Rapporto gay: tutta questione di attivo e passivo?
Rapporto gay: tutta questione di attivo e passivo?
Salve a tutti, è da un po' che non entro più in questo forum e ho deciso di postare questo topic perché avrei bisogno di alcuni chiarimenti riguardo la sessualità nella realtà gay.
Mi spiego meglio: sono iscritto da tempo ad un sito di incontri, anche se tuttavia non sono interessato a del sesso occasionale, bensì a fare conoscenze con altri ragazzi come me per stringere nuove amicizie e magari per qualcosa in più della semplice amicizia.
Tempo fa lessi un post di project riguardo l'affettività e la sessualità, e volevo dirgli che sottoscrivo le sue parole dalla A alla Z, sono pienamente d'accordo in tutto quello che dice, ed è per questo che non riesco a concepire come si possa far sesso con una persona senza provare il minimo interesse affettivo verso di essa.
Devo ammettere che, seppur molto scettico, in quel sito ho conosciuto anche ragazzi simili a me, interessati a (provare ad) impegnarsi in qualcosa di più serio della semplice amicizia, una relazione, ma nonostante l'affettività e le informazioni che ho letto riguardo all'amore gay sembra che la sessualità gay ruoti tutta intorno alla figura dell'attivo e del passivo.
Sembra che in un rapporto omosessuale, per essere tale, non debba mancare assolutamente il coito anale; insomma i ragazzi che ho incontrato finora (seppur più seri rispetto ad altri) avevano il chiodo fisso della penetrazione, e non mancavano domande come "ma tu ti senti attivo o passivo?", oppure "una volta dobbiamo fare questo" e così via.
Tutte queste cose non hanno fatto altro che mettermi in agitazione, io non mi ritengo né attivo né passivo, cioè io credo che la complicità e l'armonia di coppia si costruisca insieme, e che non esiste una parte attiva e passiva, esistono semplicemente pratiche che piacciono ad entrambi o che tutti e due prediligono, poi io potrei rinunciare benissimo al coito, anche perché alla fine ci sono altri metodi meno dolorosi e impegnativi per dare piacere al partner, e anche molto più sicuri.
Sono strano io che non sono interessato? Cioè io sto cominciando a preoccuparmi...
Poi un'altra domanda, visto che il coito in un rapporto omosessuale non è necessario come in un rapporto etero, quand'è che di fatto un gay perde la verginità?
Grazie per l'attenzione e per il vostro tempo.
Nico
Mi spiego meglio: sono iscritto da tempo ad un sito di incontri, anche se tuttavia non sono interessato a del sesso occasionale, bensì a fare conoscenze con altri ragazzi come me per stringere nuove amicizie e magari per qualcosa in più della semplice amicizia.
Tempo fa lessi un post di project riguardo l'affettività e la sessualità, e volevo dirgli che sottoscrivo le sue parole dalla A alla Z, sono pienamente d'accordo in tutto quello che dice, ed è per questo che non riesco a concepire come si possa far sesso con una persona senza provare il minimo interesse affettivo verso di essa.
Devo ammettere che, seppur molto scettico, in quel sito ho conosciuto anche ragazzi simili a me, interessati a (provare ad) impegnarsi in qualcosa di più serio della semplice amicizia, una relazione, ma nonostante l'affettività e le informazioni che ho letto riguardo all'amore gay sembra che la sessualità gay ruoti tutta intorno alla figura dell'attivo e del passivo.
Sembra che in un rapporto omosessuale, per essere tale, non debba mancare assolutamente il coito anale; insomma i ragazzi che ho incontrato finora (seppur più seri rispetto ad altri) avevano il chiodo fisso della penetrazione, e non mancavano domande come "ma tu ti senti attivo o passivo?", oppure "una volta dobbiamo fare questo" e così via.
Tutte queste cose non hanno fatto altro che mettermi in agitazione, io non mi ritengo né attivo né passivo, cioè io credo che la complicità e l'armonia di coppia si costruisca insieme, e che non esiste una parte attiva e passiva, esistono semplicemente pratiche che piacciono ad entrambi o che tutti e due prediligono, poi io potrei rinunciare benissimo al coito, anche perché alla fine ci sono altri metodi meno dolorosi e impegnativi per dare piacere al partner, e anche molto più sicuri.
Sono strano io che non sono interessato? Cioè io sto cominciando a preoccuparmi...
Poi un'altra domanda, visto che il coito in un rapporto omosessuale non è necessario come in un rapporto etero, quand'è che di fatto un gay perde la verginità?
Grazie per l'attenzione e per il vostro tempo.
