RAGAZZI GAY E DOMANDE IMBARAZZANTI

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RAGAZZI GAY E DOMANDE IMBARAZZANTI

Messaggio da progettogayforum » domenica 24 dicembre 2017, 11:03

Ciao Project,
tu hai parlato spesso di pressioni indebite sui ragazzi gay, pressioni del tipo: “Ce l’hai la ragazza?” “Sei fidanzato?” “Usciamo stasera, così ti presento una mia amica…” e simili. Chi legge i post che hai pubblicato potrebbe pensare che queste pressioni indebite siano rivolte solo a ragazzi molto giovani, più o meno di 16-18 anni, e invece non è così, queste pressioni sono spesso pesantissime anche dopo.

Io ho 31 anni, da più di due anni ho un compagno e mi sento profondamente soddisfatto. I miei genitori conoscono perfettamente la mia situazione e non solo non mi hanno mai ostacolato, ma mi hanno aiutato dando alla mia vita quell’aspetto di normalità di cui aveva bisogno e che l’ha resa veramente bella, ma quello che sembra veramente incredibile è che il mio compagno, che ha praticamente la mia età, vive una situazione esattamente simile alla mia, ha parlato chiaro con i suoi genitori, che sanno tutto, conoscono i miei genitori e conoscono anche alcuni nostri amici gay, coi quali vanno perfettamente d’accordo. Tutto questo è accaduto spontaneamente ed è stato veramente molto bello. Quindi, con le nostre famiglie le cose non potevano andare meglio.

Sia io che il mio compagno non abbiamo fratelli o sorelle, però abbiamo zii e cugini, e qui cominciano i guai. Mio zio, ogni volta che mi vede comincia con le domande stupide, proprio come se io avessi 16 anni, quindi, per istinto di sopravvivenza, mi tengo sempre lontano da lui, quando i miei genitori vanno a pranzo a casa sua io non ci vado mai, ufficialmente per motivi di lavoro, perché per fortuna io ho un lavoro, ma in realtà perché l’idea di sottostare al solito interrogatorio non mi piace affatto.

Con i cugini potrebbe andare meglio perché hanno più o meno la mia età e dovrebbero avere una mentalità più aperta, ma o hanno famiglia e figli o hanno la fidanzata fissa, e per loro esiste una sola normalità, cioè la loro. Per loro, anche se hanno tra i 23 e i 33 anni, è inconcepibile che ci siano modi di vita diversi dai loro.

Per il mio compagno le cose sono più facili perché lui non ha parenti nella città dove abitiamo adesso e per lui i periodi di tortura sono limitati alle vacanze natalizie e a una quindicina di giorni in estate. Lo scorso anno non è andato a trovare i suoi parenti né a Natale né in estate ed è stato benissimo! Una cosa che non sopporto, ma che tra i miei parenti è tradizionale, è il combinare matrimoni.

Oggi c’è internet e non vedo che senso possa avere mettersi in mezzo per cercare di mettere in contatto un ragazzo con una ragazza, eppure i miei parenti lo fanno, ovviamente solo di loro iniziativa. Lo scorso anno, a Pasqua, una mia zia, tradizionalmente tranquilla e non impicciona mi ha messo più volte in imbarazzo lasciando credere a una ragazza che io mi fossi innamorato di lei. La ragazza mi era simpatica, è una ragazza intelligente, e io ne avevo parlato bene a mia zia che ne ha dedotto che probabilmente ero innamorato di lei e non avevo il coraggio di dichiararmi. La ragazza, probabilmente, era mezza innamorata di me, ha creduto a mia zia e ha cominciato a farsi avanti in modo insistente con sms, mail e telefonate, come non aveva mai fatto prima. Ovviamente io ho risposto in modo molto simpatico ma anche molto freddo senza incoraggiarla minimamente. Ho rivisto mia zia solo qualche mese dopo, quando oramai stavo stabilmente col mio ragazzo. Io avevo al dito una fedina regalatami dal mio ragazzo, e non avevo minimamente pensato che per mia zia quella potesse essere una cosa importante. Quando vado a casa sua, vede subito la fedina e mi chiede se mi sono fidanzato, io rispondo di sì, cosa in effetti verissima. Tramite mia zia la notizia arriva alla ragazza che sparisce del tutto (non l’ho più vista e mi è pure dispiaciuto).

