Ho bisogno di aiuto per capire. Sto molto male

L'accettazione dell'identità gay, capire di essere gay
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morse91
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Ho bisogno di aiuto per capire. Sto molto male

Messaggio da morse91 » venerdì 6 gennaio 2017, 1:05

Salve a tutti gentili utenti del forum.
Vi chiedo un profondo aiuto
Partirò facendo delle premesse riguardanti una situazione di forte disagio che ormai vivo da quasi dieci anni e che mi sta letteralmente rendendo la vita un inferno. Vi chiedo di pazientare se userò termini espliciti ma con problemi riguardanti la sessualità talvolta si necessita di terminologie chiamiamole "dirette". Premetto, che il post sarà piuttosto lungo e che quindi invito a rispondere solamente a chi effettivamente leggerà fino all'ultima riga di quanto sto per dire, per evitare di crearmi ancora più confusione. Chiedo infine di non essere giudicato come perverso poichè cercherò di elencare in maniera più oggettiva possibile i fatti dando piu informazioni possibili e che venga usato un minimo di tatto.

Sono un ragazzo di 25 anni e a periodi alterni mi sovrasta il dubbio di essere omosessuale/bisessuale. Perchè? perchè tendenzialmente ho il desiderio/fantasia di praticare una fellatio e perchè l'organo sessuale maschile mi eccita per motivi che non comprendo. Tutto è cominciato a 17 anni quando, navigando su internet, per caso mi imbattei in una stupida pagina dove dichiaravano che chi cercava di fare l'auto fellatio era gay. Con l'ingenuità di allora, senza cogliere il lato ironico, cominciai a pormi delle domande e fu esattamente da quel giorno che si aprì il vaso di pandora che diede il via ad una depressione che mi accompagna tutt'ora. Da quel momento in poi avrei scavato dentro me stesso fino a perdermi nei meandri della mia mente per rispondere alla domanda "sono omosessuale?" Forte anche l'insicurezza che mi avevano creato dei ragazzini della mia infanzia che mi additavano sempre come "finocchio" per il mio aspetto gracile e per stupidi dettagli ai quali i bambini si attaccano diventando davvero perfidi, fu il fatto di chiedermi se fossi omosessuale che mise in discussione completamente me stesso. Entrai in psicoterapia (cosa già fatta negli anni precedenti visto la mia vicissitudine familiare tragica dove i miei genitori mi usavano come oggetto contenzioso per farsi del male a vicenda e altri traumi che non ho voglia di spiegare) dove cercavo costantemente la conferma nella figura del psicoterapeuta il quale mi disse che questa era solo un'ossessione e che nascondeva tutt'altro che omosessualità. Le raccontavo del fatto che da bambino, verso gli 8/9 anni praticavo giochi a sfondo erotico con un amichetto del tempo e che questo primo imprinting mi era rimasto impresso associando la figura del pene come oggetto di eccitamento. Cominciai, da quel periodo in poi, a fare uso di psicofarmaci seretoninergici e ansiolitici per placare la mia costante ed eccessiva ansia. Tutti questi dubbi, il continuo scavare nella mia mente per cercare conferme, il mettermi alla prova con il porno e il consumo modico di cannabis che al tempo facevo non mi facevano dormire la notte e di conseguenza non riuscivo ad andare a scuola e a condurre una vita normale. Con l'inizio della pubertà invece, cominciai a essere attratto in maniera esclusiva, specialmente a livello sessuale, dalle ragazze tanto che a 16 anni trovai la prima che mi capitò sotto mano e me la portai a letto. Mi masturbavo pensando alle ragazze, alla barista bionda del bar della stazione, alla mia compagna di classe e mai mi sono masturbato pensando ad un ragazzo in particolare.
Questa ossessione, comunque, si concluse dopo quasi un anno e mezzo di travagli e sofferenze promettendo a me stesso che nel momento in cui mi sarei innamorato di un ragazzo, mi sarei definito omosessuale. Ho sempre avuto ragazze, ho sempre cercato il sesso con le donne (del quale prediligo praticare il sesso orale) e non mi sono mai sentito schifato o a disagio nel fare sesso con una ragazza. Ho avuto relazioni lunghe e corte, molte delle quali mi coinvolgevano molto emotivamente e le volte in cui venivo scaricato soffrivo come un cane. Mi sono masturbato pensando a donne in carne ed ossa e davanti a porno lesbo senza aver nessun tipo di repulsione se non quella dettata dall'ansia per il mio costante mettere alla prova i miei desideri. La curiosità verso il mondo gay mi ha sempre e comunque in qualche modo interessato, sia per l'ambiente festoso ed eccentrico, sia per la crociata estremamente coraggiosa per affermare i propri diritti e sia perchè, comunque, le persone omosessuali che ho conosciuto sono sempre state molto aperte di pensiero e in linea con i miei ideali di uguaglianza. Non nascondo che ho "bazzicato" per l'ambiente gay, ogni tanto, anche per vedere a che tipo di mondo mi sarei dovuto affacciare se un giorno mi dovessi scoprire omosessuale.
Succede che a 23 anni mi innamoro di una ragazza, un amore folle, pazzesco, tormentato, estremamente passionale con una intesa e un eccitamento sessuale ineguagliabile. Questa storia trascinata dai nostri sbalzi d'umore finisce dopo due anni e mezzo lasciando in me una freddezza di cuore mai provata prima per via dell'enorme sofferenza provocata ogni qual volta che ci allontanavamo (chiesi addirittura il ricovero psichiatrico pur di placare il male che mi contorceva le budella perchè ero stato lasciato). Durante la relazione, sebbene non ci fosse nessun tipo di problema sessuale, ci furono delle volte in cui il dubbio della mia omosessualità latente risaliva, finivo con cercare conferme nel porno aumentando ancora più l'ansia e dopo un pò dimenticavo l'accaduto. Periodo di pausa di qualche mese e poi ciclicamente il dubbio ritorna (non in maniera invalidante come anni fa) tanto da farmi pensare che soffrissi di DOC (non mi è mai stata fatta una diagnosi di disturbo psichiatrico). Ci lasciamo, o almeno, io lascio lei per la ragazza con la quale sto tutt'ora e per la quale non sento di provare un estremo coinvolgimento emotivo, sentimentale e sessuale come "la mia ex storica" perchè questo dubbio è ritornato in maniera molto forte. Sono una persona che non riesce a vivere nella menzogna, almeno non per tanto tempo, e non riesco a lasciarmi andare completamente con lei perchè non capisco se io debba porre fine a questi miei dubbi di omosessualità latente provando qualche esperienza lasciando lei, per rispetto nei suoi confronti e per l'amore che prova.
Aggiungo inoltre che questi miei dubbi sono ritornati ad essere molto presenti nella mia testa nel momento in cui ho deciso di mia spontanea volontà di smettere con gli antidepressivi dopo 8 anni di terapia (ma che forse riprenderò vista la mia natura ansiosa ed ossessiva).