Nico
Re: Rapporto gay: tutta questione di attivo e passivo?
Posso assicurarti che non sei l'unico a non cercare da un partner tali pratiche ( neanche io le cerco ) . Le altre persone sono attratte più dal fatto che sia un tabù che dalla pratica vera.
Un gay perde la verginità quando sente di averla persa
Un gay perde la verginità quando sente di averla persa
- Illuminist
- Messaggi: 144
- Iscritto il: lunedì 25 aprile 2016, 22:42
Re: Rapporto gay: tutta questione di attivo e passivo?
Ciao Nico, mi unisco anch'io alla cerchia di quelli che declinano il sesso anale.
Anche a me un po' di tempo fa è capitato di nutrire i tuoi stessi dubbi. Personalmente quel tipo di penetrazione mi fa senso in termini attivi e passivi, non ci vedo proprio nulla di eccitante e fino a un po' di tempo fa credevo che solo questo motivo fosse sufficiente per dire di non essere davvero gay. Poi informandomi un po' ho scoperto che in realtà le cose stanno un po' diversamente. Non credo proprio sia un motivo sufficiente per metterti in crisi! Io penso che sessualmente ognuno debba fare semplicemente quello che più gli piace, senza obblighi o complessi inutili. Una sessualità libera è una sessualità sana.
Anche a me un po' di tempo fa è capitato di nutrire i tuoi stessi dubbi. Personalmente quel tipo di penetrazione mi fa senso in termini attivi e passivi, non ci vedo proprio nulla di eccitante e fino a un po' di tempo fa credevo che solo questo motivo fosse sufficiente per dire di non essere davvero gay. Poi informandomi un po' ho scoperto che in realtà le cose stanno un po' diversamente. Non credo proprio sia un motivo sufficiente per metterti in crisi! Io penso che sessualmente ognuno debba fare semplicemente quello che più gli piace, senza obblighi o complessi inutili. Una sessualità libera è una sessualità sana.
Re: Rapporto gay: tutta questione di attivo e passivo?
(disco rotto lo so ma repetita juvant)
Il sesso non è un fatto fisico ma categoriale ed ha due sole regole Niko.
1) bisogna essere almeno in due perché non si da una separazione che possa prescindere dall'aver costituito mentalmente almeno un altro soggetto
2) deve essere un piacere per entrambi altrimenti è violenza o stupro
Ciò detto l'intesa sessuale amo vederla come un'alchimia in cui con la partner od il partner si confrontano posizioni che sono sempre e necessariamente mentali prima di esser fisiche. La cosa non è delle più semplici e non è detto che quella che può essere un'iniziale attrazione fisica si trasformi necessariamente in un'intesa sessuale.
Scende da questo che l'intero concetto di verginità è ridicolo. Nelle donne è stato collegato alla deflorazione cioè alla rottura dell'imene (che per altro molte donne non hanno fin dapprincipio) perché era comodo e possibile farlo a parte ogni altra considerazione ideologica. Ma il ridicolo nasce dal voler fisicizzare in qualche modo ciò che nasce dapprincipio categoriale.
Se proprio vuoi pensare ad una verginità è a mio avviso impossibile pensare ad alcunché d'altro che non si rinnovi ad ogni nuova relazione .
Il sesso non è un fatto fisico ma categoriale ed ha due sole regole Niko.
1) bisogna essere almeno in due perché non si da una separazione che possa prescindere dall'aver costituito mentalmente almeno un altro soggetto
2) deve essere un piacere per entrambi altrimenti è violenza o stupro
Ciò detto l'intesa sessuale amo vederla come un'alchimia in cui con la partner od il partner si confrontano posizioni che sono sempre e necessariamente mentali prima di esser fisiche. La cosa non è delle più semplici e non è detto che quella che può essere un'iniziale attrazione fisica si trasformi necessariamente in un'intesa sessuale.
Scende da questo che l'intero concetto di verginità è ridicolo. Nelle donne è stato collegato alla deflorazione cioè alla rottura dell'imene (che per altro molte donne non hanno fin dapprincipio) perché era comodo e possibile farlo a parte ogni altra considerazione ideologica. Ma il ridicolo nasce dal voler fisicizzare in qualche modo ciò che nasce dapprincipio categoriale.
Se proprio vuoi pensare ad una verginità è a mio avviso impossibile pensare ad alcunché d'altro che non si rinnovi ad ogni nuova relazione .
- progettogayforum
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- Iscritto il: sabato 9 maggio 2009, 22:05
Re: Rapporto gay: tutta questione di attivo e passivo?
