COPPIE GAY FUORI SCHEMA

Coppie gay, difficoltà, prospettive, significato della vita di coppia dei gay
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progettogayforum
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COPPIE GAY FUORI SCHEMA

Messaggio da progettogayforum » mercoledì 10 maggio 2017, 13:39

Ciao Project,
intanto grazie per la tua mail, non posso negare che temevo mi rispondessi in modo standard ma non è successo, mi hai preso sul serio e hai sottolineato le stesse cose alle quali io avevo dato la massima importanza. È per questo che ti scrivo di nuovo, non so dire il mio ragazzo, o il mio ex o che cos’altro, mi limito a dire “lui” perché è il solo per il quale uso questo pronome. Insomma, ha passato un periodaccio, e forse lo sta ancora passando, questo è innegabile, e avrei fatto, o meglio farei qualunque cosa per migliorare anche solo un po’ il suo umore. Tra noi c’è sempre stata e c’è pure adesso una intesa sessuale spontanea che funziona benissimo, quando non parliamo, perché i discorsi rischiano di rovinare tutto. Io con lui sto bene, ma non credo che lui stia altrettanto bene con me, io con lui mi sento felice, forse un po’ preoccupato quando vedo che non sta bene, ma mi sento felice, lui con me sta bene, almeno in un certo senso è vero, ma è come se gli mancasse qualcosa che evidentemente io non posso dargli. Oggi mi ha chiamato, abbiamo parlato moltissimo anche di cose molto private e molto importanti, sono stato attento a non lasciarmi andare a discorsi troppo sentimentali, perché non li sopporta, ed è andato tutto bene, poi mi ha detto che ha conosciuto un ragazzo e che andrà a passare qualche giorno con lui. Io l’ho sentito meno sottotono del solito, la cosa per lui aveva un senso almeno come novità, anche se ha detto che con quel ragazzo non c’è nulla di affettivo, al massimo un po’ di interesse sessuale, se pure ci sarà qualcosa del genere. Gli ho detto che mi sembrava una cosa positiva, e che secondo me aveva fatto benissimo a prendere questa decisione. Il fatto che mi parli di questa cosa, quando potrebbe benissimo tenermi all’oscuro di tutto è tipico del suo modo di essere, in fondo cerca un incoraggiamento, una spinta positiva. L’unica cosa che gli ho raccomandato è di essere prudente a livello di prevenzione. La telefonata è stata una bella telefonata. Alla fine ero euforico, contento di me stesso perché lo avevo incoraggiato, anche se questo significa o potrebbe significare in fondo un allontanamento da lui, almeno sul piano sessuale. Non credo che il rapporto con lui potrà venire meno, forse potrà venire meno la componente sessuale, ma dico “forse” perché non sono convinto nemmeno di questo. Non ho veramente paura di perderlo e per vederlo felice sarei disposto anche a mettermi da parte del tutto. Ma ho un timore di fondo, un timore vero, che penso abbia anche lui, e cioè che questa storia sia solo un intermezzo, come è accaduto per altre storie, anche di lunga durata, diciamo una parentesi che serve a distrarsi prima di tornare alle solite malinconie, e la pura ancora più profonda è che da questa esperienza gli possa restare una sensazione di frustrazione e di sostanziale delusione. Gli voglio bene e vederlo sereno per me sarebbe la felicità più grande. Il sesso è una eventualità possibile, ma non è una condizione del volersi bene. E poi penso che anche lui mi voglia bene, ok, non sono il massimo per lui, questo lo so da tanto tempo e lo sa pure lui ma il nostro rapporto non si è perso. Uno che mi vuole mettere da parte non mi chiamerebbe certo per dirmi queste cose, lui lo fa perché sa che queste cose non mi mettono in crisi. Ci rimarrei malissimo se mi mettesse da parte veramente, se mi ingannasse, ma questo non lo ha mai fatto. Vorrei che fosse veramente felice con quel ragazzo e che quel ragazzo gli potesse cambiare la vita, come io non sono stato capace di fare. Gli voglio bene ma non sono capace di farlo stare bene, magari potesse riuscirsi un altro ragazzo! Noi abbiamo cominciato dal sesso, che all’inizio era bellissimo per entrambi, poi sono subentrate tante malinconie, il sesso lo abbiamo vissuto in modo meno semplice, con troppe domande senza risposta, però abbiamo costruito un rapporto vero tra noi, io penso a lui spessissimo e non trovo in lui veri difetti, lui un giorno mi tratta in modo brusco, ma l’indomani si dimentica tutto e ritroviamo la nostra intesa. Non è una cosa superficiale, ho visto i suoi momenti brutti, con me non ha mai recitato e mi ha permesso di stargli vicino quando non lo ha permesso a nessun altro. Mi rendo conto di quanto la nostra storia sia lontana dalle storie di tantissimi altri ragazzi che probabilmente ci prenderebbero per pazzi. Non sto delirando Project, noi ci vogliamo bene, assolutamente a modo nostro, in un modo incoerente e poco classico, ma ci vogliamo bene.
Ti abbraccio.
______
Ciao,
leggo la tua mail col massimo interesse. Non pensare di essere una mosca bianca, la vita delle coppie gay è quanto mai varia e complicata e ogni maldestro tentativo di ridurla a schema non è che la dimostrazione dell’impossibilità di incasellare i sentimenti in gabbie formali. Voi siete una coppia, di questo non c’è dubbio. Il fatto che il sesso tra voi non è più, e forse non è mai stato l’elemento fondamentale è evidente. Tu dai per scontato che lui possa aver bisogno di una sessualità più gratificante di quella che vive con te ma questo fatto non ti porta a svalutare il tuo compagno, a trovare in lui difetti o motivi per tenertene a distanza, anzi ti preoccupi che per lui un diversivo sessuale possa alla fine trasformarsi nell’ennesima delusione. Vorrei dire che tra voi c’è un rapporto che è difficile costruire, c’è un rapporto di fiducia e di fedeltà sostanziale: lui ti dice che passerà qualche giorno con un altro ragazzo e ti dice esplicitamente che la cosa potrà avere dei risvolti sessuali, te lo dice perché vuole la conferma che questo fatto non distruggerà il vostro rapporto. Io penso che tra voi si sia stabilita una specie di simbiosi, di intimità, alimentata anche dal sesso ma non essenzialmente dal sesso. Parli di questo ragazzo come di un ragazzo un po’ depresso che cerca un confronto vero, che è praticamente impossibile che trovi altrove, e lo ha trovato in te. Lui sa che gli vuoi bene e con te rispetta un patto di fedeltà sostanziale: lui non ti imbroglia e sa che per lui ci sarai sempre, però, lascia che ti dica una cosa: anche tu sai che per te lui ci sarà sempre, magari con atteggiamenti ruvidi e non sempre comprensibili, ma tu sai che non lo vedrai sparire e che non si dimenticherà di te. Che poi finiate a letto insieme oppure no, non è la questione fondamentale né per te né per lui, entrambi sapere che non c’è nessun rifiuto ma che ci possono essere mille altre cose legate alle malinconie della vita che possono fondare un rapporto in modo solidissimo, ed è probabilmente quello che è successo.
Un abbraccio.
Project

