CONCETTO DI COPPIA GAY

Che cosa significa essere gay
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progettogayforum
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CONCETTO DI COPPIA GAY

Messaggio da progettogayforum » domenica 18 luglio 2010, 18:10

Project,
ma un ragazzo che si sogna di vivere con un altro ragazzo, di volersi bene insieme, di essere un po’ come una famiglia è proprio uno che dice stupidaggini? Io è questo che vorrei, volersi bene in due. Sesso, pure quello, ma io voglio uno che mi voglia bene, io sono certo che ce la metterei tutta per volergli bene e poi mi verrebbe in modo spontaneo. A tanti ragazzi però questa cosa così non gli piace proprio, magari cercano avventure oppure pensano che tanto uno che ti vuole bene non lo trovi mai. Ho due amici gay un po’ più grandi ma non mi piace come ragionano, loro non si innamorano veramente, loro giocano a fare i gay, io penso che se sei gay di stare con un ragazzo che ti vuole bene lo desideri proprio, a me succede così, con il mio ragazzo ci vorrei proprio vivere insieme (adesso purtroppo un ragazzo non ce l’ho), però mi fanno sentire strano, come se io a 16 anni dovessi avere per forza le pare che hanno loro. In un locale gay non ci sono mai stato e la fantasia di andarci non ce l’ho proprio, non sono ipocrita e un po’ di porno lo cerco anche io ma quando troverò un ragazzo mi dedicherò a lui con tutte le forze. Perché i miei amici cercano in tutti i modi di dirmi che non ha senso? Per me ce l’ha!
Poi ti volevo chiedere un’altra cosa, ma tu credi che a 16 anni un ragazzo possa veramente essere maturo per avere un ragazzo, io non mi ci sento molto, cerco di capire come reagirei ma probabilmente devo imparare ancora tante cose, mi sento insicuro, non di essere gay, quello anzi è una della poche cose che mi sembrano assodate. Non so come si fa a volere bene a un ragazzo, il sesso va bene, ma non credo che sia tutto lì. Non mi sono mai innamorato veramente, certi ragazzi mi piacciono pure, poi quando ci parlo mi cascano proprio, con quelli non ci vorrei stare proprio. Mi piacciono i ragazzi non spacconi, quelli che non parlano sempre loro e sanno pure stare zitti quando serve.
Dici che sto ancora nel mondo dei sogni e non mi sono reso conto che il mondo funziona diversamente?
Se vuoi pubblica la mail, ma se pensi che scateni un putiferio lascia perdere, però dimmi che ne pensi.
Ciao. L.

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Stravinsky
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Re: CONCETTO DI COPPIA GAY

Messaggio da Stravinsky » domenica 18 luglio 2010, 19:05

Che bella lettera! Questo ragazzo ha, secondo me, capito esattamente come dovrebbe funzionare l'amore. Troppe persone legano i rapporti affettivi al sesso. Non è tutto lì! è ovvio che anche quello è molto importante ma un buon rapporto si ha se le persone si vogliono bene, se vogliono condividere tutto, se pensano l'uno all'altro ogni momento. Quello che dice questo ragazzo è giusto, per prima cosa si ha il desiderio di AMARE, poi viene il sesso. Spesso anche gli etero "giocano", si fanno "una scopata e via". Tutte cose sbagliatissime, ma ahimè oggi spesso per molti l'amore funziona così.
Ho 16 anche io e desidero anch'io trovare una persona con cui condividere tutto, e anch'io come te ho paura e timore di non essere all'altezza di un rapporto serio. Tuttavia secondo me a 16 anni si possono vivere storie anche durature (i miei genitori si misero insieme a 14 anni e reggono tutt'ora) dipende da te. Aspetta di trovare il ragazzo giusto, cosa difficile (lo so...), e vedrai che andrà benone. Con questi discorsi hai dimostrato di essere molto maturo, e magari fossero tutti come te!! Lascia stare chi ti dice di andare in locali gay per forza, o quelli che fanno gli spacconi (sono sempre di più quelli), continua così e vivi la vita con tranquillità. Vedrai che il ragazzo giusto lo troverai. Ti auguro di vivere una storia intensa e piacevole. Un saluto, Marco
Criticare i difetti altrui è rendersi incapaci di accettare le proprie debolezze. Ascoltare l'altro è sentirlo respirare e permettergli di vivere i suoi silenzi. Non giudicate, contemplate. Non rifiutate, guardate. Non disprezzate, ascoltate!