Ora vengo al punto: non capisco, ad oggi, esattamente il mio orientamento sessuale. Adoro le donne, il loro corpo (riguardo al sesso, mi eccito molto praticare a loro del sesso orale e pure i loro piedi...) il loro carattere, ma se penso di praticare sesso orale ad un pene vado in erezione e mi eccito molto. Riesco a distinguere le mille sfumature della bellezza femminile e ho sviluppato i miei gusti personali (mi piace bionda, mora, formosa ecc.) mentre con gli uomini non ho questa netta sensibilità. So distinguere un uomo da bello e brutto, ma non saprei dire se mi piace o no. Non subisco il fascino dell'uomo perchè non lo vedo come oggetto di desiderio o come qualcuno di cui mi potrei innamorare, sono solo ossessionato dal pene. La mia masturbazione non saprei dire in che chiave avviene. Se guardo un porno con due lesbiche mi eccito. Se vedo un porno gay mi eccito principalmente nella scene di sesso orale. Mi eccita tutto il sesso, sia etero che omo, potrei andare in erezione molto facilmente. Mi masturbo principalmente guardando me stesso allo specchio mentre vado in erezione. Ho fatto sogni erotici sia omo che etero, gli ultimi a distanza di un giorno l'uno dall'altro (in quello etero sognavo di fare sesso con una sconosciuta, in quello omo venivo penetrato) alimentando sempre di più la mia confusione. Ho avuto l'idea di provare molte volte, ma non ho mai sentito l'impulso che mi faceva prendere l'iniziativa o che mi avrebbe permesso di lasciarmi andare sebbene abbia avuto occasioni. Non riesco a placare questi pensieri e vivere la mia sessualità serenamente e soprattutto liberamente con la mia ragazza perchè ho paura di prenderla in giro e di, magari, trovare il coraggio di provare una esperienza omosessuale in tarda età come spesso avviene, e di scoprirmi gay a 40 anni rovinando oltre la mia di vita, soprattutto quella di una persona che non centra nulla. Voglio vivere liberamente senza paure nel dire "eh si, ma guarda che potresti scoprirti gay da un momento all'altro". Mi chiedo soprattutto se non ho sviluppato attrazione verso l'uomo nella sua totalità semplicemente perchè inconsciamente la sto reprimendo e che se trovassi il coraggio di lasciarmi andare magari rivelerei la mia vera natura.Voglio amare ed essere amato, senza fare distinzione di sesso o razza, l'importante è trovare serenità e sconfiggere queste paure che mi stanno facendo vivere con il freno a mano.

