VIALE DEL TRAMONTO GAY

La vera vita dei gay anziani, Gay e problemi della terza età, Gay anziani e ricordi di vita.
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Help
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Re: VIALE DEL TRAMONTO GAY

Messaggio da Help » martedì 24 aprile 2018, 23:22

Per quanto riguarda quello detto da Alyosha, sui toni grigi del forum, credo abbia ragione. Le persone approdano su progetto perché hanno problemi e quando non ne hanno più, o capiscono che non possono risolverli qui, se ne vanno. Ma credo sia lo scopo di progetto aiutare a risolvere problemi.

È un gruppo dal quale si viene aiutati e nel quale, se si vuole, si può rimanere per aiutare gli altri. Non so se fosse questo quello a cui puntava project, ma ho sempre pensato che il suo "progetto" fosse quello.

Spostare questo progetto su facebook credo altererebbe le meccaniche. Non sono a conoscenza di modalità con cui rendermi anonimo su facebook, e quindi in una eventuale pagina non mi iscriverei e non commenterei. Ma nel caso in cui sia possibile rendersi anonimi, project dovrebbe accettare la responsabilità di poter facilitare la caccia a eventuali predatori sessuali. Avendo attivato tutti i sistemi di protezione, non ne sarebbe diretto responsabile, ma non deve essere facile avere tale peso sulla coscienza.

Per k-01, non hai la messaggistica attiva perché non ne hai richiesto l'attivazione, basta richiederne l'attivazione e potrai usufruirne.

Buona serata a tutti quanti.

Alyosha
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Re: VIALE DEL TRAMONTO GAY

Messaggio da Alyosha » mercoledì 25 aprile 2018, 8:58

Help il senso del post non era discutere il lato tecnico, proprio perché in realtà penso che ci sia a monte una questione ideologica. Project difende un diritto alla privacy dietro la quale in realtà si nasconde la legittimazione alla clandestinità. Le sue teorie sono molto aggressive nei confronti dei gay dichiarati e alla fine ne viene fuori un quadro nel quale il non dichiararsi è quasi sinonimo di essere gente per bene. La cosa non è detta in modo chiaro, ma quando si sostiene che il punto di forza del forum è l'anonimato e che che senza si trasformerebbe in un sito di incontri tutto sommato il discorso vuole andare a parare lì.
Leggo Project da anni, leggo le mail che a lui paiono "significative" di una realtà nascosta. Ho discusso e stradiscusso tutte le cose che ai miei occhi apparivano un non-senso. Tutto sommato sono tra quelli che nonostante tutto è rimasto e lo ha fatto perché questo posto resta uno spazio intelligente di discussione.
Sono solo convinto che sia il livello della discussione ad attrarre certi utenti e non altri e non l'anonimato tutto qui.

I ragazzi non andrebbero incoraggiati a fare c.o. per tutti i motivi che qui si ripetono dalla mattina alla sera, ma non andrebbero neanche disincentivati a farlo. Occorrerebbe sopratutto far capire che tra il dirlo a tutti e il non dirlo a nessuno, passano milioni di alternative tutte percorribile. Occorrerebbe far capire che la gente attorno non vive ossessionata dall'idea che esistano i gay e che non bisognerebbe fare le cose pensando di aver i proiettori puntati addosso.

Per tornare all'aspetto più tecnico, su facebook si potrebbe aprire una pagina che dia la possibilità di gestire ad un amministratore dal profilo correlato. Nella pagina verrebbero di fatto linkati le discussioni e gli articoli che rimandano al forum, secondo uno schema che per altro Project segue da sempre. Non è neanche detto che funzionerebbe però ci si potrebbe provare. Sarebbe impossibile filtrare l'utenza come avviene in questo forum, quello è ovvio. Non puoi impedire di mettere un like a chicchessia questo è certo. Però l'utente che vuole difendere la propria privacy potrebbe anche solo visualizzare la pagina e accedere alla messaggistica con l'amministratore. Potrebbe mettere la privacy ristretta sul proprio profilo, potrebbe creare un secondo profilo ad hoc, potrebbe anche fregarsene visto che mettere un mi piace su una pagina chiamata "progettogay" non vuol dire essere gay. Facebook permette di cancellare i commenti non idonei e bannare gli utenti. Dal mio punto di vista si tratterebbe di avviare una sorta di chat 2.0. Occorre però riflettere sul fatto che quello che fanno gli utenti fuori dai social e il modo con cui li usano NON E' UN PROBLEMA DELL'AMMINISTRATORE. I social esistono a prescindere e la gente li continuerà ad usare a prescindere.

