AMORE GAY E RICOSTRUZIONE AFFETTIVA

Coppie gay, difficoltà, prospettive, significato della vita di coppia dei gay
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progettogayforum
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AMORE GAY E RICOSTRUZIONE AFFETTIVA

Messaggio da progettogayforum » martedì 25 aprile 2017, 1:48

Caro Project,
ho 27 anni e mi sono innamorato di un ragazzo di 22, gli voglio proprio bene, non è solo una questione di sesso, tra noi c’è una forma di intimità molto profonda. Lui non è alla prima esperienza e penso che ne abbia passate di brutte, cioè che abbia vissuto proprio situazioni molto difficili, lui qualche ammissione l’ha fatta e, mettendo insieme i pezzi del puzzle, penso che abbia avuto esperienze di prostituzione, non sono riuscito ancora a capire perché, dato che ha una famiglia passabile, forse non ottima, ma certo non delle peggiori. Non è uno che butta via soldi per cose stupide, è anzi molto attento al denaro, alla fine sono arrivato alla conclusione che lo abbia fatto non per soldi ma per buttarsi via. Quando il livello del discorso tra noi è arrivato al punto che almeno sul fatto in sé il discorso è stato chiaro, lui si aspettava di essere scaricato, ma è una cosa che non avrei mai fatto, ero sconvolto da quello che mi aveva detto e pensavo a quello che poteva aver passato per arrivare a quel punto. Non si è sentito giudicato, per fortuna. Io non ho fatto domande ma gli ho detto che doveva fare il test hiv. Prima si è arrabbiato in modo furioso e aggressivo, mi ha detto che lo trattavo come un appestato, ma dopo un paio di giorni siamo andati insieme a fare il test (l’ho fatto anche io), aveva paura e si vedeva ma per fortuna il test è venuto negativo. Dopo era molto più sollevato. Mi ha raccontato qualcosa di quello che ha passato ed era evidente che era talmente abituato all’idea che non potesse esistere per lui nessuna forma d’amore, che per fortuna dalle sue esperienze non ha riportato traumi pesanti. È stato quasi sempre con uomini anziani che, pure in una situazione come quella, non lo hanno umiliato, qualcuno, dopo aver parlato cinque minuti con lui se ne andava senza pretendere nulla e addirittura chiedendogli scusa, altri purtroppo erano un po’ come animali ma almeno usavano il preservativo. Mi ha raccontato quello che gli succedeva ma non ho capito come sia arrivato a quel punto, certo c’è arrivato, diciamo così, senza intermediari, cioè senza entrare nel cosiddetto giro della prostituzione e questa è stata una cosa molto positiva. Project, puoi capire che, dopo il test anche io ho tirato un respiro di sollievo perché un po’ di sesso l’avevamo fatto, comunque adesso è un problema superato. Tra noi c’è molta intimità, parliamo molto ma facciamo anche molto sesso, io di lui sono innamorato cotto e penso che il sesso per lui sia una cosa fondamentale, ha una forma di partecipazione totale, un lasciarsi andare senza riserve che mi riempie di tenerezza. In pratica il sesso per noi è un mezzo di comunicazione potente e insostituibile. In questo ho imparato tantissimo da lui, perché prima ero del tutto imbranato e condizionato e pensavo che il sesso fosse solo divertimento. Resto molto colpito dal fatto che sia arrivato a parlare con me liberamente di cose così delicate, si stupisce quasi del fatto che sono innamorato di lui e penso di essere per lui una persona importante. I rapporti coi genitori sono o negativi o al massimo neutri, lui non li considera proprio, cioè non fanno realmente parte del suo mondo, le storie che ha avuto con altri due ragazzi, al di fuori dei siti di prostituzione, non hanno lasciato praticamente traccia, il discorso con loro era rimasto a un livello estremamente superficiale. Che cosa si porta dentro il mio ragazzo io in realtà non lo so, penso che adesso stia meglio che qualche mese fa, ma lo vedo ancora poco attrezzato per affrontare un mondo competitivo come quello del lavoro. Ufficialmente studia, ma è molto indietro con gli esami, anche se è intelligentissimo, certe volte capisce immediatamente cose che io fatico ad intuire. Il suo punto debole è l’affettività, non riesce a capire che ci si può innamorare di lui proprio come persona e che le cose che dice non solo non distruggono nulla ma possono portare ad un rapporto più profondo. Lui parla di sesso ma non d’amore, si sente gratificato dal fatto di essere desiderato sessualmente e dal fatto che io non gli chiedo nessuna prestazione sessuale particolare ma lo lascio del tutto libero e lo seguo in tutto, mi chiede spesso di dirgli e di ripetergli che mi sento sessualmente gratificato da lui e che con lui sto bene, cosa tra l’altro verissima, perché adesso io vivo per lui. Qualche volta vorrei parlare con lui anche d’altro, tipo gli studi e il futuro lavorativo, ma non mi permette di andare su questi argomenti, mi dice che non vuole essere diretto, che non devo dargli consigli, e allora mi sto zitto e gli sorrido o gli dico solo che gli voglio bene. Qualche volta gli prendono attacchi di malinconia e allora vado nel panico perché ho l’impressione che si senta profondamente solo, lui si stende sul letto e io mi siedo vicino a lui e gli stringo la mano in silenzio e sono momenti intensissimi, quasi più del sesso. Nell’ultimo periodo lo sento più disponibile, meno intransigente e radicale dei suoi discorsi, come se volesse riconoscermi un maggiore spazio di autonomia, mi rimprovera meno se non do subito seguito a quello che mi chiede e, se cerco di giustificarmi, mi dice: Tranquillo, non è successo niente! Io penso che al di là del discorso della prostituzione ci siano anche altre situazioni che possono aver pesato molto sul mio ragazzo e penso che siamo cose ancora più difficili da ammettere, non ho idee troppo precise in mente e in ogni caso mi asterrò da qualsiasi sollecitazione. Io posso solo restargli vicino perché quando sto con lui mi sento felice e oggettivamente non ho nessuna esitazione. Se metto a confronto il rapporto che ho con lui con quello che ho avuto con i miei due ex storici, la differenza risulta evidente ed enorme, di lui sono profondamente innamorato, con gli altri ragazzi avevo una relazione ma non ne ero innamorato. Project, ho tanta paura di sbagliare, non di sbagliare per me ma di fare male a lui perché proprio non se lo merita, è un ragazzo profondamente buono, con tanti problemi, certo, ma è il mio ragazzo e non sono stato mai così felice come da quando ci siamo conosciuti. Lui ha cambiato la mia vita e l’ha resa infinitamente migliore, vorrei tanto che fosse felice come lo sono io!

