In questi ultimi tre mesi sono maturato davvero tanto, la mia visione sulla mia omosessualità è davvero cambiata, e così anche la mia "esposizione" agli altri.
Essendo più sicuro e tranquillo, mi sento anche meno sulla "difensiva", ovvero non ho più gli atteggiamenti del tipico fobico sociale, atteggiamenti di fuga.
In mezzo agli altri sono una persona e quindi, una persona in tutte le sue sfumature. Prendo la mia omosessualità come un lato di me, come il mio colore degli occhi, dei capelli e della pelle.
Proprio perché è un lato mio, personale me lo tengo per me. Oltretutto quando si è gay lo trasmettiamo agli altri involontariamente, senza nemmeno accorgercene. Io ad esempio intuisco quando un ragazzo è gay (perché mi fissa, ma anche un po’ per l’abbigliamento, o anche perché leggermente effeminato), e come io intuisco loro, loro intuiscono me.
Sono ormai diventato “autosufficiente”, ovvero non ho bisogno dell’approvazione di nessuno per essere quello che sono e quello che vorrò essere in futuro.
Spesso mi accorgo che quando un ragazzo ha bisogno di fare coming out, è come se in qualche modo volesse l’approvazione, che sia dei propri genitori, dei propri amici o parenti o altre persone.
Anche io in passato volevo fare in questo modo, ma il coming out, se proprio lo si vuole fare, lo si fa in modo sciolto e rilassato. Io, almeno per me, preferisco tenermelo per me (per ora), e poi in futuro magari dirlo a qualcuno, ma per un fine (cercare un compagno), altrimenti, perché sputt@narmi? (perdonatemi il termine).
Da quando sono tornato in armonia con me stesso sento di non voler più raccontare i fatti miei (che non sia solo l’omosessualità, ma tutto) agli altri, perché ormai quando ho un problema me lo risolvo da solo e la cosa è super gratificante.
Se sono gay non sento perché dovrei sbandierarlo agli altri, che poi si mettono a spettegolare su di me. E’ un fatto mio intimo. Anche mia madre me lo diceva in passato e io credevo che fosse omofoba, ma invece lo diceva proprio perché è così, oggi me ne rendo conto e le do ragione.
Alla fin fine alla gente che tu sia gay etero o bisex importa ben poco, importa invece se porti rispetto e sei una persona educata, questo sì

E se gli importa, è solo per spettegolare e per attaccarti in qualche modo in un momento di scontro.
La sensazione di stare bene col proprio corpo ed essere determinati per i propri obiettivi ha poco a che fare con il Coming Out.
Almeno io la penso così e da quando non ho la necessità di farlo mi sento benissimo!
Mi faccio guidare dalla vita e vedo dove mi porterà
