SINODO DEI VESCOVI E CORTE SUPREMA USA SUI GAY

Il rapporto fra tematiche gay e religiose, nella vita di sempre
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pavloss
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Re: SINODO DEI VESCOVI E CORTE SUPREMA USA SUI GAY

Messaggio da pavloss » venerdì 10 luglio 2015, 23:14

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Re: SINODO DEI VESCOVI E CORTE SUPREMA USA SUI GAY

Messaggio da progettogayforum » sabato 11 luglio 2015, 9:59

Per proseguire la metafora, prosciutti e salami hanno quella concretezza umana che il farmaco sublime (adatto solo a pochi) di fatto non ha, o meglio a quel farmaco non si attribuiscono più quei poteri magici, mi si si passi il termine, che in altri epoche si sperava curassero qualsiasi cosa. Non voglio spezzare una lancia a favore di papa Francesco ma penso che abbia dato una spinta verso la concretezza (non nei confronti dei gay, purtroppo), sta togliendo alla religione la sua aura mistica per farne una realtà vivente nel sociale, se questo è snaturare la religione, Gesù stesso è stato il primo a snaturarla, o forse leggo i Vangeli in modo troppo soggettivo. Ho molta paura delle mistiche, in qualsiasi campo si manifestino. Una visione antropologica, razionale e per ciò stesso relativistica, aiuta, secondo me, a dare alla religione un valore oggettivo. Intendo dire che per chi ha bisogno di fondare un’etica altruistica sul metafisico, la religione porta alle stesse conclusioni operative cui porta, molto più direttamente il pensiero laico.

pavloss
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Re: SINODO DEI VESCOVI E CORTE SUPREMA USA SUI GAY

Messaggio da pavloss » sabato 11 luglio 2015, 22:19

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Re: SINODO DEI VESCOVI E CORTE SUPREMA USA SUI GAY

Messaggio da progettogayforum » domenica 12 luglio 2015, 0:49

Confesso che di pregiudizi nei confronti ella mistica ne ho e ben radicati, come ne ho anche nei confronti di mille altre cose, in genere di tutte le cose che si presentano con un valore che dovrebbe essere almeno potenzialmente capace di rinnovare un individuo. È una diffidenza di fonte a tutto ciò che fa appello alla categoria del mistero, cioè a qualcosa che va oltre il sapere di non sapere, oltre il dubbio e arriva a una fede. Francamente penso che dentro molte persone, almeno in certe età della vita, ci sia l’esigenza profonda di trovare un tu metafisico con cui aprire un dialogo, in fondo anche nell’innamoramento il meccanismo è analogo, e finiamo per proiettare nell’altro i nostri desideri e le nostre contraddizioni, nella mistica, però, per definizione il tu metafisico non delude perché oggettivamente non risponde e si finisce per proiettare liberamente in una dimensione teologica un dialogo tutto interno alla coscienza. Naturalmente è solo il mio punto di vista. Non intendo sparare a zero sulla mistica ma oggi la sento oggettivamente molto lontana da me, non è stato così in altri tempi e non escludo che le cose possano cambiare in futuro.

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Re: SINODO DEI VESCOVI E CORTE SUPREMA USA SUI GAY

Messaggio da progettogayforum » domenica 12 luglio 2015, 0:49

Confesso che di pregiudizi nei confronti della mistica ne ho e ben radicati, come ne ho anche nei confronti di mille altre cose, in genere di tutte le cose che si presentano con un valore che dovrebbe essere almeno potenzialmente capace di rinnovare un individuo. È una diffidenza di fonte a tutto ciò che fa appello alla categoria del mistero, cioè a qualcosa che va oltre il sapere di non sapere, oltre il dubbio e arriva a una fede. Francamente penso che dentro molte persone, almeno in certe età della vita, ci sia l’esigenza profonda di trovare un tu metafisico con cui aprire un dialogo, in fondo anche nell’innamoramento il meccanismo è analogo, e finiamo per proiettare nell’altro i nostri desideri e le nostre contraddizioni, nella mistica, però, per definizione il tu metafisico non delude perché oggettivamente non risponde e si finisce per proiettare liberamente in una dimensione teologica un dialogo tutto interno alla coscienza. Naturalmente è solo il mio punto di vista. Non intendo sparare a zero sulla mistica ma oggi la sento oggettivamente molto lontana da me, non è stato così in altri tempi e non escludo che le cose possano cambiare in futuro.

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