UN RAGAZZO GAY DEPRESSO

Solitudine, emarginazione, discriminazione, omofobia...
noino!
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Re: UN RAGAZZO GAY DEPRESSO

Messaggio da noino! » sabato 31 luglio 2010, 20:05

@ Telemaco
«E do anche il benvenuto a noino! Sai mi incuriosiscono un po' i tuoi accenni alle dinamiche familiari, magari una volta potremmo tornare a chiacchiarare in proposito in un altro thread!»... beh si potrebbe... perché no :-)

@ Emi78
«Diciamo che ci sono tutta una serie di cause e la principale è il solito innamorarsi di una persona etero, che non sa di te nè della tua omossessualità, il fatto che ti affezioni alla sua presenza ogni giorno» la mia situazione era però un po' diversa... ti posso comunque capire... io ho conosciuto questa persona sapendo che era gay (o bisex non sapeva neanche lui)... all'inizio come semplice amicizia poi era diventata... morbosa... non potevo fare a meno dio vederlo... volevo stare sempre con lui... forse me n'ero innamorato veramente... però sono esploso... sarà stata paura, l'unica cosa è che non me la sono sentita di proseguire questa storia... e adesso mi sento in un limbo angoscioso... avrò sempre paura? riuscirò a sbloccarmi? a non farmi tutte queste pippe mentali?

PS io sono di Milano

Aquilotto
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Re: UN RAGAZZO GAY DEPRESSO

Messaggio da Aquilotto » sabato 14 agosto 2010, 23:45

Noino!, emi78, mi ritrovo alla lettera con tutto quello che scrivete.
Tristezza, "depressione" ovvero quello stato di malessere cosmico e permanente... io che di anni ne ho 21, mio malgrado li conosco bene. Non siete soli!

La voglia di combattere di cui parla Telemaco è quella che dovrei trovare anch'io.

Se avete voglia di parlarne..., spero ne avremo l'occasione
Se io sapessi cosa mi fa bene
se io sapessi cosa mi fa male
nella marea di cose e di persone che c'ho intorno
se non tradissi le mie pulsioni vere
potrei sul serio diventare
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Aquilotto
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Re: UN RAGAZZO GAY DEPRESSO

Messaggio da Aquilotto » sabato 14 agosto 2010, 23:55

progettogayforum ha scritto: . . . un umore depresso che si manifesta come senso di impossibilità di agire, sentirsi bloccati e impotenti, pensare di avere un destino di infelicità. Queste cose spesso si connettono per i ragazzi gay al non avere una vera e seria vita affettiva e sessuale e nel percepirne la necessità e nello stesso tempo l’impossibilità. L’umore depresso inchioda in una posizione passiva e si concretizza in una serie di rinunce e di svalutazioni di principio: “tanto è inutile”, “a me dello studio non interessa nulla”, “non sarò mai felice”, ecc. ecc.. L’umore depresso può portare a stati di disagio profondo. . . .
Chi l'ha scritto? Le mani di Progettogay o le mie? Progettogay, se hai mai tenuto un conto di quante persone hai incontrato che si sentono esattamente così, aggiungi +1
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noino!
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Re: UN RAGAZZO GAY DEPRESSO

Messaggio da noino! » venerdì 27 agosto 2010, 9:03

Quoto in pieno anch'io Aquilotto!!!
Oltre all'umore depresso si aggiunge la nota dolente dell'affettività che dovrebbe aiutare a sentirsi più leggeri, forse, invece non fa altro che aggiungere un forte peso... se ne ha bisogno, ma si cerca di evitarlo... E non sai più dove sbattere la testa!

Daniele
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Re: UN RAGAZZO GAY DEPRESSO

Messaggio da Daniele » martedì 7 giugno 2011, 16:55

Ciao anch' io come, a quanto pare, altre persone ("fortunatamente". Credo la solidarietà aiuti molto in questi casi, e sta a certificare che...NON SIAMO SOLI e non siamo gli unici che hanno questo "problema").

Anch'io ho 22 anni e per anni ho negato agli altri e soprattutto a me stesso la mia omosessulità....Ho coperto e represso da sempre la mia situazione, tant è che sono stato capace anche d fidanzarmi durante il Liceo con diverse ragazze!

Ora purtroppo possiamo affermare con certezza che sono arrivato al tracollo e sto vivendo da 2/3 settimane un periodo veramente difficile, angosciante e deprimente (nonostante non voglia pronunciare questa parola...ma ho realmente paura d esserlo durante le mie acute crisi che vivo a periodi) e parlo di questa mia situazione con la mia psicoterapeuta! Dopo due sedute la situazione è la stessa (credo e spero sia normale...ma anch'io <ho fretta d "guarire"> :D ).

