Prima esperienza (deludente) gay

Solitudine, emarginazione, discriminazione, omofobia...
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Gio92
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Re: Prima esperienza (deludente) gay

Messaggio da Gio92 » giovedì 9 giugno 2016, 20:36

Sai cos'è Isabella?

Che quando l'ho visto divertirsi e sorridere in metro ho pensato che mi ha solo preso per il cu*o. Il fatto che diceva che non aveva amici, che era sempre triste, che usciva sempre da solo, erano tutte cazzate. Lo faceva perchè voleva che io mi intenerissi nei suoi confronti.

Ma può darsi anche che io gli abbia fatto capire che c'è un lato di ognuno di noi che è l'affettività e in parte ho visto che quando parlava con quei ragazzi era anche leggermente timido e arrossiva.
Ma quel viso e quegli occhi dolci e quel naso all'insù mi hanno sempre attratto.
Vorrei riabbracciarlo e vorrei rivivere con lui quello che è successo quella notte ma è pura utopia. In quella casa dove era tutto in disordine, senza corrente, che ci facevamo luce con la torcia del cell. A pensarci mi viene anche un po' da ridere perchè sembravamo due fuggiti di casa xD

Poi quando sono tornato a casa avevo il suo profumo sui miei vestiti. Non dico che lo amavo perchè è impossibile amare qualcuno appena si conosce ma stavo provando una sorta di affetto e tenerezza e lui mi diceva che mi aveva coccolato perchè diceva che sembravo un ragazzo tenero bisognoso di coccole.

Gli ho dedicato una musica che ho fatto ascoltare al mio psicologo e ha detto che è molto bella e quando la ascolto penso ad A.
Fino a poco fa mi dicevo che ero stato solo uno stupido, invece adesso mi dico che il fatto che io gli abbia dedicato una musica è stato un gesto bellissimo, tra l'altro tutta la vicenda, il suo racconto familiare negativo e altre cose mi hanno ispirato, con la conclusione che siamo stati a letto insieme.
E il giorno dopo subito ho composto questa melodia, anche se dura circa 1 minuto, è molto breve ma intensa e vorrei depositarla alla SIAE.
Non so che titolo darle, e adesso l'ho intitolata con tre puntini sospensivi.

Magari quando sarò innamorato di un futuro ragazzo possibilmente della mia stessa sensibilità, potrei dedicargli questa musica anche se l'associazione mentale va sempre ad A, ma comunque posso comporne un'altra e magari lui potrà pensare di avere un ragazzo accanto che conosce un valore ormai perso, ovvero L'EMOTIVITA'.
Non è forte chi non cade, ma chi cade ed ha la forza per rialzarsi!

Peter93
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Re: Prima esperienza (deludente) gay

Messaggio da Peter93 » giovedì 9 giugno 2016, 21:23

Gio92 sicuramente anche in futuro potrà capitare di illudersi che la persona con cui abbiamo a che fare sia perfetta e sia quella giusta per poi scoprire che non è così ma come prima esperienza è un po' difficile da gestire, anche perchè chi crede davvero nell'amore e nei sentimenti in generale e decide di non cercare solo sesso pur di fare le prime esperienze, ci arriva con delle aspettative. Vederle deluse già la prima volta è un duro colpo. Che tu abbia pianto è più che normale, in fondo a quel ragazzo ci tieni e pensare che molto probabilmente non ci sarà un seguito per questa storia fa male. Ma non è detto che anche lui vedendoti in metro non abbia pensato al vostro incontro. Fossi in te non perderei tutte le speranze.

Io oggi mi sono fatto coraggio ed ho mandato un messaggio al ragazzo che ho incontrato per chiedergli spiegazioni circa la sua improvvisa perdita di interesse nei miei confronti ma l'unica spiegazione che ha saputo darmi è che in questo periodo è molto impegnato. Non è una persona cattiva, solo sembra aver totalmente rimosso quello che è successo fra di noi. Mi ha parlato dei suoi problemi con l'ex che non sa se perdonare o meno, dei ragazzi che lo corteggiano. Ora sapendo che io provo qualcosa verso di lui avrebbe potuto anche evitare di dirmi certe cose ma a questo punto devo prendere una decisione, cercare di tenermelo come amico o perderlo del tutto.

