Sono sposato ma sono arrivato alla consapevole di essere gay

L'accettazione dell'identità gay, capire di essere gay
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Nonsocosadire
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Re: Sono sposato ma sono arrivato alla consapevole di essere

Messaggio da Nonsocosadire » lunedì 13 marzo 2017, 19:26

agis ha scritto:Grazie progettino destride caro ^_^ :O)***

Ora però mi stavo chiedendo nonosocosadire...

non potresti provare a presentare questo tuo amico anche a tua moglie? ^_^

Visto che, tanto sul piano virtuale, quanto su un piano ben più reale i siti degli "scambisti" abbondano, questo, secondo te/me/noi tutti che cosa vuol dire? ^_^
Grazie per il consiglio :lol:
Non credo però che sia una scelta attuabile...
Scherzi a parte, grazie per sdrammatizzare, nonostante tutto ce n'è bisogno, sempre.

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progettogayforum
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Re: Sono sposato ma sono arrivato alla consapevole di essere

Messaggio da progettogayforum » lunedì 13 marzo 2017, 20:30

Beh, Nonsocosadire, con le precisazioni degli ultimi post l'idea che tu possa realmente essere gay e non bisessuale si fa decisamente molto più credibile, proprio perché dai un senso alla dimensione affettiva del rapporto con un uomo che è la base dell'omosessualità. Il fatto che tu abbia usato sempre mezzi di protezione adeguati nei contatti sessuali indica due cose: la prima è che non perdi la lucidità in situazioni in cui parecchi la perdono e la seconda è che, proprio per questo, dietro i tuoi comportamenti c'è una vera spinta affettivo-sessuale e non, per esempio, come talvolta accade, una specie di compulsione a "provare" a seguito di pensieri ossessivi. In altri termini, tutto fa pensare che si tratti di una dimensione affettivo sessuale vera, e anche di lunga data, perché la masturbazione è stata quasi sempre in chiave gay, nonostante una sessualità di coppia etero. La discordanza tra le fantasie masturbatorie e la sessualità di coppia è il primo sintomo serio del disagio sessuale di coppia. Quando questo disagio si manifesta, l'orientamento è quello che emerge dalla masturbazione che non è condizionata da fattori esterni e non quello che emerge dalla sessualità di coppia, che, in genere, oltre ad essere pesantemente condizionata, non è realmente gratificante.
Che tu possa avere problemi in prospettiva anche in una coppia gay, è possibile, ma date le premesse, mi sembra piuttosto improbabile. Non credo che tu stia scappando dai problemi tipici della sessualità etero rifugiandoti in una dimensione gay, non hai nulla dell'etero curioso.
Qualsiasi fossero le motivazioni, consce o inconsce, che ti hanno portato al matrimonio, ormai il problema è arrivare ad un rapporto chiaro con tua moglie e non solo nell'interesse tuo, ma anche nel suo. Da quello che ho capito non avete figli e questo rende tutta la questione molto ma molto meno complicata. Io non credo che tu abbia mai avuto intenzione di ingannare tua moglie, penso semplicemente che tu sia stato indotto a minimizzare le pulsioni omosessuali perché riuscivi ad avere rapporti sessuali con le ragazze, ma circa il 30% di quelli che finiscono per riconoscersi gay in modo esclusivo ha avuto una vita sessuale etero con una ragazza e spesso non solo con una. Un gay non è un impotente le donne e in certe situazioni può benissimo avere una vita sessuale etero, ma non è quello che desidera realmente. L'orientamento sessuale è definito non da quello che si fa ma da quello che si desidera. La psicologa potrà guidarti nell'arrivare a fare chiarezza con tua moglie. Io penso che tra voi ci sia ormai una lunga familiarità e questo mi induce a pensare che la dimensione reale del problema potrebbe essere assai più contenuta di come appare in teoria.

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agis
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Re: Sono sposato ma sono arrivato alla consapevole di essere

Messaggio da agis » lunedì 13 marzo 2017, 20:40

Nonsocosadire ha scritto: Grazie per il consiglio :lol:
Non credo però che sia una scelta attuabile...
Scherzi a parte, grazie per sdrammatizzare, nonostante tutto ce n'è bisogno, sempre.
Prego caro ci mancherebbe :mrgreen: ogni tanto mi viene un po' da scherzare ^_^
Tuttavia quando dici che la scelta non è attuabile lo sai perché lo credi o lo sai perché ne sei certo? In tutti questi anni, oltre all'intimità fisica, vi è mai capitato di averne una anche mentale? Ora, naturalmente, a prescindere da discorsi di etichettature più o meno reificanti che lasciano il tempo che trovano:

sarò gay, sarò bi, sarò sano, sarò malsano e via discorrendo,

in una relazione duratura credo che la prima cosa sia riconoscersi vicendevolmente in maniera anche graduale per carità. Del fatto che il sesso tra di voi non ingrana più ne avete mai parlato? E, visto che lei è all'oscuro di questo aspetto delle tue fantasie erotiche, come se/te lo spiega personalmente? :)