Altro punto critico: i colleghi di lavoro, alcuni sono più grandi di me e hanno figli e quindi sono assorbiti dalla vita familiare, altri, più giovani, hanno però la ragazza. Mi propongono spesso di andare con loro la domenica o anche se c’è qualche giorno di festa e io evito scrupolosamente di andarci per due motivi, innanzitutto per non mettermi in situazioni imbarazzanti cioè per non suscitare aspettative in nessuna ragazza e poi perché il mio tempo voglio passarlo col mio ragazzo. L’idea di non stare accanto al mio ragazzo per andarmene a fare una gita coi miei colleghi di lavoro mi sembrerebbe una forma di tradimento. Col mio ragazzo mi sento felice. I nostri genitori ci trattano proprio come una coppia, tante volte lui resta a dormire a casa mia o io a casa sua, ormai la cosa non crea più alcun problema. Quando altri parenti ci hanno visto insieme abbiamo detto che eravamo amici senza dare ulteriori spiegazioni e nessuno ha fatto domande.

In pratica ho cominciato a vivere a 28 anni, prima ho avuto le mie esperienze ma francamente non mi sentivo a mio agio. Ho incontrato solo bravi ragazzi, ma questo non basta per innamorarsi, poi ho trovato lui e non è stato un colpo di fulmine, ci abbiamo messo mesi per fidarci uno dell’altro. La prima volta che sono andato a casa sua mi sono sentito in un imbarazzo veramente tremendo, non sapevo proprio che cosa aspettarmi, ci sono andato perché lui ci teneva moltissimo e mi diceva che sarebbe andato tutto bene, e difatti è proprio quello che è successo. La madre aveva preparato le fettuccine in casa, il padre era un chiacchierone che non si fermava più, non hanno fatto domande di nessun tipo, non c’era bisogno di spiegare niente, sapevano già tutto. Con me sono stati espansivi come se io fossi uno di famiglia.

Quando lui ha portato i suoi genitori a casa mia per conoscere i miei, si vedeva che erano un po’ in imbarazzo, ma è durato pochi minuti, poi le cose si sono sciolte da sé. Ovviamente anche i nostri genitori si sono staccati da tutti gli altri parenti ma non credo che ne abbiano sofferto veramente. Adesso siamo un po’ una famiglia allargata, siamo in sei e stiamo bene così.

Al lavoro non ho amici, cioè non ho persone con le quali posso parlare veramente di me. Tutti i miei colleghi ormai pensano che io abbia una ragazza e che non esca più con loro per questo motivo e non sarò certo io a spiegare loro come stanno realmente le cose.

Alcuni giorni fa è successo un fatto che mi ha fatto pensare. Io ho un cugino, chiamiamolo Mirco molto più giovane di me (ha 17 anni), è sempre stato un bravo ragazzo, non ha mai scherzato sulle ragazze né ha mai fatto discorsi con allusioni sessuali di nessun tipo, ti sembrerà strano ma io credo che Mirco abbia capito qualcosa di me. Tra noi c’è una qualche forma di strana solidarietà. Tutto è cominciato quando in una cena tra parenti, gli zii lo hanno messo in imbarazzo con le solite domande stupide sulle ragazze, ecc. ecc., io sono intervenuto e ho zittito gli zii in modo energico, mi hanno guardato un po’ perplessi ma le domande imbarazzanti sono finite.

In quella occasione ho scambiato due occhiate con Mirco che sono state molto comunicative. Istintivamente non sono portato a credere che lui potrebbe mettermi in situazioni di difficoltà e non lo ha mai fatto. Insomma, io credo che Mirco possa essere gay. Ne ho parlato col mio ragazzo, perché mi piacerebbe cercare di avere con Mirco un dialogo un po’ più serio, il mio ragazzo però è titubante, non sa fino a che punto ci si possa fidare di Mirco, e se poi Mirco non fosse gay si finirebbe per metterlo in difficoltà, a parte il fatto che Mirco è giovanissimo e che i miei zii tendono a non lasciargli nemmeno un minimo di libertà. Ma se quello che penso io fosse vero, cioè se lui fosse gay e si sentisse anche oppresso dalla famiglia, vedere che due ragazzi gay possono stare benissimo insieme e che le famiglie considerano la cosa assolutamente normale, potrebbe fargli veramente bene.

