DICHIARAZIONE D’AMORE GAY RIVOLTA A UN RAGAZZO ETERO

La difficoltà di uscire allo scoperto
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DICHIARAZIONE D’AMORE GAY RIVOLTA A UN RAGAZZO ETERO

Messaggio da progettogayforum » lunedì 8 maggio 2017, 22:12

Prendendo lo spunto da uno scambio di idee con un ragazzo sui problemi del coming out, vorrei soffermarmi oggi sui diversi punti di vista gay e etero che rendono talvolta problematica la comunicazione.

Il mio interlocutore sosteneva che un coming out molto schietto e diretto, anche se è rivolto ad un ragazzo etero, non può che essere bene accolto perché in fondo si tratta pur sempre di una forma d’amore. Questa idea è un’idea che trova facilmente cittadinanza nel mondo gay, ma estrapolarla al mondo etero e pensare che sia universalmente condivisa dai ragazzi etero è in effetti alquanto irrealistico.
Immaginate una bella ragazza, abituata a pensare al principe azzurro, per lei, quando sta con i suoi amici, è scontato che siano in molti a farle la corte, tutto questo non le dà fastidio ma la gratifica. Che cosa proverebbe quella ragazza che si accorgesse che un vecchio, che non ha proprio nulla del principe azzurro, pensa a lei in termini esplicitamente sessuali? Pensate che la prenderebbe bene come quando i suoi amici le fanno la corte? Io penso proprio di no! Penso che ne resterebbe fortemente turbata. E pensate che non ci siano vecchi che fanno le loro fantasie sulle ragazze giovani? Certamente ce ne sono, ma hanno quasi tutti il buon gusto di tenersele per sé e di non mettersi in competizione con i ragazzi giovani, non fosse altro per non cadere nel ridicolo, ma se uno di questi vecchi facesse la dichiarazione d’amore a una ragazza giovane come può farla un ragazzo di vent’anni, come ci resterebbe la ragazza? Se solo l’idea la può turbare, la dichiarazione esplicita le creerebbe una marea di problemi.

Adesso proviamo a traslare il discorso. Un ragazzo etero è portato a pensare che è naturale e ovvio che tutte le ragazze giovanissime che conosce possano fargli la corte, questo certo non lo sconvolge ma anzi lo gratifica. Ma che cosa potrebbe pensare se si rendesse conto che le fantasie sessuali su di lui possono farle non solo le ragazze ma anche i ragazzi? Per lui un’ipotesi del genere è assolutamente inedita, dovrebbe pensare che l’amore è sempre amore? Beh, forse, ma è molto improbabile, io penso che si chiederebbe che cosa c’è di sbagliato in lui tanto che un ragazzo si possa innamorare di lui e questo lo metterebbe in difficoltà con se stesso, ma se poi il ragazzo che si è innamorato di lui andasse a dichiarargli il suo sentimento, beh, l’imbarazzo sarebbe fortissimo e molto probabilmente all’imbarazzo esterno corrisponderebbe un turbamento profondo che potrebbe essere sconvolgente.

Faccio la controprova, io sono un vecchio gay, come reagirei io se una anziana signora mi venisse a dichiarare che si è innamorata di me? … Onestamente mi allontanerai molto rapidamente e penserei di aver tenuto con lei un comportamento sconsiderato tale da autorizzarla a farmi la dichiarazione e qui si tratta di dichiarazioni “etero” e quindi ovvie, ammesse, ma come reagirebbe una donna etero se si vedesse fare la dichiarazione d’amore da un’altra donna? Pensate che ne sarebbe felice, perché è sempre amore? Beh, io posso capire che i gay lo pensino, perché i gay ragionano così, ma gli etero no!

E fino qui abbiamo parlato di adulti, per i ragazzi molto giovani la cosa è ancora più delicata.

Ovviamente il mio discorso ammette eccezioni, ma le eccezioni non modificano la globalità del fenomeno.

Un gay è abituato a non sentirsi vincolato dagli usi sociali classici concernenti la sessualità e questo non perché un gay è, per natura, di mente più aperta di un etero, ma perché il suo atteggiamento è il risultato della sua esperienza individuale. Per un gay è difficile capire che per un etero le cose non funzionano così perché un etero è cresciuto all’interno di quegli usi sociali e li sente profondamente suoi e quindi profondamente veri, esattamente come una gay trova profondamente suoi e quindi profondamente veri gli atteggiamenti di ribellione verso quegli stessi usi sociali. In un caso come nell’altro, si verifica un’opera impropria di estrapolazione: “quello che è vero per me è vero per tutti!” e questo meccanismo proiettivo, fortemente individualistico è alla base di molte incomprensioni.

