COPPIE GAY E PRUDENZA

Coppie gay, difficoltà, prospettive, significato della vita di coppia dei gay
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progettogayforum
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COPPIE GAY E PRUDENZA

Messaggio da progettogayforum » sabato 16 maggio 2009, 1:14

admin ha scritto:Ricevo e pubblico quanto segue.

Quelli che, come me un paio di anni fa, non hanno esperienza concreta dei rapporti tra ragazzi gay si possono sognare qualunque cosa e se la sognano come vogliono loro. Io fino a 21 anni sui gay ci lavoravo solo di fantasia, tipo libri, film pure d’arte ma anche film porno e siti per addetti ai lavori. Fin qui credo che capiti a tutti i ragazzi, tutto sommato nessun problema serio, era tutto rinviato. Poi tra i 21 e i 22 anni ho cominciato a conoscere dei ragazzi gay tramite le chat. Adesso, a 23 anni, sono molto perplesso, non ho trovato affatto quello che mi aspettavo, cioè in pratica sesso. Dico subito che i ragazzi erano ragazzi normalissimi, cioè stron... non ne ho trovati, però in certi casi mi sono sentito raggirato o almeno mi sono sentito stupido. Avevo conosciuto in chat un ragazzo di 21 anni, si chiamava Marco, uno bello, alto biondo, molto dolce. L’avevo contattato perché nel profilo c’erano le foto del viso e non solo, niente di porno, per carità, però Marco aveva un bel fisico, nemmeno palestrato, solo bello e in senso molto dolce. Insomma all’inizio è stata dura perché Marco tendeva a sfuggire, restava sul generico, ma non mi sono scoraggiato, da lui non volevo solo sesso, piano piano me ne ero innamorato, se anche lui non avesse voluto fare sesso con me ci sarei stato lo stesso anche se il mio sogno era proprio quello di un contatto totale, sesso compreso. Insomma, siamo stati in chat due mesi, per ore, tutti i giorni. Piano piano ha cominciato a parlare di sé e si è sciolto un po’, io lo stavo a sentire incantato, non mi voleva dire di dov’era. Io invece gli avevo detto che ero di Modena. Io non ho mai insistito troppo, Marco parlava di tutto, la conversazione era tranquilla, di sesso non si parlava quasi mai e quando succedeva erano cose estremamente generiche. Il 15 Aprile dell’anno scorso (2007), era domenica mattina, apro il computer e trovo una sua mail, cosa che non era mai successa prima. La leggo e mi prende il batticuore. Mi dice che pensa di potersi fidare di me, che abita a Reggio Emilia. In treno nemmeno mezz’ora. Mi dice che avrebbe piacere di vedermi e che vedere le mie foto nel profilo non gli basta più e mi dà anche il numero di cellulare. Lo chiamo subito. Lunedì 16 vado a Reggio. Marco è da sballo e con me si scioglie totalmente la cosa mi fa un effetto tale che quando sto seduto vicino a lui ho un’erezione incontenibile. Per fortuna ho un giaccone lungo che mi difende. Marco gioca, scherza, è di una vivacità incredibile, ha occhi bellissimi e quando mi guarda sorride e poi è dolce, è tenero. Io mi sento in imbarazzo tremendo perché lo desidero proprio, glielo vorrei dire in modo diretto, lo vorrei baciare, gli vorrei saltare addosso, lo vorrei almeno accarezzare, però non lo faccio. Lui parla d’altro, divaga, di fronte a qualche domanda più diretta svicola e io non insisto. Nei giorni successivi ci vediamo tutti i pomeriggi, o lui viene a Modena o vado io a Reggio. Con lui sto proprio in paradiso, di sesso nemmeno un cenno. Quando torno a casa mi masturbo pensando a come sarebbe bello avere un po’ di intimità con lui. Questa cosa avevo pensato di dirgliela per cercare di rompere il ghiaccio ma non l’ho