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Gio92
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Re: Prima esperienza (deludente) gay

Messaggio da Gio92 » venerdì 10 giugno 2016, 13:56

La tua situazione mi sembra migliore della mia, e tu puoi comunque tenertelo come amico, se ha rimosso ciò che è successo tra voi è perchè forse si è accorto di aver corso troppo.
Sono sempre più dell'idea che i colpi di fulmine nascono e muoiono lì e non portano mai a nulla di duraturo ma nel tuo caso puoi tenertelo come amico, altrimenti pazienza, te ne cerchi un altro!
Stessa cosa vale per me con la differenza che io mi sono sentito rifiutato e lo presi a parolacce su whatsapp, ho camminato fin troppo con i piedi di piombo ma lui aveva un qualcosa che mi attraeva e mi ha portato in quella casa dove è successo quello che è successo ma alla fine è nato ed è fjnito lì.

Su whatsapp per avere una sua risposta alle cose che dicevo aspettavo ore. Non si puo' mai sapere la gente cosa nasconde, chi è realmente.
Non ho più speranze perchè ormai abbiamo chiuso e ieri quando mi vedeva era imbarazzato e faceva finta di non vedermi. Prima di chiudere lui mi diceva che potevamo essere comunque amici e "scopare" ma sinceramente non mi andava di farlo con uno di cui stavo cominciando a provare una sorta di affetto e tenerezza.
Non è forte chi non cade, ma chi cade ed ha la forza per rialzarsi!

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Re: Prima esperienza (deludente) gay

Messaggio da IsabellaCucciola » venerdì 10 giugno 2016, 14:06

@Gio92
Gio92 ha scritto:Magari quando sarò innamorato di un futuro ragazzo possibilmente della mia stessa sensibilità, potrei dedicargli questa musica anche se l'associazione mentale va sempre ad A, ma comunque posso comporne un'altra e magari lui potrà pensare di avere un ragazzo accanto che conosce un valore ormai perso, ovvero L'EMOTIVITA'.
Gio, tu hai un grande dono, le emozioni che provi per una persona riesci a farle confluire nella musica. Può sembrare una cosa banale ma non lo è.
Quando incontrerai un ragazzo speciale, le tue emozioni creeranno da zero una nuova musica.

@Peter93
Peter93 ha scritto:a questo punto devo prendere una decisione, cercare di tenermelo come amico o perderlo del tutto.
Leggendo quello che hai scritto il mio primo pensiero è stato: “Perché esserci amico?”, il motivo di ciò lo leggo in questo che hai scritto.
Peter93 ha scritto:Non è una persona cattiva, solo sembra aver totalmente rimosso quello che è successo fra di noi. Mi ha parlato dei suoi problemi con l'ex che non sa se perdonare o meno, dei ragazzi che lo corteggiano.
Io parto da un presupposto molto semplice e banale, se una persona è interessata a me, non mi metto a parlargli di come gli altri mi corteggino, o del fatto che ho problemi con il mio ex. Che questo ragazzo non sia cattivo ci può stare ma che viva con la testa dentro un sacco anche!
Molte volte anche il fatto di esserci amico può essere difficile quando provi dei sentimenti forti verso una persona. Che poi difficile non significa impossibile, però anche l’esserci amico dover sentire i suoi sfoghi sentimentali, o il fatto che ci sia qualcun altro che ci prova con lui… io ci sono passata, quando avevo 21 anni, e mi ricordo che è stato difficile, soprattutto quando lui ti parla del suo tipo. Quelli sono quei momenti in cui ti senti morire dentro. Tieni presente che quello che ti dico io non è la Bibbia, è solo la mia opinione, cioè è difficile darti un consiglio netto, perché io non sono te. L’unica cosa che posso augurarti è di poter trovare qualcuno che ti voglia veramente bene.
Ogni sera quando mi ferisco una parte di me si chiede cosa stia facendo, ma io non so cosa risponderle. Guardo il sangue colare dalla ferita, colare a terra, goccia dopo goccia, come una clessidra.