Diceva Goethe che le filosofie e i sistemi di pensiero, anche quelli che vantano pretese di oggettività, sono in fondo il prodotto di psicologie di individui indotti ad elaborare filosofia o arte a partire da fatti molto precisi della loro vita e dalle loro risposte individuali. Nessuno crea una filosofia che possa umiliarlo, ciascuno crea una filosofia che gli assegni un ruolo almeno dignitoso. In sostanza le radici dei grandi sistemi filosofici o delle grandi opere d’arte andrebbero cercate nelle esperienze individuali concrete, quasi sempre di tipo affettivo, dei loro autori, almeno tanto quanto nel clima culturale dell’epoca. Questo discorso vale per qualsiasi individuo e per qualsiasi gruppo che elabori opere di pensiero o di arte e quindi vale anche per i gay, che vedono le cose dal loro punto di vista e, come fanno tutti, tendono a generalizzare la loro visione del mondo e a farne la misura di tutte le cose.

marmar77
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Re: DICHIARAZIONE D’AMORE GAY RIVOLTA A UN RAGAZZO ETERO

Messaggio da marmar77 » martedì 9 maggio 2017, 22:31

Ciao Project, quanto invidio il tuo amico sognatore!

Innanzitutto grazie per aver paragonato un gay ad un vecchietto... :)

Scherzi a parte, il ragazzo con cui hai avuto questo scambio di idee dice che la dichiarazione fatta in maniera diretta da parte di un gay ad un etero, a prescindere dall'esito positivo o negativo, è ben accolta perchè espressione comunque di un sentimento puro e nobile come l'amore... ma credo intenda tutto ciò dando per scontato che, nel frattempo, col ragazzo etero in questione sia nato un legame speciale.

Considerando queste situazioni tutte diverse le une dalle altre, mi sembra alquanto inutile cercare di trarre un denominatore comune che possa indicarci la risposta al quesito in oggetto.

Partendo sempre dal presupposto che il coming out in questione sia fatto ad un ragazzo col quale si condivide un'affinità particolare e sia di una certa durata, mi sento comunque di osservare che qualche bella sorpresa possa realizzarsi.
Probabilmente, sono condizionato dal fatto che per me il coraggio usato con intelligenza viene quasi sempre premiato, ma basta leggere il forum per capire quanti ragazzi nascondono la loro vera natura... Allo stesso modo penso che dire ad uno di questi ragazzi: "sono cotto di te", li possa comunque far scappare. Invece in situazioni in cui si è creata quella complicità e confidenza, iniziare a confessare loro di avere dei dubbi sulla propria omosessualità, possa anche rilassarli e invogliarli ad un'apertura reciproca.

A conferma di quanto detto sopra, credo che le parole che spesso ci preoccupiamo tanto di trovare per definire in maniera diretta circostanze (es. "mi sono innamorato di te") o caratteristiche (es. "sono gay"), concretizzando realtà "scomode" da accettare, possano ritorcersi contro.
Se un ragazzo "etero" ti cerca spesso, anche se è fidanzato ti dedica sistematicamente del tempo esclusivamente con te, accetta con piacere le tue proposte, si crea un certo contatto anche fisico, ecc.... non va bene così? Cogliendo tutto il bello che il presente ci offre e aspettando che la relazione (perchè di relazione si parla..) prenda il suo corso? Sbattergli davanti la "cruda" realtà, soprattutto se non è preparato, che risolve?

Mi scuso per il mio scrivere ingarbugliato, sono pronto a chiarirvi tutti i nodi :)

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progettogayforum
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Re: DICHIARAZIONE D’AMORE GAY RIVOLTA A UN RAGAZZO ETERO

Messaggio da progettogayforum » mercoledì 10 maggio 2017, 1:44

Concordo al 100% con quanto detto da marmar77 !! :D Il fatto è che, quando ci si innamora di un etero, non è affatto facile mantenere un atteggiamento razionale e si pensa che che il coming out possa essere un catalizzatore capace di fare emergere subito una qualche ipotetica omosessualità che comunque pensiamo si nasconda sotto la scorza eterosessuale. I gay innamorati tendono a vedere gay nascosti anche dove, ad un occhio più oggettivo, non appare traccia di omosessualità. Lasciare all'altro il suo tempo e vivere serenamente il rapporto con lui per quello che può essere è di fatto l'unica cosa sensata da fare, ma per un ragazzo gay giovane e innamorato un simile esercizio di pazienza è spesso un autentico martirio.

