GAY E CALO DEL DESIDERIO SESSUALE

Approccio dei ragazzi gay verso la sessualità
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progettogayforum
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GAY E CALO DEL DESIDERIO SESSUALE

Messaggio da progettogayforum » martedì 27 luglio 2010, 23:32

Caro Progettogay,
ti scrivo perché è da un po' di mesi che leggo il tuo blog e devo dire che mi ha offerto molti spunti di riflessione; anche se non ti nascondo che alcuni mi hanno solo portato altri dubbi. Prima di raccontarti la mia storia ti dico subito qual'è il mio dubbio: non riesco più a capire se sono attratto davvero dai ragazzi, se questo sia dovuto al fatto che ultimamente sono deluso dai tipi che conosco o se, finita l'adolescenza, la mia fase di "scoperte" possa dirsi conclusa. Non sono un tipo che si rinchiude in etichette ma, sebbene possa essere sinonimo di vita più semplice, lo scoprirmi etero quasi mi spaventa, ed è per questo motivo che fino ad oggi non ho fatto la fatidica "prova del 9".. il perchè di questa mia "paura" sinceramente non so spiegarmelo. Cominciamo con la mia storia quindi, magari ti farai un'idea più precisa e capirai meglio questo mio dubbio.
Io ho 19 anni ed ho sempre saputo di essere omosessuale, almeno da che ricordo. Mia madre quando ero piccolo, era fortemente credente e seguiva (quasi con vigore) un gruppo religioso, cosa che mi ha portato non pochi problemi di accettazione, tutti, fortunatamente, superati quasi subito.
Da piccolo non mancavano i giochetti tra coetanei (8-9 anni se non ricordo male) ma non ci trovavo niente di erotico a dir la verità, era piuttosto un mezzo per capire come eravamo fatti e quanto eravamo simili/diversi agli altri. Cose a cui, in parole povere, non dai nemmeno peso a quell'età.
Passano gli anni e certe cose le dimentichi, passa il tempo e mi trasferisco nell'Italia centrale (prima abitavo al sud); avrò avuto suppergiù 9-10 anni.. Lì fare amicizia con i maschietti è stato un po' più difficile così inizialmente ho legato più con le ragazze di classe mia e del mio paese, ma anche a questo non davo peso.. Cominciate le superiori vivo un adolescenza completamente tranquilla fatta di periodi bellissimi e ricordi fantastici, ma mi rendo conto che mi manca qualcosa e così comincio ad prendermi una cotta per una mia compagna di classe, cotta non corrisposta però. Anche se ciò non mi pesava più di tanto. In parallelo cominciai a masturbarmi e i miei pensieri erano tutti rivolti a ragazzi immaginari o a compagni di scuola che ritenevo bellissimi.
Il tempo passa e arrivano i 16 anni, età in cui le mie pulsioni diventano sempre più forti e vivendo in un paesino di campagna l'unico mezzo possibile per conoscersi erano le chat, così mi faccio coraggio e comincio a conoscere l'ambiente. Per non fartela lunga conosco due ragazzi: un uomo con cui però non intavolo niente, forse per paura forse per l'età e il mio primo ragazzo; lui 23enne del mio paese. Inizialmente mi da tutto quello che si può volere a 16 anni. Così la mia prima volta sarà con lui, anche se non troppo convinta. Finita, pochi mesi dopo conosco invece il mio, forse, primo vero amore Federico (nome di fantasia) e, tra alti e bassi, va avanti per circa nove mesi. Mesi in cui tocco le stelle con un dito e sto male come un cane (anche dovuto alla mia immaturità), mesi in cui ex si rifanno vivi e si intromettono per rovinare tutto: sentimenti, amicizie e conoscenze varie. Mesi che mi hanno fatto davvero crescere. Adesso è passato più di un anno da quando io e Fede abbiam chiuso, ma siamo rimasti in ottimi rapporti, non nego che ciò mi fa piacere e che mi lascia un bellissimo ricorso di Lui e di ciò che è stato, nonostante tutto.
Un anno appunto, un anno che ho trascorso a Milano, in una nuova città piena di opportunità, luoghi di incontro e, soprattutto, città in cui puoi essere liberamente te stesso senza aver paura che il paesello parli e senza doverti nascondere, di notte per un bacio che non è altro che amore..
A rigor di logica dovrebbe cominciare la bella vita, le nuove esperienze, le amicizie che ti amano per quello che sei e il divertimento in quei luoghi che per tanto son stati lontani. e invece no... La possibilità di esser così libero ha cominciato a scardinare tante certezze, il dire a nuove amicizie "sono gay" mi suonava inizialmente strano, l'esser accettato e il prendere i miei amori come qualcosa di naturalissimo lo era ancor di più.. Nuovi ragazzi, nuove conoscenze ma nessun amore. Col tempo, anche il mio desiderio sessuale ha cominciato ad affievolirsi. Ad esser sincero continuo a masturbarmi pensando a ragazzi e guardando dei porno ma se sono in compagnia di un ragazzo non vado oltre il bacio o quel po' di petting..
