subisce l'influsso negativo della pornografia, rivela innanzitutto inesperienza sul campo e non è mai consigliabile addentrarsi nelle proprie analisi in terreni che si sanno inesplorati, perché si rischia innanzitutto di risultare offensivi.
Non ho detto che "chi si sente passivo nel rapporto subisce l'influsso negativo della pornografia". Ho detto:
"Più passa il tempo e più sono del parere che le maggiori vittime della pornografia sono i gay".
Il che è una cosa completamente diversa e, tra l'altro, è un dato di fatto, dato che solitamente i gay si rifugiano nella pornografia non potendo fare le loro esperienze.
Il mio ragionamento non ha nulla a che vedere per chi, nel rapporto penetrativo, si identifica come passivo (che poi, per me, queste categorizzazioni nel sesso sono davvero tristi, praticamente basate su schemi etero), ma si rivolge in maniera generale a quei gay che hanno un'idea del sesso molto basata sulla pornografia. Mi pare più che normale e giusto avere le proprie fantasie sessuali, ma mi pare assurdo mettersi quasi a tavolino e decidere come debba essere il proprio ragazzo, che cosa bisogni fare a letto, che "ruolo" si debba assumere e così via (e ripeto ancora che, per me, parlare di ruoli a letto è abbastanza triste), costruendosi tra l'altro un'idea completamente artificiale del sesso e non vivendo le cose con spontaneità.
È per questo motivo che ho detto che l'idea che Wolf ha del sesso mi pare molto pornografica e poco realistica. In genere uno sulla pornografia ci costruisce molte fantasie sessuali, e quindi per lui un uomo di 50 anni che lo "domina" (perché questo mi pare il senso alla fine) rappresenta qualcosa di eccitante, ma poi bisogna anche scontrarsi nella realtà. Ha 27 anni, quindi è adulto e vaccinato, ma parliamoci chiaro... se anche questa fantasia di un uomo così grande che lo domini sia effettivamente una fantasia "reale" (e quindi non relegata a qualche fantasia durante la masturbazione), che possibilità ci sono che essa si concretizzi? Mi dite quanti uomini di 50 anni ci sono che vogliono un fidanzato di 27 anni che sia esclusivamente passivo?
Io se avessi un ragazzo e durante la penetrazione fossi solo attivo, alla lunga mi sembrerebbe di relegare il mio ragazzo a un "buco con cui scaricarmi" (ci siamo capiti) e a questo punto il rapporto si destabilizzerebbe.
So che molti non la penseranno come me, ma i ruoli fissi a letto per i gay penso siano la peggiore cosa perché non permettono il costruirsi di una relazione. Io la penso così. Se Wolf troverà qualche uomo che durante il rapporto anale sia solo attivo, di sicuro sarà qualcuno che cerca solo rapporti occasionali.
Per me parlare di ruoli fissi in una relazione tra due uomini mi pare assurdo, ripeto, per me non si potrebbe nemmeno parlare di relazione. Tra l'altro mi dà l'idea di qualcosa di molto costruito.

Avatar utente
Wolf
Messaggi: 63
Iscritto il: sabato 30 marzo 2013, 18:39

Re: Profonda e inspiegabile malinconia sessuale

Messaggio da Wolf » sabato 20 dicembre 2014, 2:05

Alyosha.. l'unica cosa rassicurante per me allo stato attuale è stata la tua risposta. Hai ragione. Forse cerco risposte che già conosco, cerco la mia identità chiara e netta, definibile, ma forse non è possibile... sono dei colori, la trovo nelle sfumature del mio arcobaleno. :) Ti ringrazio.

