esplode anche Gio

La difficoltà di uscire allo scoperto
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lukecompositor
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Re: esplode anche Gio

Messaggio da lukecompositor » giovedì 30 aprile 2015, 20:15

Gio. Le tue parole, ormai di mesi fa, mi hanno commosso fino alle lacrime. Il tuo vissuto è così forte e raccontato così di getto che è impossibile non lasciarsi andare ai sentimenti che trasmetti.
Mi piacerebbe tanto sapere come stai adesso, se tutto il dramma che hai raccontato in questo post ti ha lasciato anche una base di fondamenta sulla quale costruire il tuo carattere, la tua personalità, il tuo futuro. Come stai ora?
Ho provato moti di rabbia, paura e ingiustizia nel leggere il tuo scritto, ma soprattutto sul finale, quando dici che hai bisogno di un abbraccio.
E come si fa a non abbracciarti? A non stringerti all'infinito? Mi stupisco che tu abbia questo bisogno: lasciati abbracciare solo da chi ti ama davvero e ti capisce, ma non ti vergognare a chiedere di essere abbracciato. Essere deboli, ascoltare i propri sentimenti, sfogare il proprio sentire non è una cosa sbagliata o di cui aver paura.
Non meriti quello che ti è successo e non ti sentire mai fuori posto perché sei gay, sono e devono essere altri i motivi per sentirsi spaesati o non capiti.
Spero che ora tutto vada meglio.

PS: anche io studio pianoforte al conservatorio, e questo mi ha incollato al tuo scritto: mi sono messo completamente nei tuoi panni :-D
Ho sempre saputo che un giorno mi sarei trovato ad aspettarti; quel che non sapevo è che non saresti mai arrivato.

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Gio92
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Re: esplode anche Gio

Messaggio da Gio92 » sabato 2 maggio 2015, 0:17

Ciao Luke! :)

[Cavolo, è passato già un anno da questo post :shock: :shock: ]

Comunque, rispondo alla tua domanda: sono rinato dopo tutta quella tempesta che si è conclusa proprio qualche mese fa.
Non ti dico cosa è successo dopo aver scritto questo post, altre lotte interiori ed "esteriori" (familiari) ma già da tre mesi mi sono ribellato a tutta una serie di situazioni che non mi stavano bene e sono finalmente rinato :)
Nel giro di un anno sono cambiato totalmente, tutto quello che mi è successo mi ha fortificato, ovvio che era meglio se non succedeva, ma indietro non si può tornare. Ho cambiato stile di vita ovvero ho smesso di fumare, sono iscritto in palestra da 5 mesi e mangio equilibrato, sto perdendo peso e mettendo un pò di muscoli. Inoltre ho cambiato modo di pensare, ho un atteggiamento ormai diverso da quello di un anno (e più) fa.

Sono in pace con me stesso, finalmente. I miei genitori hanno ricominciato a sostenermi e a capire i miei tempi.

In poche parole "ho ripreso in mano la mia vita", e ci voleva perchè ero allo sbando totale.

Grazie per esserti interessato a me :) Mi ha fatto molto piacere risponderti stasera :)

Un abbraccio forte!

P.S. mi sono talmente accettato come gay, che spesso mi dimentico di esserlo! :)
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RomeuzBoy
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Re: esplode anche Gio

Messaggio da RomeuzBoy » domenica 3 maggio 2015, 10:51

Che bello, sono felice di vedere che le cose si sono avviate in una ottima direzione. Dopo tutto quello che hai passato ti meriti un po' di serenità.
P.S. Te lo hanno mai detto che scrivi benissimo?! Mi aspetto un bel romanzo da te :D

mizio
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Re: esplode anche Gio

Messaggio da mizio » domenica 3 maggio 2015, 11:21

Complimenti sono proprio contento ora manca una bella storia ;)

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Gio92
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Re: esplode anche Gio

Messaggio da Gio92 » domenica 3 maggio 2015, 20:28

Oh grazie!! :)

Sì, me lo dicono in molti :)
Certo che con le esperienze che ho avuto potrei scrivere un romanzo autobiografico diviso in tanti volumi :lol: :lol:

Un abbraccio <3 <3 :P :P
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Hospes91
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Re: esplode anche Gio

Messaggio da Hospes91 » domenica 3 luglio 2016, 19:00

Il messaggio iniziale trasmette un ansia terribile, troppa! Ravviso anche un eccessivo bisogno dell'affetto e dell'appoggio altrui, ma di questo abbiamo già parlato (il senso è: e se tuo padre non ti accettava tu che facevi? Ti lasciavi morire? Non si può! :evil: ).

