Amicizia su internet: LA MIA STORIA

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progettogayforum
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Re: Amicizia su internet: LA MIA STORIA

Messaggio da progettogayforum » martedì 10 marzo 2015, 0:20

Ciao Geografo!
Beh, dall’esperienza si impara… comunque su quel ragazzo ci andrei piano a definirlo un caso patologico, è ovvio che c’è un disadattamento, ma bisognerebbe capire che cosa c’è dietro, quale famiglia, quale ambiente sociale, quale mondo affettivo. Le manifestazioni possono essere abnormi ma se uno, pensando a se stesso si chiedesse che persona sarebbe oggi se fosse nato e vissuto in un clima e in una famiglia diversa da quella che ha avuto veramente e con mille problemi di contorno… beh, forse capirebbe che si è quello che si è un po’ per natura ma un po’ anche perché si cresce in una famiglia piuttosto che in un’altra e con un tipo di educazione piuttosto che con un altro o addirittura senza nessuna educazione. Gli incontri tramite internet sono oggettivamente un rischio e in particolare per i ragazzi giovanissimi. D’altra parte cercare amicizia in una chat erotica o in un sito di incontri è una contraddizione in termini!

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Geografo
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Re: Amicizia su internet: LA MIA STORIA

Messaggio da Geografo » domenica 15 marzo 2015, 4:12

Ahahaha, preciso che non l'avevo conosciuto in un sito d'incontri o in una chat erotica (anche perché non sono proprio tipo da frequentare questi "ambienti"), ma via e-mail (dato che avevo lasciato la mia e-mail su un sito, Yahoo Answers, dicendo che cercavo ragazzi a Roma con cui confrontarmi). E così lui mi scrisse un'e-mail, poi io gli lasciai il mio nickname di Kik e così abbiamo cominciato a chiacchierare.
In seguito ho lasciato il mio nickname di Kik in altre domande di Yahoo Answers, e da lì mi ha cominciato a scrivere gente "inquietante".
Tipo uno mi ha scritto:
-Quanto ce l'hai lungo? Mandami una foto così ti mando io una foto del mio
-Ma sei coglione? Ho detto che cercavo gente con cui confrontarmi
-Ehi amico, anche questo è confrontarsi!
(Questa penso che sia epica!)
Comunque non volevo dire che quel ragazzo è un caso patologico, ma secondo me avrà qualche problema a livello psicologico o qualche mancanza affettiva, non so. A me a 14 anni non mi passava per l'anticamera del cervello di cercare sesso con sconosciuti (al massimo ci fantasticavo, ma finiva lì). Sinceramente ancora faccio fatica a immaginare che lui organizzi 'ste cose su internet, sembrava un tipo tranquillissimo! Della serie che nella vita non si sa mai chi si ha davanti.
Se ci ripenso alla fine però sono stato fortunato perché mi sarebbe potuto capitare all'incontro un uomo adulto o qualche ragazzo più grande, e invece c'è stato un ragazzo della mia età. Tra l'altro quel pomeriggio in centro a Roma mi sono pure divertito, anche se avrei voluto che fosse finita meglio! Nel senso che come esperienza mi ha un po' "traumatizzato", ormai ci ho praticamente rinunciato a conoscere adolescenti omosessuali, secondo me si reprimono o si nascondono tutti e quei pochi che cercano persone da conoscere su internet sono quelli con gli ormoni a palla!

marmar77
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Re: Amicizia su internet: LA MIA STORIA

Messaggio da marmar77 » giovedì 23 marzo 2017, 12:20

Mi spiace per la situazione in cui si è trovato Geografo, ma sebbene ormai sono passati 2 anni dal suo ultimo intervento, vorrei fare due considerazioni a riguardo:

1) Nella vita di tutti i giorni, la maggior parte di noi appare diversa da quello che in realtà è. Nel fatto specifico, Geografo è rimasto male di come si è rivelata questa sua nuova conoscenza perchè lui stava iniziando ad aprirsi e a condividere un lato di sè che sino a quel momento aveva tenuto segreto. Ma rendiamoci conto che ognuno di noi è circondato da gente che, non sempre per cattiveria, appare per quello che non è. Per questo è importante che i rapporti (d'amicizia, di coppia) vengano costruiti nel tempo e condividendo esperienze;

2) Condivido la scelta di approccio di Geografo al mondo gay, ma non stigmatizziamo le chat e i siti per incontri. Nonostante non ne abbia fatto un grande uso, hanno rappresentato per me il primo contatto col mondo gay com'è successo a molti altri che, non sapendo a chi rivolgersi, vi hanno avuto accesso. Con le dovute scremature (molte, ma n'è valsa la pena), mi è capitato di confrontarmi con gente piacevole e, sarò stato fortunato, anche con un ragazzo davvero speciale. Voglio essere chiaro: all'interno ci va tanta gente che cerca solo sesso (fatti loro), ma non pensiamo mai di essere le uniche mosche bianche. Se ci sono andato io, con le mie buone intenzioni, perchè non ci dev'essere andato anche qualcun altro mosso dagli stessi bisogni?

Quello che suggerisco alle persone che si stanno aprendo a questa realtà è quella di non avere paura, ma di avere pazienza e capire un po' alla volta di cui potersi fidare.

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