una richiesta d'aiuto

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nexus80
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Re: una richiesta d'aiuto

Messaggio da nexus80 » mercoledì 6 gennaio 2016, 13:18

Sento il bisogno di rispondere nuovamente dopo le bellissime risposte seguite alla mia, cito qualcosa di @Lao e @Standby che mi hanno molto toccato: se in questi giorni di speranza e sconforto assieme cercavo dei “segni del destino” qui li ho trovati.
Io ho 35 anni poco più di @Lao, è stato un percorso lungo e molto diluito nel tempo quello che mi ha portato a capire ed accettarmi almeno sul piano razionale, tanti indizi disseminati lungo la strada che mi hanno destabilizzato e che io cercavo di reprimere, guardare i ragazzi invece delle ragazze, innamorarmi alla follia di due amici, eccitarmi anche quando da solo pensavo a loro.
Il vedere tutti gli amici che si trovano la ragazza, che iniziano a fare la loro vita, mi ha dato una sensazione di solitudine agghiacciante, benché abbia tanti legami di amicizia e una buona famiglia.
È la sensazione di essere in una stazione vuota dove i treni sono tutti partiti.
Questo passaggio di @Standby descrive egregiamente la causa delle nostre paure quando decidiamo che è arrivato anche per noi il momento di vivere e non sappiamo da dove partire:
Il senso di smarrimento credo sia comune a molti di noi, specialmente a chi ha ignorato una parte di sè vivendo come volevano gli altri, magari rinunciando a "spassarsela" in gioventù - quindi a fare esperienze che bene o male formano - e si ritrova a vedere gli altri cambiare, maturare e "sistemarsi" mentre non abbiamo sperimentato niente di tutto ciò vivendo in una sorta di limbo fino al sopraggiungere dell'età adulta. (@Standby)
All’inizio di dicembre ho detto “ora parto, mi faccio anche io una vita”, in fondo so chi sono, i miei amici stanno con una ragazza, io starò con un ragazzo, pace, chi mi vuol bene mi accetterà l’importante che sia felice io. Avevo dentro ancora la forza dell’amore che provavo per il mio amico, non ero corrisposto, non era una vera storia d’amore ma comunque provare quel sentimento mi faceva sentire vivo, capace di essere felice, una vera persona, proprio come ha scritto @Lao :
D’altra parte l’essere gay non è una sfortuna, perché paradossalmente è ciò che ti rende capace di amare come sai fare tu. E’ ciò che ti rende la persona che sei. (@Lao)
E anche io non ho mai voluto dichiararmi per evitare di rimanere isolato dagli amici e perdere l’amore seppur non corrisposto e non consumato che provavo e quindi pur di non pensarci mi concentravo al massimo sulle altre attività; ma ben venga questo, @Speranza non arrivare mai a scegliere tra una cosa e l’altra, fai bene a partire a cercare la realizzazione affettiva ma non rinunciare ai tuoi interessi che fanno parte di te.
Per dirla a fasi, io sono nella Fase-C, dove praticamente tutti i miei amici hanno la ragazza o sono sposati alcuni con figli, vivono da soli e stanno costruendo la loro vita. Per me non c’è stata Fase-B, le domande “mah strano non lo vedo mai con una ragazza ecc.” ma quello dipende dalla sensibilità e intelligenza delle persone che abbiamo attorno.

Un mese fa poco prima di iscrivermi al forum mi ha assalito la sensazione di essere con un pugno di mosche in mano, la stessa disperazione che hai scritto nel tuo post @Speranza e quindi sento di dirti due cose, una bella e una meno bella, prima la meno bella e ci togliamo subito il pensiero :D, questo percorso di scoperta che hai iniziato a intraprendere (scrivere qui è più che un inizio te lo garantisco) non è una strada battuta, cammini spesso al buio, non c’è una ricetta e quindi a volte ci si sente persi e abbattuti, la buona notizia invece è che quando meno te l’aspetti arrivano belle sorprese, dopo giorni che ti senti giù improvvisamente hai compreso di aver fatto un passo in più, ti senti un po’ più forte, di aver chiarito qualche dubbio. Credici te lo dice un pessimista nato!

