Credevo di essermi accettato completamente
Re: Credevo di essermi accettato completamente
In realtà io sono un tipo un po' ansioso e ho paura del mio futuro.
Cioè, tu hai ragione quando dici che se non vivo il presente non potrò mai sapere il mio futuro, la mia vita è migliorata molto e questo è vero ma più volte mi è stato detto di pensare a cosa voglio fare in futuro, io ho delle idee ma sotto molti aspetti mi vedo ancora vuoto, non ho una cerchia di amici stabile, ho tantissimi conoscenti ma per molte circostanze non si crea un'amicizia vera come la intendo io.
La mia università è un luogo molto difficile da vivere, è male organizzata e spesso ci vado controvoglia ma per ciò che voglio fare in futuro mi serve quindi ci vado anche se mi rompo le palle.
Mi vedo ancora molto vulnerabile per certi versi, vorrei essere ancora più forte di quanto non lo sia già, sento che devo ancora migliorare parecchio, ce la metto tutta ma spesso i risultati non arrivano.
Aggiungo che la mia famiglia spesso è un luogo caotico e ciò non mi fa bene, ma purtroppo devo sopportare tutto ciò finchè non ho un'indipendenza economica.
Riguardo la mia sessualità è vero che è un problema loro, probabilmente se non avessi fatto il coming out a 17 anni molte cose non sarebbero successe ma comunque prima o poi lo avrebbero intuito senza tutte le guerre che sono successe.
Se fossi solo io a decidere , se fossi pienamente padrone della mia vita senza influenze esterne, mi toglierei molti sensi di colpa di dosso che subliminalmente la mia famiglia e non solo, mi mettono addosso.
Sono fuoricorso? mi giudicano
Metto qualche kg? mi giudicano
un giorno non studio? mi giudicano
Io ho fatto di tutto per emanciparmi ed essere indipendente emotivamente e in parte ci sono riuscito ma devo riuscirci ancora meglio.
Io sento di essere sulla strada giusta ma spesso provo ancora molta fatica.
La psicoterapia l'ho terminata, adesso sto facendo una psicoterapia di continuazione ma il DOC l'ho sconfitto e spero non si ripresenti più. Ogni giorno metto in atto ciò che ho imparato in questi anni.
La terapia farmacologica la sto facendo come mantenimento , spero poi che il medico me li azzeri del tutto ma credo sia ancora presto.
Più di così non so che fare.
Cioè, tu hai ragione quando dici che se non vivo il presente non potrò mai sapere il mio futuro, la mia vita è migliorata molto e questo è vero ma più volte mi è stato detto di pensare a cosa voglio fare in futuro, io ho delle idee ma sotto molti aspetti mi vedo ancora vuoto, non ho una cerchia di amici stabile, ho tantissimi conoscenti ma per molte circostanze non si crea un'amicizia vera come la intendo io.
La mia università è un luogo molto difficile da vivere, è male organizzata e spesso ci vado controvoglia ma per ciò che voglio fare in futuro mi serve quindi ci vado anche se mi rompo le palle.
Mi vedo ancora molto vulnerabile per certi versi, vorrei essere ancora più forte di quanto non lo sia già, sento che devo ancora migliorare parecchio, ce la metto tutta ma spesso i risultati non arrivano.
Aggiungo che la mia famiglia spesso è un luogo caotico e ciò non mi fa bene, ma purtroppo devo sopportare tutto ciò finchè non ho un'indipendenza economica.
Riguardo la mia sessualità è vero che è un problema loro, probabilmente se non avessi fatto il coming out a 17 anni molte cose non sarebbero successe ma comunque prima o poi lo avrebbero intuito senza tutte le guerre che sono successe.
Se fossi solo io a decidere , se fossi pienamente padrone della mia vita senza influenze esterne, mi toglierei molti sensi di colpa di dosso che subliminalmente la mia famiglia e non solo, mi mettono addosso.
