situazione difficile

L'accettazione dell'identità gay, capire di essere gay
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andrea93
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situazione difficile

Messaggio da andrea93 » domenica 19 luglio 2015, 0:15

Ciao Project,ho 21 anni e voglio esporre la mia storia.
Il mio problema sta nel fatto di non essere completamente omosessuale o viceversa nel non essere completamente etero.
Per essere più chiaro tenterò di fare il quadro della situazione.
Le mia prime masturbazioni,sono sempre state in chiave etero ,è successo poi che al liceo ho vissuto un periodo,durato 5 anni,di disagio perenne e fobia sociale e una delle motivazioni di questo disagio era sicuramente data dalla paura o dalla consapevolezza di essere gay ,almeno in parte.
Per testarmi varie volte in quel periodo ho provato a guardare video gay e mi sono piaciuti , nel senso che sono riuscito a masturbarmi , resta il fatto comunque che allora guardavo molta pornografia etero,anzi ne ero dipendente.
Quel periodo è finito quando ho deciso di darci un taglio con il mio malessere che non mi portava da nessuna parte.Pur essendo ancora al liceo e quindi senza l’aiuto del cambiamento di ambiente ,mi sono ridestato e ho cominciato a stare meglio e a fregarmene di più di quello che pensava la gente su di me. Ahimè mi hanno anche aiutato i farmaci antidepressivi che ho accettato di prendere(anche capire di avere una malattia mi ha aiutato a migliorare).Con l’omosessualità la soluzione è stata semplicemente l’accettazione di essa ,nel senso che ho smesso di preoccuparmi se la gente pensasse di me che fossi gay nel momento in cui ho smesso di preoccuparmene io.Ciò è stata in qualche modo un’arma a doppio taglio, nel senso che mi ha dato più sicurezza di me ma allo stesso tempo mi ha tolto tutte quelle insicurezze nei confronti dei maschi che mi avevano fatto capire di essere in parte gay,così ,a lungo andare ,il risultato è stato il pensare di non esserlo più.
Decisi di fare le mie prime esperienze ,così ho cominciato a provarci con una della mia classe;l’ho corteggiata per qualche mese ,non pensavo altro che a lei ,il solo fatto che esistesse e che avessi una persona con cui parlare e ridere ogni giorno senza turbamenti mi rendeva felice come non mai.Non credo fossi innamorato però,non vedevo in lei una possibile fidanzata,semplicemente avrei solo voluto stare in intimità con lei,anche se non mi sono mai masturbato pensando ad avere un rapporto(in realtà non mi sono mai masturbato pensando alle mie coetanee,mi eccitano soprattutto le donne più grandi).Un paio di volte ho avuto la possibilità di fare sesso e mi sono tirato indietro campando scuse in aria.Poi ho conosciuto a scuola una ragazza più piccola di me .Era lei ad essere venuta da me e avevamo veramente molte cose in comune anche se un carattere molto diverso,diciamo opposto.Iniziammo a frequentarci.Dopo il primo bacio mi chiesto di metterci insieme, io ho detto di sì anche se in realtà non ero veramente sicuro;diciamo che mi sentivo trascinato dal suo carattere deciso e non riuscivo a porre resistenza.La prima volta che facemmo sesso(fu sempre lei a volerlo anche perchè era più ‘navigata’ di me) ero molto in ansia e non ci riuscii ,la seconda andò bene e da allora sessualmente abbiamo avuto un intesa perfetta che è durata per tutti i tre anni di relazione.All’essere gay smisi di pensarci,anzi smisi di pensare di esserlo definitivamente anche se sotto sotto sapevo che non era così dato che mi ritrovavo ancora a volte a guardare dei bei ragazzi.
Alla nostra relazione ,durata più di due anni e mezzo ho messo fine io 6 mesi fa, dopo pochi mesi che mi ero trasferito in un’altra città per l’università.I motivi erano vari ma i principali sono stati due:prima di tutto non l’amavo quanto lei amasse me ,inoltre sentivo il bisogno di sperimentare nuove amicizie (lei era molto possessiva e me lo rendeva difficile pur vivendo in un’altra città)e anche nuove relazioni con altre ragazze.