A chiunque riuscirà a dare una chiave di lettura e mettere un po di ordine in tutto questo casino, ringrazio infinitamente. Dietro allo schermo, mentre scrive, non c'è un perverso o un vecchio arrapato, ma semplicemente un ragazzo che ha sofferto e soffre molto e che a 25 anni, si è stancato di soffrire. Tutti meritiamo di essere felici, l'importante sta nel non nuocere la felicità e la liberta altrui e se dovessi essere felice come omosessuale, poco importa. Sarei felice e basta

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agis
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Re: Ho bisogno di aiuto per capire. Sto molto male

Messaggio da agis » venerdì 6 gennaio 2017, 9:14

Vabbè divento ripetitivo, lo so, ma repetita juvant.
Project è più bravo di me in queste classificazioni ma, da come racconti le tue fantasie, se proprio tu giudicassi personalmente necessario inquadrarti/etichettarti da qualche parte mi sembrerebbero fantasie di un bisessuale con prevalenza etero.
Ciò detto, tu, insieme a molti altri ragazzi di cui ho letto le storie da queste parti, cadi a mio avviso nell'errore di legare la tua felicità od infelicità ad una attività sessuale pura e semplice.
Senza doversi basare su particolari psicologismi, basta semplicemente osservare come usiamo la nostra lingua nell'espressione della nostra attività mentale.
La nostra lingua ha tre termini per definire il piacere progressivamente crescente che tu/io/noi tutti potremmo provare nel relazionarci con l'altra/o

amicizia/simpatia
affetto
amore


ne ha poi un'altra

sesso


che può tranquillamente accompagnarsi a tutte le tre precedenti come può prescinderne tanto è vero che un/a escort può fare tranquillamente sesso con il/la cliente di turno senza provare il minimo impegno emotivo nei suoi confronti.
Essendo pensabile che gli impegni emotivi descritti dai primi tre termini siano legati nella nostra specie (ma anche in molte altre) ad un maggior sviluppo mentale e cerebrale non vedo il motivo per cui dovremmo legare la nostra felicità/infelicità ad un'attività che anche lumache e lombrichi intraprendono forse con soddisfazione o, quanto meno guidate/i da un istinto di piacere sprovvisto tuttavia di qualsivoglia coloritura emotiva. Certo non sto a negarti che una relazione viaggia a meraviglia quando all'amore riesci a sovrapporre il sesso
ma, su un piano pratico, non legherei, in quanto umano, la mia felicità ai modi dei miei invertebrati preferiti e, sebben io sia mooolto mangiapreti per motivi che non sto ad approfondirti, parafrasando leggermente Sant'Agostino mi sentirei di consigliarti:

ama! E fa sesso un po' come vuoi :lol:

Ciao! ;)

Alyosha
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Re: Ho bisogno di aiuto per capire. Sto molto male

Messaggio da Alyosha » venerdì 6 gennaio 2017, 11:52

Caro dovresti un po' sgrassare il racconto perché c'è davvero troppa zuppa e leggerlo risulta indigesto. Lo dico sopratutto rispetto a te, credo potrebbe farti bene ripercorrere quello che hai scritto, mettendo ordine e togliere quello che credi non centri nulla. Di importante ho capito che hai interrotto i farmaci, non ho poi capito, se hai contestualmente interrotto anche la psicoterapia, se ne fai una, ne se lì hai interrotti supportato dal professionista o motu proprio. Capisco poi che sei fidanzato con una ragazza rispetto a cui non provi lo stesso coinvolgimento affettivo e sessuale che provavi con la prima e che allo stato sie in preda all'ansia che poi è quella che ti fa incianfrusare tutto senza che se ne capisca più nulla di quale sia il tuo problema. Infine c'è la questione dell'omosessualità.

