Mi racconto.

L'accettazione dell'identità gay, capire di essere gay
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Hospes91
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Re: Mi racconto.

Messaggio da Hospes91 » martedì 19 luglio 2016, 16:31

Ma per carità, glielo dirai quando vorrai, nessuno vuole indurti a farlo ora, ci mancherebbe. ;)
Per quanto riguarda lo psicologo cercai su internet e trovai questo nominativo: aveva anche un sito internet, mi piaceva come si presentava, abitava a pochi km da casa e fissai un appuntamento tenendo comunque ben chiaro in mente che se dopo qualche mese non mi avesse convinto avrei lasciato e cercato altrove. Fortunatamente non ce ne fu bisogno! :D Mi andò proprio bene, anche se ammetto che nei primi 1-2 anni a volte mi veniva da pensare che fossi un osso troppo duro per lui,uno si fa tante paranoie quando le cose non girano per il verso giusto, ma andai avanti lo stesso pensando che forse stessi travisando. Ci sono rimasto 4 anni e 10 mesi, un tempo medio. Forse mi sfugge il senso pieno della tua domanda, pertanto se la risposta non è stata esauriente dimmelo, spiegati meglio e risponderò -spero- allo stesso livello.
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Illuminist
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Re: Mi racconto.

Messaggio da Illuminist » martedì 19 luglio 2016, 20:15

No no, era proprio quello che intendevo, ero curioso di scoprire come avessi trovato il tuo :) devo ammettere che non mi era venuto in mente di provare a fare qualche ricerca su internet, ma d'altra parte è un ottimo strumento anche per questo. Poi penso che prima di tutto uno psicologo debba trasmettere conforto, serenità. A volte siamo anche soltanto noi ad ingigantire troppo i problemi!

milosmusiker
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Re: Mi racconto.

Messaggio da milosmusiker » mercoledì 20 luglio 2016, 13:57

Ciao Illuminist,
ho letto con piacere il racconto della tua vita. Bello che tu abbia voluto metterti "a nudo" in questo modo sincero. Mi pare proprio che tu stia trovando un certo equilibrio con te stesso. Personalmente, per esperienza personale, credo che un vero equilibrio passi per l'accettazione e nel riuscire a vivere serenamente la propria componente sessuale. Da essa deriva anche maggiore autostima, più capacità di stare in mezzo agli altri e forza nella vita. Viceversa trovo ci si senta sempre un po' bambini. Magari si riesce a mantenere comunque un equilibrio grazie alle proprie passioni o a dei buoni amici. Ma prima o poi ti rendi conto che hai costruito qualcosa senza mettere le fondamenta, magari banalmente quando ti allontani da casa e non hai più l'affetto della tua famiglia a portata di mano. Tu mi pare che le fondamenta le vuoi mettere! Credo anche che, quando inizierai a mettere fuori la testa, rimarrai un po' deluso (non è la regola ma è una situazione diffusissima). Non sono molti i ragazzi che sanno apprezzare una visione della vita profonda come la tua. D'altra parte sono certo che, magari con un po' di impegno nella ricerca, ci si possa realizzare anche affettivamente. Non ti resta, quando vorrai, che iniziare a fare le tue esperienze!! Ciao
Milos

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Illuminist
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Re: Mi racconto.

Messaggio da Illuminist » venerdì 22 luglio 2016, 16:17

Ciao Milos, grazie per le tue parole, mi fanno proprio bene! Queste fondamenta ho veramente tanta voglia di metterle adesso, anche perché sono arrivato alla conclusione che, forse, mi sono perso troppe cose nella mia vita, fino a questo momento... così non va bene, non va bene precludersi delle possibilità, la ricerca dell'affetto, per partito preso. E da parte mia l'impegno c'è, perché adesso ritengo ci siano i presupposti per essere proprio più aperto alla vita nella sua interezza. Altrimenti, sarà un po' come aver vissuto a metà.
Sicuramente, ragazzi come si deve ce ne sono pochi ma sai cosa ti dico? Che così la ricerca (che poi tanto ricerca non è) sarà ancora più entusiasmante, ancora più divertente. C'è tanto di quell'amore dentro di me che non voglio assolutamente sciupare o sprecare, ma al contrario conservare gelosamente per chi saprà accoglierlo in modo degno.

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