etero curioso, bi o gay?

L'accettazione dell'identità gay, capire di essere gay
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simonMI
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Iscritto il: venerdì 17 febbraio 2017, 14:03

etero curioso, bi o gay?

Messaggio da simonMI » venerdì 17 febbraio 2017, 14:12

Caro Project e cari utenti del forum,
vorrei condividere con voi una sintesi della mia storia con le conclusioni che ne ho tratto.
Mi piacerebbe capire se altri si sono ritrovati nella mia situazione o comunque sentire altri punti di vista.
Sono un ragazzo ormai di 36 anni.
Mi sono sempre definito etero curioso (o forse ormai bisex dato che ho avuto diverse esperienze sessuali con altri uomini).
In generale non sono per le definizioni in questo campo, ritenendo che ciascun individuo abbia un'identità affettiva e sessuale che è solo sua e che non può essere catalogata in schemi rigidi.
Non sono omofobo.
Non mi sento gay. Non mi sono mai innamorato di un altro uomo, non ho mai avuto fantasie sentimentali verso altri uomini.
Da sempre, per strada, su un mezzo pubblico, a scuola, all’università, ho provato attrazione esclusivamente verso belle donne, specie se munite di indumenti ed accessori femminili (calze, gonne, tacchi alti, etc..).
Non mi è mai capitato di avere “reazioni” in presenza di altri ragazzi, anche se nudi (in palestra, in piscina, oppure negli spogliatoi, nonostante abbia praticato per molti anni sport di squadra).
Durante il periodo della preadolescenza ho spesso pensato che mi sarebbe piaciuto essere una ragazza.
Invidiavo la loro possibilità di vestirsi con abiti ed accessori carini e femminili e la loro posizione nella società che consentiva di essere deboli e fragili senza vergognarsi, e di non dovere necessariamente primeggiare e dominare.
È stato però un breve passaggio.
Ben presto mi sono trovato a mio agio nel mio genere e nel ruolo di maschio alfa, destinato a relazioni eterosessuali.
Ho avuto a partire dai 18 anni una storia con una ragazza durata oltre 6 anni, finita perché lei, mia coetanea, mi aveva lasciato per un uomo più grande, suo collega di lavoro.
Il rapporto, a parte gli ultimi tempi in cui si era evidente spenta l’attrazione reciproca, era stato caratterizzato da un’intensa attività sessuale. Ero iperattivo e sempre desideroso di provare nuove esperienze, in questo frustrato un po’ dalla mia ex che non aveva la mia stessa carica.
Durante gli ultimi tempi della relazione ho iniziato a fantasticare sempre più - coadiuvato dalla possibilità di accedere tramite internet ad un database illimitato di video ed immagini pornografiche – sulla possibilità di avere un rapporto sessuale da passivo con un uomo.
Non ho mai avuto alcuna fantasia da attivo.
Non so dire di preciso quando queste fantasie hanno iniziato a farsi spazio dentro di me.
La mia immaginazione era solleticata dall’idea di poter essere oggetto del desiderio di un altro uomo e di non dover lottare, bensì di essere un premio prelibato per un altro uomo che mi desiderava.
Ho quindi avuto qualche esperienza con uomini conosciuti in chat, generalmente più grandi di me.
Lo schema era sempre lo stesso. Contatto tramite chat, siti di messaggistica gay, appuntamento unico a casa sua (generalmente durante la pausa pranzo lavorativa), fugace incontro sessuale (nel quale sistematicamente ricercavo il ruolo di passivo), saluti.
Ogni incontro mi lasciava imbarazzo e vergogna, a partire dal momento dell’orgasmo che raggiungevo con la masturbazione. L’orgasmo prostatico, raggiunto con la penetrazione, non l’ho mai raggiunto e solo una volta credo di esserci andato avvicinato.
Nel frattempo ho collezionato qualche relazione volante con alcune ragazze, senza impegno e coinvolgimento sentimentale, sino a che ho incontrato la mia attuale compagna, con cui sto da 9 anni.
Innamorato come il primo giorno, non potrei vivere senza di lei che vedo come la mia compagna di vita e madre dei miei futuri figli.
L’aspetto sessuale della relazione, nel tempo, è sceso di intensità. Non manca l’affinità ed i rapporti sono soddisfacenti per entrambi. Semplicemente lo si fa di meno ed in modalità canoniche.
Durante questi anni, saltuariamente, ho incontrato qualche uomo con lo schema di cui ho parlato sopra, sempre senza raggiungere un effettivo piacere sessuale. Il piacere è più che altro mentale, dato dall’idea di fare qualcosa di controtendenza, e dalla sensazione di essere posseduto fisicamente da un altro uomo.
Sensazione amplificata quando l’altro uomo è un etero curioso / bisex, quando non è effemminato ma molto virile, quando è fisicamente più dotato (più alto, più grosso e più “dotato”) di me. Con alcuni di questi uomini ho avuto anche 2/3 incontri.
Nel complesso ho avuto rapporti sessuali con più uomini (una ventina) che donne (quattro).
Come numero di rapporti sessuali non è invece possibile fare una proporzione visto che i rapporti sessuali con uomini sono stati circa una trentina, mentre è impossibile tenere il conto dei rapporti avuti con le donne.
Le mie fantasie rispetto al sesso con altri uomini (e sottolineo fantasie mai messe in atto) includono il subire uno stupro, anche da parte di più uomini, essere legato e costretto a concedermi, essere posseduto da un altro uomo (o da altri uomini) in presenza di donne che assistono, essere sedotto in circostanze ordinarie ed al di fuori di internet, ricevere lo sperma del mio partner durante rapporti orali e anali.
Per quanto nelle mie fantasie masturbatorie, legate al porno di cui fruisco, siano da tempo preponderanti le scene tra uomini, non è cambiato in me il convincimento di non essere gay, non avendo mai avuto alcuna fantasia affettiva-sentimentale nei confronti di uomini e di un uomo in particolare.
Ancora oggi quando per strada o per ragioni di lavoro incontro una bella donna provo una genuina attrazione sessuale nei suoi confronti. Mai quando incontro un uomo, a meno di sapere per certo che a quell’uomo piace possedere altri uomini e che mi vede come una sua potenziale preda; cosa ad oggi mai successa.
Da qualche settimana ho deciso di smettere di fruire compulsivamente di masturbazione e porno online, rispetto a cui ero diventato quasi dipendente, e che mi stava creando anche delle defaillance sessuali: ho compreso che da quello dipendeva il calo del desiderio e qualche deficit d’erezione, di cui mai avevo sofferto in precedenza.
Da un po’ di tempo si è fatto prepotente il desiderio di provare ad essere messo al centro delle attenzioni sessuali di una coppia di attivi, che nella mia idea potrebbero essere finalmente in grado di farmi raggiungere l’orgasmo prostatico con la penetrazione.
In generale penso che quando finalmente avrò soddisfatto questa fantasia potrò tornare ad avere una vita da etero curioso senza essere più ossessionato dalle mie fantasia.
Intendiamoci. Non credo che soddisfatta la fantasia smetterò del tutto di avere questo genere di desideri. Però credo che potrò smettere di cercare incontri con altri uomini, restando eventualmente aperto ad incontri possibili e casuali, non ricercati ed organizzati spasmodicamente.
Che ne pensa il forum della mia lettura?