Da come scrivi credo che dovresti concentrarti più su quelle due righe che butti li sulla terapia, vieni da un percorso nel quale le cose di cui parli sono state scandagliate e riscandagliate e ritornare su questi argomenti. Il tuo mi pare più un modo per voler tornare indietro che questioni la cui soluzione ti porterebbero avanti. Tieni presente che il passato per quanto orrendo, ci angoscia sempre meno del futuro, perché il primo è noto, rassicurante, il secondo fonte di agitazione e ansia. Se stai pensando di andare avanti da solo con le tue gambe, probabilmente c'è qualche parte di te che fa i capricci, che si ostina è che ha puntato i piedi come a voler restare dov'è, sotto la minaccia di farti tornare addirittura indietro.
Non pare ci siano problemi di accettazione onestamente per come scrivi, pare più una bisessualità che un'omosessualità, ma non credo neanche spiccata. Chi è omosessuale non ha paura di esserlo, ha paura di accettarlo. I bisessuali poi, in genere guardano divertiti alla cosa. Si c'è una fase iniziale in cui la questione viene posta nei termini "devo capire" cosa sono, ma è più una domanda di facciata. Quando un'omosessuale arriva a porsi questa domanda, la risposta ce l'ha già, perché è l'istinto che lo chiama verso l'uomo, non la mente, non la ricerca del porno e non la sperimentazione a qualunque titolo. L'omosessualità è la prima natura del gay, non un tratto derivato, non un qualcosa su cui deve indagare. Ci sono problemi di accettazione è vero, di omofobia interiorizzata, ma tieni presente che si tratta di fattori esterni. Un gay ha difficoltà ad accettare, non se stesso, ma il giudizio interiorizzato degli altri su di lui. Per lui l'attrazione verso l'uomo è ovvia e naturale, non ha certo bisogno di rivolgersi ad un porno per capire se gli piacciono gli uomini e di entrare dentro un circolo gay. Il suo lavoro è piuttosto di "estromettere" dal sé i divieti interiorizzati, i tabù, e le censure emotive. Lui deve liberare il cavallo e lasciarlo andare dove vuole, non cercare di direzionarlo verso certi luoghi per capire se è lì che in effetti vorrebbe andare, come stai facendo tu.

Nel tuo caso? Fermo restando che purtroppo liquidare la questione come fece allora la tua analista è un errore comunque stiano le cose, tu parli di un'attrazione verso il sesso maschile molto astratta. E' anche possibile che ci sia alla base una bisessualità, ma avendo bazzicato in ambienti gay, questa bisessualità è sempre rimasta molto teorica. Da come parli dell'omosessualità non hai poi neanche troppe resistenze teoriche verso di essa. Insomma sicuramente il discorso meriterebbe un approfondimento da parte tua, ma non in termini di mettersi alla prova. il movimento interiore che dovresti fare è l'esatto opposto di quello che stai facendo. Dovresti solo rilassarti, non hai decisioni da prendere in merito, non devi capire nulla, devi solo lasciarti andare e goderti lo spettacolo. Non devi interrogare la tua sessualità,il tuo desiderio e magari stare lì a "manganellare" se si lamenta troppo, devi solo ascoltare.
Anche la tua ansia in questo momento va capita, non tacitata dando una risposta ad un problema che non mi sembra neanche poi così fondamentale. Stai cercando di staccare con un percorso che vuoi come non vuoi è durato otto anni, ti pare una cosa facile da fare? Otto anni sono un pezzo enorme di vita. Magari sei triste per una fase che comunque sia si chiuda, magari malinconico, preoccupato per il futuro, impaurito dal fatto di non potercela fare, titubante sulle tue reali capacità, confuso, frastornato. Magari da qualche parte sei anche entusiasta delle potenzialità che puoi esprimere, desideroso di respirare a pieni polmoni, di progettare il tuo futuro... Insomma l'ansia nasconde innanzitutto delle cose ed è esattamente questo il suo ruolo.

Fossi in te, metterei da parte queste domande astratte al momento, ci ritornerei dopo magari, non voglio con le mie parole censurarti su una tua richiesta di chiarimento, per carità. Però il discorso sull'omosessualità mi pare messo di traverso per ottenere lo scopo che ha ottenuto, dare una forma all'ansia, poggiarla da qualche parte per così dire.
Se ti accorgi che la tua attuale ragazza non solo non ti attrae come la prima, ma proprio non ti attrae più lasciala, perché magari la questione è tutta lì. Una volta che l'hai lasciata e hai libere le mani, dovresti evitare di metterti lì a guardare con il bilancino nelle mani quanto ti piacciono le donne e quanto gli uomini. Se hai deciso di interrompere una terapia devi concentrarti su questo al momento, riempire questo vuoto che s'è creato di cose. Hobby, divertimenti, insomma veditela tu ci siamo capiti. Se poi hai interrotto insieme farmaci e psicoterapia, vedi magari di riprendere la seconda, gettarsi così in ma aperto può far venire la nausea delle volte.