In quest’ultimo mese mi sono successe anche tante cose belle, nessuna di queste era progettata e minimamente immaginabile da parte mia, ho avuto un primo contatto con l’associazione gay della mia città quando malgrado le mie convinzioni e desideri, solo la parola ‘gay’ mi spaventava, sempre per caso dopo aver scritto la storia della mia vita su questo forum ho avuto tanti contatti e ho conosciuto le magnifiche persone della chat e fino a quel momento ero convinto che non avrei mai conosciuto nessuno come me e sarei rimasto solo con le mie angosce e ho avuto il coraggio di parlare della mia situazione con un amico che mi sta più vicino di prima (comunque come ti hanno detto @project e gli altri il coming-out è una cosa delicata, se-quando-con chi farlo deve essere una scelta ponderata e solo tua).
Sono appena tornato da un viaggio in Toscana dove da solo ho fatto il turista, riflettuto su di me, passato il Capodanno a una festa LGBT, un viaggio per distrarmi e iniziare a conoscere un mondo in cui non ero mai entrato. Ho incontrato persone “lanciate” che girano per locali e siti di incontri e non hanno problemi a trovare qualcuno per una notte, mi sono divertito ma anche sentito un alieno, un bambino impaurito.
Io che un mese fa ero pronto a lanciarmi nel vuoto mi son trovato di nuovo perso, a farmi mille domande e fissare ragazzi in continuazione compulsivamente chiedendomi se avrei provato piacere stando con questo o quello. Mi sono posto le stesse tue domande, anche per me l’idea di coppia è basata sull’amore genuino, il rispetto e la fedeltà reciproca, e non esclusivamente sul sesso fine a se stesso.
Una vacanza fuori dal comune ma bella e utile, dove non sono mancati momenti duri nei quali vedevo la mia vita in pezzi e tutta da ricostruire, quei momenti in cui prendi e vai in riva al mare a riflettere!
Questa sofferenza però non è stata fine a se stessa, mi ha sì fatto capire di avere molta strada davanti ma almeno una cosa me l’ha chiarita e desidero condividerla con te e tutti coloro che leggono: quando ero fianco a fianco agli amici di cui mi sono innamorato provavo solo piacere (fisico e spirituale), nessun tipo di ansia anzi sono state le più belle sensazioni della mia vita mentre ora sono ansioso e temo di non essere più capace di provarle! Quale è la differenza tra le due situazioni? Nel primo caso innamoramento ed eccitazione sono venuti per caso, in una situazione di lucidità e serenità, mentre ora sono compulsato dalla ricerca.
È un po’ il messaggio che ci trasmette la storia zen del millepiedi, cercate “il millepiedi storia zen” !
Come consiglio che cerco di seguire io stesso e condivido con @Speranza e tutti voi è quello che è giusto attivarsi per trovare la propria strada ma bisogna farlo muovendosi con tranquillità, dandosi il tempo necessario, senza forzature e senza continuare a testarsi compulsivamente. Ognuno di noi ha i suoi tempi, i miei sono biblici però senza forzature si arriva prima alla meta. Quando c’è tranquillità emotiva niente impedisce di realizzarsi.

Anche io provo sensazioni contrastanti, dove troverò qualcuno? quanto ci vorrà per innamorarmi di nuovo? se quando accadrà il sentimento sarà corrisposto? è tutto nuovo per me, come mi muovo in tutto questo? forse una parte di me sepolta per anni è ancora molto immatura, pensieri tipo “ansia prima dell’esame” o “ansia da prestazione”, ho capito e mi sono accettato sul piano razionale ma forse non ancora nell’inconscio…..

Come dicevo non c’è una ricetta, ma si può partire ripristinando un “background” di serenità sforzandosi anche se è difficile di continuare a occuparsi dei propri interessi e attività (sport, hobby, studio, lavoro, amici), guai a perdere il contatto con la realtà e nel frattempo iniziare a crearsi un gruppo di amicizie gay, questo aiuta a sfatare la concezione del mondo gay a se stante, del ghetto ecc., inoltre il solo fatto di frequentare nuove persone e condividere esperienze spezza quella spirale viziosa in cui si tende a cadere quando si sta male e non lo si dice a nessuno. È un punto di inizio per uscire dall’isolamento quello che @Lao giustamente definisce “cerchio striminzito”.
Il contatto umano con tante persone nella chat di progetto mi ha dato tanto aiuto e consiglio e pensa che non ci siamo ancora incontrati di persona.
Rinnovo l’invito di tutti affinché tu entri in chat, il momento dove c’è più gente è la sera dalle 18 in poi, questo perché la chat è un momento di incontro, non deve prendere tutta la tua giornata. Non è una chat di incontri erotici ma di condivisione, segue le linee guida di privacy e anonimato del forum, puoi scrivere messaggi che leggono tutti o fare chiacchierate private, un posto tranquillo.