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Help
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Re: etero curioso, bi o gay?

Messaggio da Help » venerdì 17 febbraio 2017, 16:57

Io al posto tuo fermerei un attimo tutte le mie sperimentazioni sessuali e inizierai a cercare di fare chiarezza su quello che voglio, perché da quello che riesco a dedurre dal testo, l'unica cosa che vuoi è essere penetrato.

Sempre al posto tuo penserei al peso che tu stai dando al tradimento, visto che da quello che mi sembra di capire hai fatto sesso con altri uomini mentre eri in relazione con la tua attuale compagna.

Poi, parli dell'amore della tua vita spendendoci solo poche righe, riconducendoti a clichè del tipo: "La amo tanto" "Voglio diventi la madre dei miei figli". Ma questa potrebbe essere una cosa voluta.

Parli di vergogna quando fai sesso con uomini, per quale motivo ti vergogni? Perché un uomo vero non si fa penetrare? Perché fare sesso con un uomo ti renderebbe una mezza femmina agli occhi degli altri?

Approfondirei anche su che tipo di rapporto hai stabilito con il tuo stesso corpo, perché così come potresti essere uomo bisessuale o gay potresti essere anche donna bisessuale o eterosessuale, il racconto può essere letto in due modi.

Insomma ci vuole chiarezza, io ti consiglierei un consulto con uno psicologo del settore.

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agis
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Re: etero curioso, bi o gay?