Geografo: Dalla tua risposta invece, noto un accanimento insensato.
Per te sarebbe tutto costruito? Deciso a tavolino? Non spontaneo?
BAH
Ma hai letto bene il post oppure hai letto solo la parte dei video porno?
Io ho parlato di "sensazioni", di "bisogni" che provo verso una certa figura maschile, e dietro tutta questa introspezione sembra celarsi la figura paterna e la crisi di identità che da sempre mi accompagna, ma nemmeno più di tanto ormai, visto che grossomodo so chi sono e cosa voglio.
La versatilità che tanto decanti non mi appartiene, non la escludo a priori, ma non la sento dentro di me. Riguardo al sesso occasionale al quale sembri condannarmi, ti rispondo BEN VENGA sto sesso occasionale. Se non posso mirare a qualcosa di più semplicemente perchè non sono versatile, e perchè probabilmente non faccio parte nemmeno della categoria gay "maschili", allora appagherò il mio benessere psicofisico con ciò di cui ho realmente bisogno, come suggerisce Aliosha. Sperimentandomi e vivendomi.
Puoi addomesticare i cani col cibo, gli uomini con il denaro, ma i Lupi non li addomestica nessuno...

barbara
Utenti Storici
Messaggi: 2864
Iscritto il: mercoledì 14 aprile 2010, 9:22