Altra cosa, quasi ogni capoluogo di provincia e grande città hanno una associazione LGBT, non so dove ti trovi tu, da me a Bolzano per esempio si chiama Centaurus, ogni associazione poi è organizzata a se, ma provare non guasta; organizzano gruppi per fare nuove conoscenze (basati sul range d’età) e mettono a disposizione psicologi e psicoterapeuti qualora fosse necessario sbrogliare un po’ di dubbi. Dopo il primo contatto che ho avuto io a metà dicembre, tra una settimana che finiscono le feste ci torno.

In bocca al lupo e coraggio per tutto, e scrivi pure sul forum e in chat per qualsiasi cosa!

A presto
nexus80.

Lao
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Re: una richiesta d'aiuto

Messaggio da Lao » giovedì 7 gennaio 2016, 0:22

Ciao Nexus80,

Sono contento di averti toccato con le mie parole. Scrivere in questo forum è come lanciare in mare un messaggio in bottiglia: quando qualcuno lo raccoglie e risponde, stupisce constatare come le proprie parole siano state filtrate e arricchite dalla consapevolezza e dall'esperienza dell'altro. Gli occhi che leggono non sono mai innocenti, hanno perso l'ingenuità del primo uomo che ancora non ha dato nome alle cose. Le esperienze di dolore che abbiamo alle spalle (e che tutti gli uomini hanno alle spalle, etero o omosessuali che siano, ché non siamo dei martiri né mi piace ghettizzarmi in un sottogruppo; l'umanità è ciò che anzitutto ci accomuna) ci segnano distogliendoci da quella ingenuità.
Leggendoti sembri una persona sensibile, inquieta nel senso propositivo del termine, disposta a vivere una vita intesa come aspirazione. Complimenti per il viaggio che hai fatto, io non so se ci sarei riuscito. Nonostante ti abbia donato delle emozioni contrastanti, di certo è stata un'esperienza significativa.
Io, nonostante non sia dichiarato (per questioni di riservatezza e di omofobia), non ho mai avuto problemi ad accettarmi in quanto omosessuale; l'ho sempre reputata una condizione normale (aggettivo tremendo, ma non ne ho trovato un altro). Ho avuto inclinazioni omosessuali da che ho memoria e non ho mai avvertito interesse per le ragazze, anche se la piena consapevolezza di voler vivere un amore omosessuale dal punto di vista affettivo e sessuale è maturata nella tarda adolescenza. Dichiararsi non è semplice perché il rifiuto e gli sguardi altrui ci causerebbero sofferenza - senza contare che, non avendo mai avuto una storia, non saprei cosa "dichiarare" -, ma questo non significa che l'amore che provo sia deviato o snaturato, come molti si accaniscono a sostenere. Di questo non bisogna dubitare. L'omosessualità viene condannata da millenni e questo è il conto che ancora oggi paghiamo. A volte ascoltare le motivazioni ottuse e stereotipate di coloro che levano gli indici su questi temi può risultare persino divertente. L'ironia e l'autoironia salvano.
Mi fa piacere che ti sia aperto con l'Arcigay della tua zona, sono certo che ne riceverai dei giovamenti. Io per esempio, che sono un tipo abbastanza autarchico, non sento l'esigenza di farlo, perché non sto facilmente in gruppo e per temperamento non amo molto partecipare ad iniziative collettive (sono un po' spigolosetto).
Bene, ti auguro molta fortuna per il futuro.

Ciao

Lao

nexus80
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Re: una richiesta d'aiuto

Messaggio da nexus80 » giovedì 7 gennaio 2016, 2:07

mi ha fatto piacere questa tua risposta, la mia base ansiosa e pessimistica mi porta a vivere con fatica ogni cambiamento e sono felice solo quando ho ottenuto un risultato!
ora sono felice di ciò che sono, in passato ogni scoperta che mi portava verso l'ammissione di essere gay mi spaventava, ed ero quasi ipocrita perché quando avevo quelle esperienze che ho descritto stavo così bene che ogni sera prima di rivedere il mio speravo che il giorno dopo si sarebbero ripetute! (ipocrisia di mentire a me stesso!)
rimpiango solo che in questo modo ho perso un sacco di tempo!
anche io sai ho pensato cosa faccio il CO a fare, per dire cosa? infatti l'ho fatto solo con un mio amico perché faticavo a tenerlo dentro. con gli altri lo farò più avanti quando spero avrò qualcosa da dichiarare!
grazie, è stato bello confrontare le nostre idee.