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Re: Ho bisogno di aiuto per capire. Sto molto male

Messaggio da progettogayforum » venerdì 6 gennaio 2017, 13:02

Ciao morse91,
condivido pressoché integralmente le cose che ti ha detto Alyosha, ma provo a dirti la mia partendo da altri pinti di vista. Il tuo post, per i suoi contenuti, per la sta struttura e per il tipo di ansia che esprime, mi ha fatto tornare immediatamente in mente le mail che ricevo da ragazzi con doc. Ovviamente le diagnosi le fanno gli specialisti, ma le analogie sono molto evidenti. Proviamo un po’ a riflettere su che cosa è il doc, è un disturbo ossessivo compulsivo, caratterizzato da idee o dubbi, i immagini ricorrenti e disturbanti, sempre ansiogene, e da comportamenti compulsivi, quasi necessitati, volti ad alleviare quell’ansia; nel caso specifico i test, il mettersi alla prova per valutare le proprie reazioni sessuali. Preciso che il doc non è una malattia ma un insieme di sintomi che possono comparire e situazioni della più varia eziologia, da fenomeni nevrotici legati all’ansia reattiva e cose di maggiore importanza. Dire doc significa individuare le manifestazioni, la sindrome, non la causa. Nel cosiddetto doc a tema gay, in cui l’idea ricorrente e disturbante è l’idea di essere gay, legata alla tendenza a testarsi per valutare la credibilità di questa ipotesi, il problema non è mai nell’essere gay in quanto tale, perché in Italia si stima che ci siano circa cinque milioni di persone omosessuali (tra uomini e donne) che vivono tranquillamente la loro omosessualità, il vero problema è quello che sta a monte del doc, quello che lo provoca, cioè è l’ansia ossessiva che, in questo caso si concentra sulla paura di essere gay, perché si manifesta in un ragazzo giovane, ma potrebbe manifestarsi come paura delle malattie, o timore di essere derubato, in un anziano, o in ossessione del peccato in una suora. Sottolineo l’idea che il doc è la manifestazione, ma la causa, cioè il vero problema è altrove. Osservo una sola cosa: l’ansia ossessiva individua un obiettivo (il nucleo del doc) in modo che sia quanto più possibile ansiogeno. Il doc a tema gay, esiste in Italia, in Spagna, in Inghilterra, in alcuni stati degli USA, è molto meno presente nel nord della Francia, ed è praticamente inesistente nei paesi scandinavi, e di tutto questo c’è una spiegazione: l’omosessualità è vista come uno spauracchio in certi paesi ma non in altri: dove fa paura esiste il doc a tema gay, dove non fa paura l’ansia ossessiva si orienta verso altri contenuti. Questo vuol dire che il nucleo del doc è individuato dalle situazioni ambientali in cui si vive. Tirando le somme: non mi preoccuperei dell’omosessualità (ne parlerò comunque dopo), cercherei invece di andare alla ricerca delle motivazioni dello stato ansioso che provoca il doc. Su questo punto una psicoterapia seria potrebbe avere una grande utilità. Da quello che ho visto nell’esperienza concreta, in situazioni di doc, l’indirizzo cognitivo-comportamentale ottiene risultati migliori e più rapidamente, ma per quanto ti riguarda, c’è il problema dei farmaci, che è tutt’altro che secondario. Interrompere in modo non programmato l’assunzione di psicofarmaci può provocare un’alterazione temporanea ma non indifferente dell’equilibro psichico di una persona. Gli psicofarmaci devono essere usati sempre e solo sotto il controllo di veri specialisti.
Veniamo ora alla questione omosessualità. Tieni presente che quasi la metà delle mail che ricevo non vengono da ragazzi omosessuali ma da ragazzi con doc a tema gay. I ragazzi affetti da doc a tema gay sono tutti (senza eccezione) eterosessuali al 100% e direi anche al 200%, sono tutti assolutamente non omofobi, quando si tratta degli altri, non si fanno problemi a scrivere ad un sito gay, e con loro è possibile un dialogo serissimo in cui si nota un vero rispetto per il mondo gay. Tutti i ragazzi affetti da doc a tema gay attribuiscono l’insorgenza della paura di essere gay ad un fatto imprevisto e scatenante. Tutti hanno una storia sessuale precedente rigorosamente etero e etero in modo serio (cioè anche a livello di coinvolgimento affettivo profondo). L’interesse che manifestano per i ragazzi è “esclusivamente” sessuale, intendo dire che non si sono mai innamorati di un ragazzo. Hanno tutti una ragazza e hanno paura di poter scoprire col tempo di essere veramente gay e di mettere quindi in crisi il rapporto con la ragazza. Nessuno di questi ragazzi, pur sentendo forte la compulsione a fare esperienze omosessuali (solo a livello sessuale, ovviamente) ha mai avuto esperienze reali del genere. Alcuni di questi ragazzi provano o hanno l’impressione di provare eccitazione di fonte a video a tematica gay. Tutti questi ragazzi hanno una visione della sessualità gay ricalcata sui video porno, che sono lontanissimi dalla vera sessualità gay. Che non si tratta di gay è ovvio, e il fatto che qualcuno abbia avuto un po’ di coinvolgimento sessuale assistendo ad un porno non significa assolutamente nulla. Tanti gay (non parlo di bisessuali ma proprio di gay) in situazioni particolari possono avere rapporti sessuali con ragazze, ma restano comunque gay perché la loro masturbazione resta in chiave gay.
In sintesi: l’omosessualità, se mai ci fosse, non sarebbe in nessun caso un problema, ma sono portato a credere che sia moto più realistica l’ipotesi del doc a tema gay, che mi sembra ben fondata. Che fare? Mi preoccuperei in primo luogo della terapia farmacologica consultando uno specialista e poi cercherei un terapeuta esperto in questioni di doc, meglio se di orientamento cognitivo-comportamentale. Al di là di questo cercherei di allargare il mio orizzonte sociale, e di vivere una vita quanto più ricca possibile di contatti umani e di amicizie. Francamente l’ipotesi gay la vedo proprio poco realistica.

