APPROCCIO ALLA DEPRESSIONE GAY

Solitudine, emarginazione, discriminazione, omofobia...
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Gio92
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Re: APPROCCIO ALLA DEPRESSIONE GAY

Messaggio da Gio92 » lunedì 12 giugno 2017, 20:26

Peccato che solo ora abbia visto questo bellissimo post, in cui mi rispecchio totalmente perchè io in depressione ci sono stato in adolescenza, ne sono uscito ma mi porto e mi porterò per sempre sulla mia pelle le cicatrici che questa brutta malattia psicologica (si, perchè è una malattia) lascia a tutti coloro che colpisce.

Spesso la depressione viene suddivisa in varie categorie ma il mio terapeuta spesso mi dice che ormai sta andando in disuso la categorizzazione e si parla di depressione maggiore e basta.

Purtroppo esiste una predispozione biologica a questa malattia, in alcuni accentuata, in altri meno. Ovvio che i fattori ambientali possono incidere tantissimo su un ragazzo che già di per sè è fragile, molto emotivo.
Io credo che un buon compito dei genitori sarebbe quello di accorgersi subito, da quando il bimbo è ancora piccolo, se è già predisposto non dico alla depressione ma comunque a comportamenti depressivi, se lo si nota fragile rispetto agli altri bambini e quindi adottare con lui comportamenti diversi, più morbidi, meno giudicanti rispetto ad un fratello che magari non presenta tratti di personalità tendenti alla depressione.
Ovviamente non sempre è così, io ad esempio da bambino ero un grillo, vivacissimo e mai i miei genitori si sarebbero aspettati che in adolescenza tutto cambiasse.

Se a tutto ciò vogliamo aggiungerci l'omosessualità, beh, è come dice project, dipende sempre dalla persona stessa.
Se una persona è già forte e strutturata e accettata dalla società, il suo essere gay non risulta particolarmente problematico, al contrario, se un ragazzo è più vulnerabile e viene emarginato o altro, credo che l'omosessualità rappresenti per lui la ciliegina sulla torta per buttarlo dritto nella depressione, nell'angoscia o altro, come è successo a me.

La depressione è qualcosa che non senti subito, i sintomi escono gradualmente... all'inizio è subdola e lenta, ma può andare incontro ad aggravamenti improvvisi a causa di circostanze esterne, a causa anche di giudizi interiorizzati col tempo, magari anche una 10ina d'anni prima. La depressione è un piccolo mostro che si nutre della mente rimuginativa, del falso giudizio su se stessi, del continuo paragone con gli altri, del credere di essere l'unico in quella condizione. Tutto ciò alimenta la depressione stessa.
Poi si comincia a non voler più fare quello che un tempo si faceva con piacere, a non curarsi più, a prendere cattive abitudini, credendo che magari sia soltanto un "periodo no", invece è un vero e proprio cammino verso un baratro, una morte lenta e silenziosa.

Inoltre la persona depressa spesso all'esterno non viene notata, non viene capito il proprio stato d'animo, e quindi è purtroppo costretta, già nella sua fragilità, a fare i conti anche col giudizio altrui, sentendosi addirittura espressioni come "non fare la vittima" "lo fai apposta" "non hai nulla" "lo fai perchè non vuoi andare a scuola" "sei giovane, perchè devi soffrire così tanto?" e altre frasi del c@zzo che non fanno altro che far deprimere ancora di più il depresso, che già ha quasi toccato il fondo.
Purtroppo davanti a un braccio rotto nessuno dice nulla, ma davanti a un depresso si ha sempre qualcosa da dire perchè la depressione è un qualcosa che ti porti dentro e che nessuno nota.

Ormai è un po' di tempo che l'ho sconfitta ma mi ha segnato la vita. Addirittura per alcuni mesi dopo averla sconfitta mi sembrava strano tornare a sorridere in certi momenti, come se non fosse normale perchè ero abituato al buio.

