La mia storia

Approccio dei ragazzi gay verso la sessualità
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FeralHearts
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La mia storia

Messaggio da FeralHearts » sabato 27 febbraio 2016, 21:35

Salve ragazzi. Inizio col dire che ho amici gay e lesbiche, ma sono solo amici. In pratica ho 21 anni e ancora sono vergine (solo una volta ho fatto sesso orale, e non ho avuto esperienze sentimentali), e per me ormai è diventata un'ossessione, forse perchè i miei amici hanno tutti avuto esperienze e mi sento come in difetto. Anche perchè un po' me lo fanno capire. Insomma, sarebbe ora. Ma ciò che mi fa star peggio è che ho avuto delle possibilità in passato nelle chat, più o meno da quando avevo 18 anni, ma non incontravo mai, per una mia timidezza assurda che ancora oggi non mi spiego. Rianalizzando ciò, non penso sia stata solo timidezza, ma anche una specie di voglia di rimanere solo, senza rivoluzionare la mia vita, perchè si sa, quando incontri qualcuno per la prima volta, ti fai mille domande, insomma è una specie di rivoluzione. Invece preferivo così. Ma ora capisco che devo cambiare. Parlavo con molti ragazzi via chat, ma non avevo mai il coraggio di incontrarli. Secondo me anche perchè non mi piacevano moltissimo, cioè io non sono il tipo da chat, assolutamente no. L'ho capito col tempo. Le odio. Perchè anche se chatti con un figo assurdo, non sai come sarà nella realtà (caratterialmente) e tutto rimane sempre così sospeso in aria. chattavo con gente anche carina, ma a me piace la conoscenza nella realtà, in qualche locale per esempio. credo ancora nel colpo di fulmine. nulla potrà cambiare la sensazione di piacere che si prova quando magari qualcuno ci prova con te e lui ti piace anche, così si inizia a parlare e la conoscenza avviene nella realtà e non in queste app del cavolo. Col tempo lo scorrere tra i volti delle chat che noi conosciamo (grindr,romeo) iniziò a starmi sempre di più sulle palle, mi sembravano tutti gli stessi. Ho paura di avere un blocco (e da qui iniziai ad avere paura di essere etero o bisex) e ciò lo interpreto come una specie di senso di inferiorità rispetto agli altri, cioè gli altri lo rendono così, la nostra società odierna. Io sono un tipo che vuole conoscere nella realtà, all'aria aperta, un po' come fanno gli etero. Ok, direte voi, ci sono i locali e le disco gay, ma nelle disco si limona e basta (per carità, bellissimo, io stesso ci vorrei andare con delle mie amiche), ma se si vuole una conoscenza, uno si deve esporre agli altri, e ciò mi crea timidezza perchè fin da quando ho capito di essere gay ho sempre avuto paura nell'incontrare qualcuno, nell'andare da qualche parte gay, questo secondo me perchè sono luoghi un po' ghettizzati ed è normale che vi sia un po' di timidezza ad esporsi. Io comunque ci andrò e ce la sto mettendo tutta a sconfiggere questo blocco che mi fa sentire diverso dagli altri, etero o gay che siano. Ma veniamo al dunque. Naturalmente l'unico modo per godere sessualmente sono state le fantasie e i porno, iniziai a masturbarmi verso l'età dei 14 anni e sempre in quell'età ho scoperto i porno su internet. Fino alla fine del liceo (dato che sto in un paese) non avevo idea del fatto che vi potessero essere altri gay nelle vicinanze, mi ero verso i 17 anni iscritto a qualche chat, ma nulla di che, per me incontrare era qualcosa di troppo grosso. Naturalmente dai 14 ai 21 anni ho usato giornalmente i porno per masturbarmi e questa cosa non mi ha fatto per niente bene, diventò quasi una dipendenza (perchè li usavo anche per sfogare lo stress), il lasso di tempo in cui li ho visti è immenso. Li usavo per masturbarmi ma anche solo per guardarli. Durante l'adolescenza, 15-18 anni, ho anche vissuto un periodo di solitudine, forse questo ha influito. Aggiungendo la timidezza, il gioco è fatto. Notavo che poi dal vivo spesso non mi si alzava, cioè in altre situazioni che non erano video porno. Ora