barbara
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Re: CONCETTO DI COPPIA GAY

Messaggio da barbara » domenica 18 luglio 2010, 23:40

Non sarei tanto sicura che le persone che mettono il sesso al primo posto non abbiano mai desiderato di stare con qualcuno come coppia.
Credo che accada a ognuno di noi di sognare che questo si verifichi.
Forse un certo modo di vivere é più dovuto al fatto di non credere fino in fondo alla possibilità di innamorarsi e di non voler rischiare.
L'amore é un salto nel buio, sempre. Implica la capacità di abbandonarsi, di esporsi alla possibilità di venire feriti, di essere abbandonati.
Nessuno mai ti farà soffrire come la persona che non corrisponde il tuo amore.
Gay o etero , chi si accontenta del sesso , per me si difende dall'amore.
Magari perché l'ha provato e si é scottato.
E' una scelta di vita come un'altra. Se avviene nella chiarezza reciproca non c'é nulla da ridire. Se non si é dell'idea di costruire un rapporto di coppia, meglio a mio avviso vivere così che illudere qualcuno del contrario. La contropartita spesso é la solitudine . Ognuno tuttavia credo abbia il diritto, se non fa del male agli altri, di scegliere che vita vuole vivere. Sono altre, per me, le cose che definirei immorali e che invece vengono tollerate ogni giorno . Su questo concordo pienamente con la frase che Holger riporta in ogni suo post.

Megalopsykos
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Re: CONCETTO DI COPPIA GAY