Re: Profonda e inspiegabile malinconia sessuale

Messaggio da barbara » sabato 20 dicembre 2014, 12:42

Trovo molto interessante il tema delle fantasie sessuali e credo che le idee che abbiamo a riguardo siano molto condizionate dalla repressione sessuale , che purtroppo subiamo un po' tutti.
Penso che avere fantasie sessuali " stravaganti" sia la regola più che l'eccezione. Per stravaganti intendo qualcosa di diverso da ciò che faremmo abitualmente . La maggior parte delle persone, proprio come Wolf , ha delle fantasie che nella realtà non mette in atto, ma che hanno il potere di accendere il desiderio sessuale.
Per essere chiara ci sono persone assolutamente miti e molto rispettose degli altri che possono provare piacere immaginando uno stupro.
Non saprei dire perché ciò accade . Penso che ognuno possa darsi delle spiegazioni a riguardo. Ad esempio il mio pensiero è che immaginare una scena di sesso violento nella posizione di chi lo subisce, può togliere alla persona in quel momento quei sensi di colpa che la società ci induce verso il piacere del sesso. Ipotizzo allora che una persona quando immagina di essere obbligata al sesso , toglie di mezzo nella sua testa la scelta di fare sesso e quindi si sente meno in colpa per il piacere che prova . Ciò può essere liberatorio per chi vive il sesso con un senso di colpa, e di conseguenza può aumentare il piacere. Un'altra ipotesi è che l'immaginare di subire il sesso escluda anche quell'ansia da prestazione che si prova all'idea di essere inesperto in fatto di sesso o di essere giudicato dall'altro. O forse ancora traiamo piacere nell'immaginarci proprio in un ruolo diverso da quello che noi agiamo nella realtà, quindi trasgrediamo rispetto alle regole che abitualmente ci imponiamo .( Prendiamo l'esempio di chi immagina di fare sesso con molte persone contemporaneamente.)
Insomma ognuno può dire quale può essere per sé il senso di questa esperienza. (Ho fatto l'esempio del sesso violento proprio per rendere meglio il concetto , NON perché io mi immagini che queste siano le fantasie di Wolf)
Se la vediamo in quest'ottica, avere queste fantasie sessuali diventa una soluzione per poter sperimentare più liberamente il desiderio sessuale (cosa di cui abbiamo bisogno tutti). Il che non significa affatto che un domani non potremo provare piacere in una situazione differente . Anzi. Io credo che avere fantasie sessuali (soprattutto se non si dipende dalla pornografia, ma si è capaci di esserne autonomi) ci aiuta a conoscere il nostro corpo e i suoi meccanismi , compreso il nostro modo di raggiungere il piacere. Non siamo tutti uguali : ognuno di noi ha una predilezione per alcune zone erogene rispetto ad altre . Sapere tutto ciò ci renderà un domani meno inesperti quando arriverà il momento di condividere questa esperienza con qualcuno.
Ora capisco la preoccupazione di Wolf a riguardo . Accettare le fantasie sessuali non è facile. Ci poniamo molte domande su questo luogo oscuro della nostra mente e vorremmo essere certi di poterlo controllare e temiamo che esse rivelino chissà quale perversione o inadeguatezza.
Dopo il momento di piacere , nel tornare alla realtà, possiamo provare vergogna o paura di noi stessi. Questo è comprensibile perchè il passaggio dal mondo del desiderio a quello delle costrizioni sociali è spesso rapido.
Ma sostanzialmente credo che sarebbe bene fare con le fantasie la stessa cosa che facciamo con i sogni: per quanto bizarre, provare ad accettarle così come sono.
E la stessa cosa vale per le nostre predilezioni sessuali. Senza per questo vietarci nuove esperienze, non dobbiamo sentirci costretti ad assomigliare agli altri. Sessualità e senso del dovere non sono buoni amici. ;)
Quanto alla pornografia, può diventare un rischio secondo me quando assume un ruolo determinante, nel senso ad esempio che la persona senza di essa non riesce a raggiungere l'orgasmo.
Questo andrebbe secondo me evitato per precauzione, non per questioni moralistiche, ma pratiche.
Capisco anche la posizione di Geografo. Quando ero molto giovane probabilmente mi ci rivedevo molto, ma oggi non la condivido , nel senso che la realtà mi fa dire che sessualità prescinde dal fatto di essere in coppia.
Una persona può restare single per molti anni e non per questo non ha bisogni sessuali. Quindi sia che li plachi usando la fantasia di un amplesso romantico , sia che invece immagini un amplesso rude, sia che lo immagini patritetico o complementare, non cambia per me la sostanza delle cose.
Rispetto poi ai ruoli maschili o femminili, io credo che questa sia un'invenzione maschile. La scienza ha ormai dimostrato che la donna prova piacere principalmente attraverso la stimolazione del clitoride. Si tratta di un organo che funziona esattamente come il pene, per cui tutta questa differenza dove sta? Tra l'altro invece a proposito dell'uomo pare altrettanto assodato che uno dei punti più erogeni sia dentro l'ano (questo per tutti gli uomini sia omosessuali che eterosessuali). Se la vediamo in questo modo entrambi hanno un corpo che prevede sia una stimolazione "attiva" che "passiva" .
Inoltre l'equivalenza "attivo"=dominatore lascia il tempo che trova. Un uomo eterosessuale può sentirsi coccolato e protetto mentre penetra la sua donna ; e al contrario lei può sentirsi dominatrice mentre viene penetrata.
Ad ogni modo penso che il sesso sia solo una delle tante esperienze di una coppia e la reciprocità è la risultante di tutti i momenti vissuti insieme.
Se durante il sesso uno dei due prova piacere nel sentirsi "sottomesso", non vedo il problema . Può essere benissimo che ciò sia compensato dal sentirsi "dominatore" in altri momenti della vita a due. L'importante è che in questi ruoli entrambi stiano bene e in armonia.
Penso che quando si vive una coppia con tutte le sue contraddizioni, ci si rende conto che l'equilibrio di una coppia è così difficile da costruire che proprio non ha senso porsi obiettivi prima di conoscere profondamente chi hai davanti. Puoi avere un'intesa fantastica a letto e litigare per il resto del tempo oppure viceversa. Potresti scoprire che al contrario la versatilità non è così appagante in sé, ma contano altre cose che non avresti mai pensato.
La sessualità , se ti concedi di viverla pienamente, cambia anche il tuo modo di pensare . Potrebbe davvero capitarti di innamorarti perdutamente di un ragazzo che ha i gusti sessuali di Wolf sia nella fantasia che nella realtà. A questo punto saresti obbligato a scegliere se dare priorità al tuo amore per lui o all'aspettativa di vivere il sesso nella modalità che avevi immaginato. o ancora se è possibile venirsi incontro nei reciproci desideri. ma sarà solo allora che conoscerai la risposta alla tua domanda.
In generale purtroppo siamo tutti vittime delle costruzioni mentali che abbiamo fatto nei secoli e che derivano essenzialmente dalla cultura maschile del piacere, dalla repressione religiosa e da una assai scarsa conoscenza del corpo umano ...
Prenderne atto , a mio avviso, è il primo passo per poterle superare.

Rispondi