Io ho 35 anni poco più di @Lao, è stato un percorso lungo e molto diluito nel tempo quello che mi ha portato a capire ed accettarmi almeno sul piano razionale, tanti indizi disseminati lungo la strada che mi hanno destabilizzato e che io cercavo di reprimere, guardare i ragazzi invece delle ragazze, innamorarmi alla follia di due amici, eccitarmi anche quando da solo pensavo a loro.
Il vedere tutti gli amici che si trovano la ragazza, che iniziano a fare la loro vita, mi ha dato una sensazione di solitudine agghiacciante, benché abbia tanti legami di amicizia e una buona famiglia.
È la sensazione di essere in una stazione vuota dove i treni sono tutti partiti.
Questo passaggio di @Standby descrive egregiamente la causa delle nostre paure quando decidiamo che è arrivato anche per noi il momento di vivere e non sappiamo da dove partire:
All’inizio di dicembre ho detto “ora parto, mi faccio anche io una vita”, in fondo so chi sono, i miei amici stanno con una ragazza, io starò con un ragazzo, pace, chi mi vuol bene mi accetterà l’importante che sia felice io. Avevo dentro ancora la forza dell’amore che provavo per il mio amico, non ero corrisposto, non era una vera storia d’amore ma comunque provare quel sentimento mi faceva sentire vivo, capace di essere felice, una vera persona, proprio come ha scritto @Lao :Il senso di smarrimento credo sia comune a molti di noi, specialmente a chi ha ignorato una parte di sè vivendo come volevano gli altri, magari rinunciando a "spassarsela" in gioventù - quindi a fare esperienze che bene o male formano - e si ritrova a vedere gli altri cambiare, maturare e "sistemarsi" mentre non abbiamo sperimentato niente di tutto ciò vivendo in una sorta di limbo fino al sopraggiungere dell'età adulta. (@Standby)
E anche io non ho mai voluto dichiararmi per evitare di rimanere isolato dagli amici e perdere l’amore seppur non corrisposto e non consumato che provavo e quindi pur di non pensarci mi concentravo al massimo sulle altre attività; ma ben venga questo, @Speranza non arrivare mai a scegliere tra una cosa e l’altra, fai bene a partire a cercare la realizzazione affettiva ma non rinunciare ai tuoi interessi che fanno parte di te.D’altra parte l’essere gay non è una sfortuna, perché paradossalmente è ciò che ti rende capace di amare come sai fare tu. E’ ciò che ti rende la persona che sei. (@Lao)
Per dirla a fasi, io sono nella Fase-C, dove praticamente tutti i miei amici hanno la ragazza o sono sposati alcuni con figli, vivono da soli e stanno costruendo la loro vita. Per me non c’è stata Fase-B, le domande “mah strano non lo vedo mai con una ragazza ecc.” ma quello dipende dalla sensibilità e intelligenza delle persone che abbiamo attorno.
Un mese fa poco prima di iscrivermi al forum mi ha assalito la sensazione di essere con un pugno di mosche in mano, la stessa disperazione che hai scritto nel tuo post @Speranza e quindi sento di dirti due cose, una bella e una meno bella, prima la meno bella e ci togliamo subito il pensiero , questo percorso di scoperta che hai iniziato a intraprendere (scrivere qui è più che un inizio te lo garantisco) non è una strada battuta, cammini spesso al buio, non c’è una ricetta e quindi a volte ci si sente persi e abbattuti, la buona notizia invece è che quando meno te l’aspetti arrivano belle sorprese, dopo giorni che ti senti giù improvvisamente hai compreso di aver fatto un passo in più, ti senti un po’ più forte, di aver chiarito qualche dubbio. Credici te lo dice un pessimista nato!
In quest’ultimo mese mi sono successe anche tante cose belle, nessuna di queste era progettata e minimamente immaginabile da parte mia, ho avuto un primo contatto con l’associazione gay della mia città quando malgrado le mie convinzioni e desideri, solo la parola ‘gay’ mi spaventava, sempre per caso dopo aver scritto la storia della mia vita su questo forum ho avuto tanti contatti e ho conosciuto le magnifiche persone della chat e fino a quel momento ero convinto che non avrei mai conosciuto nessuno come me e sarei rimasto solo con le mie angosce e ho avuto il coraggio di parlare della mia situazione con un amico che mi sta più vicino di prima (comunque come ti hanno detto @project e gli altri il coming-out è una cosa delicata, se-quando-con chi farlo deve essere una scelta ponderata e solo tua).