Messaggio da agis » venerdì 17 febbraio 2017, 17:34

Ciao Simon. La fantasia dell'essere posseduto fino allo stupro è tra quelle ben note. Si valuta che dal lato passivo sia un po' più frequente nel genere femminile ma anche in quello maschile come, d'altra parte, il tuo vissuto personale conferma, è piuttosto comune. Una curiosità che mi sorge. Il tuo piacere di tipo passivo dipende dal genere del/la tuo/a partner nel senso che lo provi solo con i ragazzi o, complessivamente, anche con le ragazze? :)

simonMI
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Re: etero curioso, bi o gay?

Messaggio da simonMI » venerdì 17 febbraio 2017, 20:49

Per Help

Ti ringrazio per la tua risposta anche se si apre con dei giudizi e si chiude con la considerazione che il mio sarebbe un caso patologico.
Io mi considero una variante possibile nello spettro della sessualità umana.
è ovviamente difficile condensare una vita ed una personalità in poche righe.
Quello che ho scritto rispetto alle mie fantasie ed alle mie sperimentazioni riguarda a mio avviso solo una componente (della sfera sessuale) che ho sempre considerato marginale ed a cui ho dedicato dei piccoli ritagli di tempo.
Il tradimento, che mi ha creato senso di colpa ogni volta che è capitato, non l'ho mai messo sullo stesso piano di un eventuale tradimento con un'altra donna.
Cosa che non ho mai fatto e mai farei, non perché mi siano mancate o manchino le occasioni, o perché non provi attrazione sessuale per altre donne.
Probabilmente mi sono sbagliato o si è trattato di un tentativo di autoassolvermi.
In ogni caso ho deciso che devo affrontare seriamente la situazione e cercare di capire.
Perché ho sempre quel tipo di fantasie anche se poi all'atto pratico non mi lasciano nulla e non mi danno nessun reale appagamento?
Vorrei liberarmi da quella che ritengo in qualche modo un'ossessione.
Scrivi che ho dedicato poche righe all'amore della mia vita ma questo perché lei non è il tema del post.
Non è su di lei e sul nostro rapporto che nutro dubbi.
Non voglio una donna che sia madre dei miei figli.
Voglio che lei sia la madre dei miei figli.
Non mi vedo in futuro padre in generale.
Ma padre con lei al mio fianco.
Per questo sto cercando di capire, anche sentendo i pareri le esperienze di altri, questo tratto della mia personalità.
Vorrei capire a cosa sono dovuti questi desideri, se li interpreto nella maniera giusta, se è provando a soddisfare certe fantasie che posso progredire nel mio percorso di consapevolezza.
Quali correttivi dovrei adottare per essere una persona migliore.
Sono su un forum, protetto dall'anonimato, e non avrei ragione di mentire.
Infine riguardo alle domande che poni, è complesso spiegare la vergogna di cui parlo.
Il termine vergogna in effetti non è proprio corretto.
Da un lato c'è il senso di colpa per il tradimento.
Dall'altro la sensazione che la passività sia comoda ma non corrispondente al mio corpo ed alla mia personalità.
Come ho cercato di dire, pur avendo l'obiettività di giudizio per riconoscere un bell'uomo, non trovo né ho mai trovato un altro uomo attraente.
La mia sessualità con gli uomini non è mai stata speculare.
Non mi piace particolarmente che giochino con i miei genitali.
Sono attratto esclusivamente dall'idea di essere penetrato, posseduto.
Dal sentire che un uomo gode attraverso me e dentro di me.
Questo mi fa sentire un oggetto di piacere ma non ritengo che la cosa mi renda "una mezza femmina".
Sono e mi sento uomo, maschio pur avendo rapporti con altri maschi.
Peraltro nei rapporti con l'altro sesso sono sempre stato orientato a tentare di far raggiungere alle mie partners il massimo del piacere, non curandomi del mio.
Questo mi viene molto più facile con un uomo in un rapporto penetrativo passivo in quanto per far raggiungere il piacere basta la mia presenza, non particolarmente partecipativa.
La mia preferenza è per uomini bisessuali (che esistono, anche se c'è chi ne nega in radice l'esistenza), che hanno al pari di me un'affettività etero ed una pulsione sessuale, anche saltuaria e periodica, di tipo omo.

Per agis
La fantasia di tipo passivo l'ho solo riguardo agli uomini.
In generale quello che mi attira sessualmente in un uomo è solo la possibilità che possa penetrarmi.

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Re: etero curioso, bi o gay?

Messaggio da Help » venerdì 17 febbraio 2017, 22:36

Si è vero, il mio post si apre con un giudizio, ma non si conclude dandoti del caso patologico. Gli psicologi sono persone sicuramente più adatte ad affrontare questo tipo di problematiche, hanno studiato e sanno aiutarti sicuramente meglio di persone che non ti conoscono e devono attenersi solo a ciò che scrivi sul forum.