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agis
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Re: COPPIE GAY FUORI SCHEMA

Messaggio da agis » mercoledì 10 maggio 2017, 21:17

progettogayforum ha scritto: Ciao,
leggo la tua mail col massimo interesse. Non pensare di essere una mosca bianca, la vita delle coppie gay è quanto mai varia e complicata e ogni maldestro tentativo di ridurla a schema non è che la dimostrazione dell’impossibilità di incasellare i sentimenti in gabbie formali.
Ah davvero? Ma non mi dire destride caro ^_^. E, quand'anche dovessimo far derivare i sentimenti dalla loro logica origine mentale - il "sentire" - vedi qualche ragione particolare per la quale questa logica dovrebbe formalmente sminuirli? ^_^

k-01

Re: COPPIE GAY FUORI SCHEMA

Messaggio da k-01 » domenica 21 maggio 2017, 12:13

Più che fuori schema, direi al contrario che lo schema si ripete, perché di storie così se ne trovano quante se ne vogliono. C'è li chiama coppie aperte, chi scopa-amicizie, ma la sostanza è la stessa. Alla base vi è sempre l'incapacità di legarsi veramente a qualcuno e il desiderio di avere le “mani libere”.

marmar77
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Re: COPPIE GAY FUORI SCHEMA

Messaggio da marmar77 » lunedì 22 maggio 2017, 10:04

Ciao,
faccio i complimenti allo scrivente per aver avuto il coraggio di far pubblicare questa email: mettersi a nudo, sapendo di esporre una situazione così difficile ne richiede tanto.

Preciso che non essendo al corrente delle problematiche affronate dai due protagonisti (in maggior parte da uno dei due), la mia analisi è parziale.

Non voglio entrare nel merito del significato di coppia, ma ciò che mi è arrivato leggendo la lettera è dolore, tanto dolore.
Sinceramente, non capisco neanche perchè: il messaggio è bellissimo e di una profondità che va oltre la comprensione "razionale" e dovrebbe rappresentare un modo alternativo e "superiore" di essere felici...invece sto qui a chiedermi: è necessaria questa sofferenza?

Reputo un diritto di tutti essere liberi di esprimere i propri sentimenti nel modo in cui ci si sente di farlo, all'unica condizione nel rispetto del prossimo.

Mi sento banale nello scriverlo e mi scuso se posso offendere qualcuno, invece vedo un ragazzo debole che per pulirsi la coscienza informa il suo compagno delle proprie "magagne". L'altro lo aspetta, lo sorregge, lo incoraggia nel nome di un "volersi bene" ripetuto tante volte, quasi per convincere sè stesso...e l'amore?

L'amore che lega due persone è un qualcosa di positivo che dà la forza di affrontare tutti i problemi, anche quelli più duri e nei momenti più bui. Qui si avvertono, nonostante il sentimento consolidato tra i due, tanti dubbi e incertezze, poche parole.

Mi accodo alla riflessione di k-01, dove probabilmente è la confusione tra sentimenti di amicizia e di amore a offuscarne il messaggio.

Un grosso in bocca al lupo ad entrambi.

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