L'aspetto più angosciante e soffocante è quello legato a tuo zio: non oso immaginare la sofferenza che deve aver patito per ridursi in quelle condizioni, trattarvi così e poi togliersi la vita. Tu secondo me dovresti fare lo sforzo di capire che una persona malata non è veramente sé stessa, e questo non vuol dire invitarti a giustificarla. è morto? Amen, basta. Cerca di metabolizzare che non poteva essere davvero lui, che era la sua malattia ad insultarti e rendervi la vita impossibile. Fosse ancora in vita capirei un certo astio (anche vigoroso), ma se ne è andato, ormai. Solo "perdonando" potrete liberarvi dai brutti ricordi a lui legati.
Ci sono altre cose su tuo zio che vorrei dirti, ma molto delicate, e per rispetto di una persona morta lo farò in privato.

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Re: esplode anche Gio

Messaggio da Gio92 » lunedì 4 luglio 2016, 13:44

Ma non ha senso perdonare una persona morta. Preferirei perdonarne una viva, se proprio dovessi farlo.

Ho ricominciato una nuova vita e sono cambiato molto, non sono più come una volta. E per certi versi mi sono fortificato molto ma mi sono anche irrigidito parecchio, sono più spigoloso ma meglio così che essere calpestato.
Ho avuto un passato troppo orribile e non posso permettermi di essere morbido. Mi sono elasticizzato mentalmente e questo basta e avanza.
Per ora preferisco essere così e mi vado bene. Ho un approccio più schematico sulle cose ed è meglio. Troppo sensibili non si può essere.
Lui aveva una malattia, io avevo la mia e si era permesso di giudicare la mia, quando aveva la sua che era pure peggiore. No, caro Hospes, ti ricordo che 3 anni fa stavo molto peggio di adesso ma non mi sono mai permesso di giudicare le malattie altrui anche avendo la mia. Essere detto "sei un imbranato cronico" da un fratello della propria madre è bello? Cosa dovrei perdonare? Me lo spieghi?
Non si perdonano queste cose, punto e basta. E ogni volta che ci penso sto male e probabilmente questa cosa mi durerà a vita ma succede a tutti ed è normale, dopo questa esperienza chiunque si irrigidirebbe, quindi mi autolegittimo la mia rabbia.
Probabilmente se l'avesse fatto mio padre l'avrei perdonato ma un fratello di mia madre che tra l'altro vedevo due volte l'anno, no.
Perdono solo chi preferisco perdonare e chi merita.
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Re: esplode anche Gio

Messaggio da lukecompositor » venerdì 21 aprile 2017, 15:22

Caro Gio,

E' proprio questo l'obiettivo delle nostre battaglie: dimenticare di avere un'etichetta, vivere felici e non pensare alla nostra identità sessuale come a qualcosa che ci definisce e ci incasella.

Gli etero ci pensano che sono etero? Non credo. Perché noi sì? Basta. Dobbiamo aspirare al rispetto, al riconoscimento dei nostri diritti. Chi non conosce, non capisce, (non dico non tollera perché non mi interessa più nemmeno di essere tollerato), chi non se ne fa una ragione, merita di vivere ai margini della società, perché causare dolore psicologico ad un'intera categoria di esseri umani facendosi portatori di parole e gesti assurdi, è uno dei crimini più orrendi che si possano compiere. Ostacolare la felicità altrui è sbagliato, sempre.

Viva l'amore, la riscoperta di noi stessi e viva la vita.
Ho sempre saputo che un giorno mi sarei trovato ad aspettarti; quel che non sapevo è che non saresti mai arrivato.