All’università quest’anno,dopo averla lasciata mi si è aperto un mondo nuovo,soprattutto per essere riuscito a fare per la prima volta nuove amicizie,sia maschili che femminili,in autonomia.Purtroppo però ho ricominciato dopo un pò di delusioni sia in campo sessuale che affettivo a perdere la fiducia e a pormi vari dubbi.Per tre volte con tre ragazze diverse ho fatto cilecca.Solo con l’ultima ,per la quale sentivo qualcosa di più,sono riuscito ad avere un rapporto completo alla seconda volta .Lei però dopo un pò di tempo che ci vedevamo ,anche se di rado,non ha più voluto uscire e questo mi ha deluso molto.
Dopo di ciò ho cominciato un periodo in cui esco meno o comunque esco senza cercare la compagnia delle ragazze e in cui ragiono un pò di più;mi sono chiesto se la mia ansia nei confronti delle ragazze non sia dovuto al fatto che io in realtà non sia inadeguato per esse (non solo sessualmente ma anche affettivamente dato che non mi sono mai innamorato fino al punto di impazzire o di pensare solo a lei)anche alla luce del fatto che io non sia completamente etero (cosa che in qualche modo ho ‘’ricordato’’).Così ho cominciato a pensare alla mia omosessualità,che (di certo non casualmente)da quando ho ricominciato a pormi il problema si fa sentire sempre di più.Un paio di volte ultimamente ,da ubriaco,ho sentito l’istinto di baciare dei miei amici ,inoltre ho riprovato a testarmi con dei video porno gay come in passato ed il risultato è stato positivo.Da questi fatti ho deciso che se sono gay lo devo capire e devo sperimentare la cosa smettendo di evitarla perché ciò che più mi spaventa è arrivare più avanti con gli anni,magari in tarda età e con una relazione stabile e scoprire di essere gay.
Da quando è cominciato questo periodo però sono molto diverso:non riesco più neanche a guardare in faccia una ragazza e anche con gli amici sono più chiuso e a disagio,sento insomma i primi sintomi del doc che mi aveva portato alla depressione tempo fa.
Sono pronto ad accettare me stesso ma i dubbi e i problemi sono tanti.So che il primo passo è confidarsi con gli amici ma non mi fido completamente di loro e ho paura che se cominciassi a dirlo in giro mi verrebbe privato per sempre il sesso e la relazione con una donna ,dato che nessuna donna vuole stare con un bisessuale(tra l’altro nel sesso con una donna mi piace prendere una parte ben presente e attiva).Inoltre inutile dire che cambierei completamente amicizie se dovessi dire in giro di essere gay o bisex,non reggerei al pensiero di quello che potrebbero pensare di me gli amici di adesso;probabilmente in molti si sentirebbero traditi o comunque non capirebbero,Ma la cosa più importante è che io stesso forse non me la sentirei più di stare con loro;con loro mi sento bene anche in quanto eterosessuale,so che forse è sbagliata come cosa ma è così:facciamo cose da maschi,parliamo di cose da maschi e ci piacciono cose da maschi.
In definitiva sto vivendo un periodo di m***a (scusate) in cui mi sento completamente bloccato,da una parte so che devo uscire e stare tra la gente perché il doc mi mangerebbe vivo se non lo facessi,dall’altra uscire ultimamente mi procura più paranoie che altro ed è brutto sentirsi a disagio con persone con cui pochi mesi fa ero felice di stare.C’è da dire che ho smesso di prendere gli antidepressivi da poco.
Credo che la cosa ideale sarebbe fare esperienze in un ambiente lontano da qui per acquisire più certezze su di me ma non ho idea di come ciò possa essere possibile.
Questo è quanto ,spero di essere stato chiaro a chi abbia ltto la mia storia e ringrazio il sito per avermi dato la possibilità di esprimere questi dubbi e anche per avermi dato la possibilità di leggere storie di altre persone che in un modo o nell’altro si trovano nella mia stessa situazione.
Quindi ciao a tutti e grazie:)