Rinvio al Manuale ESSERE GAY - Biblioteca di Progetto Gay, basta scorrere la Home del forum per trovare il link, pag, 417-425, dove si può trovare una risposta documentata e seria basata su evidenze scientifiche.
BLOG PROGETTO GAY http://progettogay.myblog.it/
BLOG STORIE GAY http://nonsologay.blogspot.com/
SITO PROGETTO GAY https://sites.google.com/site/progettogay/
STORIE GAY E NON SOLO https://gayproject.wordpress.com/
BLOG STORIE GAY http://nonsologay.blogspot.com/
SITO PROGETTO GAY https://sites.google.com/site/progettogay/
STORIE GAY E NON SOLO https://gayproject.wordpress.com/
Re: Rapporto gay: tutta questione di attivo e passivo?
Grazie mille a tutti per le vostre risposte, davvero.
Project, ho consultato il manuale dell'omosessualità e la parte riguardante il coito anale l'ho trovata davvero molto illuminante e spiegata dettagliatamente e scientificamente.
I rapporti sessuali che ho avuto finora sono stati con ragazzi bisessuali, forse è anche per questo che mi sono sorti alcuni dubbi, del resto per loro, provando attrazione anche per le ragazze, la fantasia della penetrazione è normale.
Altrettanto interessante è stato il paragrafo riguardante la pornografia "gay", che spiega davvero tantissime cose e, alla luce di quello che ho letto, ritengo che ogni ragazzo gay dovrebbe leggere questa parte, perché sfata una immagine davvero distorta della sessualità gay.
In ultimo luogo volevo parlare dell'idea del "sesso completo", in riferimento al rapporto sessuale in cui è prevista la penetrazione.
Dopo essermi informato e aver sperimentato personalmente la sessualità gay, secondo me un rapporto può definirsi COMPLETO, quando tra i due partner c'è un'alta affettività e quando tra baci, abbracci, carezze, sfregamenti ecc. raggiungono l'apice del piacere.
Project, ho consultato il manuale dell'omosessualità e la parte riguardante il coito anale l'ho trovata davvero molto illuminante e spiegata dettagliatamente e scientificamente.
I rapporti sessuali che ho avuto finora sono stati con ragazzi bisessuali, forse è anche per questo che mi sono sorti alcuni dubbi, del resto per loro, provando attrazione anche per le ragazze, la fantasia della penetrazione è normale.
Altrettanto interessante è stato il paragrafo riguardante la pornografia "gay", che spiega davvero tantissime cose e, alla luce di quello che ho letto, ritengo che ogni ragazzo gay dovrebbe leggere questa parte, perché sfata una immagine davvero distorta della sessualità gay.
In ultimo luogo volevo parlare dell'idea del "sesso completo", in riferimento al rapporto sessuale in cui è prevista la penetrazione.
Dopo essermi informato e aver sperimentato personalmente la sessualità gay, secondo me un rapporto può definirsi COMPLETO, quando tra i due partner c'è un'alta affettività e quando tra baci, abbracci, carezze, sfregamenti ecc. raggiungono l'apice del piacere.
Re: Rapporto gay: tutta questione di attivo e passivo?
No Niko questa volta mi dispiace. Non mi sento interamente d'accordo. E ritengo quel passo del manuale ideologicamente una tra le cose più revocabili.Niko ha scritto:Grazie mille a tutti per le vostre risposte, davvero.
Project, ho consultato il manuale dell'omosessualità e la parte riguardante il coito anale l'ho trovata davvero molto illuminante e spiegata dettagliatamente e scientificamente.
I rapporti sessuali che ho avuto finora sono stati con ragazzi bisessuali, forse è anche per questo che mi sono sorti alcuni dubbi, del resto per loro, provando attrazione anche per le ragazze, la fantasia della penetrazione è normale.
Altrettanto interessante è stato il paragrafo riguardante la pornografia "gay", che spiega davvero tantissime cose e, alla luce di quello che ho letto, ritengo che ogni ragazzo gay dovrebbe leggere questa parte, perché sfata una immagine davvero distorta della sessualità gay.
In ultimo luogo volevo parlare dell'idea del "sesso completo", in riferimento al rapporto sessuale in cui è prevista la penetrazione.
Dopo essermi informato e aver sperimentato personalmente la sessualità gay, secondo me un rapporto può definirsi COMPLETO, quando tra i due partner c'è un'alta affettività e quando tra baci, abbracci, carezze, sfregamenti ecc. raggiungono l'apice del piacere.