Peter93
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Re: Prima esperienza (deludente) gay

Messaggio da Peter93 » domenica 12 giugno 2016, 22:03

Mi dispiace Gio92, purtroppo non tutti abbiamo la stessa sensibilità e cerchiamo un rapporto sincero e stabile.
Io ci sto provando a considerarlo come un amico ma come dice Isabella non è affatto semplice e mi ritrovo spesso ad essere triste per questa situazione. Nonostante io l'abbia anche spinto a dirmi che mi vede solo come un amico ancora non si decide a darmi una risposta. Magari ci starei male lo stesso ma poi alla fine me ne farei una ragione. Così invece non riesco ad andare avanti e pensare a qualcun'altro. Oggi mi ha anche detto che forse vuole riprovarci con l'ex nonostante glie ne abbia combinate di tutti i colori. Forse un po' di distacco mi farebbe bene, anche se questo dovesse significare perderlo definitivamente.

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Birdman
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Re: Prima esperienza (deludente) gay

Messaggio da Birdman » martedì 14 giugno 2016, 16:48

Non nascondo che leggendo le vostre esperienze ho avuto un cedimento alla disillusione, visto che entrambi avete incontrato dei classici bravi ragazzi, ma in entrambi i casi il rapporto è stato vissuto con una tempistica “asimmetrica”. Non riesco proprio a capire come mai ci siano persone che tendono a vivere in maniera tanto intensa quanto breve un potenziale rapporto sentimentale, il tutto senza minimamente curarsi di quel che può provare la controparte.

@Gio
È comprensibile la reazione che hai avuto nel rivederlo, anche se razionalmente avresti potuto aspettartelo di vederlo vivere la sua vita come se nulla fosse anche senza di te, del resto il vostro rapporto è finito male. Spero tu abbia superato lo sconforto dovuto a quell'apparizione, anche perché non ha molto senso tormentarsi per un ragazzo che, stando a quel che hai raccontato, deve avere dei problemi seri nel suo modo di rapportarsi agli altri, e non è stato per nulla carino con te. Anzi, direi che sei stato fin troppo paziente (uno che chatta con lo smartphone mentre gli parli seriamente sarebbe da schiaffeggiare come minimo :lol: ), quindi la tua parte l'hai fatta. Aggiungo pure che è meglio che le cose siano andate così, perché un individuo problematico come quello alla lunga avrebbe potuto renderti la vita difficile. Il fatto che ti abbia anche parlato in maniera ingannevole di alcuni aspetti della sua vita non fa che alimentare questo sospetto.
Resta un'esperienza in più e questo è indubbiamente positivo, ora sai che esistono persone di questo tipo (per dirti, io ho qualche anno in più di te e nemmeno lo immaginavo). Il problema però è che queste persone hanno sviluppato tattiche molto raffinate per “catturare la preda” (perdonami l'espressione rozza), come hai visto, quindi metti in conto anche il rischio che possa ricapitarti, senza fartene una colpa, e soprattutto senza cadere nella disillusione (del resto ragazzi come quelli che scrivono qui sul forum ce ne saranno là fuori, spero).

@Peter
Mi pare evidente che il ragazzo in questione non abbia nessun interesse per te, altrimenti avrebbe tenuto decisamente un altro atteggiamento nei tuoi riguardi, ma questo l'hai capito benissimo da solo. La sua vicinanza non farà altro che farti star male, e penso proprio che agiresti bene se ti distaccassi da lui, come hai pensato di fare, anche a costo di perderlo. Capisco che si tratti del primo ragazzo che ha corrisposto al tuo interesse, ma ormai non è più così. E poi non è assolutamente detto che il primo debba valere più degli altri :)
Non sarà facile allontanarti da lui, continuerai a pensarci, magari anche per lunghi tempi, ma sarà un malessere astratto, e col tempo anche innocuo, nulla di paragonabile a quello che proveresti nel vederlo magari riconciliato col suo ex o comunque con un altro ragazzo.

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Gio92
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Re: Prima esperienza (deludente) gay

Messaggio da Gio92 » martedì 14 giugno 2016, 19:51

Il nostro rapporto, se vogliamo dirla tutta, non è mai cominciato.