Avevo scritto tante altre cose però ho deciso di non creare un ulteriore polemica, che so per certo non andrà da nessuna parte. Le cose allora le ho ampiamente discusse ed è andata come è andata.
Ultima modifica di Alyosha il mercoledì 25 aprile 2018, 10:16, modificato 1 volta in totale.

barbara
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Re: VIALE DEL TRAMONTO GAY

Messaggio da barbara » mercoledì 25 aprile 2018, 9:40

Quanto tempo è passato dal mio ultimo post! Eppure riprovo le stesse sensazioni : quel senso di calore che proviene dal sentirsi parte di un insieme, il silenzio che fai dentro di te mentre ricerchi le parole giuste , quelle che non sapevi nemmeno di voler dire, la leggerezza che ti dà il sentirti libero di dirle e infine l'emozione dell'attesa per le risposte che potrebbero arrivare. Come vedi , caro Project, chi resta in questo posto abbastanza a lungo da comprenderne la ricchezza riceve un dono che sopravvive e cresce . E' stato così per me e per molte persone che ho avuto la fortuna di conoscere e di incontrare o di sentire anche nel tempo, perfino ultimamente . Generazioni di ragazzi o anche adulti che qui hanno trovato un'esperienza di umanità, preziosa proprio perché fuori dagli schemi. Un'esperienza di resistenza contro l'omofobia, contro la solitudine , ma anche contro l'omologazione.
Lo so, quando si invecchia si perde la percezione del buono che si è costruito. Lo vedo in mia madre, che mi guarda a volte perplessa quando le ricordo la sua vita spesa per i suoi cari. Forse il senso di inutilità che si prova avanti negli anni rischia di renderci irriconoscenti verso le persone coraggiose e generose che siamo stati quando avevamo le energie per farlo? Può essere.
Il tempo trasforma la nostra identità a un punto che non possiamo immaginare e ci allontana dalle nostre vite precedenti. Tuttavia ci sono molti modi diversi di vivere anche la prova della vecchiaia , perché abbiamo sempre un margine di scelta in cui esprimerci per quello che siamo. Inoltre, anche quando a fatica lo ricordiamo, l'eredità che abbiamo lasciato , nel bene e nel male, quella resta e sopravvivrà .
Qui ne vedo tanta , solo che gli algoritmi di Google ancora non sono arrivati a intercettarla . I numeri e i sentimenti parlano lingue diverse . Ma al giorno d'oggi è una fortuna che ci siano ancora posti dove si possa essere se stessi senza temere che le proprie opinioni , i propri segreti vengano usati per altri scopi , come accade con Facebook . Io, come molte persone, non ho mai voluto avere un profilo , eppure non sono lesbica , quindi non è detto che la necessità di riservatezza debba per forza essere imputata alla questione dichiararsi/ non dichiararsi. Ho sempre ricordato ai miei figli, che ovviamente un profilo ce l'hanno, che quando scrivi i fatti tuoi devi ricordarti che chiunque li può leggere , anche gente che non rappresenta nulla per te. Non è un mistero per nessuno che le aziende usino i profili per capire che genere di persona è il candidato che va a un colloquio. Dico queste cose ai miei figli anche se non sono omosessuali e allo stesso modo insegno loro l'importanza di dire la propria e di affermare i propri ideali senza abbassare la testa . Comprendo che per le persone omosessuali il coming out abbia una valenza cruciale, quindi forse il mio discorso è su un altro piano, più generale.
Comprendo anche che la mia è un'altra generazione. So cosa vuol dire vivere senza facebook a differenza dei ragazzi di oggi. Nel senso che so che si può vivere senza. :mrgreen:
E' altrettanto vero che in rete si paga un prezzo quando si esce dalla logica prevalente secondo la quale se non hai un profilo pubblico non sei nessuno. Quindi fare una scelta diversa avrebbe i suoi vantaggi. Può essere che le nuove generazioni di Progettiani riusciranno a ricreare su FB l'anima di quello che c'è qui.
Oppure può essere che in futuro tutta questa corsa al rivelarsi passerà (non parlo del comingout dei gay, parlo di rendere pubblica la propria vita privata. Perfino Facebook un giorno sarà sul viale del tramonto :lol: ) Forse allora i vantaggi della riservatezza e (lasciatemi dire) della saggezza torneranno di moda e allora ci saranno più utenti qui che altrove. Chi può saperlo?
Rimane il fatto che l'intensità che ho trovato qui , non me la sarei persa per nulla al mondo e ancora oggi che la mia vita "reale" è così faticosa da assorbirmi completamente , è per me una ventata di energia il solo pensarci! mando un abbraccio a tutti nuovi e vecchi utenti . Buon 25 aprile! :D

Alyosha
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Re: VIALE DEL TRAMONTO GAY

Messaggio da Alyosha » mercoledì 25 aprile 2018, 9:55

Ma Barbara!!! Che bella rimpatriata :o :o. Mi fa davvero piacere sentirti. Quanto tempo è passato da allora in effetti!
I social non appartengono nemmeno alla mia generazione e io stesso mi rendo conto di quanto sia siderale la distanza tra me e i giovani di oggi che pubblicano tutto in rete. Sono tuttavia uno strumento con il quale occorre confrontarsi e i modi per farlo ci sarebbero anche, procedendo per tentativi ed errori, quello è chiaro. Bisogna sempre trovare compromessi con la realtà, io la penso così.

Con ciò non vorrei però dare la sensazione di voler lanciare proposte. Non sono disposto io per primo, ormai, a dedicare le mie energie a questa cosa. Forse un tempo, adesso non più. Resta il senso di una profonda delusione, che non cela l'affetto che provo per questo luogo.