Come si può in tutta onestà liquidare la sessualità anale come uno scimmiottamento di una "sessualità etero" quando il discrimine più o meno autoritario e/o classista che dir si voglia era appunto tra un "penetrare od essere penetrati" secoli e secoli prima che le stesse determinazioni "omo ed "etero" fossero linguisticamente definite ed in maniera del tutto indipendente dal genus/gender?
Eh suvvìa ragazzi ma de che stamo a parlà ^_^ ? Quello, amio avviso, è un passo che occorrerebbe emendare/ripensare.
Re: Rapporto gay: tutta questione di attivo e passivo?
Ciao Niko, la questione che poni è effettivamente ricorrente da quel che leggo, dato che in Italia se non si fa educazione sessuale nelle scuole per gli etero, figurati per noi omosessuali quanta confusione ci possa essere sull'argomento.
Fermo restando che i dati riportati nel manuale sono il risultato di studi effettuati, resta il fatto che il sesso anale è una possibiltà, a mio avviso, di esprimere la propria sessualità con un partner. Ci sarà pure una maggioranza di omosessuali che non lo pratica per motivi fisici e/o perché non ne trae piacere, ed evidentemente tu sei tra questi, ma ciò non toglie che ci sono anche quelli che lo praticano con naturalezza. Personalmente da quando mi sono accettato non ho più avuto problemi a immaginare di avere anche rapporti anali (parlo di immaginazione essendo ancora vergine) e anzi mi rendo conto che il peso del giudizio sociale su questa pratica sia stato inibente nel mio percorso di accettazione. Dico questo perché non credo affatto che la preferenza per questa pratica sia il risultato dell'assimilazione di modelli stereotipati della sessualità gay, almeno nel mio caso, semplicemente credo che dipenda molto dalla natura individuale. Così come sicuramente esistono gay che non lo praticano, esistono gay che desidererebbero farlo, ma non lo fanno per via dei pregiudizi assimilati.
Alla fine la risposta migliore te l'ha data Agis e concordo con ogni singola parola che ha scritto. Alla fine la sessualità andrebbe vissuta nella maniera più spontanea, non ci devono essere delle pratiche standard, ma solo quelle che si preferiscono.
Il fatto che i ragazzi che ti contattano ti chiedano se tu sia attivo o passivo dimostra solo che la loro conoscenza della sessualità è lacunosa. Sarebbe una buona cosa se tu riuscissi a frequentare più gay che bisessuali, in modo da trovare una dimensione più adatta a te.
Comunque sia, indipendentemente dalle pratiche che preferiamo, dovremmo cercare di contribuire noi per primi ad eliminare certi pregiudizi sul sesso, del quale il rapporto anale risulta essere ancora oggi uno dei maggiori tabù. E su questo pesa una certa mentalità maschilista dura a morire in questo paese...
Fermo restando che i dati riportati nel manuale sono il risultato di studi effettuati, resta il fatto che il sesso anale è una possibiltà, a mio avviso, di esprimere la propria sessualità con un partner. Ci sarà pure una maggioranza di omosessuali che non lo pratica per motivi fisici e/o perché non ne trae piacere, ed evidentemente tu sei tra questi, ma ciò non toglie che ci sono anche quelli che lo praticano con naturalezza. Personalmente da quando mi sono accettato non ho più avuto problemi a immaginare di avere anche rapporti anali (parlo di immaginazione essendo ancora vergine) e anzi mi rendo conto che il peso del giudizio sociale su questa pratica sia stato inibente nel mio percorso di accettazione. Dico questo perché non credo affatto che la preferenza per questa pratica sia il risultato dell'assimilazione di modelli stereotipati della sessualità gay, almeno nel mio caso, semplicemente credo che dipenda molto dalla natura individuale. Così come sicuramente esistono gay che non lo praticano, esistono gay che desidererebbero farlo, ma non lo fanno per via dei pregiudizi assimilati.
Alla fine la risposta migliore te l'ha data Agis e concordo con ogni singola parola che ha scritto. Alla fine la sessualità andrebbe vissuta nella maniera più spontanea, non ci devono essere delle pratiche standard, ma solo quelle che si preferiscono.
Il fatto che i ragazzi che ti contattano ti chiedano se tu sia attivo o passivo dimostra solo che la loro conoscenza della sessualità è lacunosa. Sarebbe una buona cosa se tu riuscissi a frequentare più gay che bisessuali, in modo da trovare una dimensione più adatta a te.
Comunque sia, indipendentemente dalle pratiche che preferiamo, dovremmo cercare di contribuire noi per primi ad eliminare certi pregiudizi sul sesso, del quale il rapporto anale risulta essere ancora oggi uno dei maggiori tabù. E su questo pesa una certa mentalità maschilista dura a morire in questo paese...