Io non credo di aver corso troppo , forse un po' sì, ma è caratteristico di chi è alle prime esperienze, ma se la metto a confronto di qualcosa con qualcun altro che ho vissuto tempo fa, questa è andata molto meglio.
Bisogna chiarire cosa si cerca dall'inizio. Lui mi diceva "non escludo nulla", cosa significa allora? Ha un senso questa espressione così vaga?
Quello che cercavo in lui non dico che era una relazione, ma un'amicizia che poi, nella migliore delle ipotesi, sarebbe potuta sfociare in una relazione altrimenti poteva restare tale.
Inoltre io ho fatto il solito errore di idealizzarlo, nel senso che quando chattavamo me lo sono immaginato caratterialmente in un modo, e dal vivo si è mostrato diverso. Mi diceva "sono un ragazzo semplice e tranquillo" (questa espressione me l'ha detta anche un altro raga con cui mi sto sentendo proprio in questi giorni su grindr ma stavolta STAREMO A VEDERE...) e poi si è rivelato diverso.
A questo punto molte persone che, come me, sono state deluse, cominciano a partire sempre sulla difensiva, come se tutti i ragazzi fossero così.
Io odio le generalizzazioni e quindi continuerò a cercare ma allo stesso tempo cercherò di fare un lavoro interno ed esterno che è:
Io: le mie aspirazioni, il mio mondo, il mio modo di parlare e di agire, la mia identità ormai strutturata grazie alla psicoterapia
Contesto di riferimento: che non sia solo grindr ma sto amplificando ad altri contesti.
Aspettative personali: ho capito che avere aspettative troppo alte o troppo basse danneggiano tutto, quindi mi manterrò nel mezzo.

Inoltre sto incrementando all'esterno le cose su cui ho lavorato in questi anni, oggi ad esempio sono stato a parlare con un gruppo di ragazzi dell'uni al bar e sono stato bene ma è stato solo l'inizio. Tra questi c'è un ragazzo gay, anche se non è proprio il mio tipo ma comunque potrebbe nascere una bella amicizia tra noi anche perchè è stato lui a invitarmi ad unirmi a loro.

Ritornando alla mia "breve avventura", essendo io molto sensibile è tipico di noi persone dotate di questo tratto , essere colpiti, in qualche modo, dal carisma di una persona. Quel ragazzo per me era carismatico, mi diceva che è dichiarato a tutti e che non si fa problemi e quindi anche se ci siamo visti per poco, mi ha inconsciamente insegnato a non avere paura di nessuno, e su questo lo ringrazierò.
Ogni persona ha dei lati positivi da cui si può attingere, che non ha nulla a che vedere con l'imitazione di modelli esterni, perchè comunque ognuno di noi è unico e per quanto si possa assimilare comportamenti altrui ma comunque tocca a noi "ritoccare" in base alla nostra sensibilità.

Credo che più di questo non si possa fare. Tanto ormai ho capito che la mia vita era chiusa in se stessa, io ero in corto circuito e facevo una grande confusione tra mondo reale/virtuale/fantastico, che ancora oggi spesso faccio.
E' un discorso molto complicato e mi piacerebbe approfondirlo con voi, se siete d'accordo.
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Re: Prima esperienza (deludente) gay

Messaggio da Birdman » mercoledì 15 giugno 2016, 19:24

Effettivamente Gio, da quel che hai scritto, si vede che ti stai aprendo al mondo, e penso che sia anche un momento tutto sommato positivo per te (così mi sembra visto da fuori). Ti stai mettendo alla prova ed è giusto che sia così, tutto quel che possiamo fare veramente lo possiamo fare solo là fuori. Io per dirti sono completamente bloccato in questo periodo, e per me è semplicemente impossibile anche solo immaginare di fare quello che stai facendo tu, ma se ne avrò voglia ne parlerò in un topic apposito.
Comunque sia mi interesserebbe quel discorso che hai accennato sulla sovrapposizione tra mondi che ti intrappolava, anche per capire (nei limiti di quel che vorrai raccontare ovviamente) quale sia stato il percorso che ti ha portato a uscirne e ad aprirti al mondo esterno.

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Re: Prima esperienza (deludente) gay

Messaggio da Gio92 » mercoledì 15 giugno 2016, 23:15

Comunque sia mi interesserebbe quel discorso che hai accennato sulla sovrapposizione tra mondi che ti intrappolava, anche per capire (nei limiti di quel che vorrai raccontare ovviamente) quale sia stato il percorso che ti ha portato a uscirne e ad aprirti al mondo esterno.
Cercherò di essere breve ma conciso:
si sa che ognuno di noi ha un mondo fantastico e un mondo reale fatto da casa/famiglia/scuola/coetanei etc., questo ad esempio nell'infanzia e adolescenza.