Nonsocosadire
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Re: Sono sposato ma sono arrivato alla consapevole di essere

Messaggio da Nonsocosadire » lunedì 13 marzo 2017, 20:47

Grazie Project per la risposta, mi hai dato un grande senso di pace, in questo momento davvero difficile e pieno di paure, in cui a volte mi assale un vero e proprio terrore per quello che sto facendo e che voglio portare avanti fino in fondo.
In quello che tu hai scritto ho sentito che c'è del vero e che riguarda proprio me.
Io spero davvero che la situazione con mia moglie si possa chiarire nel modo meno traumatico possibile, e sto vivendo questi giorni, in attesa di incontrare la psicologa e di elaborare meglio il tutto, con grande fatica, perché da una parte vorrei condividere subito questa cosa con mia moglie, sento proprio la necessità di farlo, ma dall'altra ho proprio bisogno di avere almeno un confronto con la psicologa per capire meglio in che modi gestire questo momento così delicato e decisivo.
Le paure poi ovviamente mi assalgono su tutti i fronti, ma sono sicuro che sia il giusto prezzo da pagare, e che ne valga la pena, nonostante tutto.

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agis
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Re: Sono sposato ma sono arrivato alla consapevole di essere

Messaggio da agis » lunedì 13 marzo 2017, 20:52

progettogayforum ha scritto:Beh, Nonsocosadire, con le precisazioni degli ultimi post l'idea che tu possa realmente essere gay e non bisessuale si fa decisamente molto più credibile, proprio perché dai un senso alla dimensione affettiva del rapporto con un uomo che è la base dell'omosessualità. Il fatto che tu abbia usato sempre mezzi di protezione adeguati nei contatti sessuali indica due cose: la prima è che non perdi la lucidità in situazioni in cui parecchi la perdono e la seconda è che, proprio per questo, dietro i tuoi comportamenti c'è una vera spinta affettivo-sessuale e non, per esempio, come talvolta accade, una specie di compulsione a "provare" a seguito di pensieri ossessivi. In altri termini, tutto fa pensare che si tratti di una dimensione affettivo sessuale vera, e anche di lunga data, perché la masturbazione è stata quasi sempre in chiave gay, nonostante una sessualità di coppia etero. La discordanza tra le fantasie masturbatorie e la sessualità di coppia è il primo sintomo serio del disagio sessuale di coppia. Quando questo disagio si manifesta, l'orientamento è quello che emerge dalla masturbazione che non è condizionata da fattori esterni e non quello che emerge dalla sessualità di coppia, che, in genere, oltre ad essere pesantemente condizionata, non è realmente gratificante.
Che tu possa avere problemi in prospettiva anche in una coppia gay, è possibile, ma date le premesse, mi sembra piuttosto improbabile. Non credo che tu stia scappando dai problemi tipici della sessualità etero rifugiandoti in una dimensione gay, non hai nulla dell'etero curioso.
Qualsiasi fossero le motivazioni, consce o inconsce, che ti hanno portato al matrimonio, ormai il problema è arrivare ad un rapporto chiaro con tua moglie e non solo nell'interesse tuo, ma anche nel suo. Da quello che ho capito non avete figli e questo rende tutta la questione molto ma molto meno complicata. Io non credo che tu abbia mai avuto intenzione di ingannare tua moglie, penso semplicemente che tu sia stato indotto a minimizzare le pulsioni omosessuali perché riuscivi ad avere rapporti sessuali con le ragazze, ma circa il 30% di quelli che finiscono per riconoscersi gay in modo esclusivo ha avuto una vita sessuale etero con una ragazza e spesso non solo con una. Un gay non è un impotente le donne e in certe situazioni può benissimo avere una vita sessuale etero, ma non è quello che desidera realmente. L'orientamento sessuale è definito non da quello che si fa ma da quello che si desidera. La psicologa potrà guidarti nell'arrivare a fare chiarezza con tua moglie. Io penso che tra voi ci sia ormai una lunga familiarità e questo mi induce a pensare che la dimensione reale del problema potrebbe essere assai più contenuta di come appare in teoria.
D'accordo project, tutto bello quel che dici ma, scusami la banalità, sebbene in più d'una occasione abbia avuto anch'io incontri ravvicinati del quarto tipo con ragazze, non avrei mai potuto incorrere nei problemi in cui è incorso Nonsocosadire per quella piccola asimmetria che esiste tra noi maschietti e le femminucce: loro possono simulare l'eccitazione e l'orgasmo, noi no perché c'è quella piccola cosuccia in mezzo alle gambe che non tira e se tu la pussy non la desideri è pur vero che il sesso in sé, specie da giovani, può essere un fatto puramente meccanico però di erezione spontanea non ce n'è traccia. In undici anni di convivenza Nonsocosadire ti è mai capitato di avercelo duro per il solo pensiero di tua moglie? :)