Sono fuoricorso? mi giudicano
Metto qualche kg? mi giudicano
un giorno non studio? mi giudicano
Io ho fatto di tutto per emanciparmi ed essere indipendente emotivamente e in parte ci sono riuscito ma devo riuscirci ancora meglio.
Io sento di essere sulla strada giusta ma spesso provo ancora molta fatica.
La psicoterapia l'ho terminata, adesso sto facendo una psicoterapia di continuazione ma il DOC l'ho sconfitto e spero non si ripresenti più. Ogni giorno metto in atto ciò che ho imparato in questi anni.
La terapia farmacologica la sto facendo come mantenimento , spero poi che il medico me li azzeri del tutto ma credo sia ancora presto.
Più di così non so che fare.
Non è forte chi non cade, ma chi cade ed ha la forza per rialzarsi!
Re: Credevo di essermi accettato completamente
Gio92 dici niente: già il fatto che riesci a capire ciò del tuo carattere che ti piace e ciò che è da migliorare è un ottimo presupposto su cui lavorare.
Mettiti in gioco: sii te stesso in quello che dici e in quello che fai e vedrai come i vuoti verranno riempiti (amicizie incluso!). Probabilmente i vuoti di cui parli sono proprio quegli spazi che le tue paure ed ansie hanno creato...
E' ovvio che crearsi degli obiettivi è importante, com'è importante fare il possibile per realizzarli. Dopodichè se li raggiungi siamo tutti contenti, ma anche se non ci riuscissi andrebbe bene comunque: non avresti rimpianti perchè ci hai provato.
Considera che se i tuoi ti "stuzzicano" lo fanno perchè credono sia il modo giusto per ottenere da te il meglio. Probabilmente non è così, ma li puoi mai rimproverare di questo? Ti renderanno qualche giornata più difficile, ma fattene una ragione. Se sei un ragazzo responsabile gli dimostrerai presto che hanno torto...altrimenti vorrà dire avevano ragione loro
Mettiti in gioco: sii te stesso in quello che dici e in quello che fai e vedrai come i vuoti verranno riempiti (amicizie incluso!). Probabilmente i vuoti di cui parli sono proprio quegli spazi che le tue paure ed ansie hanno creato...
E' ovvio che crearsi degli obiettivi è importante, com'è importante fare il possibile per realizzarli. Dopodichè se li raggiungi siamo tutti contenti, ma anche se non ci riuscissi andrebbe bene comunque: non avresti rimpianti perchè ci hai provato.
Considera che se i tuoi ti "stuzzicano" lo fanno perchè credono sia il modo giusto per ottenere da te il meglio. Probabilmente non è così, ma li puoi mai rimproverare di questo? Ti renderanno qualche giornata più difficile, ma fattene una ragione. Se sei un ragazzo responsabile gli dimostrerai presto che hanno torto...altrimenti vorrà dire avevano ragione loro
Re: Credevo di essermi accettato completamente
Io non ho mai desiderato di cambiare orientamento, ma anche se fossi nato/diventato etero, chi dice che la mia vita sarebbe stata migliore o più serena? Forse non avrei avuto certi problemi legati al vivere l'omosessualità, ma ne avrei avuti altri legati al matrimonio, ai figli, ecc...Di storie tragiche fra etero ne puoi trovare quante ne vuoi. Tanto per dire, mia sorella è già al secondo matrimonio fallito. La vita non è facile per nessuno.Gio92 ha scritto: Parliamoci chiaro, l'omosessualità fa soffrire tutti, tutti noi se avessimo l'opzione di cambiare orientamento l'avremmo fatto...
...Avrei preferito non esserlo, di non avere quest'altro peso. Perchè è un peso, è inutile dire di no. E' un peso sociale, è un peso familiare, è un peso individuale. E' un peso.