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agis
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Re: AMORE GAY E RICOSTRUZIONE AFFETTIVA

Messaggio da agis » martedì 25 aprile 2017, 9:34

Magari avrà anche intrapreso il meretricio per buttarsi via ma, se ci fosse una vera intimità tra amanti, non sarebbe sufficiente chiederglielo? Le fantasie sessuali, proprio in quanto tali, possono tranquillamente prescindere da ogni aspetto affettivo e da qualsivoglia preferenza di genere. Di una forte cristallizzazione mentale sul rapporto con le prostitute dal lato passivo del "cliente"abbiamo già parlato in un altro thread a proposito dello scrittore Cesare Pavese. Incredibili alle volte certi problemi di questi poveri eterosessuali con le donne vero project? E, comunque, il porno va guardato e preso in attenta considerazione signori. Le fantasie relazionali del medico, del poliziotto, del/la prostituto/a son tra quelle ben note, comuni e bipartisan. Visto lo spessore ed il calibro di personaggi non banali non sembra poi ci siano cultura od intelligenza che tengano rispetto a questa individuale necessità di intrattenerle. Nulla poi vieta ovviamente di etichettarle e reificarle in qualche modo. Un po' come si è fatto con quella fastidiosa tabe mentale dell'omosessualità ^_^

k-01

Re: AMORE GAY E RICOSTRUZIONE AFFETTIVA

Messaggio da k-01 » giovedì 27 aprile 2017, 20:08

In passato è capitato anche a me di prendere una cotta tremenda per un ragazzo leccese che poi scoprii si manteneva facendo marchette. Lui era stato cacciato di casa (o forse se n'era andato di sua volontà) dopo essersi dichiarato ai suoi genitori. Si trasferì quindi a Bologna dove lo conobbi. Mi disse che era iscritto al DAMS, ma di esami non ne aveva mai dati.
Era molto tormentato, almeno così mi disse, ma non mi confidò mai nulla di ciò che lo turbasse. Ci siamo frequentati poco, perché eravamo troppo diversi caratterialmente e a parte piacersi fisicamente non c'era altro. A me piaceva moltissimo, sia fisicamente che caratterialmente, sebbene fosse un po' spostato, ma oggettivamente non poteva esserci nessuna storia tra di noi.

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agis
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Re: AMORE GAY E RICOSTRUZIONE AFFETTIVA

Messaggio da agis » giovedì 27 aprile 2017, 20:29

Eh beh certo k. Se uno non comunica neanche a livello di fuckfriend, di scopamico, mi pare un po' difficile ci possa essere una "storia". Almeno un po' parlarsi bisogna sempre direi. Foss'anche all'interno di una relazione di breve durata :)

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