agis ha scritto:Nonsocosadire ha scritto:
A volte è successo, più che altro quando non andava a buon fine, ma non così spesso. Ha avuto qualche altro ragazzo, ma non molti. Io non riuscivo a dare risposte sensate e vere, neanche a me stesso, figuriamoci a lei. E il fatto che lei comunque mi amasse, e che io amassi lei, mi faceva considerare questi come degli "incidenti" di poco conto e da dimenticare con il rapporto sessuale successivo che, magari non era così soddisfacente per me, ma riusciva a soddisfare (forse) lei.
Ecco Nonsocosadire il problema potrebbe consistere appunto in quel
(forse).
Mentre mi pare che quello che potremmo considerare un "giardino segreto" delle nostre personali ed individuali fantasie sessuali possa traquillamente rimanere tale nel caso di relazioni occasionali, giudicherei inadeguato e forse improvvido tenersi certe cose per sé quando ci si impegni in una relazione duratura anche perché, come nel tuo caso, certi nodi prima o poi rischiano di tornare al pettine. Oggi voi giovani siete fortunati ad avere un mezzo come l'internet dove le "distanze virtuali" costituiscono sì un problema relazionale ma possono rappresentare anche una grande opportunità per chiarire certi punti fin dapprincipio con minori imbarazzi. Dovessi mettere su una nuova relazione con un uomo, Nonsocosadire, sono d'accordo anch'io con Alyosha. A prescindere dal genere dei tuoi partners ricordati fin dapprincipio di "saper cosa dire" e di chiarire bene questi punti. Prima di dovertene dolorosamente accorgere altri 11 anni dopo
(Però, ribadisco, senti la psicologa e, se tra te e tua moglie parli comunque di un
amore, pensaci due volte prima di buttare tutto a mare. Che poi le donne non sono mica sceme sai? E se lei già sospettasse 'sta cosa da un bel po' mica mi stupirebbe
)
Grazie dei tuoi consigli (anche se sinceramente non mi sento così "giovane", ma è tutto relativo
).
"Saper cosa dire", come lo intendi tu, è senza dubbio cosa decisiva che mi è mancata, e ora i risultati sono questi, ne prendo atto.
L'amore di cui parlo tra me e mia moglie, ad oggi, è un rapporto di "lunga familiarità", pur segnata dalle contraddizioni e dalle cose appunto "non dette". Ma non è più sostenibile in quanto tale. Non dico che debba essere cancellato, io per lo meno non ho questa volontà, ma credo che si potrà forse trasformare, se ce ne sarà la volontà da parte di entrambi e con i tempi che serviranno, in un rapporto molto diverso, non so come possa essere difinito, ma fuori dalla relazione matrimoniale che non ha più ragione di essere. Ma questo lo potrò capire solo strada facendo.
Mia moglie non è scema, come molte altre donne che conosco, e credo che possa aver avuto questo pensiero più di una volta, per quanto non me l'abbia mai detto. In ogni caso non è assolutamente preparata a questa svolta che sta prendendo la mia e la sua vita, questo è ciò che forse più mi fa paura. Ed è appunto per questo che confido nell'aiuto della psicologa, che spero potrà non dico guidarmi, ma almeno aiutarmi a capire quali modalità adottare per fare il meno peggio possibile. A questo proposito ho anticipato l'appuntamento che mi era stato fissato con la psicologa (che sarebbe stato tra più di due settimane) a domani, non perché abbia fretta di fare le cose, ma perché davvero mi rendo conto di aver bisogno di questo confronto.
La possibilità di leggere i materiali e le varie discussioni presenti qui nel forum, nonché le vostre risposte, mi sta comunque aiutando molto, quindi grazie davvero.