Re: Credevo di essermi accettato completamente
Rileggendo il post di marmar ho riflettuto molto su questa frase... in realtà io non sopporto più di sbagliare! e per certi versi non l'ho mai sopportato. Credo di aver sbagliato molte volte, certo, gli errori mi hanno insegnato ma per un po' di tempo vorrei avere una situazione senza errori, più lineare.marmar77 ha scritto:Sembri frenato: a 24 anni perchè devi vederti proiettato in un futuro? E soprattutto come puoi vederti proiettato nel tuo futuro se non vivi il tuo presente?
A 24 anni ci si può permettere di sbagliare e anche farsi male e questo è un passaggio che abbiamo fatto e che continuiamo a fare tutti, si chiama crescita..Se ti freni (non parlo sessualmente..) e prima di agire crei da solo il problema che ti smonta tutto, rimani fermo, non vai da nessuna parte!
Sono stanco di sperimentare, di pensare...
Non è forte chi non cade, ma chi cade ed ha la forza per rialzarsi!
Re: Credevo di essermi accettato completamente
OK Gio non vorrei darti l'ennesimo dolore ma di sbagli se ne fanno ad ogni età fidati ^_^. Qualche volta poi, con il passare del tempo, si può anche arrivare a pensare a conseguenze di sbagli precedenti ed a prendere in considerazione un tipo di sbagli dalle conseguenze immensamente più deleterie: gli errori collettivi. Vabbè non mi dilungo. Su un piano pratico la soluzione già ce l'hai. Quando il pensiero diventa troppo apri la porta esci e ti vai a fare una bella corsetta tu che sei giovane e ancora puoi in scioltezza (ma anche i vecchietti si possono andare a fare una camminata what the heck!). Magicamente il pensiero svanisce e, quando ritorni, le ideazioni distoniche sono molto migliorate. Effetti collaterali: rimani bello tonico, fresco e sexy.
Re: Credevo di essermi accettato completamente
Hahahahhaha giusta osservazione!agis ha scritto:OK Gio non vorrei darti l'ennesimo dolore ma di sbagli se ne fanno ad ogni età fidati ^_^. Qualche volta poi, con il passare del tempo, si può anche arrivare a pensare a conseguenze di sbagli precedenti ed a prendere in considerazione un tipo di sbagli dalle conseguenze immensamente più deleterie: gli errori collettivi. Vabbè non mi dilungo. Su un piano pratico la soluzione già ce l'hai. Quando il pensiero diventa troppo apri la porta esci e ti vai a fare una bella corsetta tu che sei giovane e ancora puoi in scioltezza (ma anche i vecchietti si possono andare a fare una camminata what the heck!). Magicamente il pensiero svanisce e, quando ritorni, le ideazioni distoniche sono molto migliorate. Effetti collaterali: rimani bello tonico, fresco e sexy.
Da domani infatti ricomincio ad andare in palestra! Mi serve per stare bene.
Devo reagire! Non devono vincere i pensieri ma devo vincere io..
Sto anche praticando la mindfulness e mi aiuta molto a stare calmo e rilassato.
Non è forte chi non cade, ma chi cade ed ha la forza per rialzarsi!
Re: Credevo di essermi accettato completamente
Veramente Gio?Gio92 ha scritto:Sto anche praticando la mindfulness e mi aiuta molto a stare calmo e rilassato.
Bravo! Male che vada uno si può sempre andare a fare una "camminata consapevole" .
Io purtroppo ho trovato il tempo per fare solo il corsetto introduttivo giusto perché mi ci ha trascinato una mia amica carissima cui tenevo troppo per potermi esimere. Però l'esperienza è stata molto interessante, il nostro istruttore era bravo e, nel congedarci, ci ha lasciato con un po' di materiale per un percorso autonomo. Se il tempo lo trovi son certo che non ti ci vorrà molto a diventare più bravo di me ^_^.
La disamina di questo tipo di approccio da un punto di vista mentalico è ovviamente sempre possibile ma non strettamente indispensabile a mio avviso perché anche a noi sinistridi capita che, di tanto in tanto, il pensiero possa sembrare eccessivo ^_^.