Messaggio da Megalopsykos » martedì 27 luglio 2010, 19:49

Gentile L,
Perdonami se mi rivolgo direttamente a te.
Mi ha commoso leggere la tua lettera perchè mi ci sono specchiato. Io di anni ne ho diciotto, ma per ora nel mio archivio figurano solo "non-storie", bizzarre chimere in cui un mio amico (etero, di cui io ero pazzamente innamorato) era il mio fidanzato ma io non ero il suo. Lo so, è da matti, ma come ben sai "il poeta, l'amante e il folle solo di immaginazione sono fatti" (W. Shakespeare).
Io credo fermamente nell'amore, nell'amore colla A maiuscola, nell'amore che mi viene dal luminoso esempio dei miei nonni. Forse saremo pazzi, forse sognatori, forse soltanto persone, ma credere nell'amore, sperare un giorno di poter condividere la propria vita, di donare la propria vita - come Alcesti - ad un' altra persona, credo sia il più nobile sigillo della nostra umanità.
Forse verrò da un mondo e da un tempo lontano... ma io non credo che Amore sia solo il sesso nè solo l'intrecciarsi di due spiriti. Quant'è abusata e vituperata la parola amore: amore di qua amore di là. Amore da nessuna parte. Vorrei che quel "demone terribile" potesse essere definito con una unica parola, ma ahimè non possiamo, perchè amore, come l'uomo, è l'universo, è il paradosso, è l'ineffabile.
è una disperazione quando sento i miei coetanei - etero, gay, indecisi o repressi - parlare dell'amore: mi viene da chiedere se quello di Kavafis, se quello di Catullo, Saffo, Shakespeare, Montale, Dante eccellentissimo, sia lo stesso amore di cui parlano. No, non è lo stesso. Amore supera l'aspetto tangibile, supera l'aspetto corporeo sino a divenire totale e sublime.
ahimè però l'amore così per ora lo sto solo sognando. Non frequento locali nè gay nè etero avendo fastidio del chiasso e dell'apparente superficialità dei luoghi....
Caro L, posso consigliarti in veste di "fratello maggiore" di darti tutto il tempo di cui necessiti? la vita non corre. Leggi Seneca e anche - se sei credente o comunque curioso - il libro del Quoelet.
Ogni cosa accade a suo tempo.
Io non ti conosco e non posso dunque sindacare la tua maturità, anche se da come scrivi - complimenti! - e da quello che scrivi lasceresti intuire una enorme profondità e una approfondita conoscenza di te stesso, ma ti prego: evita di correre.
Io il sesso non so neppure cosa sia - esclusa la cultura fattami coi porno -, ma non ne sento la mancanza: guarda Dante, puoi forse dire che non abbia amato Beatrice?
Anch'io detesto i locali: abbiamo fatto di tutto per uscire dal ghetto e poi siamo i primi a rinchiudervici.
Amore io credo che non abbia frontiere - spero che non abbia frontiere -e chissà, magari un giorno dirò anch'io "amor <libertas> qui, sera tamen, me non respexit inertem" (Verg. Buc. Ecloga I).
Lo so, il prezzo di tutto questo è la solitudine, ed è un abisso di solitudine, e il prezzo della solitudine, almeno per me, è una totale infelicità, ma chissà?
Magari un giorno troveremo anche noi l'amore e potremo (scusami se cito una frase di un racconto che sto scrivendo) dire anche noi "A lungo l’avevo aspettato l’amore sognandolo nelle lunghe notti d’estate e nei giorni di solitudine e di tristezza, ma finalmente era arrivato e ora riempiva quelle ore prima vuote.".
Chissà. Sono sicuro di acere perso la Trebisonda, ma tanta era la gioia di leggere una esperienza simile alla mia che mi sono lasciato andare e mi sono perso.
Caro L. e Caro Marco, vi ringrazio di quanto avete scritto, ciò conferma ancora di più le mie idee e la mia voglia di resistere. Pur dalla lontananza e dall'anonimato di questo nostro dialogo, sappiate che vi mando il mio più caro abbraccio e l'augurio di ritrovari un giorno a raccontarci dei nostri fidanzati.
Cordialmente,
G

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Holger
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Re: CONCETTO DI COPPIA GAY

Messaggio da Holger » martedì 27 luglio 2010, 21:19

Amore... una parola, l'infinito.
Vuoi sapere cos'è Dio? Dio è amore.
L'amore è il sentimento più grande, l'amore da forza, l'amore fa superare ostacoli apparentemente insormontabili, l'amore è straziante, l'amore lacera l'anima e non a caso si dice amare da morire...
Io non ho la tua cultura Megalopsykos, non ho mai letto shakespear e i grandi autori li conosco solo dai testi scolastici; leggo molto ma autori moderni, da Buzzati a Lovecraft, dalla Tamarro a La Pierre.
Ho sempre cercato di vivere sai, la mia adolescenza l'ho passata in sella ad un motorino, non ho mai letto un libro a tematica gay e il primo film del genere l'ho finito di vedere oggi e l'ho visto solo perchè me lo ha chiesto una persona speciale. Eppure ho amato sai, diverse volte, non sò veramente cosa voglia dire essere gay ma so cosa vuol dire amare un uomo e forse è proprio per questo che ad un certo punto della mia vita ho deciso di reprimermi, semplicemente di non essere gay.
Ti invidio, tu sei giovane ed hai più verve di me... sei di un'altra epoca nonostante chi scrive sia un trentenne.
Io ho sempre creduto nell'amore, ho vissuto per amare, vorrei amare qualcuno ma se per un etero è difficile trovare questo genere di felicità quante possibilità ha un gay?
Sono gay, ormai non posso più negarlo, ne sono consapevole e sò che questa cosa non cambierà che io lo voglia o no, ma proprio per questo motivo, più tempo passa, più mi illudo di trovare qualcuno a cui valga la pena stare accanto e tanto più mi disilludo che esista...
La gente crede che la nostra omosessualità sia un problema ma il nostro vero problema è un altro ed è una condanna che ci viene imposta da modelli sociali assurdi, da millenni di repressioni, da un odio insensato e dalla codardia che ci contraddistingue (non tutti ma comunque la maggioranza, giusto per non uratre animi sensibili) ed è la condanna di non avere un posto nel mondo, di non avere nemmeno il diritto di amare.
Leggendo gli interventi di questo forum, parlando con le persone in chat, mi sono reso conto che la maggior parte di noi semplicemente non crede sia possibile trovare qualcuno che ti ami veramente, quindi nemmeno ci prova, nemmeno si mette in gioco. Il sesso si, giusto per sfogarsi, ma se si va oltre, se si concepisce qualcosa di leggermente più serio allora li vedi intimoriti, restii... è assurdo, già non è certo una fortuna essere gay ma se uno per giunta è come me, o come te, allora diventa un dramma.