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Re: situazione difficile

Messaggio da progettogayforum » domenica 19 luglio 2015, 1:02

Benvenuto Andrea!! Per ora mi limito a darti il benvenuto nel Forum, domani cercherò di risponderti in modo adeguato perché il tuo post merita la massima attenzione. Ti ringrazio per la fiducia che accordi a Progetto Gay pubblicando il tuo post!
Di nuovo: benvenuto nel Forum!!

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e^ip+1=0
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Re: situazione difficile

Messaggio da e^ip+1=0 » domenica 19 luglio 2015, 2:52

Benvenuto, Andrea. Da quel che scrivi noto diversi problemi stratificati l'uno sull'altro e concatenati.

Credo che il DOC sia il più grave di tutti poiché se non tenuto a bada non ti permette di essere lucido né sereno nelle tue valutazioni; men che mai ti mette in condizione di fare passi importanti nella tua vita. Non so se tu stia ancora frequentando uno psicologo o comunque qualcuno che ti dia ascolto da un punto di vista professionale, in passato mi pare di capire che tu lo abbia fatto, da quel che scrivi; ti consiglio vivamente, nel caso, di cercare l'aiuto, per quanto riguarda il DOC, di qualcuno di esperto. Per esperienza (ne soffersi anche io a intervalli per più di 10 anni) so che è duro a guarirsi; posso consigliarti, intanto, di non chiuderti in te stesso. Tu scrivi
andrea93 ha scritto: In definitiva sto vivendo un periodo di m***a (scusate) in cui mi sento completamente bloccato,da una parte so che devo uscire e stare tra la gente perché il doc mi mangerebbe vivo se non lo facessi,dall’altra uscire ultimamente mi procura più paranoie che altro ed è brutto sentirsi a disagio con persone con cui pochi mesi fa ero felice di stare.
Sinceramente ti consiglierei di non chiuderti al mondo e, tra i due fuochi, di preferire per il momento la scelta di uscire e vedere gente. Te lo dico perché credo che sia in generale molto difficile uscire dal bozzolo che ci si è creati in questi casi. Chiudendosi s'immaginano le cose, le persone e gli eventi come non sono in realtà; si fanno mille costruzioni, si prendono mille decisioni che vanno bene solo nel mondo mentale nel quale ci si è rinchiusi: questo, nella fase che tu stai vivendo, credo sia altamente dannoso. Si può pensare di risolvere i propri problemi riflettendo soltanto in solitudine, ma questo può andar bene se si è sereni al proprio interno, quindi direi non nel tuo caso.

Qui passo al secondo problema: tu dici di provare attrazione sia per le ragazze che per i ragazzi. Naturalmente, il lato omosessuale ti crea timori e su di esso s'innesta il DOC. Vi sono molti casi di ragazzi etero affetti da DOC le cui ossessioni si espletano nella paura di essere omosessuali, con conseguenti 'test masturbatori' e quant'altro. Il tuo caso, ma prendi la cosa con le molle perché è un parere personale e mi baso solo su ciò che hai scritto qui, mi sembra diverso: quando scrivi
andrea93 ha scritto: Per testarmi varie volte in quel periodo ho provato a guardare video gay e mi sono piaciuti , nel senso che sono riuscito a masturbarmi , resta il fatto comunque che allora guardavo molta pornografia etero,anzi ne ero dipendente.

...