Ultimamente non mi va bene nessuno e comincio a chiedermi come sarebbe con una ragazza ma nonostante le varie opportunità mi tiro sempre indietro. Continuo a guardare i ragazzi ma poi mi blocco; mentre, magari, vedo miei amici che riescono ad andare a letto con un ragazzo anche solo per divertimento e io alla mia età, dove gli ormoni dovrebbero impazzire per ogni tipo che passa, che me ne sto lì fermo a far poco e niente. Insomma la mia sessualità si è come affievolita, la mia libido non è più tanto forte e basta un difetto nell'altra persona per farmi trovare mille motivi validi al chiudere l'eventuale frequentazione.
Ammetto che questo comincia a farmi male perchè tutto ciò non mi permette di stare in pace con me stesso e questo pesa anche nella mia vita quotidiana. Vorrei una storia, vorrei un amore, davvero ma ogni volta mi riempio di dubbi e paura che fanno solo peggiorare la situazione. Certo se frequento un ragazzo non mi chiedo se sono o no gay, il solo baciarlo mi piace e eccita molto, ma oltre non riesco più ad andare...
Ci sarebbero mille altre cose da dire per spiegare meglio ma mi fermo qui perchè diventerebbero troppo private, se vuoi ti lascio il mio msn: [omissis]
Pubblica pure questa mail se lo ritieni opportuno, lascia anche il mio vero nome, spero di sentirti presto e di esser stato abbastanza chiaro.
Con Affetto,
A.
________
Caro A.,
ho finito solo ora di leggere la tua mail e ti ho aggiunto su msn. Pubblicherò la tua mail cambiando almeno i riferimenti geografici per motivi di privacy, ma ritengo doveroso risponderti subito. Certo parleremo su msn e ci sarà modo di capirci meglio ma vorrei che ti arrivasse forte e chiaro da adesso che, alla tua età, con la tua storia affettiva e sessuale alle spalle, l’idea che tu possa finire per riconoscerti etero mi sembra del tutto irrealistica. In effetti quello che tu consideri un calo di desiderio sessuale si riferisce solo all’ultimo periodo, quello milanese. Parli delle due storie precedenti, specialmente di quella con Fede, con rispetto e non dai l’impressione di essere stato deluso quantomeno a livello affettivo e probabilmente anche a livello sessuale. Che cosa ti poteva proporre Milano: luoghi di incontri e una enorme teorica liberà, ma non sono queste le cose che possono rendere felice un ragazzo. Un ragazzo gay non è felice quando può frequentare locali e fare sesso in un ambiente in cui tutto è stranamente facile, un ragazzo gay è felice quando si sente amato veramente, paradossalmente l’amore senza sesso può portare la felicità ma il sesso senza amore non la può portare, tu uscivi da esperienze che avevano una dignità. La storia di Federico è una vera storia d’amore e passare da un’esperienza come quella alla libertà degli incontri di Milano deve essere stato deprimente. A., il problema non è sessuale è affettivo. Il desiderio sessuale vero non è una cosa astratta che scatta al passare del primo bel ragazzo, il desiderio sessuale è un desiderio di condivisione, di intimità senza segreti con un altro ragazzo e una cosa del genere si realizza solo se c’è una base affettiva serissima ed è questa probabilmente la cosa che a Milano ti è mancata del tutto. Il sesso ha un senso ed ha un senso profondissimo quando ci sono le premesse giuste, cioè quando ci si vuole bene in senso serio, quando si cerca di costruire una vita insieme. Se ti capita di avere vicino un ragazzo che non ami, per quanto bello sia, non avrai mai un desiderio vero di condividere con lui la tua intimità perché mancano del tutto le premesse indispensabili. Questo non è un calo di desiderio ma una reazione decisamente adulta che ti allontana da avventure che ti potrebbero solo delusioni. Stai tranquillo che quando riuscirai a costruire un rapporto vero con una ragazzo che ami e che ti ama non avrai problemi di nessun genere perché sentirai l’amore di quel ragazzo e vorrai manifestargli il tuo. Stai tranquillo, queste cose si risolveranno da sé quando vivrai una vera storia d’amore.
Un abbraccio e a presto.
Project

