Sono tornato dopo tempo su questo topic, e ho ripescato questa frase di e^ip+1=0 e la voglio mettere in discussione. Spero che l'utente sia ancora presente nel forum per discuterne!e^ip+1=0 ha scritto:Credo che ciò che tu debba maggiormente evitare ora, ma dalle tue parole non mi pare che tu corra tanto questo rischio, è l'adagiarti sugli allori. Spesso quando si è fatto il 51% dell'opera ci si scorda che manca il restante 49. Leggendoti, però, penso che tu sia sulla strada giusta per poter evitare anche questo.
E ti dico questo: ho corso questo rischio e ci stavo ricadendo. In realtà ho cominciato un nuovo percorso di crescita e negli ultimi mesi sto capendo davvero la vita come funziona.
Spesso il mio psicologo mi dice che avendo saltato l'adolescenza mi ritrovo adesso a fare un lavoro più intenso perchè sto sviluppando consapevolezze della fase adolescente insieme a quella adulta in cui mi ritrovo.
A dire il vero, quando me lo annota mi da molto fastidio perchè dire "hai bruciato le tappe (ovviamente per cause depressive)" ad un paziente che è consapevole è toccante perchè lo so benissimo anche io ma ovviamente lo fa per "mettermi al corrente".
D'altronde ultimamente mi chiedo "ma com'è la vita standard? ci sono degli schemi da seguire? o ognuno vive come meglio crede?"
E mi sono dato una risposta, ovvero: una via di mezzo in tutto è la cosa migliore.
Se ci riflettiamo, molte patologie nascono perchè neghiamo alla nostra mente di scorrere "fluida".
Sono un ragazzo rimuginatore, che pensa troppo e lo faccio da quando ero bambino, e questa cosa poi mi ha portato ad un disturbo ossessivo che ho curato e adesso sto bene. Ma ancora mi è rimasto quel lato "semi-ossessivo" ma cerco di non giudicarmi e lasciar scorrere la mia mente perchè è un suo processo naturale. Ovviamente oltre alla razionalità sono anche molto emotivo.
Ma riesco, bene o male a fare le mie attività quotidiane senza essere ostacolato dai pensieri un pò troppo ricorrenti. D'altronde la psicoterapia serve proprio a persone che come me sono predisposte più di altre a pensare molto.
Ma aldilà della "genetica", (anche mio padre è tendenzialmente così"), i meccanismi mentali vanno modificati perchè a lungo andare possono danneggiare.
Detto ciò ultimamente ho incontrato altre difficoltà nel mio cammino e ho dovuto affrontarle con una forza d'animo molto forte. E mi sono chiesto "quando avrò finalmente una vita tranquilla?"
In realtà la vita tranquilla dipende da come noi gestiamo il tutto perchè spesso la non tranquillità deriva dal fatto che pensiamo anche a cose risolte dicendo che non sarebbero dovute succedere.
Comunque sia, se davvero esiste un "Dio" (anche se sono tendenzialmente ateo) credo che mi abbia riconosciuto un valore grande e quindi mi pone sfide difficili perchè sa che magari sono in grado di affrontarle.
Aldilà di ciò e della visione divina che può esserci come non può esserci, ho scritto tutto ciò per dire che mi ero già adagiato sugli allori, poi ho capito che la vita è un alto e basso continuo e che la vera felicità dipende da fattori esterni positivi indubbiamente, ma quando questi sono pochi dobbiamo costruircela dentro noi stessi, con molta pazienza, ovviamente.
Infatti a casa le cose non sempre vanno bene ma ho imparato a gestire i momenti d'ansia all'interno della famiglia. Ho migliorato i rapporti con i miei ma mi sto costruendo una vita indipendentemente da loro.