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Re: Sono sposato ma sono arrivato alla consapevole di essere

Messaggio da Nonsocosadire » lunedì 13 marzo 2017, 21:03

In undici anni di convivenza Nonsocosadire ti è mai capitato di avercelo duro per il solo pensiero di tua moglie? :)[/quote]

Strettamente parlando, "per il solo pensiero di mia moglie", no.
Nella masturbazione no.
Nei rapporti con lei in fondo nemmeno, perché di fatto è sempre stato un atto meccanico, accompagnato da tenerezze e attenzioni per lei, sinceramente volute, ma l'atto in sè era meccanico.

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agis
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Re: Sono sposato ma sono arrivato alla consapevole di essere

Messaggio da agis » lunedì 13 marzo 2017, 21:09

Nonsocosadire ha scritto: Strettamente parlando, "per il solo pensiero di mia moglie", no.
Nella masturbazione no.
Nei rapporti con lei in fondo nemmeno, perché di fatto è sempre stato un atto meccanico, accompagnato da tenerezze e attenzioni per lei, sinceramente volute, ma l'atto in sè era meccanico.
Ho capito. Ed in undici anni non è mai successo che lei te ne domandasse la ragione? Aveva avuto altri uomini prima di te? :)

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Re: Sono sposato ma sono arrivato alla consapevole di essere

Messaggio da Nonsocosadire » martedì 14 marzo 2017, 8:16

agis ha scritto:
Nonsocosadire ha scritto: Strettamente parlando, "per il solo pensiero di mia moglie", no.
Nella masturbazione no.
Nei rapporti con lei in fondo nemmeno, perché di fatto è sempre stato un atto meccanico, accompagnato da tenerezze e attenzioni per lei, sinceramente volute, ma l'atto in sè era meccanico.
Ho capito. Ed in undici anni non è mai successo che lei te ne domandasse la ragione? Aveva avuto altri uomini prima di te? :)
A volte è successo, più che altro quando non andava a buon fine, ma non così spesso. Ha avuto qualche altro ragazzo, ma non molti. Io non riuscivo a dare risposte sensate e vere, neanche a me stesso, figuriamoci a lei. E il fatto che lei comunque mi amasse, e che io amassi lei, mi faceva considerare questi come degli "incidenti" di poco conto e da dimenticare con il rapporto sessuale successivo che, magari non era così soddisfacente per me, ma riusciva a soddisfare (forse) lei.

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Re: Sono sposato ma sono arrivato alla consapevole di essere

Messaggio da agis » martedì 14 marzo 2017, 10:57

Nonsocosadire ha scritto: A volte è successo, più che altro quando non andava a buon fine, ma non così spesso. Ha avuto qualche altro ragazzo, ma non molti. Io non riuscivo a dare risposte sensate e vere, neanche a me stesso, figuriamoci a lei. E il fatto che lei comunque mi amasse, e che io amassi lei, mi faceva considerare questi come degli "incidenti" di poco conto e da dimenticare con il rapporto sessuale successivo che, magari non era così soddisfacente per me, ma riusciva a soddisfare (forse) lei.
Ecco Nonsocosadire il problema potrebbe consistere appunto in quel (forse).
Mentre mi pare che quello che potremmo considerare un "giardino segreto" delle nostre personali ed individuali fantasie sessuali possa traquillamente rimanere tale nel caso di relazioni occasionali, giudicherei inadeguato e forse improvvido tenersi certe cose per sé quando ci si impegni in una relazione duratura anche perché, come nel tuo caso, certi nodi prima o poi rischiano di tornare al pettine. Oggi voi giovani siete fortunati ad avere un mezzo come l'internet dove le "distanze virtuali" costituiscono sì un problema relazionale ma possono rappresentare anche una grande opportunità per chiarire certi punti fin dapprincipio con minori imbarazzi. Dovessi mettere su una nuova relazione con un uomo, Nonsocosadire, sono d'accordo anch'io con Alyosha. A prescindere dal genere dei tuoi partners ricordati fin dapprincipio di "saper cosa dire" e di chiarire bene questi punti. Prima di dovertene dolorosamente accorgere altri 11 anni dopo :)

