Ciao Isabella, volevo farti i miei complimenti per il tuo racconto, hai dipinto delle immagini molto forti in alcuni passaggi, terribilmente intense e significative, che ho apprezzato molto.
Leggendo una delle ultime riflessioni mi hai indotto a pensare a quanto sia difficile, eppure necessario, dover tenere dentro determinati pensieri e ossessioni, doverli affrontare nella più totale solitudine, perché parlarne con una persona cara non servirebbe a niente. Addirittura farlo potrebbe far allontanare una persona amata, col rischio di veder peggiorare nettamente la situazione e in un certo senso, liberare quell'oscurità dalla nostra mente e lasciarla avvolgere persino la nostra realtà. Come faceva notare Project, l'incomunicabilità domina la situazione che Alice sta vivendo. È terribile avere una persona cara al proprio fianco, ma sapere che non potrà mai comprendere i nostri turbamenti. Superare quel confine potrebbe comportare la fine del rapporto, col rischio di ritrovarsi definitivamente soli e ancora avvolti nelle proprie tenebre. Vorremmo parlarne con qualcuno, ma davvero non possiamo, è una battaglia che dobbiamo vincere da soli. È una realtà inquietante, alla fine tutti noi vorremmo avere qualcuno con cui poter esprimere completamente noi stessi, ma non sappiamo se questo qualcuno esista veramente. E ammesso che esista, si teme sempre di poterlo "corrompere", come facevi notare, mettendolo a parte del nostro lato più nascosto e profondo.
È un aspetto molto interessante dei rapporti umani quello della reciproca contaminazione, ci sarebbe tanto da scrivere su questo.
Infine, per quanto riguarda l'origine di questo malessere, se ci pensiamo molti dei nostri problemi nascono proprio dall'interazione con le persone sbagliate, che purtroppo è sempre fin troppo facile trovare. Non ho ancora visto dei livelli di abiezione e crudeltà come quelli che hai descritto, ma non mi stupisco che esistano "persone" che li abbiano raggiunti. Tutto quel che possiamo fare è imparare a riconoscerle ed evitarle. Non so se esista un modo per combatterle, sono ancora troppo inesperto per averne un'idea a riguardo.
Per il resto mi unisco all'elogio che ti rivolge Project, ha proprio ragione
