Premetto che ,non so perche, oggi la mia tastiera ha deciso di non farmi mettere le vocali accentate, gli apostrofi e roba varia... quindi chiedo perdono per errori simili, non sono voluti.
progettogayforum ha scritto:Ok, nessuna obiezione di principio, almeno in teoria il discorso non fa una grinza, ma il "mai dire mai" resta comunque una norma di prudenza. Quando ci si innamora parecchi punti di principio che sembravano saldissimi saltano e d'altra parte c'è tradimento e tradimento. C'è chi parte con l'idea del "faccio quello che mi pare" e c'è chi al cosiddetto tradimento ci arriva per sconforto o anche perché la vita di coppia diventa di fatto intollerabile. Certo non ha senso scegliere di creare una coppia con chi "per principio", e senza dirlo chiaramente, rivendica una libertà assoluta, ma quelli che fanno queste rivendicazioni di principio non dette sono pochi, per le altre forme di tradimento il discorso può essere molto più complicato. Certo c'è un punto che non va mai dimenticato: la coppia fissa e fedele azzera il rischio della malattie sessualmente trasmesse. Chi tradisce, oltre a mettere a rischio la propria salute, mette a rischio la salute del proprio partner del tutto inconsapevole e questo è assolutamente inaccettabile, perché si tratta di rischi gravissimi.
Tu dici che la vita di coppia e stancante... ma dipende da persona e persona. Potrebbe esserlo per te, non per tutti. C e chi magari riesci benissimo a stare 30 anni con uno senza tradirlo e chi non riuscirebbe ad essere fedele nemmeno per un ora. Il rapporto di coppia e anche sacrificio ed e composto da doveri, uno di questi doveri della coppia chiusa e la fedelta. Non dico che non perdonerei un tradimento a priori, secondo me dipende dalla situazione, ad esempio un tradimento fatto in un periodo di crisi della coppia lo perdonerei. Per la coppia aperta... beh, mai dire mai un corno. Metti che io accetto la coppia aperta perche sono innamorato, se non ne sono convinto secondo me questa apertura segnerebbe la fine del rapporto.
Alyosha ha scritto:Ho anch'io avuto l'impressione che tu viva molto in astratto l'idea di una storia e trovo molto simpatica la circostanza per la quale neanche ce l'hai un ragazzo e già ipotizzi che ti possa fare le corna. Non ho molto esperienza del cosiddetto mondo gay, mi sono sempre fatto la mia vita sto con un ragazzo ormai tra tre anni, ci convivo da sempre e ti posso assicurare che tutto scorre nella più assoluta normalità. Leggo ogni tanto di storie improbabili in privato e nel forum e in genere si tratta di ragazzi che proiettano sui ragazzi conosciuti le loro esigenze e aspettative e che nel giro di pochissimo restano fortemente delusi dall'esperienza per cui nel giro di poco si ritrovano a interrompere quelle improbabili relazioni. Nella maggior parte dei casi si tratta di persone che genuinamente credono all'amore e vorrebbero una storia seria.
Di post qui sull'argomento ne trovi davvero parecchi per cui trovo inutile soffermarsi su considerazioni astratte inutile e persino nocivo, perché la discussione rischia di scivolare su posizioni fredde che portano lontano dal tuo disagio.
Non ho potuto fare a meno di notare che associ la tua accettazione incompleta al fatto che non hai ancora una storia e francamente penso invece le due cose vadano separate profondamente. Sarebbe come dire che un etero non accetta la propria eterosessualità perché non riesce a trovarsi una fidanzata. L'accettazione è un problema personale, riguarda un percorso individuale, e sopratutto per quanto l'omofobia possa essere interiorizzata è sempre fattore esterno. Trovo cioè normale che un ragazzo abbia problemi di accettazione se vive in un contesto omofobo. Ciò non toglie però che possa avere problemi anche relazionali, difficoltà a pensarsi in una coppia, incapacità di viversi relazioni autentiche di intimità, mancanza di autostima e così via. Infine può succedere tranquillamente che una persona si sia accettata e stia appostissimo con se stesso e ciò no ostante non voglia affatto una storia. Insomma non aver mai avuto esperienze sessuali è certamente fonte di disagio, ma non lo legherei ad un problema di accettazione o necessariamente di repressione.
Infine mi sono ormai convinto che una sana sperimentazione sessuale possa avere un suo significato, che il problema dei gay è che spesso arrivano in ritardo e pertanto particolarmente famelici all'appuntamento o peggio totalmente impreparati. Un adolescente etero ha molti paletti, stereotipi positivi e negativi, modelli con cui confrontarsi, per cui mette le mani nel vaso di marmellata con una certa prudenza, poco per volta magari.
Un gay insomma o si strafoga o lo tiene chiuso. Un approccio sobrio è quello che, ci sia o meno un contatto sessuale sin dai primi appuntamenti, ci port ad essere consapevoli del fatto che la persona che si ha di fronte non la si conosce, che non è il principe azzurro che si è sempre desiderato e che innanzitutto va conosciuto, ascoltato e accolto per quello che è e che ha da darci, non per quello che vorremmo che fosse.
Tre anni senza tradimenti? Complimenti nel caso!
Comunque io penso che con un ragazzo il periodo di accettazione sarebbe molto piu breve e facile, non ho detto che non mi accetto per questo. Anche se, a dirla tutta, odio essere gay anche perche e piu difficile trovare qualcuno rispetto ad un etero.
Io non vorrei il sesso subito, ai primi appuntamenti. Anche se voglio fare esperienze ho comunque paura del sesso e quindi andrei preso con calma, ma in generale penso che ci andrei piano perche vorrei qualcuno con cui andare oltre alla scopata.
Esistera qualcuno adatto a me in questo Mondo?