Mi rendo conto che coi i miei zii potrebbero crearsi problemi enormi e che anche i miei genitori potrebbero essere coinvolti in una marea di pettegolezzi, ma se ci si potesse veramente fidare di Mirco, alla fine non ci sarebbe nessun rischio. Una volta potrebbe anche venire con me a fare una passeggiata in campagna, nessuno saprebbe che ci viene anche il mio ragazzo e la cosa potrebbe avere un significato importante.

Non ho mai visto Mirco con una ragazza, né lui ha mai parlato di queste cose, per il momento pensa solo a studiare. Vuole fare studi scientifici ed è molto motivato. Mi aveva chiesto di cercargli in città un libro di genetica e non era una libro di carattere divulgativo.

Le cose sono a questo punto. Project, non so che fare, mi piacerebbe che Mirco potesse capire un po’ più da vicino la vita mia e del mio compagno ma ho anche paura che tutta la cosa possa finire male. In effetti conosco pochissimo Mirco, non lo vedo quasi mai, anche se quando lo vedo ci sono indubbiamente delle strane forme di complicità. E poi, se non fosse gay, sarebbe in grado di capire il senso della vita di una coppia gay? Oppure ne resterebbe sconvolto, o se ne sentirebbe quasi sporcato? Francamente io credo che, gay o non gay, abbia tutte le carte in regola per capire e la tentazione di fargli conoscere il mio ragazzo ce l’ho fortissima. Una cosa vorrei sottolineare, Mirco è un bel ragazzo ma non è proprio il mio tipo, io su di lui non ho mai avuto e non ho progetti o fantasie di nessun genere. Il mio compagno non lo ha mai visto nemmeno in foto anche se ne abbiamo parlato molto. Che ne pensi, Project?
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Read this post in English: http://gayprojectforum.altervista.org/T ... -questions

k-01

Re: RAGAZZI GAY E DOMANDE IMBARAZZANTI

Messaggio da k-01 » domenica 24 dicembre 2017, 14:36

Mirco è un bel ragazzo ma non è proprio il mio tipo, io su di lui non ho mai avuto e non ho progetti o fantasie di nessun genere
Mi sembra che questo contraddica quanto raccontato, ossia di avere un forte desiderio di coinvolgerlo nella propria vita.

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Re: RAGAZZI GAY E DOMANDE IMBARAZZANTI

Messaggio da progettogayforum » domenica 24 dicembre 2017, 19:15

Beh, penso che voglia dire che non ha interessi sessuali su Mirco (se no non ne avrebbe parlato col suo ragazzo), che poi voglia fare conoscere ad un ragazzo (forse) gay che le coppie gay esistono e sono anche una cosa comune, quello è un altro paio di maniche.

Lao
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Re: RAGAZZI GAY E DOMANDE IMBARAZZANTI

Messaggio da Lao » domenica 24 dicembre 2017, 23:23

Mi ha fatto piacere leggere la tua storia e constatare che l'esclusività che concedi al tuo ragazzo è piantata su basi solide. Io ho qualche anno più di te e non ho mai avuto un compagno. In compenso, però, ultimamente persone di ambiti e di età diverse mi hanno chiesto se fossi sposato o fidanzato. Detesto questo tipo di domande.
Con Mirco sarei prudente, lascerei passare un po' di tempo per vedere come evolve la situazione. Le tue intuizioni potrebbero non essere confermate, quindi non fare passi affrettati, per quanto non sia nulla di trascendentale. Lo descrivi come un tipo a posto, ma ricorda che ha 17 anni e che probabilmente si sta ancora chiarendo le idee. Gli adolescenti, inoltre, sono poco affidabili (te le dice uno che ci ha a che fare quotidianamente).

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