vorrei uscire da questa cosa, vorrei non guardarne più. Specialmente perchè mi hanno fatto stare troppo male, quando, circa due mesi fa, ne guardai uno per masturbarmi. Ma stranamente non mi provocava nulla, c'ero ormai troppo abituato. Dunque mi segai, ma nel frattempo mi passò per la testa la scena di una donna che aveva un orgasmo. E qui dobbiamo fare una parentesi. Da un po' di mesi ho immagini intrusive nella mia testa che riguardano donne che vengono. E stranamente mi eccito molto, ma cerco di tranquillizzarmi perchè penso che è sempre sesso ed è normale, capita a tutti, ma io una donna nella realtà non la vorrei. Dall'altra parte penso che sia stato il porno a provocarmi ciò, in pratica mi eccito perchè la mia mente già di per sè vede la situazione eccitante e di conseguenza mi eccito, anche perchè ormai con i porno ci sono troppo abituato. Sessualizzo tutto e il corpo reagisce. Mi capita spesso di pensare di leccare una vagina o un seno, e ho spesso delle reazione di eccitazione, e nella mia mente non mi fa schifo. E questo è quello che mi fa stare male, ho paura di essere bisessuale. mi tranquillizzo solo quando poi magari razionalizzo tutto e mi dico che sono solo fantasie, o meglio, immagini non volute, non le cerco mai io. ma il fatto strano è che ripensando al passato una volta per curiosità vidi un porno lesbo e mi eccitai, mi piacque come lo facevano le lesbiche, trovai il tutto molto delicato e vellutato. Comunque, ritorniamo a noi. mi viene questa immagine di un donna che ha orgasmi e cerco di mandarla via, ma una volta raggiunto l'orgasmo era come se mi fossi immedesimato in lei mentre venivo io, e lasciai questa immagine mentre avevo il mio orgasmo. In tutto questo nemmeno guardavo piu il video gay, che già dall'inizio non mi faceva più effetto. Dopo sono stato malissimo. Questa cosa si è ripetuta altre due volte. Dopo di ciò non guardai più porno perchè iniziavo a stare davvero male per questa cosa, la vedevo come qualcosa di strano. Da quel momento non guardo più porno, solo a volte e cerco di masturbarmi col pene in mano e non nelle mutande, in questo modo l'immagine intrusiva della donna che ha orgasmi mi viene molto meno. Tengo a sottolineare che non ho mai avuto questi pensieri, solo da quando iniziai a pensare per paura di essere non gay ma bisex. quando ai tempi ho visionato il porno lesbo non sono stato male. lo guardai, mi piacque, e stop. non ci pensai più. però ora mi sento strano e ho paura. la prossima settimana dovrei finalmente incontrare un ragazzo, ma non ce la faccio, vedo questa cosa (il fatto che ho acconsentito e usato l'immagine della donna che ha orgasmi mentre stavo per avere il mio orgasmo) come un'agente patogeno che non mi farà vivere bene la mia omosessualità, che la contamina. naturalmente poi iniziano le mille domande e mi chiedo "forse mi piace la vagina?" "forse vorrei averla al posto del pene così godo di più?" "cosa sono quindi?" e inizio a stare malissimo, perchè poi le mie ipotesi con le quali mi rassicuro le metto sempre in dubbio. anche perchè scegliendo quelle immagini ho avuto un orgasmo diverso, come se fosse più forte. forse perchè era appunto qualcosa di diverso e mi sono immedesimato? in rete ho letto che il porno poi ti porta verso altro che ti eccita sempre di più, come se fosse una droga.
Vorrei uscire da tutto questo e chiedo un parere e dei consigli. Vorrei ricominciare a vivere serenamente tutto, la mia vita, le mie esperienze, la mia sessualità. Forse il porno mi ha rovinato. Ma vorrei stare meglio. un anno fa ho fatto coming out con i miei amici ma ora ho paura di non essere gay, ma bisex. e questa cosa mi fa sentire uno schifo. anche perchè poi penso "e se non mi sono immedesimato nella donna della mia fantasia che ha orgasmi? se invece mi sono eccitato pensando a lei, e dunque mi sono masturbato pensando a una donna che viene, come fanno gli etero?" e naturalmente mi viene l'ansia e sto malissimo.
aiutatemi. che ne pensate? :oops:

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Re: La mia storia

Messaggio da progettogayforum » domenica 28 febbraio 2016, 1:53

Ciao Gaetano,
i temi che tocchi sono due e sono piuttosto diversi. Il primo è quello introdotto dall’espressione “sono ancora vergine” e il secondo è quello delle immagini intrusive di donne che ti portano a mettere in dubbio la tua omosessualità che sembra per altro solida.
Partiamo dal primo punto. “essere ancora vergini” non è mai un difetto in sé, perché c’è il rischio che per la mania di buttare via questa verginità, come se fosse qualcosa di cui ci si deve vergognare, ci si adatti a cose che con l’amore vero non hanno nulla a che vedere e che in sostanza ci si accontenti di fare un po’ di sesso, magari anche a rischio di prendersi l’hiv, perché si pensa in questo modo di aver soddisfatto quello che “gli altri” si aspettano da noi. Avere una vita sessuale “vera” nell’ambito di un rapporto d’amore omosessuale è una cosa bellissima che dà tanta serenità e che aiuta a vivere oggettivamente meglio, cercarsi esperienze sessuali veloci e disimpegnate col primo che ci sta è, francamente, una cosa diversissima, non penso affatto che i locali gay, o meglio i locali “etichettati gay”, che usano quell’etichetta sono come esca per un determinato target di clientela, siano minimamente rappresentativi della realtà gay. Francamene penso che bisognerebbe cominciare dalle amicizie vere con altri ragazzi gay, intendo amicizie che non devono aprire la strada a niente di particolare, cioè amicizie semplici senza sottintesi. Queste cose sono possibili, non rischiose e hanno un valore psicologico enorme perché creano un ambiente in cui un ragazzo gay può essere se stesso, può sentirsi nel suo ambiente e può quindi sentirsi realizzato. Parlo anche di amicizie non “a due” ma di amicizie di gruppo, di amicizie allargate ma non intendo parlare di cose etichettate gay, di associazioni gay (cioè di gay pubblicamente dichiarati) ma di vere amicizie di gruppo e in questo Progetto Gay può avere certamente un’utilità. Proprio oggi si sono visti a Roma una ventina di ragazzi di Progetto Gay ed è stata una bellissima cosa, abbiamo parlato molto, abbiamo pranzato insieme, abbiamo girato la città e semplicemente siamo stati bene. Sembra poco ma non è affatto poco! Vado al nocciolo della questione, per una ragazzo gay la cosa fondamentale non è avere comunque e a qualunque costo delle esperienze, ma avere degli amici gay veri, da quello che vedo ogni giorno penso che sia proprio una cosa fondamentale per un buon equilibrio complessivo di un ragazzo.
Vengo al secondo punto: le immagini intrusive, lo stesso aggettivo “intrusive” fa pensare a disturbi su base ansioso-ossessiva e non a bisessualità. In vero bisessuale non va in crisi perché prova interessi affettivi e sessuali per entrambi i sessi, perché questo è nella sua natura. Quando la sessualità è accompagnata o seguita da fenomeni ansiosi significativi non è una manifestazione di un istinto libero ma diventa una risposta ad una compulsione e proprio come tale non ha alcun valore indicativo dell’orientamento sessuale. In genere si parla di doc a tema gay, quando c’è la paura ossessiva di essere gay, ma, anche se più raramente, può accadere quello che accade a te, cioè che un ragazzo gay arrivi a mettere in crisi la propria omosessualità attraverso immagini intrusive etero. Tieni presente che un etero si innamora di ragazze vere e se ne innamora anche e soprattutto a livello affettivo, ma in quello che scrivi non c‘è la minima traccia di tutto ciò. Mentre sembri vivere la tua identità gay senza problemi, vedi come minacciosa l’ipotesi di avere anche fantasie eterosessuali, l’apparenza è quelle tipica di un disturbo ossessivo-compulsivo in un ragazzo gay. Tutto i discorso sui video porno come l’idea che le immagini intrusive etero siano derivate proprio dall’uso dei video porno sembra perfettamente speculare ai discorsi che fanno i ragazzi etero che hanno un doc a tema gay. Il meccanismo è esattamente lo stesso. La minacciosità delle idee intrusive deriva dal fatto che esse vengono a minare una identità gay sostanzialmente strutturata che di per sé non è minimamente vista come un problema. Nota che l’uso dei video porno per la masturbazione è un fenomeno quasi universale e non è quasi mai considerato un problema, per te lo è perché lo vedi come il responsabile delle idee intrusive e della perdita della tranquillità sessuale e, soprattutto, perché cominci a vedere i video etero come un modo per testare il tuo orientamento sessuale e per vedere se ci sono o meno infiltrazioni di eterosessualità e questo è il meccanismo tipico delle compulsioni ossessive. Nota bene che per un bisessuale le immagini etero non creerebbero nessun problema perché sarebbero frutto della sua sessualità ma per te sono un problema proprio perché con ogni probabilità non hai nulla a che vedere con l’eterosessualità.