morse91
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Re: Ho bisogno di aiuto per capire. Sto molto male

Messaggio da morse91 » venerdì 6 gennaio 2017, 15:43

Vi ringrazio innanzitutto per essere stati davvero gentili ed altruisti nel dedicarmi del tempo per risposte cosi lunghe ed articolate.
Purtroppo se ho fatto casino e non sono riuscito a creare un filo logico nel mio racconto è perchè ho cercato di mettere quanto più possibile in pentola. Ad ogni modo, ho abbandonato giá da più di un anno la psicoterapia perchè probabilmente sentivo che non mi dava più quel supporto di cui necessitavo. Uno psicologo dovrebbe essere colui che ti riporta alla realtà delle cose, che ti da una chiave di lettura diversa, ma sempre conforme alla realtà, poichè in stati di alterazione dovuti a ansia e depressione, la percezione della realtà subisce un drastico peggioramento e si tende a vedere tutto in maniera catastrofica/negativa.
Detto ció, riconosco di avere molti comportamenti di tipo ossessivo alimentati dalla mia ansia (mi è stata trasmessa dai miei genitori). Quando non sono ossessionato per l'omosessualità, divento ossessionato per il fisico o per problemi estetici. In questo periodo sono particolarmente ossessionato dalla morte e dalla paura di morire. Ma non è questo il punto. Il mio modo di diventare ossessivo verso un problema è sbagliato, ma divento ossessivo verso qualcosa di concreto e di reale che mi succede nella mia vita. Sono castano di capelli, non potrei mai diventare ossessivo verso la paura di diventare biondo perchè oggettivamente non è possibile. E se sono diventato ossessivo verso il mio orientamento sessuale, è perchè sento di non avere chiarezza verso di me e verso i miei desideri e quindi ho degli indizi per dubitarne! Altrimenti non mi sarebbe mai passato per la testa di complicarmi ulteriormente la vita!
Quando la fase ossessiva passa, solitamente, il problema va via via scemando ma questo, quello dell'omosessualità, è come una mosca che mi ronza attorno, che si allontana e si avvicina da anni. Esiste un modo per fare chiarezza senza dover per forza cercare esperienze omosessuali solo finalizzate alla sperimentazione?
Mi sono sempre detto che se mi sarei innamorato di un ragazzo, tutti questi dubbi si sarebbero placati e mi sarei finalmente dato una risposta. Ma come faccio ad innamorarmi e a permettere al mio corpo e alla mia mente a lasciarsi andare verso un terreno sconosciuto, se sono cosi focalizzato sul problema? Non sto permettendo al mio corpo di esprimersi perchè sto reprimendo il desiderio? Istintivamente ho sempre cercato gli sguardi, il fascino e la approvazione delle donne. Non ho mai messo in dubbio che con le donne ci sia un coinvolgimento fisico e soprattutto mentale. E per gli uomini? Dio mio, quanto mi piacerebbe ci fosse un test, un esame del sangue, una prova del nove per definire l'orientamento sessuale di una persona