Sono appena tornato da un viaggio in Toscana dove da solo ho fatto il turista, riflettuto su di me, passato il Capodanno a una festa LGBT, un viaggio per distrarmi e iniziare a conoscere un mondo in cui non ero mai entrato. Ho incontrato persone “lanciate” che girano per locali e siti di incontri e non hanno problemi a trovare qualcuno per una notte, mi sono divertito ma anche sentito un alieno, un bambino impaurito.
Io che un mese fa ero pronto a lanciarmi nel vuoto mi son trovato di nuovo perso, a farmi mille domande e fissare ragazzi in continuazione compulsivamente chiedendomi se avrei provato piacere stando con questo o quello. Mi sono posto le stesse tue domande, anche per me l’idea di coppia è basata sull’amore genuino, il rispetto e la fedeltà reciproca, e non esclusivamente sul sesso fine a se stesso.
Una vacanza fuori dal comune ma bella e utile, dove non sono mancati momenti duri nei quali vedevo la mia vita in pezzi e tutta da ricostruire, quei momenti in cui prendi e vai in riva al mare a riflettere!
Questa sofferenza però non è stata fine a se stessa, mi ha sì fatto capire di avere molta strada davanti ma almeno una cosa me l’ha chiarita e desidero condividerla con te e tutti coloro che leggono: quando ero fianco a fianco agli amici di cui mi sono innamorato provavo solo piacere (fisico e spirituale), nessun tipo di ansia anzi sono state le più belle sensazioni della mia vita mentre ora sono ansioso e temo di non essere più capace di provarle! Quale è la differenza tra le due situazioni? Nel primo caso innamoramento ed eccitazione sono venuti per caso, in una situazione di lucidità e serenità, mentre ora sono compulsato dalla ricerca.
È un po’ il messaggio che ci trasmette la storia zen del millepiedi, cercate “il millepiedi storia zen” !
Come consiglio che cerco di seguire io stesso e condivido con @Speranza e tutti voi è quello che è giusto attivarsi per trovare la propria strada ma bisogna farlo muovendosi con tranquillità, dandosi il tempo necessario, senza forzature e senza continuare a testarsi compulsivamente. Ognuno di noi ha i suoi tempi, i miei sono biblici però senza forzature si arriva prima alla meta. Quando c’è tranquillità emotiva niente impedisce di realizzarsi.
Anche io provo sensazioni contrastanti, dove troverò qualcuno? quanto ci vorrà per innamorarmi di nuovo? se quando accadrà il sentimento sarà corrisposto? è tutto nuovo per me, come mi muovo in tutto questo? forse una parte di me sepolta per anni è ancora molto immatura, pensieri tipo “ansia prima dell’esame” o “ansia da prestazione”, ho capito e mi sono accettato sul piano razionale ma forse non ancora nell’inconscio…..
Come dicevo non c’è una ricetta, ma si può partire ripristinando un “background” di serenità sforzandosi anche se è difficile di continuare a occuparsi dei propri interessi e attività (sport, hobby, studio, lavoro, amici), guai a perdere il contatto con la realtà e nel frattempo iniziare a crearsi un gruppo di amicizie gay, questo aiuta a sfatare la concezione del mondo gay a se stante, del ghetto ecc., inoltre il solo fatto di frequentare nuove persone e condividere esperienze spezza quella spirale viziosa in cui si tende a cadere quando si sta male e non lo si dice a nessuno. È un punto di inizio per uscire dall’isolamento quello che @Lao giustamente definisce “cerchio striminzito”.
Il contatto umano con tante persone nella chat di progetto mi ha dato tanto aiuto e consiglio e pensa che non ci siamo ancora incontrati di persona.
Rinnovo l’invito di tutti affinché tu entri in chat, il momento dove c’è più gente è la sera dalle 18 in poi, questo perché la chat è un momento di incontro, non deve prendere tutta la tua giornata. Non è una chat di incontri erotici ma di condivisione, segue le linee guida di privacy e anonimato del forum, puoi scrivere messaggi che leggono tutti o fare chiacchierate private, un posto tranquillo.
Altra cosa, quasi ogni capoluogo di provincia e grande città hanno una associazione LGBT, non so dove ti trovi tu, da me a Bolzano per esempio si chiama Centaurus, ogni associazione poi è organizzata a se, ma provare non guasta; organizzano gruppi per fare nuove conoscenze (basati sul range d’età) e mettono a disposizione psicologi e psicoterapeuti qualora fosse necessario sbrogliare un po’ di dubbi. Dopo il primo contatto che ho avuto io a metà dicembre, tra una settimana che finiscono le feste ci torno.
In bocca al lupo e coraggio per tutto, e scrivi pure sul forum e in chat per qualsiasi cosa!
A presto
nexus80.