(Però, ribadisco, senti la psicologa e, se tra te e tua moglie parli comunque di un amore, pensaci due volte prima di buttare tutto a mare. Che poi le donne non sono mica sceme sai? E se lei già sospettasse 'sta cosa da un bel po' mica mi stupirebbe ;) )

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Re: Sono sposato ma sono arrivato alla consapevole di essere

Messaggio da Nonsocosadire » martedì 14 marzo 2017, 12:48

agis ha scritto:
Nonsocosadire ha scritto: A volte è successo, più che altro quando non andava a buon fine, ma non così spesso. Ha avuto qualche altro ragazzo, ma non molti. Io non riuscivo a dare risposte sensate e vere, neanche a me stesso, figuriamoci a lei. E il fatto che lei comunque mi amasse, e che io amassi lei, mi faceva considerare questi come degli "incidenti" di poco conto e da dimenticare con il rapporto sessuale successivo che, magari non era così soddisfacente per me, ma riusciva a soddisfare (forse) lei.
Ecco Nonsocosadire il problema potrebbe consistere appunto in quel (forse).
Mentre mi pare che quello che potremmo considerare un "giardino segreto" delle nostre personali ed individuali fantasie sessuali possa traquillamente rimanere tale nel caso di relazioni occasionali, giudicherei inadeguato e forse improvvido tenersi certe cose per sé quando ci si impegni in una relazione duratura anche perché, come nel tuo caso, certi nodi prima o poi rischiano di tornare al pettine. Oggi voi giovani siete fortunati ad avere un mezzo come l'internet dove le "distanze virtuali" costituiscono sì un problema relazionale ma possono rappresentare anche una grande opportunità per chiarire certi punti fin dapprincipio con minori imbarazzi. Dovessi mettere su una nuova relazione con un uomo, Nonsocosadire, sono d'accordo anch'io con Alyosha. A prescindere dal genere dei tuoi partners ricordati fin dapprincipio di "saper cosa dire" e di chiarire bene questi punti. Prima di dovertene dolorosamente accorgere altri 11 anni dopo :)

(Però, ribadisco, senti la psicologa e, se tra te e tua moglie parli comunque di un amore, pensaci due volte prima di buttare tutto a mare. Che poi le donne non sono mica sceme sai? E se lei già sospettasse 'sta cosa da un bel po' mica mi stupirebbe ;) )
Grazie dei tuoi consigli (anche se sinceramente non mi sento così "giovane", ma è tutto relativo :) ).
"Saper cosa dire", come lo intendi tu, è senza dubbio cosa decisiva che mi è mancata, e ora i risultati sono questi, ne prendo atto.
L'amore di cui parlo tra me e mia moglie, ad oggi, è un rapporto di "lunga familiarità", pur segnata dalle contraddizioni e dalle cose appunto "non dette". Ma non è più sostenibile in quanto tale. Non dico che debba essere cancellato, io per lo meno non ho questa volontà, ma credo che si potrà forse trasformare, se ce ne sarà la volontà da parte di entrambi e con i tempi che serviranno, in un rapporto molto diverso, non so come possa essere difinito, ma fuori dalla relazione matrimoniale che non ha più ragione di essere. Ma questo lo potrò capire solo strada facendo.
Mia moglie non è scema, come molte altre donne che conosco, e credo che possa aver avuto questo pensiero più di una volta, per quanto non me l'abbia mai detto. In ogni caso non è assolutamente preparata a questa svolta che sta prendendo la mia e la sua vita, questo è ciò che forse più mi fa paura. Ed è appunto per questo che confido nell'aiuto della psicologa, che spero potrà non dico guidarmi, ma almeno aiutarmi a capire quali modalità adottare per fare il meno peggio possibile. A questo proposito ho anticipato l'appuntamento che mi era stato fissato con la psicologa (che sarebbe stato tra più di due settimane) a domani, non perché abbia fretta di fare le cose, ma perché davvero mi rendo conto di aver bisogno di questo confronto.
La possibilità di leggere i materiali e le varie discussioni presenti qui nel forum, nonché le vostre risposte, mi sta comunque aiutando molto, quindi grazie davvero.

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