Io ormai non credo che toverò qualcuno che starà al mio fianco, so che nel mio futuro c'è solo la solitudine e le barriere mentali che ho costruito, se mai cadranno, cadranno troppo tardi...
Noi siamo abituati a considerare immorale tutto quello che non rientra nella nostra morale e degli illusi tutti quelli che non hanno le nostre stesse illusioni.

barbara
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Re: CONCETTO DI COPPIA GAY

Messaggio da barbara » martedì 27 luglio 2010, 22:37

"Le parole sono pistole cariche" diceva un filosofo, anche quando le usiamo per parlare di noi stessi.
Caro Holger, quando dici che è un’illusione pensare che troverai l’amore è una cosa , ma se parli di barriere mentali che hai costruito stai dicendo qualcosa di profondamente diverso.
Nel primo caso stai pensando che l’amore esiste ma solo per gli altri, nel secondo stai pensando che c’è, ed è proprio al di là di queste barriere. Questa differenza è molto importante perché non puoi abbattere una barriera se non ti concedi di vederla.
E poi. Dire che i gay hanno certe barriere come se fosse una logica, inevitabile condanna e invece dire “ se mai cadranno, cadranno troppo tardi” , è un’altra cosa ancora . Significa cominciare a pensare che la possibilità che cadano c’è , anche se per ora la si vede lontana nel tempo.
Quello che voglio dire è che ci sono parole che ci fanno tornare indietro e parole che ci fanno andare avanti.
Forse è solo una mia impressione o forse è perché , dacché ho iniziato a leggerti, ho sempre trovato assurdo che una persona dolce come te non abbia ancora trovato qualcuno che la ami, ma stasera queste barriere io non le vedo così solide …

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progettogayforum
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Re: CONCETTO DI COPPIA GAY

Messaggio da progettogayforum » mercoledì 28 luglio 2010, 0:14

Benvenuto Megalopsykos!!!
Apprezzo molto la tua concezione dell'amore. A qualcuno può sembrare vecchia e astratta, per me è bellissima!
Ancora benvenuto Megalopsykos!!

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Holger
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Re: CONCETTO DI COPPIA GAY

Messaggio da Holger » mercoledì 28 luglio 2010, 0:26

Grazie barbara sei riuscita a farmi arrossire...
In realtà non ho mai trovato la persona giusta che mi amasse... e per giusta capisci cosa intendo.
Comunque le mie barriere derivano da anni di negazione e repressione del mio essere e le sento ancora come un freno, inoltre il fatto che un rapporto affettivo serio nel mondo gay sia alquanto raro non è una novità. Tutti abbiamo buone intenzioni, tutti ci speriamo, ma alla fine non ci crediamo veramente.
Forse è colpa della nostra cultura, forse è solo nostra ma è così... per un gay è difficile pensare di poter trovare sul serio qualcuno con cui costruire un rapporto duraturo.
L'esempio pratico sono i molteplici interventi e le molteplici discussioni che puoi trovare nel forum, le coppie gay che durano nel tempo sono una rarità.
Noi siamo abituati a considerare immorale tutto quello che non rientra nella nostra morale e degli illusi tutti quelli che non hanno le nostre stesse illusioni.