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Re: Ho bisogno di aiuto per capire. Sto molto male

Messaggio da progettogayforum » venerdì 6 gennaio 2017, 17:54

Vedi, è proprio questo continuo porsi domande sull'omosessualità, questa idea di mettersi alla prova, e solo sul piano sessuale, che porta a pensare che l'idea dell'omosessualità sia solo una forma di fuga da altre cose, forse legate alla tua sessualità etero o forse, se non probabilmente, ad altre insicurezze che non hanno niente a che vedere con l'omosessualità. Un gay, a parte il fatto che alla tua età ha superato da tempo le difficoltà di accettazione che, bada bene, sono tutte e solo di origine sociale, perché per un gay essere gay è un fatto assolutamente naturale e spontaneo, un gay, dicevo, sa di essere gay, perché vive il suo essere gay in ogni minuto della sua giornata, e questo anche da giovanissimo. I dubbi non fanno pensare ad un orientamento sessuale represso ma al fatto che l'ipotesi di essere gay porta il pensiero in una direzione lontana dai veri punti deboli che andrebbero affrontati. Istintivamente mi concentrerei più sulla fine della tua storia più importante e sulla seconda storia, che non appare soddisfacente allo stesso livello, piuttosto che sull'omosessualità. Noto che mi è capitato spesso con ragazzi con doc di vedere una storia (ovviamente eterosessuale) molto coinvolgente, poi finita, seguita da una nuova storia non coinvolgente come la prima. Tutto questo era spesso interpretato come un segno della possibile emersione dell'omosessualità, ma bisogna tenere presente che la vita affettiva di un ragazzo etero può andare in crisi per mille ragioni che non hanno niente a che vedere con l'omosessualità, beh, ho avuto spesso la sensazione che l'omosessualità fosse come un diversivo per non andare a cercare le vere cause, molto tipicamente etero, del malessere.
Tu parli di esperienze omosessuali che dovrebbero darti una certezza, ma un ragionamento del genere per un gay sarebbe proprio inconcepibile.
Quanto alla psicoterapia, è come con la medicina, tutto dipende da chi ti trovi davanti e dall'esperienza reale che quella persona ha di situazioni analoghe alla tua. Concordo al 100% sul fatto che un terapeuta dovrebbe aiutare il paziente a tenere i piedi per terra e a considerare la realtà in modo più oggettivo, è proprio per questo che ho parlato di orientamento cognitivo comportamentale.

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Re: Ho bisogno di aiuto per capire. Sto molto male

Messaggio da Alyosha » sabato 7 gennaio 2017, 13:01

Caro era proprio quello che temevo interrompere terapia e farmacia a questo modo, non c'è da stupirsi se uno poi si fa prendere da attacchi di ansia a questo modo. Forse sarebbe il caso di accompagnare i tuoi obiettivi più dolcemente e riprendere una terapia della parola, visto che hai sospeso quella farmacologica. Non credo che noi qui possiamo aiutarti perché il problema in questo momento non mi pare l'omosessualità, che ci sia o non ci sia.

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Re: Ho bisogno di aiuto per capire. Sto molto male

Messaggio da agis » domenica 8 gennaio 2017, 13:13

morse91 ha scritto: Uno psicologo dovrebbe essere colui che ti riporta alla realtà delle cose, che ti da una chiave di lettura diversa, ma sempre conforme alla realtà, poichè in stati di alterazione dovuti a ansia e depressione, la percezione della realtà subisce un drastico peggioramento e si tende a vedere tutto in maniera catastrofica/negativa.
Grazie carissimo. Vedi? Nonostante l'età anagraficamente non più verde, mi piace ancora osare. Chiam/atela/iamola se volete "sindrome di Peter Pan" ed io non negherò l'addebito ^_^
Ma qui una domanda sempreverde mi sorge comunque spontanea: se io potessi contare su uno psicologo/iatra o anche - perché no? - su ciascuno di voi che mi corrispondete per darmi una chiave di lettura diversa, la realtà a cui essa si dovrebbe riferire sarebbe ottenuta come? :)

morse91
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Re: Ho bisogno di aiuto per capire. Sto molto male