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agis
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Re: DICHIARAZIONE D’AMORE GAY RIVOLTA A UN RAGAZZO ETERO

Messaggio da agis » mercoledì 10 maggio 2017, 7:49

progettogayforum ha scritto:Concordo al 100% con quanto detto da marmar77 !! :D Il fatto è che, quando ci si innamora di un etero, non è affatto facile mantenere un atteggiamento razionale e si pensa che che il coming out possa essere un catalizzatore capace di fare emergere subito una qualche ipotetica omosessualità che comunque pensiamo si nasconda sotto la scorza eterosessuale. I gay innamorati tendono a vedere gay nascosti anche dove, ad un occhio più oggettivo, non appare traccia di omosessualità. Lasciare all'altro il suo tempo e vivere serenamente il rapporto con lui per quello che può essere è di fatto l'unica cosa sensata da fare, ma per un ragazzo gay giovane e innamorato un simile esercizio di pazienza è spesso un autentico martirio.
E l'abbiamo veduto col povero Genny. Poi, se per caso gli capita un bisex, martirio al quadrato per entrambi? :lol: Continuo a ribadire che se liberassimo questo animale così poco evoluto - il bonobo che è in noi - non ci sarebbero martiri per nessuno e ti esorterei a riflettere se il continuo e sempiterno martirio ed ammazzatoio che è la storia della nostra razza così evoluta non abbia proprio in questo rifiuto una delle sue possibili premesse.

k-01

Re: DICHIARAZIONE D’AMORE GAY RIVOLTA A UN RAGAZZO ETERO

Messaggio da k-01 » venerdì 19 maggio 2017, 16:23

Non credo si possa generalizzare. Dipende sempre dal tipo di legame e confidenza che esiste fra due persone e dal modo in cui si esprimono le cose, ma credo che sia un fatto sempre positivo esprimere ciò che si sente, indipendentemente dalla reazione dell'altro, buona o cattiva che sia. Non ci si dichiara in funzione di cosa ci si aspetta dall'altro, ma perché si sente di doverlo fare.
A me, ad esempio, è capitato che una cassiera dell'Esselunga, dove per consuetudine faccio spesa, col tempo prendesse un po' troppa confidenza e si lasciasse andare a battute che ho trovato un po' fuori luogo. Ho capito di piacerle dal modo con cui saluta o mi cerca con gli occhi quando vado in un'altra cassa. Dal suo punto di vista ha fatto bene a provarci e farmi capire il suo interesse. A me invece procura imbarazzo quindi la evito. :)

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agis
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Re: DICHIARAZIONE D’AMORE GAY RIVOLTA A UN RAGAZZO ETERO

Messaggio da agis » venerdì 19 maggio 2017, 17:54

k-01 ha scritto:Non credo si possa generalizzare. Dipende sempre dal tipo di legame e confidenza che esiste fra due persone e dal modo in cui si esprimono le cose, ma credo che sia un fatto sempre positivo esprimere ciò che si sente, indipendentemente dalla reazione dell'altro, buona o cattiva che sia. Non ci si dichiara in funzione di cosa ci si aspetta dall'altro, ma perché si sente di doverlo fare.
A me, ad esempio, è capitato che una cassiera dell'Esselunga, dove per consuetudine faccio spesa, col tempo prendesse un po' troppa confidenza e si lasciasse andare a battute che ho trovato un po' fuori luogo. Ho capito di piacerle dal modo con cui saluta o mi cerca con gli occhi quando vado in un'altra cassa. Dal suo punto di vista ha fatto bene a provarci e farmi capire il suo interesse. A me invece procura imbarazzo quindi la evito. :)
ihihihihihi :lol: una bella disdetta per la cassiera povera ^_^

k-01

Re: DICHIARAZIONE D’AMORE GAY RIVOLTA A UN RAGAZZO ETERO

Messaggio da k-01 » domenica 21 maggio 2017, 12:25

A volte si è vittime, a volte carnefici ;)

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