L'OMOFOBIA DI UN RE: FEDERICO IL GRANDE E VON KATTE

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L'OMOFOBIA DI UN RE: FEDERICO IL GRANDE E VON KATTE

Messaggio da progettogayforum » giovedì 29 maggio 2014, 19:58

Sulla omosessualità di Federico II di Prussia (24 gennaio 1712- 17 agosto1786) si è scritto molto. Voltaire, il cui rapporto problematico di amore-odio con Federico II è ben noto, si lascia andare a pettegolezzi e a coloriture che sanno molto di gossip moderno di bassa lega, come ben fa rilevare Roger Peyrefitte (http://archiviostorico.corriere.it/1992 ... 1081.shtml).

Voltaire è ironico, afferma che Federico non amava gli uomini gradi ma gli uomini belli, ma poi si sofferma sul rapporto di Federico col padre Federico Guglielmo I (1688-1740) e con i toni leggeri che gli sono propri accenna a due episodi emblematici del dramma che Federico fu costretto a vivere. Quando Federico era ancora giovanissimo aveva una specie di innamorata figlia di un maestro di scuola della citta di Brandeburgo, che abitava a Potsdam. Voltaire ritiene che Federico non ne fosse innamorato realmente ma credesse solo di esserlo, sbagliandosi (o forse fingendo), dato che il suo interesse non era rivolto verso le ragazze. Ma il punto non è questo. Il re padre, Federico Guglielmo, notò che il figlio Federico si comportava da innamorato di quella ragazza, e pensò bene di fare correre quella donna in giro per la piazza di Potsdam, guidata dal boia a colpi di frusta, sotto gli occhi di Federico. Si tratta già di un segnale di un rapporto terribile tra padre e figlio, ma non c’era ancora di mezzo la questione della omosessualità.

Col passare del tempo il rapporto padre-figlio divenne intollerabile per Federico che arrivò ad augurarsi che il padre morisse al più presto. Quando Federico aveva 18 anni, o anche meno, conobbe Hans Hermann von Katte (28 febbraio 1704 – 6 novembre 1730) che allora prestava servizio nella guarnigione di Küstrin e aveva all’epoca 26 anni.

Guglielmina, sorella di Federico, annota nel suo diario: “i due sono divenuti inseparabili. Katte è intelligente, ma non ha educazione. Egli serve mio fratello in ogni suo desiderio con reale devozione, e lo tiene informato di tutte le azioni del re.” In quel periodo Federico aveva in mente di fuggire in Inghilterra, dato che per parte di madre aveva legami di stretta parentela con i re d’Inghilterra Giorgio I e Giorgio II. Programmò quindi la fuga con l’aiuto di Katte, ma il principe e il suo attendete furono catturati prima di passare in Francia, il coinvolgimento di von Katte fu subito evidente e l’ufficiale fu arrestato a Küstrin.

Il re Federico Guglielmo umiliò Federico davanti ai servi e Federico e von Katte furono portati davanti al tribunale militare di Köpenick che condannò von Katte all’ergastolo per diserzione e si dichiarò non competente per giudicare il principe ereditario.

Ormai il re Federico Guglielmo aveva capito la natura del legame tra Federico e von Katte. Federico Guglielmo pensò di costringere Federico, che riteneva indegno del trono, a rinunciare al suo diritto di successione a favore del fratello, ma Federico non rinunciò e il padre andò su tutte le furie ma non poté metterlo a morte per l’intervento dell’imperatore Carlo VI d’Asburgo. Il re Federico Guglielmo si vide quindi costretto a risparmiare il figlio e a dover perfino accettare che rimanesse nonostante tutto il primo in linea di successione al trono, ma fece pesare in modo terribile la sua collera.

Facendo uso delle sue prerogative reali, Federico Guglielmo commutò d’autorità la condanna all’ergastolo inflitta a Katte dal tribunale in condanna a morte, ordinò che Katte fosse portato nella fortezza di Küstrin, dove si trovava Federico, per l’esecuzione della sentenza, e fu imposto al principe di assistere all’esecuzione.

Carlyle, nella sua Vita di Federico II, volume 2, pag. 489, descrive così la scena:

“A Katte era stato ordinato di indossare un abito bruno, esattamente eguale a quello del Principe, il quale era già stato condotto in basso, in una sala, per fargli vedere Katte mentre passa di lì (l'ordine reale era di fargli vedere Katte mentre veniva giustiziato, ma lo fecero passare come una disposizione ormai decaduta), e Katte sapeva che Federico lo avrebbe visto".

Besserer, il cappellano della guarnigione, citato da Carlyle, descrivendo la scena mentre si avvicinavano al castello, dice: «Qui, dopo un lungo e bramoso sguardo tutt'intorno, finalmente vide il suo amato Gionata ad una finestra del castello, e da lui si congedò con l'espressione più gentile e più tenera, parlando in francese, senza alcuna emozione che ne tradisse il dolore.
«Pardonnez moi, mon cher Katte», gridò Federico.
«La mort est douce pour un si aimable prince», rispose Katte, e continuò a camminare, girando dietro l'angolo della fortezza, almeno così sembra, e non poté vedere Federico, il quale svenne senza poter dare un'occhiata a Katte prima che morisse.

Federico aveva allora 18 anni e von Katte ne aveva 26. È ben difficile immaginare una forma più inumana di violenza di un padre verso il figlio.

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xup
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Re: L'OMOFOBIA DI UN RE: FEDERICO IL GRANDE E VON KATTE

Messaggio da xup » giovedì 29 maggio 2014, 22:09

con termine principesco direi: che gran pezzo di m.... sto Federico Guglielmo!

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Tom
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Re: L'OMOFOBIA DI UN RE: FEDERICO IL GRANDE E VON KATTE

Messaggio da Tom » venerdì 30 maggio 2014, 21:04

Post interessantissimo, tutte cose che non sapevo e che non avrei immaginato. Federico II di Prussia mi è particolarmente simpatico anche perché è legato ad altri due grandissimi personaggi dell'epoca: Eulero, probabilmente il più prolifico matematico di tutto il Settecento, a cui aveva offerto un posto all'accademia di Berlino e Bach, che basandosi su un tema del re aveva composto l'Offerta musicale, una delle opere musicali più straordinarie mai composte, famosa per le sue elegantissime strutture autoreferenziali studiate da Douglas Hofstadter nel suo libro vincitore di premio Pulitzer, "Godel, Escher, Bach" che si apre proprio con la vita di Federico il Grande.
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(B.Russell)

Hospes91
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Re: L'OMOFOBIA DI UN RE: FEDERICO IL GRANDE E VON KATTE

Messaggio da Hospes91 » giovedì 23 giugno 2016, 1:09

A scuola ovviamente nessuno mi aveva mai raccontato simili "dettagli" su Federico II di Prussia, tuttavia era un personaggio a me piuttosto gradito, perché di Lui si dice che rese la Prussia non uno Stato con un esercito ma un esercito con uno Stato, dunque sicuramente un grande(appunto).

Della sfortunatissima storia d'amore con Katte ho appreso su internet, e non riesco ad immaginare un amore omosessuale più devastato e devastante di questo.
Che padre figlio di p..tana!

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