Un paio di volte ultimamente ,da ubriaco,ho sentito l’istinto di baciare dei miei amici ,inoltre ho riprovato a testarmi con dei video porno gay come in passato ed il risultato è stato positivo.
mi viene da pensare che l'attrazione verso persone del tuo stesso sesso non sia per te solo un'idea ossessiva. Ma ripeto,è la mia opinione. ;)

In ogni caso, facendo l'ipotesi che tu sia bisessuale, vorrei farti notare che alcune delle tue paure sono secondo me ingiustificate. Per esempio
andrea93 ha scritto:So che il primo passo è confidarsi con gli amici ma non mi fido completamente di loro e ho paura che se cominciassi a dirlo in giro mi verrebbe privato per sempre il sesso e la relazione con una donna ,dato che nessuna donna vuole stare con un bisessuale(tra l’altro nel sesso con una donna mi piace prendere una parte ben presente e attiva).
Ecco, questo direi che non mi sembra vero. Ti assicuro per esperienza che di donne pronte ad avere una relazione con un bisessuale ce ne sono a bizzeffe (perlomeno, ne conosco un campione statistico sorprendentemente grande), soprattutto oggi che la mentalità sull'argomento sta rapidamente cambiando. Hai mai provato a parlare dell'argomento, magari semplicemente discutendone senza riferimenti a te stesso, con alcune tue amiche o con altre donne in generale? Prima di dare per scontato quel che tu dici io proverei a parlarne senza scoprirmi, altrimenti il tuo timore resterà soltanto qualcosa d'immaginario e costruito senza basi reali. Secondo me, parlandone con molte donne, potrai ottenere piacevoli sorprese.

Scrivi anche che
andrea93 ha scritto:Inoltre inutile dire che cambierei completamente amicizie se dovessi dire in giro di essere gay o bisex,non reggerei al pensiero di quello che potrebbero pensare di me gli amici di adesso;probabilmente in molti si sentirebbero traditi o comunque non capirebbero)
Il coming-out con gli amici è un passo non sempre semplice, le tue paure qui sono certamente più giustificate. Anche in questo caso, però, noto una tendenza a costruire mentalmente conseguenze nefaste. Sai, un modo buono di procedere è quello di sondare il terreno. Si può parlare di omosessualità coi propri amici senza mai fare coming-out e senza fare cenni a se stessi. è un argomento come un altro che può essere introdotto in una conversazione senza destare sospetti, in ispecie adesso, visto che il tema dei diritti LGBT è così sentito nei mezzi d'informazione che manca poco persino i gatti ne parlano. Puoi condurre una conversazione su questo tema, quando ne hai occasione, per vedere che ne pensano i tuoi amici, chiedere loro se saprebbero mantenere un'amicizia con un ragazzo gay o una ragazza lesbica. Nonostante tutto, nessuno credo sospetterebbe di te solo per una conversazione del genere, specialmente se hai avuto una o più ragazze; questo, davvero, credo di potertelo assicurare per esperienza.

In ogni caso, sii sereno: essere bisessuale, come l'essere gay o etero, non significa non poter essere felice, anzi. L'importante è che tu in questo momento di grande conoscenza di te stesso possa essere sereno e obiettivo nelle tue valutazioni. Per questo ti consiglio di guardare la realtà e gli individui per quello che sono, senza trarre conclusioni sulla base soltanto dei tuoi ragionamenti. Inoltre, la calma è fondamentale: comprendere la propria natura affettiva e sessuale può prendere archi di tempo che durano anni; nessuno ti corre dietro, pensa che il tempo che ci metti a capire te stesso è tempo che impieghi a costruire la tua serenità interna, la quale non ha prezzo. So che il DOC porta con sé molta ansia: so che non è semplice ma di certo quest'ultima non va assecondata. Dal punto di vista della masturbazione, infine, ti consiglio di evitare tutti questi 'test': credo solo che servano a rinvigorire le tue ossessioni. La masturbazione è un atto nel quale sei solo tu ad agire: sii onesto con te stesso su quelle che sono le tue fantasie, senza andare a sondarle e ad analizzarle minuziosamente per capire se sei del tutto etero oppure no, perché non ne usciresti vivo i giustificati timori. Quel che senti spontaneamente è importante, non i pensieri e le analisi infinite sulle tue fantasie. Inoltre, ripeto, se non ti è chiaro qualcosa: niente ansia, nessuno ti corre dietro, stai lavorando per te stesso ed è importante che tu prenda il tempo che ti serve. Qualunque sia la risposta ai tuoi dubbi, che tu sia eterosessuale, bisessuale, omosessuale o quant'altro, non c'è nulla di sbagliato in te e nulla che t'impedisca di essere felice.