Oggi ho ancora molti momenti no, tantissimi e purtroppo non so se appartengono al mio vissuto passato, se sono le cicatrici che fanno male, ma posso dire con certezza che non sono più fragile, che mi sento parte del mondo nonostante tutto ciò che ho passato, la depressione si può curare e ci vuole molto tempo e comunque bisogna stare sempre attenti perchè le malattie, se non curate bene, possono recidivare.

Spero che chiunque noti che la sua vita stia scivolando in quel senso lì, ovvero verso la depressione, che prenda subito delle precauzioni, che si faccia curare immadiatamente! perchè più si aspetta, peggio è.
Non è forte chi non cade, ma chi cade ed ha la forza per rialzarsi!

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Gio92
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Re: APPROCCIO ALLA DEPRESSIONE GAY

Messaggio da Gio92 » martedì 13 giugno 2017, 18:10

mavrokapelo ha scritto:La soluzione è semplice: inibitori della serotonina.
La si tiene sotto controllo solo con i farmaci. Non si cura, i più hanno una vita meno sofferta.
Ovvio ma per sconfiggere la depressione ci vuole tanto impegno, non solo farmaci, che anche io ho preso.
E' facile scrivere 4 parole dietro a un pc.
E' facile giudicare una cosa in modo negativo quando non ci si è voluti impegnare e non la si è ottenuta.

Come dice il proverbio "quando la volpe non arriva all'uva dice che è acerba"

Leggi il mio post sopra, io la depressione L'HO SCONFITTA!!!

P.S. Inoltre caro mio, informati meglio perchè non sono inibitori della serotonina, quella serve tantissimo alle persone depresse, (è una carenza a livello ormonale/cerebrale), sono inibitori della RICAPTAZIONE della serotonina.
Non è forte chi non cade, ma chi cade ed ha la forza per rialzarsi!

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Re: APPROCCIO ALLA DEPRESSIONE GAY

Messaggio da mavrokapelo » mercoledì 21 giugno 2017, 2:54

Gio92 ha scritto:
mavrokapelo ha scritto:La soluzione è semplice: inibitori della serotonina.
La si tiene sotto controllo solo con i farmaci. Non si cura, i più hanno una vita meno sofferta.
Ovvio ma per sconfiggere la depressione ci vuole tanto impegno, non solo farmaci, che anche io ho preso.
E' facile scrivere 4 parole dietro a un pc.
E' facile giudicare una cosa in modo negativo quando non ci si è voluti impegnare e non la si è ottenuta.

Come dice il proverbio "quando la volpe non arriva all'uva dice che è acerba"

Leggi il mio post sopra, io la depressione L'HO SCONFITTA!!!

P.S. Inoltre caro mio, informati meglio perchè non sono inibitori della serotonina, quella serve tantissimo alle persone depresse, (è una carenza a livello ormonale/cerebrale), sono inibitori della RICAPTAZIONE della serotonina.
SE volevi attaccarmi con quel
caro mio
caschi male: a me MI scivola tutto. :mrgreen:
Vuoi essere informato anche tu? Allora chiamali SSRI: inibitori SELETTIVI della ricaptazione della serotonina (che tanto selettivi non lo sono.. )
Il tuo post è arrivato dopo il mio e dato che non sempre prevedo il futuro non avevo previsto che lo avresti scritto :lol:
Hai sconfitto la Depressione? Ah sì? Buon per te! Ma stampatela pure questa frase e rileggitela tra dieci o venti anni, magari è così davvero. :)
Ti contraddici sia in questo post che in quello precedente che negli altri che hai scritto: prima scrivi che è una malattia psicologica, poi che vi è una predisposizione biologica; ma allora cosa vuoi sconfiggere? E' come per chi soffre di un qualsiasi altro malessere fisico: nel tempo si ripresenterà e solo con le giuste medicine lo si tiene a bada. ;)
E' facile scrivere 4 parole dietro a un pc.
Anche per te è stato facile scrivere di sintomi che tutta internet ne riporta 8-) Vorresti dirci che tu ne hai sofferto più degli altri? Che tu saresti "l'uva"? :roll:
La facilità con la quale hai attaccato dietro al pc dovrebbe farti rivedere il proverbio e le frasi fatte di cui hai intriso questi post :mrgreen:

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