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Re: CONCETTO DI COPPIA GAY

Messaggio da barbara » mercoledì 28 luglio 2010, 3:32

Lo so che siete in tanti ad averle, queste barriere, anche qui nel forum.
Non dimenticare però che ci sono anche quelli ( e non sono certo pochi) che sono passati di qui e non si fanno più sentire. A me piace pensare che abbiano trovato quello che cercavano e siano così impegnati a viverlo che non hanno il tempo o non sentono il bisogno di tornare qui a dire che si sbagliavano. E poi qualcuno ogni tanto torna a dirvelo, che l'amore l'ha incontrato, come è successo poco tempo fa . Invece qualcuno che ancora sta qui lo va a trovare spesso nei week end e qualcun altro é in vacanza con lui, eccetera.
Aggiungo quelli che conosco per far numero e dunque siame certi , perché é accaduto ad altri, che c'é la possibilità di essere amati
Come siamo ormai certi che le barriere mentali esistono, quanto meno le tue se lo dici tu che le hai messe lì.
Una volta mi hai detto: non é cinismo, ma autodifesa.
Allora, se sono una cosa buona, perché abbatterle? Le possiamo immaginare come vogliamo: che siano di un materiale trasparente, che all'occorrenza si possano spostare anche di poco, ma quel tanto che basta per lasciar passare ciò che non ci minaccia.
Non é quello che stiamo facendo ora: guardare dall'altra parte?
E' la tua mente che fa tutto , che vuol dire non solo la ragione, ma anche i sentimenti , la paura, la timidezza e tutto quello che sei tu.
Essere sensibili é bellissimo. Avere questa visione immensa dell'amore che hai tu arriva da lì, da ciò che sei.
"La persona giusta" non esiste invece , secondo me, per fortuna.
Penso piuttosto che ci siano tante persone potenzialmente giuste fra le quali ne scegliamo una che é un pò più interessante delle altre e poi abbiamo così bisogno dell'amore che questo nostro amore la rende speciale. Non é che facciamo tutto da soli, perché l'altro dalla sua parte fa lo stesso.
Dunque, se la vedi così, non é una creatura così fuori dal comune che sia così difficile da incontrare.
Hai trent'anni e hai tutta una vita davanti. Guarda a quella che arriverà. Sei obiettivamente giovane.
Sei dolce , sì. Non c'é un aggettivo migliore che possa trovare per definirti.
Se lo posso intuire io, solo leggendoti, come potrebbe non vederlo chi ti incontra, se tu gliene dessi l'opportunità?
In un mondo amaro come il nostro, alla fine, é questo che cercano tutti, a volte senza nemmeno saperlo.
Ultima modifica di barbara il mercoledì 28 luglio 2010, 8:40, modificato 2 volte in totale.

Megalopsykos
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Re: CONCETTO DI COPPIA GAY