Ecco, ho scritto qui alcuni elementi: spero di essere stato chiaro nonostante l'ora tarda e mi auguro che il dialogo con le persone del forum possa aiutarti ;) Un abbraccio

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Re: situazione difficile

Messaggio da progettogayforum » domenica 19 luglio 2015, 16:50

Ciao Andrea.
Premetto che mi è capitato molte volte di scambiare mail con ragazzi affetti da DOC, certo le situazioni possono essere le più varie però certe costanti ci sono e la costante fondamentale è che un DOC a tema gay è tipico ed esclusivo di ragazzi eterosessuali al 100% ma pesantemente condizionati a livello ambientale. Il DOC per sua natura si costruisce intorno ad un tema che è quello che suscita in quella persona il massimo livello di ansia. L’oggetto intorno al quale ruota il DOC è un po’ uno specchio delle paure ancestrali ispirate in un individuo dai suoi stessi rapporti sociali. Francamente non ho mai visto ragazzi gay con un DOC a tema gay, sarebbe proprio una contraddizione in termini. Un gay non ha dubbi, sa di essere gay, può cercare altre strade se ha intorno un ambiente molto costrittivo ma sa di essere gay. La masturbazione di un gay e in chiave gay dall’inizio, salvo rari casi di imprinting etero molto forte. Un gay non ha bisogno di testarsi o di fare esperienze per capire che è gay e soprattutto, per un gay l’omosessualità non si riduce al solo sesso ma ha una dimensione affettiva profonda che nelle cose che tu scrivi non si ravvisa affatto. In tuo ragionamento: “Per testarmi varie volte in quel periodo ho provato a guardare video gay e mi sono piaciuti, nel senso che sono riuscito a masturbarmi” è esattamente equivalente a quello che fanno alcuni ragazzi gay che si convincono di essere etero, perché “per testarsi, hanno provato a guardare video etero e sono riusciti a masturbarsi.” Ma ovviamente l’eterosessualità e tutta un’altra cosa. Nota bene che i test sessuali tipici del DOC non hanno niente a che vedere con la sessualità e sono solo delle risposte nevrotiche disfunzionali a una compulsione ossessiva. D’altra parte tu scrivi: “la seconda volta andò bene e da allora sessualmente abbiamo avuto un’intesa perfetta che è durata per tutti i tre anni di relazione” e questa affermazione direi che è la negazione in radice di qualunque omosessualità. E ancora, quando scrivi dei tuoi amici: “facciamo cose da maschi, parliamo di cose da maschi e ci piacciono cose da maschi.” Dimostri chiaramente di non essere gay e di identificare omosessualità ed effeminatezza secondo lo stereotipo più comune. In genere il DOC a tema gay è legato a problemi nella dimensione etero ai quali si cerca di dare una soluzione del tipo: “le cose con le ragazze non sono così coinvolgenti perché sono gay”, Attenzione però, un perché al coinvolgimento relativo con le ragazze lo dai tu stesso e in modo esplicito: “non mi sono mai masturbato pensando alle mie coetanee, mi eccitano soprattutto le donne più grandi”. I rapporti intergenerazionali, come esistono per i gay, così esistono anche per gli etero. Nota che la masturbazione è l’indice fondamentale dell’interesse sessuale. Se non dedicavi la tua masturbazione alle tue coetanee ma solo a donne più grandi e penso non di poco, è ovvio che non potevi provare un interesse sessuale travolgente verso una coetanea perché il