La mia vita è un fallimento

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Re: La mia vita è un fallimento

Messaggio da progettogayforum » venerdì 18 dicembre 2015, 19:49

Mannaggia 875!! devi sempre minimizzare il positivo (quel benedetti esami che non sono affatto una banalità) e poi anche gli amici... perché tu parli di solitudine ma non eri affatto solo. Insomma, guarda che il bicchiere è mezzo pieno, non mezzo vuoto!! :)

875
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Re: La mia vita è un fallimento

Messaggio da 875 » lunedì 15 maggio 2017, 13:56

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agis
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Re: La mia vita è un fallimento

Messaggio da agis » lunedì 15 maggio 2017, 16:25

Toh guarda chissi rivede :geek:
Il robottino 875. <3 <3
Yummy yummy :P. Ora che finalmente la sua vita è fallita ed ha toccato il fondo può cominciare a scavare. Così non devo fare nessuna fatica. Quando ha scavato per benino arrivo io e...

ZACCHETE! ni si lubrifica un po' le rotelle ^_^

Ahem scusami project mi è sfuggita :oops:

Scherzo neh robottino :mrgreen:

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Re: La mia vita è un fallimento

Messaggio da progettogayforum » lunedì 15 maggio 2017, 21:01

Dai 875!!! Comincia a mettere da parte del tutto l'idea di mollare gli studi, che al punto in cui sei sarebbe una cosa totalmente assurda, pensa a finire gli esami. Il lavoro che poi servirà per la tesi è già avviato e non è niente male. Lascia perdere il telefono e l'idea che ti possano capire, è evidente che non è così, ma ricordati che non sei solo! adesso arrivo u skype.
Un abbraccio.

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agis
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Re: La mia vita è un fallimento

Messaggio da agis » lunedì 15 maggio 2017, 22:40

Ok mo ci pensa project ^_^, ma, a parte gli scherzi 875, non ti pare che se tu nel 2013 dicevi che la tua vita era fallita ed oggi, nel 2017, sei ancora qui a continuare a pensare e a dire che la tua vita è fallita, ceteris paribus, in tutti questi quattro anni avresti potuto tirare avanti tranquillamente senza sbatterti in questo modo? No, perché sai, non vorrei mai che fra altri 50 anni tornassi a dirci che la tua vita è fallita.

Vabbè ti lascio con le ultime parole del principe che è meglio:

"Ricordate fratelli che la decadenza e la morte sono implicite in ogni cosa composta. Lottate e preparatevi assiduamente"

mavrokapelo
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Re: La mia vita è un fallimento

Messaggio da mavrokapelo » giovedì 8 giugno 2017, 18:29

875 ha scritto:Con un sorriso di rassegnazione oggi mi trovo a dover sopperire al passato, a un padre che non capirà mai e che tenterà di sopraffare sempre sul mio futuro...sto pensando di batter bandiera bianca, come molti si aspettavano e che io invece mai avrei aspettato, ma si sa la realtà pone altre situazioni.
Abbandonare studi, felicità, camminate passo per passo, quando non sai cosa fare in realtà
L'aiuto non nasce dal nulla, ci ho provato a farmi sentire ma erano urla di un bambino che alla soglia di 3 decadi ancora cerca affetto, un latte che è stato imposto con la forza, purtroppo.
Sogni infranti per mancata volontà.
Vita fallita.
Tutti quei psicoterapeuti non te l'hanno detto perchè stai così giù?
Eppure la risposta è tutta qui!
Tu aspetti la felicità, ma la vita te la sta dando la risposta, e cioè che la felicità non esiste!
Stai appresso a un sogno che nessuno uomo realizzerà mai.
Altra risposta che sai al tuo stato:
abituato a vivere nella zona comfort di mamma e papà.
bene, disabituati e stai in una zona precaria.
Vivi in un sogno dove anche per te doveva esserci quello che gli altri hanno avuto, ma non va così... la vita è solo fortuna.
Prima di issare bandiera bianca, che tanto da perdere non hai più nulla perchè ormai se ce l'avevi lo hai perso... distaccati da tutti, sopravvivi da solo e poi vedi se alla lunga va meglio o peggio.
Tanto da perdere che hai, se non hai niente?