Lao
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Re: una richiesta d'aiuto

Messaggio da Lao » giovedì 7 gennaio 2016, 16:58

Figurati, non mi devi ringraziare di nulla. Scrivere in questo forum (anche adesso che sto lavorando da casa) rappresenta per me un momento di evasione, soprattutto perché per ora non ho l'occasione di parlare di questi temi con nessuno.
Non rimpiangere il fatto che hai "perso" un sacco di tempo. Lo dici perché ti confronti con gli altri, che reputi più avanti di te. Anch'io lo faccio, non ti preoccupare, ma con un esterno (con me sono spietato) riesco ad essere più spassionato. Non hai perso tempo; ciascuno fa le proprie esperienze con tempistiche diverse ed è la loro intensità che conta, l'impronta che lasciano su di noi come le onde sulla battigia. Evidentemente avevi bisogno di un certo periodo per metabolizzare il tutto.
Il CO è senz'altro un salto di valore, ché non possiamo stare tutta la vita nascosti. Chiaramente va fatto con criterio, ma alle persone più strette bisogna dirlo, altrimenti non si potrebbe vivere serenamente nessuna relazione. Quando lo riterrò più giusto valuterò il da farsi. Del resto, come ho scritto nella mia presentazione, a 16 anni, credendo di aver superato la mia "fase omosessuale" dopo un periodo di malattia in cui tutti i miei impulsi sessuali si erano spenti, avevo confessato a mia madre la mia "ritrovata eterosessualità" (in realtà mai avvenuta), senza sapere che quegli istinti (oggi direi quell'aspirazione) sarebbero rispuntati di lì a poco. All'epoca mia madre, senza farmi pesare la cosa pur essendo spiaciuta, ha tirato un sospiro di sollievo e adesso - non saprei dirlo con certezza - mi crede ottusamente "guarito", anche se probabilmente lo spettro della mia omosessualità non l'ha mai abbandonata. Se fosse così tanto meglio, perché almeno col senno di poi posso dire di aver preparato il terreno.

Ciao

Lao

nexus80
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Re: una richiesta d'aiuto

Messaggio da nexus80 » giovedì 7 gennaio 2016, 18:48

sullo spegnimento degli impulsi sessuali l'ho sperimentato anche io, dopo la cotta fortissima per il mio amico (la prima) finita quando si è messo assieme a una tipa sono stato così male che non capivo più niente e il sentirmi svuotato e non provare più niente per nessuno ha fatto credere anche a me di "essere guarito" ed ero pure contento! I miei genitori sono rimasti a quel momento lì, quindi il coming-out famigliare in pratica è come non averlo mai fatto, è prescritto!

Cmq è documentato, ansia, forte stress, depressione e altre situazioni negative hanno il potere di ridurre se non fermare per un certo tempo impulsi sessuali e anche affettivi.

Anche se con meno intensità (forse perché ci son già passato) ora sto attraversando un periodo simile, voglia razionale di incontrare qualcuno ma paura di non provare più interesse affettivo o sessuale, l'unica differenza che la prima volta dicevo come te "che bello sono guarito dall'essere gay", stavolta invece il pensiero è l'opposto "oddio non sono neanche più quello, resterò per sempre solo" e giù ancora più stress!
Ma riflettendo, in meno di un mese ho sperimentato la seconda delusione per essermi innamorato di un etero e il desiderio di costruire una nuova vita che si scontra con domande "come/dove/con chi", il forum e soprattutto la chat che ora mi rilassano tanto e mi hanno fatto conoscere tante persone fantastiche i primi due giorni avevo paura a frequentarli perché mi sembrava di varcare una soglia del non ritorno. Direi che di stress ne ho passato parecchio e penso giustifichi questo mio stato attuale.
Devo fare anche i conti con una timidezza patologica e il tempo che impiego per innamorarmi di qualcuno (stando alle mie due passate esperienze), è anche vero che erano etero, un eventuale trasporto da ambo le parti potrebbere rendere le cose più veloci, chi lo sa!
Certo la maggior parte della gente che trovi nei siti di incontri vuole la sveltina veloce e non sono quel tipo di persona lì, o forse lo sono e ancora non so di esserlo :-o !!!!

Adesso ho deciso di andare con calma, lasciare che scenda un po' la tensione; fare le mie solite cose e venire qui mi dà la pace necessaria. Se riuscissi a conoscere un gruppo di persone tranquille vicino a dove vivo riuscirebbe a farmi sbrogliare più facilmente, mah intanto vediamo cosa riserva il futuro.
Le uniche due strade al momento sono l'associazione dove magari riesco a fare delle conoscenze e i siti di incontri filtrando molto bene e sperando di trovare qualcuno ok, e tanta fortuna!