Non ho mai avuto rapporti con ragazzi perchè l' idea mi turba abbastanza. Non so se sarei in grado d accettare il mio orientamento sessuale e se dopo averlo accettato sarò felice, poichè anch io condivido tutto quello che è stato scritto in questa discussione. Attualmente vedo tutto nero, vorrei tanto avere delle rassicurazioni del tipo "ma si che ce la farai! Tutti ce la fanno" per cui sto scrivendo proprio per avere news sul vostro "stato d umore"/ situazione dopo circa un anno dalla vostra pubblicazione!

Mi sto accorgendo che praticamente la mia adolescenza (e a questo punto tutta la mia vita visto che ho 23 anni) è stata realmente frutto di copertura e repressione. Non è stata VERA VITA, e credo che sia dovuto proprio a questo il mio perenne umore malinconico, pessimista (COSMICO d leopardiana memoria). Ci sono momenti, minuti e/o periodi (minimi in durata d tempo e frequenza)in cui tutto invece mi sembra possibile, in cui vedo tutto e soprattutto la mia situazione con ottimismo.

Attualmente sto malissimo, alcuni periodi non riesco a concentrarmi, il risveglio al mattino è a dir poco pessimo (non faccio altro che rimurginare e pensare alla mia situazione critica e mi chiedo pernnemente domande del tipo "ce la farò?" "come farò?" "quanto tempo dovrò ancora soffrire?")

Spero d trovare aiuto sia in questo forum (sia nella mia psicoterapeuta!)

PS_Sapete dirmi se con l'aiuto della psicoterapia si giunge ad 1 soluzione? Se si in termini d tempo?

Grazie Mille a tutti! Sento d non essere solo! In attesa di una Vs risposta vi ringrazio in anticipo! :)

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Telemaco
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Re: UN RAGAZZO GAY DEPRESSO

Messaggio da Telemaco » martedì 7 giugno 2011, 18:16

Ciao Daniele benvenuto! :D

Non ti devi allarmare se le cose procedono a rilento, si tratta di un percorso che ha bisogno di tempi fisiologici per completarsi da sè; una auitino professionale certamente può aiutarti a manenere un punto di vista esterno sulle cose e a velocizzare ciò che comunque potresti benissimo fare con le tue forze.

Devi darti un po' di tempo e un po' di serenità per riflettere su te stesso, su ciò che ti fa sentire bene e su ciò che potrebbe renderti felice in futuro; lo sconforto in fin dei conti è una cosa a sè stante rispetto all'omosessualità, c'è in tante occasioni e bisogna comunque combatterlo, tutti ogni tanto ci hanno a che fare indipendentemente dall'orientamento sessuale. Vedrai che non sarà difficile venirne a capo, è solo che serve sempre una bella dose di pazienza e un po' di propositività; fare qualche progetto per il futuro ti aiuterà moltissimo a renderti conto che se sei in una situazione di depressione essa è solo momentanea e transitoria. Comunque la fretta di "stare bene" mi dice che troverai molto presto la strada per sentirti meglio!

Scoprirai che felicità e orientamento sessuale sono due cose scollegate, una non dipende dall'altro: essere gay o etero è un semplice e neutrale dato di fatto; poi trovare la felicità dipenderà da ben altre cose, che potrai sperimentare pian piano quando troverai la prospettiva giusta per impostare la realizzazione delle tue ambizioni e dei tuoi desideri. :)
# Non basta un giorno di freddo per gelare un fiume profondo.
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Re: UN RAGAZZO GAY DEPRESSO