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Gio92
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Re: La mia vita è un fallimento

Messaggio da Gio92 » domenica 18 giugno 2017, 20:20

875 ha scritto:Con un sorriso di rassegnazione oggi mi trovo a dover sopperire al passato, a un padre che non capirà mai e che tenterà di sopraffare sempre sul mio futuro...sto pensando di batter bandiera bianca, come molti si aspettavano e che io invece mai avrei aspettato, ma si sa la realtà pone altre situazioni.
Abbandonare studi, felicità, camminate passo per passo, quando non sai cosa fare in realtà abituato a vivere nella zona comfort di mamma e papà.
L'aiuto non nasce dal nulla, ci ho provato a farmi sentire ma erano urla di un bambino che alla soglia di 3 decadi ancora cerca affetto, un latte che è stato imposto con la forza, purtroppo.
Sogni infranti per mancata volontà.
Vita fallita.
quanto ti capisco :cry: :cry: il passato lascialo morire... accettalo, non rinfangarlo mentalmente tanto è inutile, è andata così.
Prova a vedere il tuo passato da altre prospettive, perchè spesso la sofferenza è generata proprio dal vedere le cose dalle stesse prospettive di sempre.

Non abbandonare gli studi perchè è inutile e dannoso, vai a velocità di crociera se non riesci a stare al passo ma non mollare perchè non serve a niente, finirai per annientarti ancora di più.

Devi partire da te, da cosa vuoi, da chi sei veramente; non fare l'errore di cercare la felicità nelle cose che fai (volontariato o altro) ma cercala dall'interno! da te stesso, da ciò che sei e dall'ideale che ti sei fatto di ciò che diventerai (se lo hai fatto altrimenti comincia a farlo).

Non darla vinta al male, cazzo! Non meriti di soffrire, rialzati, combatti ma non arrenderti , fallo per amore di te stesso. Ti ami? no? comincia ad amarti, a trattarti come un figlio che ha bisogno del padre, coccolati, amati......
Non è forte chi non cade, ma chi cade ed ha la forza per rialzarsi!

875
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Re: La mia vita è un fallimento

Messaggio da 875 » mercoledì 7 novembre 2018, 9:46

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Re: La mia vita è un fallimento

Messaggio da progettogayforum » mercoledì 7 novembre 2018, 14:21

Scusa, 875, ci conosciamo da tanto tempo, so bene che i contatti via internet sono quello che sono, che non risolvono nulla, e che le parole restano solo parole, però, permettimi di dirlo, stai passando momenti di stress pesante e non sei nella condizione migliore per poter valutare oggettivamente tutto quello che hai fatto. Dici che avresti voluto desideri semplici e complicità, come se fossero cose facili da raggiungere che non sono capitate a te ma per gli altri sono all’ordine del giorno. “Desideri semplici e complicità” sono il desiderio più profondo di tutte le persone che non sono drogate dall’arrivismo e dal denaro. Dici che se ti guardi indietro vedi paura e vergogna, ma di che? Io penso che la tua famiglia avrebbe dovuto esserti di supporto anche a livello psicologico ma non lo hanno fatto e forse non potevano nemmeno farlo, però qualche volta ci hanno messo il carico da 12 per metterti dubbi in testa e per farti sentire quasi colpevole di voler avere un tuo mondo, ma avere un tuo mondo non solo è legittimo ma è fondamentale per te. L’ambiente dell’università non è certo il più adatto a costruire rapporti affettivi seri, anche di semplice amicizia, c’è una dimensione concorrenziale, c’è pettegolezzo, c’è lecchinaggio, esattamente come nei luoghi di lavoro. Non vedi la libertà ma la tua mancanza di coraggio? Ma ti rendi conto di quello che hai fatto? Un esame può essere anche uno scoglio contro il quale si va a sbattere ma è l’ultimo scoglio non il primo. Il percorso che stai finendo potrai anche non sentirlo più tuo ma ti ha dato tantissimo e ti ha dimostrato che alla fine si poteva fare benissimo e che non c’era nessuna preclusione se non la paura di non riuscire, paura che alla fine si è superata. Certo si ripresenta ad ogni esame, è vero, ma ormai sei alla fine di quel percorso. E poi non sei solo, non hai un compagno, ma ci sono tantissimi ragazzi che non hanno un compagno, e comunque non sei solo, sarà pure vero che la maggior parte dei tuoi contatti sono online ma dietro lo schermo ci sono persone vere, che ti conoscono almeno un po’ e ti stimano e ti vogliono bene, è poco, lo so, perché non è come avere vicino un ragazzo che ti può sostenere quando ne hai bisogno e può condividere la vita con te, ma tu non sei solo e le brutte idee le devi mettere da parte in via definitiva. Non so chi ti abbia detto che sei opportunista ed egocentrico, magari un coinquilino o un collega dell’università, ma certo chi ti ha detto una cosa simile non ti conosce affatto.
Un fortissimo abbraccio!
Project