Leggerti e risponderti mi ha aiutato a capire molto, son contento, dai next time si chiacchiera in chat :D:D

a prestoooo

Lao
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Re: una richiesta d'aiuto

Messaggio da Lao » giovedì 7 gennaio 2016, 22:22

Mi gratifica il fatto che i miei interventi e le tue risposte ti abbiano aiutato ad acquisire maggiore consapevolezza su te stesso. A volte gli altri hanno il misterioso potere di chiarirci a noi stessi.
Non ti preoccupare, la paura di non poter provare più alcun interesse affettivo e sessuale è e resterà tale, non credo proprio che possa accaderti nulla di simile. A volte diamo troppo spago alle paure e ai pensieri fino a far prendere loro il sopravvento. Ti capisco perché capita anche a me, non con questo timore in particolare, ma in generale rischio di essere troppo pretenzioso e martellante con me stesso e non è un bene. Sei e sarai capace di amare. Quando ti innamorerai e sarai ricambiato, una volta tolte le titubanze dell'inizio, ti abbandonerai alla relazione e tutta la razionalità ossessiva dei giorni ormai passati sarà un ricordo impallidito.
Io non mi reputo una persona confusa, anche se sono timidissimo e in questo ambito non ho alcuna esperienza, senza contare che, pur essendo un tipo molto razionale e non impulsivo, sono alquanto emotivo e ansioso. Per quanto riguarda l'episodio che ti ho raccontato nel mio ultimo post, quando i miei impulsi sessuali si sono disattivati in realtà non ero poi così felice di essere "guarito", proprio perché non mi sono mai sentito sbagliato, neanche a 14 anni. Non ricordo, al massimo ero un po' sollevato per aver creduto che il problema dell'omofobia fosse venuto meno (l'omofobia è il vero problema), ma per quanto riguardava me non mi sentivo migliore rispetto a prima. Tant'è che qualche mese dopo, una volta ripreso pienamente, i miei sani istinti sono balzati fuori di nuovo e li ho accolti senza remore.

Grazie dell'invito ma mi spiace, non credo che mi incontrerai in chat; per come sono fatto preferisco gli scambi più elastici e dilazionati del forum. Non ho mai frequentato chat (né questa, che so non essere orientata verso fini profani, né altre) e per il momento non sento l'esigenza di farlo. Idem per i locali gay. Comunque qui potrai incontrarmi, trovo sempre qualche minuto per rispondere tra tutti i vari impegni. Basta battere un colpo e mi faccio vivo.

Ciao

fosseluce
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Re: una richiesta d'aiuto

Messaggio da fosseluce » venerdì 8 gennaio 2016, 13:33

Questo scambio, dal primo post di speranza all'ultimo di Lao, è un capolavoro di comunicazione lucida, generosa, educata e rispettosa (a mio personale modo di vedere, è sottinteso). Mi si strappano le viscere a sapere di tanta sofferenza, senso d'inadeguatezza, incessante attenzione a proteggersi dall'omofobia, dai cliché idioti, dai pettegolezzi ottusi. Resto a leggervi col mio senso d'impotenza e ribellione costretta a implodere.
Un abbraccio corale e grazie di tanta grazia.

Luce

Lao
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Re: una richiesta d'aiuto

Messaggio da Lao » venerdì 8 gennaio 2016, 13:59

Grazie infinite Luce per il tuo sostegno e la tua sensibilità, come d'abitudine del resto. Come sai, nonostante il dolore e la solitudine che la nostra situazione spesso comporta, e che comunque hanno una dimensione universale, siamo persone che vivono la loro quotidianità come tutti. Sì, è vero, siamo accomunati da una situazione simile, ma, detto sinceramente, almeno io a livello ideale non mi sento molto diverso da altri uomini e donne, nonostante tutte le mie particolarità e la strada finora battuta. Le barriere mi sono sempre piaciute poco, per quanto a volte a livello pratico il confronto con gli altri non giochi a mio favore.
Ok, grazie ancora.
Ciao!

Lao

nexus80
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Re: una richiesta d'aiuto

Messaggio da nexus80 » venerdì 8 gennaio 2016, 16:19

grazie FosseLuce, mi associo alla risposta di Lao nei ringraziamenti e nei contenuti.
Anche io mi sento una persona normale come tutte le altre perche' tutti siamo diversi l'uno dall'altro e l'orientamento sessuale come qualsiasi altra differenza non dovrebbe mai essere causa di divisione.

:D

fosseluce
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Re: una richiesta d'aiuto

Messaggio da fosseluce » venerdì 8 gennaio 2016, 18:06

e io anche sono perfettamente d'accordo con voi, il mio apprezzamento si è manifestato per il garbo, la chiarezza, la profondità, la lucidità e sono caratteristiche che riconosco a voi non alla categoria degli omosessuali, non avrebbe senso.

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