Messaggio da progettogayforum » martedì 7 giugno 2011, 18:37

Ciao Daniele, condivido completamente quello che scrive Telemaco, qualche nota di depressione possono averla tutti e l’idea che la depressione derivi dall’essere gay non ha nessun senso. Troppo spesso si scaricano sul fatto di essere gay responsabilità di disagi che hanno origini del tutto diverse. La depressione non è gay o etero, ma esiste in modo sostanzialmente sovrapponibile sia tra i gay che tra gli etero. Le ragioni sono spesso legate all’ambiente familiare, al disagio sul posto di lavoro, alla perdita del lavoro, alla vedovanza e a mille altre cose. Un gay non è più esposto di un etero alla depressione, vive se mai una forma di depressione con delle dinamiche particolari che si possono benissimo superare e la prima terapia è la socializzazione. Il senso di pessimismo ci può essere ma molte sensazioni negative si possono superare semplicemente prendendo atto della reale consistenza oggettiva delle cose che ci fanno paura. C’è gente che ha il terrore dei fantasmi ma i fantasmi non esistono. La paura si supera solo rendendosi razionalmente conto che i fantasmi non esistono. E un ragionamento simile vale anche per la paura di essere gay. Chi non sa di cosa si sta parlando in concreto e si fa spaventare dai discorsi di gente che a sua volta non ha la più pallida idea di quello di cui sta parlando non può che avere paura, ma quando poi cerca di rendesi conto seriemente delle cose la paura svanisce. Certo, se consideri gay i locali gay, le chat erotiche e il sesso per gioco, beh, non mi meraviglia che alla fine tu ti senta spaventato da queste cose, ma essere gay con queste cose non ha nulla a che vedere. Essere gay significa innamorarsi di un ragazzo, creare un rapporto affettivo profondo, destinato a durare nel tempo, essere gay è un modo di amare. Se comincerai a vedere le cose in questa prospettiva il fatto di essere gay non solo non ti spaventerà più ma anzi ti sembrerà la tua realizzazione vera, il tuo modo di essere te stesso amando una altro ragazzo. Queste cose non sono favole, accadono realmente. Aggiungo una cosa, per non avere paura di essere gay bisogna conoscere altri ragazzi gay “con una visione del mondo simile alla propria”, solo così ci si rende conto che si può benissimo essere gay ed essere felici e le paure si mettono completamente da parte, a questo fine il forum e la chat di Progetto Gay possono avere una utilità reale.
Benvenuto Daniele!!!

Alyosha
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Re: UN RAGAZZO GAY DEPRESSO

Messaggio da Alyosha » martedì 7 giugno 2011, 19:30

(nonostante non voglia pronunciare questa parola...ma ho realmente paura d esserlo durante le mie acute crisi che vivo a periodi) e parlo di questa mia situazione con la mia psicoterapeuta! Dopo due sedute la situazione è la stessa (credo e spero sia normale...ma anch'io <ho fretta d "guarire"> :D ).

Mi sto accorgendo che praticamente la mia adolescenza (e a questo punto tutta la mia vita visto che ho 23 anni) è stata realmente frutto di copertura e repressione. Non è stata VERA VITA, e credo che sia dovuto proprio a questo il mio perenne umore malinconico, pessimista (COSMICO d leopardiana memoria). Ci sono momenti, minuti e/o periodi (minimi in durata d tempo e frequenza)in cui tutto invece mi sembra possibile, in cui vedo tutto e soprattutto la mia situazione con ottimismo.
Mi sento di scriverti nanzitutto perché noto molte somiglianze nella tua storia con la mia, se non fosse per l'età che però dovrebbe consolare più te che me :). La mia esperienza dopo un anno circa è in realtà semplice. All'inizio sembra una cosa di un peso e rilevanza estrema, sembra anche una cosa debba cambiarti il mondo. Senti l'esigenza di dirlo in giro, più che per l'esigenza di dirlo per segnare un confine a te stesso, un punto di non ritorno. Ero anche abbastanza angosciato dall'idea del mio futuro. Adesso se devo essere sincero è una cosa fra le altre, che non mi risolve le cose e non me le aggiusta. Le difficoltà a costruire relazioni restano esattamente identiche a prima, forse si complica pure un pò la storia, per via di difficoltà oggettive. Se mi chiedi cos'è cambiato è solo una maggiore consapevolezza di come stanno le cose. E anche una maggiore dignità che do a me stesso quando desidero certe cose. Le ho ripulite un pò della sporcizia con la quale me le avevano consegnate.
E' cambiato molto il mio rapporto con la donna invece. Come te anch'io mi sono imposto molti paletti che mi hanno proprio portato dall'altro lato. Sono molto più sereno perché comunque so che una donna non potrei comunque costruirci un rapporto di coppia e non esercito più questa pressione su me stesso. Anzi cerco proprio di non esercitare pressioni su me stesso. Rilassarmi e darmi i tempi e i modi per mettermi in ascolto. Già questo mi rilassa molto perché se non mi risolve il problema almeno evita di farmelo vivere con senso di panico. Per il resto te l'hanno già scritto, la maggior parte dei problemi non riguardano l'omosessualità in quanto tale (e qualche volta neanche l'idea di doverlo accettare). Sono difficoltà più ampie e modi di viversi le proprie emozioni particolari. Inibizioni che forse centrano con la repressione sessuale forse con un modo "sbagliato" di viversi al dimensione affettiva nel suo complesso. La sensazione che descrivi l'ho perfettamente presente e chiamarla in qualche modo mi è sempre sembrato riduttivo.
Io penso che tu abbia fatto bene a iniziare questo percorso, perché comunque parlare chiaramente a te stesso della tua omosessualità è certamente un tassello fondamentale.
Molte cose le hai capite e certamente ti stai concedendo la possibilità di rileggere tutto sotto una luce nuova, perché tutte le cose acquistano una luce diversa e questo mi sembra già tanto importante. Più che ad accettare la tua omosessualità, dovresti porti come obiettivo quelo di stare bene con te stesso penso. Il resto viene molto da sé ed è giusto che sia così.
Un abbraccio