Ora ti scrivo il mio pensiero, anche se sottolineo, io non sono un esperto e mi baso solo sulle mie esperienze personali:

Nel tuo post esalti la tua necessità di far sesso con uomini pur avendo una relazione stabile e sessualmente soddisfacente, e quando parli del sesso con gli uomini, sottolinei che non ti piacciono e che provi vergogna quando fai sesso con loro. Questi sono tipici meccanismi di difesa gay, per allontanare la verità scomoda, ovvero l'essere gay.

Per quanto riguarda la bisessualità, conosco persone bisessuali, ma si rapportano con entrambi i sessi in egual maniera, si innamorano di entrambi i sessi, fanno sesso con entrambi i sessi. Non ho mai riscontrato casi di affettività o sessualità asimmetrica per questo ho difficoltà a credere tu sia bisessuale.

Ma di queste cose ti ho detto, potrebbe essere vero tutto come nulla, mi baso su dati non completi che non mi potrebbero condurre a un vero risultato neanche se fossi uno studioso dell'argomento. Per il resto benvenuto nel forum, e perdonami se giudico, una delle cose negative che ho imparato dalla società contemporanea.

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agis
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Re: etero curioso, bi o gay?

Messaggio da agis » venerdì 17 febbraio 2017, 23:12

simonMI ha scritto:Per Help
Per agis
La fantasia di tipo passivo l'ho solo riguardo agli uomini.
In generale quello che mi attira sessualmente in un uomo è solo la possibilità che possa penetrarmi.
D'accordo Simon. Insieme ad Help premetto che neanch'io sono uno psicologo o psichiatra ma l'argomento delle fantasie sessuali mi ha sempre, ciò nondimeno, affascinato a prescindere dal fatto che, personalmente, condividessi o meno quelle altrui. Il quadro delle tue, per quanto tu stesso dici, potrebbe apparire un po' più sfumato in quanto accenni anche ad un piacere per accessorii di cui spesso cl si compiace di adornare il corpo femminile per i quali avverti un desiderio che proietti anche su te stesso se non ho capito male. Anche il concetto della penetrazione mi sembra associato nel tuo pensiero ad un particolare tipo d'uomo. Mi è parso di capire infatti che il tuo piacere per la penetrazione, oltre alla grandezza del pene, sia legato ad un particolare tipo di fisico maschile. Tu ti faresti penetrare indifferentemente e con lo stesso piacere anche da un astenico o da un magrolino purché avessero, semplicemente, il cazzo grosso? :)

simonMI
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Re: etero curioso, bi o gay?

Messaggio da simonMI » lunedì 20 febbraio 2017, 23:06

In effetti non é che mi freghi tanto delle dimensioni.
Preferisco che l'abbiamo piú grosso di me.
La vergogna é piú per il tradimento.
Comunque non li trovo belli e attraenti neanche prima di fare sesso.
Non trovo che abbiamo un buon "sapore".
Non mi piace la loro pelle e il loro odore.

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agis
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Re: etero curioso, bi o gay?

Messaggio da agis » martedì 21 febbraio 2017, 12:52

simonMI ha scritto:In effetti non é che mi freghi tanto delle dimensioni.
Preferisco che l'abbiamo piú grosso di me.
La vergogna é piú per il tradimento.
Comunque non li trovo belli e attraenti neanche prima di fare sesso.
Non trovo che abbiamo un buon "sapore".
Non mi piace la loro pelle e il loro odore.

Beh, beh Simon, a volerla prendere un po' in ridere potresti cercare di convertire la tua partner alla nobile arte dell'uso del dildo sul culetto del suo ragazzo ^_^. Naturalmente, visto che entrano in gioco nella tua fantasia aspetti mentalmente più complessi tipo il desiderio di essere una preda od un premio per l'altro maschio son ben disposto a credere che questa non sia per te una soluzione altrettanto soddisfacente ma, d'altra parte, tu, delle fantasie erotiche della tua ragazza che cosa sai? :)

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Re: etero curioso, bi o gay?