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Re: La mia storia

Messaggio da Geografo » domenica 28 febbraio 2016, 3:49

Ciao FeralHeart,
premetto che ho 17 anni, ma per certi versi mi rispecchio in quello che dici perché ci sono passato, e sono del parere che la confusione che hai se la portino la stragrande maggioranza dei ragazzi gay, e se dai una spulciata in questo forum vedrai che il tuo non è assolutamente un caso isolato. Magari le cose si evolvono in maniera diversa per ognuno, però è interessante notare come il problema sia sempre lo stesso. Ma partiamo con ordine.

La prima cosa che mi ha colpito nel post è che riferisci di aver fatto sesso orale, quindi ti chiedo come mai sia successo. So che può sembrare un qualcosa da poco, ma potrebbe aiutare a capire tante altre cose, anche perché non hai raccontato nulla riguardo quest'episodio...

Detto questo, voglio dirti che una cosa che io ho notato in questo forum è che, fondamentalmente, la problematica che si ripete è SEMPRE la stessa, ovvero il non riuscire a trovare propri simili (ovvero ragazzi gay).
Il fatto è che, secondo me, un ragazzo gay vive una solitudine che un ragazzo etero non può nemmeno lontanamente immaginare.
Di norma, un ragazzo gay cerca di trovare in internet (con relative chat e siti d'incontri, ergo Grindr e Romeo, giusto per citare i più famosi) un valido alleato, quando sappiamo benissimo come funzionano 'ste chat, anche perché trovare gente che veramente cerchi una sana conoscenza è difficile.
Il fatto è che secondo me i ragazzi omosessuali giovani si ritrovano in una società in cui o se ne stanno in silenzio e vivono dolorosamente la propria condizione, o si rivolgono a 'sti siti di incontri in cui si cerca sesso e basta (perché si sa che il mercato degli introiti è generato dal sesso, sicuramente non da due diciottenni gay della stessa città che cercano timidamente un confronto e una conoscenza, per capirci).
Ed è qui che casca l'asino, perché se i siti di incontri si rivelano delle mezze specie di case chiuse, l'adolescente gay non sa che fare e l'unica cosa che fa è lasciarsi dominare dai porno e ad una frenetica masturbazione per alleviare il piacere.
Non ci vuole una laurea in sociologia per capirlo, e d'altronde è ovvio che la mancanza di sessualità in una persona porta a masturbarsi fino all'esasperazione. Voglio dire, la stessa cosa avverrebbe anche per un ragazzo etero che non riesce in alcun modo ad avere una ragazza (il che comunque è raro, perché alla fine pure i ragazzi più bruttarelli le loro esperienze alla fine se le fanno e riescono a vivere una sessualità serena).
I ragazzi gay non riescono ad avere esperienze, non è come il ragazzo etero che a 14 anni dà il primo bacio, a 16 ha le prime coccole con una ragazza, a 18 anni magari ha la sua prima esperienza sessuale e così via e quindi cresce in maniera equilibrata e naturale.
È quindi è ovvio che in un ragazzo gay, mancando questo "ciclo", arriva ad una ricerca esasperata della sessualità, che magari ti porta anche a pensieri eterosessuali, come tu racconti, ma questo non significa necessariamente che tu sia bisessuale, ma semplicemente che la tua mente elabora continuamente pensieri legati alla sessualità e chiaramente la valvola di sfogo che ti porta a consolarti è la masturbazione.