Io ho sempre fantasticato da piccolo e addirittura creavo delle situazioni inesistenti fatte di persone inesistenti, e sono cose che fanno tutti i bambini; ma il mio problema è stato che, essendo stato emarginato da piccolo, il mondo fantastico è durato molto più di quanto in genere dura in una persona tutto sommato normale e senza problematiche psicologiche.
In genere chi soffre di DOC ha un pensiero acceleratissimo (il che denota anche un'intelligenza molto spiccata, se vogliamo vedere il lato positivo) e quindi il mondo interiore prende il sopravvento sulla realtà. Quando ci si va a confrontare si vorrebbe che la realtà fosse come ce la siamo immaginata fino a quel momento e poi da quì potrebbe rivelarsi peggiore ma anche migliore.
Se un ragazzo soffre di fobia sociale come ho sofferto io, tende a percepire il 99% delle persone cattiva, ingiusta, giudicante e quindi ne ha paura. Nella realtà persone così esistono ma sono molto meno rispetto a quanto un ragazzo avente diagnosi d'ansia sociale si immagina.

Il corto circuito che si era creato in me (e che stesso io ho spezzato con tutto il lavorone che ho fatto grazie alla psicoterapia) era un'assenza di contatto con la realtà, con le persone reali e quindi ero chiuso nel mio mondo fatto di persone che magari inventavo, internet e me stesso.
Oggi forse un po' è rimasta questa cosa, ma, anche se non ho ancora degli amici stabili, mi proietto molto più nel mondo esterno rispetto al passato perchè non sono più allarmato psicologicamente e quindi mi sento più appartenente al mondo.

Ma c'è da dire una cosa: il mio mondo interiore/immaginario da una parte mi stava logorando perchè io sentivo il bisogno di proiettarmi all'esterno ma da un lato mi salva tutt'oggi perchè il mio dialogo interiore è cambiato, in passato ero sfiduciato in me stesso, oggi ancora un po' lo sono ma il più delle volte mi dico "bravo, continuiamo così, siamo sulla strada giusta per raggiungere questo determinato obiettivo".
La nostra parte sognatrice non andrebbe mai annullata del tutto, spesso si tende a perderla da adulti, io invece lo considero un grande errore.
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Re: Prima esperienza (deludente) gay

Messaggio da Birdman » venerdì 17 giugno 2016, 19:26

Sai Gio, mi ci ritrovo in parte di queste dinamiche mentali (se così vogliamo chiamarle), sebbene nel mio caso in una forma più smussata, per forza di cose, non avendo mai sofferto di DOC.
L'immaginazione è una qualità importante, e se da un lato ci porta ad estraniarci dalla realtà, dall'altro però può sviluppare molto il nostro lato artistico, come è evidente nel tuo caso. Come dici giustamente sarebbe sbagliato rimuovere del tutto questo aspetto, ma bisogna anche trovare un certo equilibrio che ci permetta di avere una vita reale.
Il problema sorge quando si hanno anche problemi di ansia sociale, che innalzano una barriera verso il mondo esterno, e ci fanno chiudere a riccio dentro il nostro mondo.
Ti capisco perfettamente quando dici che la diffidenza ed il pessimismo ti portano a vedere tutte le persone come giudicanti e spiacevoli, è da una vita che vado avanti così. So bene che nella realtà così non può essere, ma comunque non riesco a liberarmi di questi pensieri negativi. Non so se soffro di fobia sociale ma, a giudicare dai miei comportamenti e dal mio percorso, molto probabilmente sono sulla soglia.
Il problema serio è che questo rinchiudersi nel proprio mondo rischia di rovinarci la vita, finendo per vivere in un mondo alternativo in cui le cose vanno come vorremmo noi, e magari saturi di queste immaginazioni, non sentiamo neanche il bisogno di mettere il naso là fuori, con l'ovvia conseguenza che la nostra vita reale resta bloccata. Ma per fortuna c'è una sorta di “sistema di allarme” dentro di noi che a un certo punto ci fa capire che non possiamo andare avanti così. A quel punto tutto sta nel trovare le forze per tirarsene fuori, e credo sia difficile uscirne. Senza contare che una volta usciti, basta tornarci anche solo per prendere qualcosa e si rischia di restare nuovamente intrappolati. Oltre ad uscirne insomma occorre anche crearsi un'uscita di sicurezza che ci permetta di tornare nella realtà in ogni momento, perché la soluzione non è abbandonare quel luogo definitivamente, ma riuscire a gestirne gli spazi senza restarne prigionieri.

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