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Birdman
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Re: La mia vita è un fallimento

Messaggio da Birdman » giovedì 8 novembre 2018, 2:26

875 ha scritto:Sono passati 5 anni da quando presi i bagagli e partii per non so per quale aria da quella lasciata. Beh, è la stessa di 5 anni fa e 1 giorno, non è cambiato niente e tutto è rimasto uguale. Non vedo niente di nuovo, solo e sempre ostruzionismo e fatiche, non è giusto. Avrei preferito una vera e nuova ventata, una crescita personale che non c'è. Desideri semplici e complicità di una vita fatta di impegni diversi e non sentirmi solo e perduto. Mi guardo alle spalle e invece di vedere risultati, come dei voti di esami superati, vedo sempre paura e vergogna. Non vedo libertà, vedo sempre la mancanza di vero coraggio e determinazione che minano ancora la mia persona, la mia libertà che ormai è persa. Persa perché tanto a lottare e tanto a perdere perché ho sempre e solo da lottare con tutto e tutti. Non so cosa faccio e dove sto andando, sto concludendo (forse) un percorso che non sento più mio. Se finirò, dopo mi sembrerà solo un giro di giostra dove scendere dove sono salito. Niente di nuovo, tutta fuffa, tutto finto. Ho conosciuto persone che hanno avuto solo giudizio, ma anche io l'ho dato, eppure credo che il mondo avanza anche senza di me e tutti ne sono quasi felici, perché hanno fatto e realizzato, io invece aspettavo qualcosa che sentivo mia e per questo mi è stato detto di essere opportunista ed egocentrico. Mai aspettata una cosa del genere da una persona fidata, ma in questo trovo un fondo di verità, pura e semplice, perché non so stare al mondo. Penso a volte di farla finita su tutto e tutti, ma poi non lo faccio, non ho coraggio, non avrò motivo. Alla domanda del mio futuro, oggi risponderei che mi troverò in luoghi e compagnie irrealizzate.
Ciao 875, per quel che vale ti posso dire che riesco ad immaginare quel che provi. In buona parte avrei potuto scrivere anch'io le stesse cose, perché sto vivendo una delusione simile a qualche anno di distanza da quando ho lasciato casa. Quando si va via si pensa che cambiare città e vita basti a cambiare la propria situazione, ma in realtà subentrano tantissimi altri fattori, alcuni incontrollabili, altri più alla nostra portata, che determinano l'esito della scommessa. Purtroppo se si parte da una situazione difficile è probabile che gli aspetti negativi possano prendere il sopravvento. Il rischio è di uccidere anche quel poco di speranza che ha spinto a partire, perché a quel punto non si sa più che altro fare. Comunque vada il fatto di aver compiuto un passo come quello di trasferirsi è già di per sé importante, non va sottovalutato, come dice giustamente Project, ma la disillusione ci porta a non vedere anche quel che di positivo possiamo aver fatto.
Effettivamente non sentire di appartenere a nulla e smarrire i propri obiettivi sono tra le cose peggiori che ci possano capitare, ma sono dell'idea che queste cose accadano soprattutto perché c'è qualcosa a monte che non si è risolto. E' possibile individuarlo questo qualcosa? Una volta individuato siamo in grado di trovare e attuare delle soluzioni? Non so se esista davvero una risposta a queste domande e non ho idea di quanto lavoro possa richiedere avvicinarsi a delle eventuali risposte. Senza dubbio delle relazioni umane sincere e appaganti potrebbero aiutare, ma anche lì, risulta così difficile trovarne. Non credo che sia tutto irrisolvibile, ma qualunque strada si scelga di imboccare, sarà impervia. Bisogna capire a cosa va data priorità e concentrarcisi su quello, affrontare troppi problemi insieme di sicuro non aiuta, perché contribuisce ad offuscare la visuale e a disorientarci più di quanto già lo siamo.

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