Daniele
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Re: UN RAGAZZO GAY DEPRESSO

Messaggio da Daniele » domenica 19 giugno 2011, 1:36

Vi ringrazio infinitamente...@progettogayforum @boy-com @Telemaco!!!

Avete colto perfettamente la mia situazione...! Anch' io ho voglia d dirlo (non sbandierarlo..anche perchè non avrebbe senso) alle persone a cui tengo di più (1, 2...) a "titolo informativo". Credo possa aiutarmi confrontarmi con qualche amico (amico intendo VERO AMICO...di cui ho certezze), forse potrei trovare conforto/spinta ad accettarmi più "velocemente" e con meno interrogativi ossessivi e/o sofferneze!

Allo stesso modo il mio obiettivo, al momento, non è quello d dirlo bensì accettare ciò che realmente sono...STARE BENE CON ME STESSO! Se potessi a questo punto non lo direi nemmeno, non so però se confidarmi con qualcuno (come v dicevo sopra) debba essere un passaggio obbligato...(ripeto..possa aiutarmi ad accettare ciò che sono)! Non so voi come avete fatto? QUanto è durato questo pessimo periodo...al di là del fatto che si tratta sicuramente di percorsi personali e quindi soggettivi! (vi chiedo in modo assilante questo perchè puntualemente quando non ho nulla da fare e sono a casa solo...per cui 2 3 gg a 7imana sono ossessionato da questo pensiero iper-ricorrente che mi occupa tutta la giornata e m impedisce d stare tranquillo!)

Mi Auguro andrà tutto per il meglio...in effetti "NON SI PUò AVERE PAURA DEI FANTASMI SE I FANTASMI NON ESISTONO" cit. :) !

Grazie 1000000000 ragazzi! Un abbraccio!

Alyosha
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Re: UN RAGAZZO GAY DEPRESSO

Messaggio da Alyosha » domenica 19 giugno 2011, 2:27

Daniele innanzitutto complimenti per "7imana" scritto così e pensare che credevo di aver visto di tutto nella vita :lol:. Guarda purtroppo può sembrare una banalità, ma la prima cosa che dovresti cercare di fare e rilassarti su questa cosa. Purtroppo l'ansia è come la panna monta molto da sola quando uno comincia a frullare con la testa. E' chiaro che qualunque cosa tu debba fare devi prima metterti nelle giuste condizioni per farla. Devi assolutamente cercare di rilassarti, provare a darti obiettivi e dedicare tempo a stesso. Il resto lascialo correre un pò da solo. Nel frattempo cerca un pò di capire cosa è il mondo gay per se stesso. Sia per la sua complessità oggettiva che per la tua. Ci sono molti film qui sul forum, noin so se lo hai già fatto, ma prova a vederne qualcuno. Ci sono romanzi, articoli, discussioni qua sul forum e persone con el quali qua puoi confrontarti senza rischi. Proprio epr questo fallo con molta disinvoltura, perché non ti costa nulla e non implica una scelta su cosa essere. Penso sia il modo migliore questo... E comunque i fantasmi fanno paura proprio perchè non esistono e proprio l'idea di questa ombra dai contorni così sfumati, queste voci che gridano dal fondo che paiono rincorrerci che fanno paura. Non sò se l'hai già visto ma parlando così mi viene in mente il sesto senso. Sto bambino che scappa in continuazione da fantasmi che credeva volessero fargli del male e invece volevano solo essere ascoltati e aiutati. Prova a farci quattro chiacchere con i tuoi di fantasmi vedi che succede;).

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