Messaggio da progettogayforum » martedì 21 febbraio 2017, 23:22

Ciao SimonMi,
provo a risponderti. Premetto che non sono uno psicologo né niente di simile. Da parecchi anni mi occupo di gay ma circa la metà della posta che ricevo non proviene da ragazzi gay ma da ragazzi etero al 100% con doc (disturbo ossessivo compulsivo) centrato sull’omosessualità. Leggendo i tuoi post ho notato che tendi a leggere le tue fantasie sessuali (che di omosessuale hanno ben poco) come delle vere idee ossessive, il che potrebbe non essere affatto sbagliato. Il pensiero ossessivo si può trovare nelle gradazioni più varie in moltissime situazioni, le sue caratteristiche peculiari sono la ripetitività e la capacità ansiogena, legata alla compulsività, e tu stesso parli di masturbazione compulsiva e di uso compulsivo della pornografia. Va detto subito le compulsioni ed i pensieri ricorrenti legati alla sessualità, o meglio a particolari modalità del rapporto sessuale, non hanno niente a che vedere con la sessualità. Compulsioni e pensieri ricorrenti sono solo il nucleo ossessivo, che è in genere lontanissimo dalla sessualità profonda dell’individuo. Solo i ragazzi etero al 100%, o sarebbe meglio dire al 200%, possono manifestare un pensiero ossessivo e forme di compulsione legate alla omosessualità. Che nel tuo caso non si tratti di omosessualità ma di pensiero ossessivo è evidente dal fatto che le cose che consideri tipicamente omosessuali, in realtà sono considerate tali solo dagli eterosessuali e dalla cosiddetta pornografia gay, che di gay ha molto poco. In sostanza, anche se riassumere cose complesse in poche parole le banalizza, si può dire che il pensiero ossessivo di un ragazzo radicalmente etero lo spinge compulsivamente a concentrarsi fu fantasie lontanissime dalla sua sessualità. Sottolineo che nel doc a tema gay non esiste mai un’affettività gay e tutto resta solo sul piano tecnicamente sessuale. Tra l’altro, tu stesso accenni, a qualche identificazione adolescenziale in ruoli femminili, poi completamente superata. Accade con una certa frequenza che l’idea di incarnare il ruolo del maschio alfa possa trovare un ostacolo proprio in cose collegabili con la passività e con la penetrazione, che in queste situazioni sono particolarmente disturbanti. Intendo dire che il nucleo del pensiero ossessivo più che sulla omosessualità, sembra centrato su comportamenti che possono mettere in crisi il ruolo di maschio alfa. Va sottolineato che il pensiero ossessivo si cerca un obiettivo che sia quello potenzialmente più ansiogeno per quell’individuo e, nel tuo caso, l’idea di un ruolo femminile è quella più adeguata a metterti in crisi. Sottolineo che i disturbi di tipo ossessivo sono piuttosto comuni e spesso non vengono neppure percepiti come tali, perché possono non essere pesantemente disturbanti, ma la loro caratteristica, quando sono legati alla sessualità, è di interferire con la vera sessualità e di complicarne il naturale svolgersi. Che la tua sessualità vera sia esclusivamente etero non ci sono dubbi. Per uscire dall’ossessività e dalla compulsività la strada esiste ma non è brevissima, ci vuole molta buona volontà. In primo luogo bisogna evitare di concentrarsi su se stessi e socializzare il più possibile, vedere persone, parlare, confrontarsi, cosa che fa sempre bene, poi bisogna gradualmente limitare gli eccessi derivanti dalle compulsioni, e qui potrebbe avere senso avere l’appoggio di uno psicologo competente, meglio se di indirizzo cognitivo-comportamentale, per avere piena conoscenza dei meccanismi che sono alla base di queste cose e per poter seguire un programma mirato a depotenziale le compulsioni. Ho visto ragazzi che sono usciti da queste cose con le loro forze ma un aiuto competente facilita comunque il percorso. Ci si potrebbe chiedere da che cosa nasce questo pensiero ossessivo e qui il discorso rischia di perdersi nella selva delle interpretazioni, ma nella maggior parte dei casi le origini vanno ricercate in un ambiente familiare molto normativo. Ho cercato di riassumere le mie impressioni che, lo sottolineo, vanno prese con tutte le riserve possibili.

simonMI
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Re: etero curioso, bi o gay?

Messaggio da simonMI » mercoledì 22 febbraio 2017, 10:50

Ti ringrazio per la tua analisi.
Peraltro hai affermato un dato che non avevo fornito e che è tuttavia reale: il contesto familiare particolarmente normativo, che ho peraltro sempre cercato di eludere.
Quella che hai svolto è una delle letture che mi sono dato.
Con un dubbio.
Ho letto che generalmente chi soffre di doc omosessuale non sperimenta con rapporti sessuali reali con altri uomini.
Sbaglio?

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