Messaggio da morse91 » giovedì 19 gennaio 2017, 16:53

Perdonate la mia assenza ma ho riflettuto molto in questi giorni riguardo le considerazioni ricevute. Resto ancora attanagliato dai dubbi perchè semplicemente ho paura. Sono terrorizzato dall'idea di scoprire veramente la mia identità sotto questo profilo ma sento che è arrivato il momento nella mia vita in cui devo scegliere se affrontare le mie paure e darmi una speranza di vivere in serenità, oppure scegliere consapevolmente di vivere di rimorsi ed eternamente infelice. Che sia etero ormai l'ho accantonato, perchè non avrei questo tipo di fantasie e quindi il vero problema si sposta dal cercare un'etichetta in base a fantasie ed intuizioni a cercare lo slancio emotivo per il quale non riesco a sentirmi libero di ascoltare le mie emozioni verso persone del mio stesso sesso e provare a lasciarmi andare. Credo fondamentalmente che questo tipo di slancio mi manchi perchè vivo in un ambiente dove qualunque cosa che non sia etero non viene riconosciuta ed accettata a partire dalla famiglia, dagli amici, dai conoscenti. Mi manca lo slancio perchè l'ambiente che mi circonda mi farebbe sentire un rifiuto della società e rischierei davvero troppo. Non avendo ancora una posizione nella società poi, rischierei veramente di vivere di stenti. E voglio agire con i piedi di piombo e capire se questa mia pulsione manchi perchè ho paura delle conseguenze che ne deriverebbero nel vivere in un ambiente malsano e retrogrado, oppure se mi manchi questa molla per decidere di buttarmi perchè effettivamente non fa parte di me. L'etichetta di gay o bisessuale non me la sento addosso, mi infastidisce solo il nome perchè è sempre stato associato a qualcosa di perverso, contronatura, sporco e immorale. Qualunque sia la strada che decideró di prendere sappiate che noi, voi, chiunque non faccia parte della normalità sia sessuale che non, non è perchè è frutto di una scelta egoistica. Non scegliamo di vivere contro tutto e tutti e non scegliamo di vivere una vita socialmente non idonea solo per cibare il nostro ego. Lo facciamo perchè è la nostra natura, il nostro istinto primordiale a dircelo e non è colpa nostra se alla fine il nostro istinto prevale su ogni cosa. Nel caso particolare dell'omosessualità, se è stata creata fin dagli albori del genere umano, un motivo ci sarà. E fa parte dunque della natura dell'uomo. Che poi la si eserciti in maniera plateale e ridicola, quello è un altro discorso.
Vi ringrazio molto per aver speso del tempo nel cercare di aiutarmi. Apprezzo molto il lavoro che fate e il supporto che date a persone la cui sofferenza data dalla confusione, genera tante reazioni talvolta pericolose ed autodistruttive. Cercheró di tenervi aggiornati sugli sviluppi, qualora ce ne fossero

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Re: Ho bisogno di aiuto per capire. Sto molto male

Messaggio da progettogayforum » giovedì 19 gennaio 2017, 23:04

Beh, innanzitutto, anche se vivi in un ambiente retrogrado, non ti manca la prudenza, che è una cosa fondamentale, e poi, metti da parte l'ansia e cerca di non porti troppi problemi. Non ti piace l'etichetta gay, non sei certo l'unico a cui non piace e poi non c'è nessun bisogno di incasellarsi, non c'è nessuna fretta, anche perché nell'ambiente in cui ti trovi non potresti comunque sentirti libero. Non correre troppo, non sentirti pressato da problemi che in effetti possono condizionare, e parzialmente, solo sul piano psicologico. Guarda lontano e pensa a cose concrete, cioè cerca di pianificare una strategia di medio-lungo periodo che ti permetta di renderti effettivamente (cioè economicamente) indipendente dall'ambiente costrittivo il cui ti trovi. Poi, qui, nel forum, si parla, ci si confronta e non è mica obbligatorio essere gay per forza. Qui puoi confrontarti con dei ragazzi gay che non sono né depravati, né degenerati, ecc. ecc., ma con dei "normalissimi ragazzi gay". Parlare serve a tante cose, non ultima, scaricare l'ansia, prendere contatto con una realtà, e non è detto che sia la propria realtà, ma qui comunque puoi vedere un po' di gay veri.
Insisto su un solo punto: niente ansie! Non hai alcun bisogno di trovare subito e per forza le risposte che ti sembrano fondamentali. Le troverai comunque, quando i tempi saranno maturi, ma fino a quel punto non ti porre troppi problemi che non puoi risolvere, pensa invece a quelli che potresti risolvere, cioè a renderti indipendente, anche quella può non essere una cosa a breve scadenza, ma è un problema la cui soluzione dipende sostanzialmente da te.
Stai certo che qui, sul forum, troverai sempre il massimo rispetto e che ti prenderanno sul serio.

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