Messaggio da Megalopsykos » mercoledì 28 luglio 2010, 8:31

Gentilissimo Holger,
ti ringrazio della tua risposta perchè è per me prezioso confrontare per la prima volta la mia esperienza con chi potrebbe averne passata una simile.
Mi spiace, pur comprendendoti, leggere di come tu abbia perso ogni speranza, mi ricordi Virgilio quando nel Limbo della Commedia dice "per tai difetti, e non per altro rio, / semo perduti, e sol di tanto offesi, / che sanza speme vivemo in disio" (Dante, Inf. IV, vv 40-42), ma come puoi vivere senza speranza?
Io sono un pessimista, anzi, peggio, un catastrofista forse anche più depresso di Kafka, ma non posso negarmi la speranza: cosa sarebbe la mia vita senza speranza? sarebbe un travaglio, un lungo ed insaziabile tormento.
Se noi non crediamo alle cose, queste non vengono da sole. Lo so, è patetico ripetere ogni secondo come un mantra "un giorno anch'io amerò", ma i miei giorni senza quell'ultima retorica speranza non credo che avrebbero la forza di svegliarsi ogni mattino e imboccare le quotidiane strade della mia attuale solitudine.
so che la cultura da sola non basta e che riempirsi la bocca della polvere dei busti di Dante e di quell'altra sfilza di nomi che avevo citato ieri serve a poco oltre che a soffocare in preda ad un attacco di allergia. So che la cultura del mondo non è pronta per i gay. se vuoi in calce allego un breve saggio che ho scritto sull'argomento, e so anche che la dottrina della Chiesa non è affatto morbida. In ogni caso questa non è ragione sufficente di non vivere: cosa ripete Cristo ad ogni virgola del Vangelo? Ama! Ama! Ama!
come canta de Andrè "i preti conoscono il peccato a memoria, ma hanno perso l'amore", io sono cattolico e anche abbastanza conservatore, adoro la messa in latino, sono totalmente misoneista, ma credo che la Chiesa dovrebbe tornare ad essere una madre e non più una matrigna, che dovrebbe riacquistare la sua dolcezza e la sua misericordia. Sappi che ci sono giovani sacerdoti che si stanno impegando perchè le cose cambino.
Sono certo che tu abbia amato e mi spiace che tu ne abbia sofferto. So cosa vuole dire amare e so che amare spesso è una cosa amara, so che non è facile nella nostra cieca, superficiale, frivola, ignorante, moralista e bigotta società essere omosessuali e vivere con serietà la nostra vita, ma è ciò cui siamo stati chiamati.
Io, te, L., Marco, siamo tutti stati chiamati a questo,questo siamo noi e credo che serenità, non parlo di felicità perchè quella è una cosa totalmente diversa, consista nell'essere se stessi.
Ti prego, ti scongiuro, non reprimerti, non serve a niente: una rosa, anche se travestita da carciofo, continua ad essere una rosa.
hai ragione, barbara, questo ragazzo è davvero dolce!
Non ti abbattere, respira profondamente cogli occhi chiusi e pensa alla cosa che più ti da gioia, non so, una immagine di un luogo dove sei stato, di un momento magico, di una melodia.
Se non fosse che troppi anni corrono tra di noi e che profonde differenze ci distinguono nell'esperienza e nelle idee, a leggere ciò che scrivi e come lo scrivi, potrei correre il rischio di innamorarmi di te...
non abbandonare la speranza, non abbandonare te stesso, non ignorare la vita.
lo so, essere gay e rifiutare la cultura gaycon tutta la sua prolissa liturgia di pregiudizi e di superficialità ci potrebbe allontanare anche dalle poche persone che con noi potrebbero avere qualcosa incomune e potremmo negarci la possibilità di amare, ma ti prego, non abbandonare la speranza, sei troppo giovane per divenire un freddo sepolcro di malinconia.
a te, e a tutti coloro che con noi condividono questa natura invio l'augurio di poter un giorno saziare tale febbre d'amore e a te e ai nostri compagni di penna mando il mio più caro abbraccio.
Ps. sotto metto un brano molto bello (e corto) tratto dal libro del Quoelet nella Bibbia.

G.

"Per ogni cosa c’è il suo momento,
il suo tempo per ogni faccenda sotto il sole
C’è un tempo per nascere e un tempo per morire,
un tempo per piantare e un tempo per sradicare le piante.
Un tempo per uccidere e un tempo per guarire,
un tempo per demolire e un tempo per costruire.
Un tempo per piangere e un tempo per ridere,
un tempo per gemere e un tempo per ballare.
Un tempo per gettare sassi e un tempo per raccoglierli,
un tempo per abbracciare e un tempo per astenersi dagli abbracci.
Un tempo per cercare e un tempo per perdere,
un tempo per serbare e un tempo per buttar via.
Un tempo per stracciare e un tempo per cucire,
un tempo per tacere e un tempo per parlare.
Un tempo per amare e un tempo per odiare,
un tempo per la guerra e un tempo per la pace (Qo 3,2-8).

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