fatto per non metterlo in difficoltà. Dopo qualche girono, tramite la stessa chat che usavamo per parlare la notte, mi arriva una chiamata di un certo Enzo, vado al profilo, uno superpalestrato, molto fico, ma il classico tipo che non mi interessa. Scambio due parole con lui, poi lo risento anche l’indomani, mi si appiccica, secondo me ha in mente delle idee precise. Io lo voglio scaricare e gli dico che ho già un ragazzo che ho conosciuto in chat e gliene dico un gran bene, nella conversazione mi chiede chi è e io glielo dico, cioè gli dico il nick. Enzo m’ha chiamato ancora per qualche giorno ma in modo meno insistente, da quel lato mi sentivo tranquillo, ma Marco non mi chiamava più, se lo chiamavo io era distaccato, mi ha detto che non stava bene e per una settimana non ci siamo sentiti, sulla chat non c’era più. Ho messo la sparizione di Marco in relazione col fatto che avevo dato il suo nick a Enzo e mi è preso il panico. Gli ho mandato un sms dicendo che sarei andato comunque da lui a Reggio il giorno appresso e che avevo necessità di parlargli. Credevo che non lo avrei trovato e invece era alla stazione come al solito, gli avrei buttato le braccia al collo ma mi ha congelato e mi ha detto che avevo fatto delle cose che non dovevo fare e che c’era rimasto malissimo. Io non sapevo a che cosa si riferisse e lo guardavo con faccia interrogativa. Poi mi dice: Ma il mio nick a Enzo gliel’hai dato tu? Gli dico di sì. Lui aggiunge: E gli hai raccontato pure tutti i cavoli miei? – non dice nostri ma miei – Gli dico di sì e gli chiedo scusa. Mi attacca un pistolotto sulla riservatezza che non la finisce più, mi dice che l’ho ferito, che l’ho sputtanato e l’ho fatto passare per deficiente. Comincio a pensare di essere alla resa dei conti con Marco. Provo a interromperlo per chiedergli scusa ma non ne vuole sapere. Penso che quel pistolotto sia il congedo finale. Guardo l’orologio e gli dico che devo andare a riprendere il treno perché l’altro è dopo mezzanotte. Mi guarda e mi dice: Dai, parti dopo... Io mi rincuoro un po’. Andiamo in una pizzeria, lo guardo, lui apre le braccia e mi guarda sconsolato come per dire: Ma come posso fare con un cretino come te! E’ stata la più bella serata della mia vita! Niente sesso, erezione sì ma era inevitabile. La cosa meravigliosa era proprio l’intimità. Ho avuto la sensazione nettissima che fossimo una coppia e che avessimo appena superato la nostra prima crisi di coppia. Praticamente dal mese di luglio stiamo insieme in tutti i sensi. Marco pretende attenzioni continue, continue conferme, ha quasi paura di perdermi e la cosa mi fa stare bene. Questo post gliel’ho fatto leggere, perché senza la sua autorizzazione non avrei mai parlato in pubblico della nostra storia. Avevamo letto il blog Storie Gay, poi abbiamo scoperto Progetto Gay, ci siamo fatti coraggio e abbiamo scritto questa storia. Siete simpatici. Ciao.
Marco e Gabriele

*tommy*
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Iscritto il: mercoledì 20 maggio 2009, 9:16

Re: COPPIE GAY E PRUDENZA

Messaggio da *tommy* » domenica 14 giugno 2009, 21:09

La storia è carina....molto. Peccato che non tutti siano stati fortunati come loro con le chat!! auguroni marco e gabriele!

blueyes
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Iscritto il: giovedì 28 maggio 2009, 18:05

Re: COPPIE GAY E PRUDENZA

Messaggio da blueyes » lunedì 15 giugno 2009, 19:55

Mi si stringe il cuore....
Beati voi!!!!!!!!!!!!!!!!=)=)
buona fortuna!!! :D :D

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