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Re: esplode anche Gio

Messaggio da agis » sabato 22 aprile 2017, 6:45

Ben detto Luke bravo!
Oggi incontrarsi virtualmente è più facile. Rimangono sempre le difficoltà logistiche dell'incontro su un piano fisico e rimane sempre il problema non banale del riconoscersi o meno per possibili affinità e complementarietà ma la distanza del virtuale dovrebbe a mio avviso rendere più semplice anche quest'ultimo.
Sol che lo si voglia ovviamente ^_^.

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Gio92
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Re: esplode anche Gio

Messaggio da Gio92 » domenica 23 aprile 2017, 21:00

LukeCompositor il mio malessere non derivava soltanto dal fatto di non accettare la mia omosessualità, questo è stato un fattore concausale ma c'erano anche altre cause della mia depressione.
Il problema è che la mia crescita dall'adolescenza è stata bloccata da un disturbo d'ansia molto forte che non mi ha permesso di vivere con più fluidità un normale sviluppo psicofisico che già di per se è complicato, ma io avevo una cattivissima base ambientale che di certo non è cambiata (la mia famiglia e la società omofoba in cui viviamo) ma sono stato io a dovermi per forza strutturare per fronteggiare tutto ciò.
Inoltre all'università sono stato molto stressato da un insegnante di strumento che in questi anni non accettava il fatto che io non stessi bene, glielo ribadivo ogni fottuta volta ma niente.

Ormai sono passati 3 anni da quando ho scritto questo post e sono cambiate molte cose:
-la mia insegnante di strumento è andata in pensione ed adesso sto con un nuovo insegnante (uomo) con cui si è creato un rapporto di fiducia già dall'inizio, è molto sicuro di se e mi fa stare a mio agio durante la lezione e di conseguenza io sto molto bene, spesso mi commuovo solo a pensarci perchè mi sembra di essere tornato indietro nel tempo, quando in adolescenza le lezioni erano così con altri insegnanti, sto riscoprendo il piacere di suonare;
-il mio lavoro su me stesso continua con la psicoterapia e anche da solo, miglioro anno dopo anno, mi sto ripristinando, cerco di essere morbido con me stesso, spesso mi bacchetto un po' troppo ma mi dico che non serve;
-mi sento più adulto psicologicamente, mi assumo le mie responsabilità, sono molto sicuro nel rapportarmi con gli altri, mi difendo bene da chi vuole averla vinta, infatti mi sono fatto rispettare da due ragazzi all'uni che volevano prendersi gioco di me e io li ho fatti tacere;

Il ripristino avviene con calma, io per adesso godo della tranquillità mentale. Ho acquisito un autocontrollo notevole nonostante i fattori ambientali che spesso non sono favorevoli al mio benessere.
Come si può ben vedere in tutto ciò, l'omosessualità non è altro che un co-fattore , che non è nemmeno un problema in sè ma diventa un problema individuale se lo sviluppo psicologico è intaccato dall'insicurezza personale che avevo , e dall'ambiente in cui vivo e ho vissuto fin ora.

Che poi adesso mi sento anche molto aperto verso il sesso femminile e non voglio nemmeno etichettarmi come bisessuale, è la mia natura, punto. Non voglio vivere in funzione di un orientamento sessuale ma in funzione del raggiungimento dei miei obiettivi.

E' quello che dovrebbero capire tutti i ragazzi gay: musica gay, vita gay, abbigliamento gay, mondo gay, linguaggio gay non sono altro che sostantivi, nomignoli, etichette che hanno soltanto rovinato un modo di essere biologico, una variante della sessualità, sono soltanto etichette che fanno andare in depressione (tra cui anche io in passato) perchè se non ci si rispecchia in quell'ideale in quanto omosessuale, non sei nessuno. il motto è più o meno questo. Questa storia deve finire!

La vita non è questo, non è l'orientamento sessuale di una persona , come dice Luke, e sono d'accordo al 100%.
Non è forte chi non cade, ma chi cade ed ha la forza per rialzarsi!

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