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konigdernacht
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Re: GAY E CALO DEL DESIDERIO SESSUALE

Messaggio da konigdernacht » domenica 22 agosto 2010, 2:31

Concordando con project su diversi punti, credo anche io che A sia omosessuale, magari con qualche fantasia etero, ma se fino ad ora si è sentito appagato da un sentimento omosessuale e quello etero diventa una specie di diversivo alla situazione creatasi, forse è da ritenere un diversivo logico.
Penso che A sia arrivato a quel “traguardo intermedio” che si raggiunge dopo aver fatto esperienze più o meno belle; un traguardo in cui una persona non cerca più avventure e quindi un “riempimento sessuale” ma un “riempimento affettivo”, in cui quello che vuole vivere è una bella storia d’amore e di vita, e non più un’avventura o una esperienza veloce. Io mi trovo nella stessa situazione.
Senza contare che cmq pensare di non fare qualcosa oltre con un ragazzo (in questo caso un bacio) è semplicemente una proiezione ipotetica e mentale: la fisicità con una persona amata, oltre che essere “non teoricamente programmabile”, presuppone prima di tutto un desiderio ed una conoscenza reciproca che può procede per gradi, vivendo intensamente e felicemente ogni “gradino” della scoperta sessuale.
Cosa che si adatta molto al caso di A e che riflette in pieno al momento la mia idea.

Un augurio di felicità, caro A
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ghego
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Re: GAY E CALO DEL DESIDERIO SESSUALE

Messaggio da ghego » sabato 28 agosto 2010, 22:26

Caro konigdernacht,
sono "A.", è passato un po' di tempo da quando ho scritto quella lettera, e devo dire che molte cose sono cambiate.
Adesso, vedendo la cosa con un po' più di logica e razionalità, ritengo di essere gay (fiero e felice di esserlo) al 100%.

Il mio piccolo problema era legato all'incapacità di innamorarmi, al non sentirmi più a mio agio in determinate situazioni e, fondamentalmente, al non "approfittare" di determinate situazioni. Tutte queste cose avevano cominciato a farmi pensare facendo sorgere i miei primi dubbi..
Ma, alla fine, sono giunto alla tua stessa conclusione:
konigdernacht ha scritto:Penso che A sia arrivato a quel “traguardo intermedio” che si raggiunge dopo aver fatto esperienze più o meno belle; un traguardo in cui una persona non cerca più avventure e quindi un “riempimento sessuale” ma un “riempimento affettivo”, in cui quello che vuole vivere è una bella storia d’amore e di vita, e non più un’avventura o una esperienza veloce.
Il punto cruciale è stato nel risentire "Fede" rievocare il passato in un certo modo; d'improvviso ho sentito quel caldo adorabile e il mio cuore ha ripreso a battere come una volta; non dico di essere ancora innamorato di lui ma sentirgli dire determinate cose ha rievocato qualcosa di lontano...

E adesso ho solo voglia di rinnamorarmi! :)
"Ognuno vive la propria vita e paga il proprio prezzo per viverla. Il guaio è che molto spesso si paga per un unico errore. Anzi, non si finisce mai di pagare. Nei suoi rapporti con gli uomini, il destino non chiude mai i conti." [O. Wilde]

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konigdernacht
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Re: GAY E CALO DEL DESIDERIO SESSUALE

Messaggio da konigdernacht » sabato 28 agosto 2010, 23:14

Ciao A, piacere :)
un augurio di felicità per te :D
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