Quello che io ho notato in questo forum è che la risposta a questo perenne problema è sempre molto vaga, ovvero il discorso viene defilato con un: "Dovresti trovare un gruppo di ragazzi gay con cui avere un confronto", quando il problema è proprio quello!
Non condivido che tu non abbia bisogno di esperienze, ma ne hai bisogno eccome, perché se così non fosse non andresti nemmeno ad incontrare il ragazzo in questione tra una settimana.

Il fatto è che questo secondo me è un problema proprio a livello sociale dei gay, e non esagero, e la verità è che nessuno, né io, né il fondatore di questo forum, né chiunque altro saprebbero darti una soluzione, semplicemente perché non c'è.

Quello che io ho potuto notare, anche sulla base della mia esperienza personale, è che in genere la cosa si risolve con l'incontrare qualcuno su internet che abbia i tuoi stessi propositi. D'altronde anche in questo sito succede così: uno lo frequenta intensamente, nel frattempo conosce qualcuno su internet, ha le sue esperienze affettive e sessuali con questa persona e alla fine tende a lasciare il forum, per il semplice motivo che non ne ha più bisogno perché il proprio "problema" è stato risolto.
Io anche ho lasciato il forum per un anno, poi adesso sono tornato perché mi fa piacere e sono contento di contribuire, ma in quell'anno che l'ho lasciato mi sono fatto le mie esperienze con un ragazzo, ergo non ho più avuto bisogno di frequentarlo.
So benissimo che 'sti siti dove scorrono le facce in maniera simil catalogo sono di una tristezza allucinante (soprattutto per la gente che ci gira dentro), ma questi sono i mezzi di cui (PURTROPPO) disponiamo, e se un sito viene utilizzato correttamente può anche aiutare nella ricerca.
Un minimo bisogna anche essere concreti e smuoversi nella vita, perché se si aspetta che le cose vengano da sé, magari nell'attesa del momento perfetto, si rischia di aspettare tutta la vita.

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Re: La mia storia

Messaggio da progettogayforum » domenica 28 febbraio 2016, 22:46

Eh! Credo che quello che dice Geografo sia sostanzialmente vero e anche di grande buon senso. Devo dire che ha aiutato anche me a non lanciarmi troppo in discorsi di fumo. I piedi per terra qualche volta tendo a non averli e scendere dal mondo delle nuvole fa bene, è un sano bagno di realtà. Sottoscrivo al 100% quello che ha detto Geografo, che è molto più concreto di quello che ho detto io.

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Re: La mia storia

Messaggio da FeralHearts » martedì 1 marzo 2016, 15:11

Geografo, ma secondo te non mi sono smosso per capriccio, perché mi andava? Se rileggi meglio il mio post, ti elenco tutti i motivi che mi hanno impedito ciò.
Comunque, grazie per i consigli.
Tengo a dire che gli amici gay li ho, ma boh, ogni volta c'è il fatto del confronto, se uno ha ragazzi o no, si parla sempre di ragazzi, insomma si incita il fare esperienza. E nel mi caso questa cosa non è un bene.
Anyway, non posso parlare con nessuno di questa cosa, delle ossessioni e della timidezza, perché farei la figura del bloccato (cosa che odio) e non sono cose facili da dire. Quindi le tengo per me sperando che tutto si risolva a breve. Primo devo stare bene IO, poi posso stare con qualcun'altro. E come se non bastasse ci mancava solo il fatto dell'immagine intrusiva durante la masturbazione che per ora mi ossessiona. Ho paura che sia stata una cosa voluta. E forse lo è stata. Ma il motivo è quello che vi ho detto prima, cioè il porno (che secondo me mi ha provocato danni, eccome) che poi col tempo spinge sempre verso altro. 7 anni di porno non sono noccioline, eh. Vorrei andare da uno psicoterapeuta per chiarire il tutto, ma costano un botto e per ora non posso fare spendere questi soldi alla mia famiglia, dato che non lavoro, ma studio all'università. In tutto questo c'è anche la paura di fare sesso, con la mente abituata ai video da 7 anni, come mi troverò? Insomma è un bel casino. Il ragazzo non lo so se lo incontrerò più perché non mi ha cercato più e lo cercavo SEMPRE io. E non nascondo che non lo faccio anche a causa di queste immagini e di questi dubbi che non mi farebbero vivere serenamente la cosa, sarebbe una tortura. Prima vorrei chiarirli. Sia i dubbi sia la timidezza, che voglio estirpare. Okay che non sono il tipo da chat e da incontri così all'improvviso, ma questo è l'unico modo, santocielo. In questa sintuizione se penso che devo incontrare qualcuno mi sale l'angoscia. Comunque Geografo, ho fatto sesso orale ad un mio amico gay una sera. Punto. Nulla di che.
Ps ultimamente leggo su internet che le fantasie sono diverse dalla realtà e che non vogliono dire nulla e che molte donne si toccano pensando ad altre donne, restando etero. Quelle sarebbero solo fantasie. Questa cosa mi ha messo l'ansia. Anche perché non riesco a discernere, a capire se quell'immagine l'ho acconsentita perché ormai c'era o se, una volta che c'era, l'ho acconsentita perché MI PIACEVA il pensare di godere come fa una donna. Sono in palla. E non so che fare con quel ragazzo, se incontrarlo o meno. Sono davvero triste. Comunque, grazie per il vostro supporto. Potreste darmi dei consigli concreti? Perché a quanto pare da solo non ce la faccio e non posso sfogarmi con nessuno. :cry:

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Re: La mia storia

Messaggio da progettogayforum » martedì 1 marzo 2016, 23:58

Eh… effettivamente la pornografia ha il suo peso e, in modo più o meno consapevole, condiziona eccome l’affettività e la sessualità proponendo e imponendo modelli che sono spesso molto lontani dalla realtà. La presenza intrusiva di un’immagine etero nella masturbazione fa pensare ai meccanismi tipici del doc, certamente non all’eterosessualità o alla bisessualità. La sessualità vera non è né preceduta né seguita dall’asia ed è gradevole. Da quello che scrivi si evince chiaramente il clima fortemente ansioso in cui vivi la sessualità, che rischia di assumere il valore di un test. Quanto al fatto che se uno non ha risolto i propri problemi ha ben poco senso cercarsi un ragazzo, concordo pienamente. Nessuno dovrebbe “cercarsi” un ragazzo, se lo trova, ok, nessuna chiusura a priori, e si vede che cosa succedere, ammesso che succeda qualcosa, ma andare in cerca di un ragazzo per fare esperienze e dire “anche io ho la mia galleria dei trofei… “ beh, effettivamente è, in chiave gay, esattamente la stessa cosa che fanno, o meglio che sono spinti a fare, i ragazzi etero con le ragazze. E in questi atteggiamenti il porno, ma anche tutto il cinema e la letteratura, hanno le loro responsabilità. Vorrei insistere sul fatto che, almeno vedendo la cosa dal di fuori, il dubbio che le intrusioni possono avere una spinta di tipo identificativo (questione di identità di genere) è altrettanto incredibile quanto lo è l’idea che alla base delle intrusioni ci sia bisessualità o eterosessualità. Nei casi di doc più frequenti, cioè in quelli dei ragazzi etero ossessionati dalla paura di essere gay, accade spesso che quando l’ipotesi gay si sgonfia dall’interno per effetto dei un suo esame razionale, subentra l’idea che ci siano problemi di identità di genere. Si tratta di un classico spostamento del tema ossessivo, cosa che dimostra che il vero problema non è il tema ossessivo ma l’ossessività in sé.

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Re: La mia storia

Messaggio da FeralHearts » mercoledì 2 marzo 2016, 1:04

Non ho capito il fatto dell'identità di genere.
Comunque okay, grazie per sopportarmi, quando scrivo emetto una quantità assurda di dubbi, ergo non è semplice seguirmi e rispondere a ogni cosa.
E quindi, consigli concreti? Specialmente per questa cosa del mio dubbio incontro col ragazzo. E anche per quanto riguarda il modo di superare queste intrusioni, perché la cosa che mi ossessiona di più è il fatto che con quelle immagini ho goduto, era come se l'orgasmo fosse più forte, forse perché era qualcosa di diverso ed ero ormai troppo abituato al video gay, il quale infatti non mi provocava più niente di che.
Ragazzi per ora sto molto male :oops:

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Re: La mia storia

Messaggio da progettogayforum » mercoledì 2 marzo 2016, 19:32

Dunque, hai ipotizzato che l'immagine femminile intrusiva si fosse presentata: "perché MI PIACEVA il pensare di godere come fa una donna." Questa espressione è una identificazione con una persona di genere femminile, si tratta di una questione di identità individuale e non di omosessualità. Gli omosessuali sono ragazzi, che si sentono ragazzi a tutti gli effetti e che si innamorano di altri ragazzi. I ragazzi che hanno problemi di identità di genere, invece, si sentono ragazze, cioè riconoscono in sé un'identità femminile. Sia gli uni che gli altri sono interessati affettivamente e sessualmente ai ragazzi; per i primi il rapporto è paritario e senza ruoli, per gli altri il rapporto ha le categorie tipiche del rapporto etero e loro tendono a ricoprire in tutto il ruolo femminile e solo quello.
Per l'ipotesi dell'incontro... beh... a meno che tu non abbia veramente una tua motivazione forte, io lascerei perdere, perché altrimenti la cosa tenderebbe ad assumere il significato di un test per valutare le tue reazioni e i test sono una caratteristica del doc. L'idea di fondo è che si va con un ragazzo se si è innamorati di lui o almeno se si provano per lui sentimenti veri e forti. Se non è così l'affettività e la sessualità c'entrano poco e si finisce nel test.

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Re: La mia storia

Messaggio da Geografo » mercoledì 2 marzo 2016, 23:25

FeralHearts ha scritto:Geografo, ma secondo te non mi sono smosso per capriccio, perché mi andava? Se rileggi meglio il mio post, ti elenco tutti i motivi che mi hanno impedito ciò.
Il mio era più un discorso riferito al founder, che spesso fa discorsi tanto belli quanto astratti e che quindi poi alla fine sono poco applicabili alla realtà.

Sicuramente uno psicologo potrebbe aiutare molto per la tua questione perché da come parli dell'argomento sembri molto confuso e ansioso.
Cominciamo però da una cosa.
Per come la vedo io, la stragrande maggioranza dei ragazzi gay fa un uso molto intenso della pornografia, che in molti casi è paragonabile a una dipendenza.
I motivi penso che li sappiamo tutti: è ovvio che una persona, non avendo possibilità di praticare la propria sessualità, si ritrova a consolarsi con la pornografia. È comprensibile, in quanto comunque un uomo (soprattutto un ragazzo giovane come me e te) produce una marea di testosterone.
Il discorso è quindi tranquillamente applicabile per un etero che non riesce ad avere esperienze, con la differenza che mentre tu a 14 anni hai scoperto i porno e sei rimasto fermo su quelli per 7 anni, il ragazzo etero ha poi gradualmente sperimentato la sua sessualità, affettività e così via.
I porno non è che soddisfino la tua sessualità, semplicemente sono diventati una routine per te, un po' come dover andare in bagno.
Adesso, cerco di non andare troppo oltre perché parliamo di argomenti delicati e in cui è facile esprimere un giudizio senza esserci dentro ma, dalla mia esperienza personale, avere delle esperienze reali e concrete (e queste due parole ci tengo a sottolinearle) aiuta molto.
Io ho avuto una relazione di due mesi, so che non è molto ma, almeno per me, la visione dei porno è drasticamente diminuita.
Aumentava solo quando io e lui non ci sentivamo per molto e magari io in quel momento ero frustrato e depresso.
È ovvio che non è che uno dall'oggi al domani non fa più uso di porno, però in molti casi per me il desiderio di vederli era completamente annullato proprio perché trovavo molto più soddisfacente sperimentare nella vita reale.
FeralHearts ha scritto:Comunque Geografo, ho fatto sesso orale ad un mio amico gay una sera. Punto. Nulla di che.
A me non sembra nulla di che, perché comunque fa notare il tuo interesse a voler fare esperienze.
Con quel ragazzo escici, ma solo se ti va e sei realmente interessato a volerlo conoscere, magari si presenta come un'occasione interessante.
Non mi esprimo sul discorso delle intrusioni su cui sei stato poco chiaro.

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Re: La mia storia

Messaggio da FeralHearts » giovedì 3 marzo 2016, 15:23

Perché poco chiaro? Cosa vuoi chiarito nello specifico?

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