rapporto con una coetanea, per te, era comunque una forzatura. Ci sono anche tra i gay dei ragazzi che non provano alcun interesse sessuale per i coetanei, quei ragazzi possono anche, al limite, costruire un rapporto con un coetaneo, ma per loro non si tratterà mai di cose veramente coinvolgenti, ma non perché non sono omosessuali, ma per il fatto che sono sessualmente interessati in modo esclusivo a uomini maturi. Il tuo “disagio” nei rapporti etero non deriva dal fatto che tu sia gay, cosa che oggettivamene non sta in piedi, ma dal fatto che il tuo desiderio sessuale non è indirizzato verso le coetanee. I rapporti intergenerazionali sono ancora oggi caratterizzati da un forte stigma sociale, e se tu cercassi da dare sfogo alla tua vera sessualità, che non è quella gay ma quella etero intergenerazionale, saresti giudicato malissimo dai tuoi amici, questa mi sembra la vera ragione del disagio della sessualità etero che ti porta verso il DOC a tema gay. Osservo che tu accenni alle donne più grandi ma non focalizzi chiaramente la questione, cioè la consideri quasi marginale e ti costruisci l’ipotesi gay con la quale spiegheresti tutto e in fondo l’ipotesi gay ti sembra meno strana di quella etero intergenerazionale. È ovvio che in una situazione come la tua tu non provi amore travolgente per le tue coetanee, se non sono oggetto delle tue masturbazioni è ovvio che non saranno nemmeno un vero oggetto di desiderio sessuale. Secondo me anche in rapporto con uno psicologo, messo in termini di doc gay o di ipotetica bisessualità, è decisamente mal posto. Bisognerebbe invece impostare un lavoro psicologico sulla accettazione e valorizzazione della tua vera sessualità che, sia ben chiaro, non ha nulla di patologico, anche se non è una cosa comune. Potrai realizzare la tua vita come la desideri veramente? Non sarà facilissimo ma è certamente possibile. Se i tuoi amici non ti dovessero accettare per quello che sei… beh farai bene a cambiare amici e a trovarne di quelli più intelligenti. In ogni caso, tieni presente che il DOC a tema gay è solo una risposta disfunzionale al vero “problema” che è quello delle donne più grandi, io dico “problema”, ma in un mondo civile non dovrebbe essere un problema da nessun punto di vista. Capisco bene che il discredito sociale legato alla tua vera sessualità possa metterti in crisi, ma se guardi la cosa razionalmente ti renderai conto che non c’è proprio nulla di terribile, come diceva James Baldwin (grande letterato nero-americano gay): “Qui non c’è niente da decidere, qui c’è tutto da accattare!” Stai tranquillo e cerca di capire che i tuoi veri desideri sessuali sono pienamente legittimi e non c’è proprio nulla di cui ci si debba vergognare. Quindi: guardare avanti senza paura!! Tante persone hanno paura dei fantasmi, ma i fantasmi non esistono se non nella nostra mente.

andrea93
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Re: situazione difficile

Messaggio da andrea93 » martedì 28 luglio 2015, 1:35

Grazie mille per queste risposte e scusate il ritardo con cui scrivo questo messaggio.In realtà ho ancora tanti dubbi ma non credo che scriverò ora una risposta;comunque sia farò davvero tesoro di ciò che mi avete consigliato.
Davvero grazie mille ancora:)

maba
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Re: situazione difficile

Messaggio da maba » domenica 9 agosto 2015, 17:52

Ciao, in molte cose che hai scritto mi ritrovo. Non so di preciso quale sia il mio orientamento, ho pensato diverse volte che potessi essere bisessuale o che potessi avere un DOC. Purtroppo quello che proviamo non lo decidiamo noi, possiamo solo vivere le nostre sensazioni, perchè reprimerle e combatterle ci fa stare solo male. Sicuramente devi capire che non sei solo, ci sono tante persone che hanno di questi problemi e ti possono capire. Io ti capisco, capisco cosa significa essere trasportati da forze interiori più forti della nostra volontà e dei nostri pensieri. Capisco la confusione che si genera dentro e la voglia di trovare delle risposte a quello che siamo e di definirci in qualche modo. Forse è meglio essere completamente etero o completamente omo, perchè così sai quello che vuoi e puoi realizzarti, anche con delle difficoltà, ma almeno sei in pace con te stesso. Noi invece facciamo parte di quelle tante sfumature che ci sono tra i due estremi e questo ci manda nella crisi più totale. A volte non sappiamo neanche noi cosa vogliamo e non facciamo altro che logorarci. Forse hai un DOC o forse no, chi può saperlo in realtà! Solo tu sai quello che provi in determinati istanti. In ogni caso in noi accade qualcosa di strano, che percepiamo come estranea. Proviamo determinate sensazioni, ci sembrano più o meno reali, ci rendiamo conto che contrastano con altre cose e abbiamo paura. Anche io ho guardato immagini maschili, ho fatto fantasie omo e mi sono piaciute, fin dalla pubertà. Forse all'inizio era solo curiosità, esplorazione, ma poi la cosa ha preso delle pieghe più reali e ho notato a tratti anche degli aspetti del DOC, pur comunque non riuscendo a ritrovarmi in tutte le cose di questo disturbo (e ciò è ancora più disorientante). Tuttavia ho sempre avvertito di essere etero, soprattutto dal punto di vista affettivo. Ricorda che c'è sempre chi sta peggio di te, tu hai 21 anni e hai avuto diverse esperienze, io ne ho 25, ho problemi simili, ma non ho mai avuto esperienze, se non alcuni tentativi con delle ragazze, andati male. Capisco benissimo l'isolamento in cui ti sei posto, anche io ho allontanato tutti. Non c'è un motivo preciso che mi ha spinto a farlo, ho solo sentito il bisogno, la spinta di dover rompere i rapporti di amicizia e stare da solo. In mezzo agli altri mi sento a disagio perchè la mia mente viaggia da sola e mi sento diverso. Non riesco a condividere momenti di divertimento, mi chiudo sempre di più e a volte non riesco a guardare in faccia le persone, ragazze o ragazzi che siano. A volte provo timore che possa piacermi un ragazzo o che possa non piacermi una ragazza. Lo so, sono delle sensazioni bruttissime e dolorose. Le nostre situazioni sono un pò un dilemma, perchè da un lato stiamo a disagio in mezzo agli altri e sentiamo di doverci isolare, dall'altro l'isolamento non fa altro che aggravare la cosa. In realtà per noi interagire e stare in mezzo agli altri il più possibile è la cosa migliore. Quello che ti posso dire è che devi partire dalle tue esperienze passate, seguire il tuo istinto e capire cosa ti trasporta e ti coinvolge di più. Soprattutto però ti dico che questo deve essere un percorso molto lento, graduale e soprattutto tranquillo, che non comprometta la tua vita, soprattutto in questi anni, che tutti dicono siano i migliori. Non avere ansia e fretta di dover trovare una risposta definitiva. Siamo quello che siamo, e non dobbiamo per forza definirci in qualche modo, ma soprattutto non dobbiamo farlo per forza subito, forzando le cose. Dobbiamo accettarci per qualunque cosa siamo, anche se fossimo degli alieni. Ci sono tanti orientamenti, tante sfumature su questa terra, e tutti sono reali e degni di essere vissuti. Non bisogna aver paura di essere gay, etero, bisex o qualsiasi altra sfumatura incomprensibile, purchè si agisca sempre nel rispetto della vita, degli altri e di se stessi. Tutti possiamo essere felici. Lo so queste parole suonano così semplicistiche e scontate, soprattutto a una persona che è dentro al problema. In effetti anche io mi sento strano a dire queste cose, perchè poi nel momento in cui provi determinate sensazioni, lì ti crolla il mondo addosso e nessuna parola sembra che valga. Credo che però bisogna partire da queste parole, credere in queste cose e stendere su tutto quello che ci accade un velo di tranquillità. Bisogna, come diceva Albus Silente in "Harry Potter", ricordarsi di accendere la luce. Fatti forza, prendi tutto il tempo che vuoi e goditi la vita.

andrea93
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Re: situazione difficile

Messaggio da andrea93 » domenica 24 gennaio 2016, 4:51

Ciao maba ,ti ringrazio molto per avermi scritto è molto importante per me .Purtroppo per me entrare in questo sito non è una cosa semplice dal punto di vista psicologico ed è per questo che ti rispondo così tardi, nonostante,lo ammetto ,il tuo messaggio lo abbia visto già da un mese.Dall’ultima volta che ho scritto qua sono passati dei mesi e in questo periodo ho passato varie fasi positive e negative,ma comunque mi ritrovo ancora qua: sarà sintomo della mia omosessualità o del doc omosessuale ?Non so cosa darei per saperlo.Sta di fatto che per me visitare questo forum è la prova del mio problema e mi è difficile farlo.A volte penso che gayproject sia il mio solo aiuto,a volte invece che sia una causa delle mie depressioni(dato che ogni volta che passo minimo un ora a spulciare la sezione ‘’capire di essere gay’’ ne esco che sono depresso e impaurito e lo rimango per vari giorni).
Comunque sia le tue parole mi sono servite come mi è servito avere un contatto anche solo leggermente più diretto con qualcuno nella mia situazione.Una cosa in particolare mi ha colpito di quello che hai scritto e cioè quando dici: ‘’Capisco cosa voglia dire essere trasportati da forze interiori più forti della nostra volontà e dei nostri pensieri’’.Credo che questa sia una frase che descrive nbene quello che è il centro del nostro problema.Dico questo perchè io ho vissuto un period della mia vita di enorme liberazione e ho capito che non c’è niente di meglio nella vita che sentirsi trasportato dalle emozioni,accettando lo scorrere del flusso mentale e sentimentale e accettando poi di intraprenderlo.Purtroppo forse è stato un periodo molto breve ma ciò è bastato per farmi capire che noi ci precludiamo qualcosa di fondamentale.A volta guardo miei amici e conoscenti che hanno problemi dal punto di vista sentimentale e mi dico ‘’ma di che diavolo si lamentano?da cosa sono bloccati?se mi sentissi tranquillo come loro riguardo la mia sessualità vivrei tutto appieno e sarei solo felice’’.Naturalmente è un’idiozia perchè i loro dubbi ,le loro paure son spesso(non sempre) date dal fatto che loro vivono già la loro vita sessuale e sentimentale pienamente e quando me ne rendo conto mi deprimo perchè mi sembra che tutta la mia vita e le mie relazioni siano una farsa e che io viva in una situazione di perenne immobilità .Purtoppo questa è la mia croce almeno in questa fase della mia vita ,che spero finisca presto,ciò che so di sicuro è che tutto dipende solo da me.Per quanto riguarda la tua paura di essere semplicistico e scontato nel parlare di queste cose non c’è problema ,non lo sei, e parlarne in questi termini credo che sia l’unico modo di sostenerci l’un l’altro.In ultimo ti consiglio di evitare assolutamente di isolarti da tutti,è di sicuro la cosa peggiore da fare e ti ritroverai a sentrirti sempre peggio.
Ti ringrazio ancora e spero che ci scambieremo ancora i nostri pensieri.
Ti saluto e ti auguro buona fortuna:)

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