LE mie critiche non vogliono negare valore alla persona, alla sua generosità e alla serietà del luogo. Voglio dire soltanto che PURTROPPO il progetto per come è stato costruito non ha nessuna chance di sopravvivere al suo fondatore, perché è totalmente incentrato sulla sua visione delle cose e il suo impegno diretto. Questo innanzitutto mi dispiace.
Un abbraccio fortissimo Barbara!

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Re: VIALE DEL TRAMONTO GAY

Messaggio da Help » mercoledì 25 aprile 2018, 11:07

Alyosha, mi dispiace che tu non voglia investirci ulteriori energie. Con un attivo di 2400 messaggi sei in pratica il 4-5% di questo forum.

Io credo invece che continuerò a investirci energie, perché è un qualcosa che quando ha la possibilità di esprimersi al meglio, aiuta davvero. Fosse anche una sola persona da aiutare, è sempre una :D .

E credo anche che questo progetto sopravviverà al suo creatore.

Buona giornata Alyosha

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Re: VIALE DEL TRAMONTO GAY

Messaggio da progettogayforum » mercoledì 25 aprile 2018, 15:59

Leggere questa discussione mi trasmette un po’ di entusiasmo di altri tempi … e ne ho veramente bisogno, questi mesi, per me, non sono bei mesi per tanti problemi che non hanno nulla a che vedere con questo forum. La stanchezza certe volte è veramente distruttiva, il cervello si prende la sua dose di riposo senza preavviso e mi addormento sulla sedia, davanti al computer, o sulla poltrona con un libro in mano, ma mi addormento per poco perché comunque tutti i doveri ineludibili premono e il riposo più che riposo è una pausa di stordimento. Sono contentissimo di risentire Barbara! E lei sa bene che è vero! In fondo abbiamo vissuto insieme i tempi d’oro di Progetto! E mi fa piacere anche risentire Aliosha, anche se mi tira affettuosamente le orecchie, come ha sempre fatto. In fondo i nostri battibecchi mediatici hanno tenuto vivo il forum e succede anche adesso, però io penso che Aliosha veda le cose solo dal suo punto di vista. A me, nell’attività di Progetto, è capitato di dover cambiare radicalmente i miei punti di vista su moltissime cose, ringrazio sempre Isabella Cucciola (che ho rivisto di persona di recente) per avere avuto tanta pazienza e tanta buona volontà. K-01, che dice la sua, e fa bene a dirla, non è comunque scappato, come non è scappato Aliosha (e mi fa piacere!). Ringrazio Marmar77 e Help per il sostegno e per i consigli molto concreti, anche per le vie brevi, ringrazio Xup, che purtroppo sento poco perché entro pochissimo in chat, e ringrazio anche Agis che resta un maestro di originalità! Sto contrabbandando pericolose idee sovversive che minano alla radice la santa causa gay? Mah … sì, in fondo anche Galileo rischiava di essere condannato per eresia. E poi se nessuno risponde vuol dire che ci sono tante persone che non ritengono utile perdere tempo qui, e posso capirle, perché i pareri sono tanti quante le teste. Io dico la mia e nessuno dice la sua … la soluzione sarebbe evitare di dire la mia? Beh … francamente non credo. Nessuno mette in dubbio che esista tutto un altro mondo gay, dichiarato, con sistemi di valori in buona parte diversi (vedi l’esempio della privacy, che per me è un merito e per altri è un incentivo a “vivere nelle fogne” come disse qualcuno) … Qui di gente che dice la sua, anche in completo disaccordo con me, ce ne sta pochissima. Magari ci fossero tanti Aliosha, tanti k-01 ma purtroppo non ci sono. Un dialogo produttivo non nasce non perché ci sono solo (o quasi solo) io, ma perché non c’è nessun altro.
Che dirvi? Che sono contento che ci siete ancora! Altre persone che si erano date molto da fare non le ho più viste, se è successo per incompatibilità con me non posso che chiederne scusa. Pensa, Aliosha, che io non ho le credenziali dei gruppi su google plus e su youtube e quindi quei siti non possono essere aggiornati, e non so neppure chi li ha aperti! Questo è un classico esempio di quanto la gestione di Progetto sia stata accentrata e personalistica. Come l’accesso alla mail dello staff di cui non dispongo. Avere grandi idee è facile, metterle in pratica è molto difficile e certe volte i problemi tecnici (aggiornamento del forum), che sembrano tanto banali quando li si affronta a parole, sono assolutamente insolubili quando si va nel concreto e ne faccio esperienza ogni giorno. Ci proviamo a salvare l’onore della bandiera di Progetto? (Che non è mio se non per il fatto che non ci scrive nessun altro). Se pensate che ci sia qualcosa da salvare … ci proviamo a farlo funzionare meglio? Io, purtroppo, e dico sincerissimamente purtroppo, nei ristretti limiti della mie possibilità attuali.
Un forte abbraccio e GRAZIE DI ESSERCI!!

k-01

Re: VIALE DEL TRAMONTO GAY

Messaggio da k-01 » mercoledì 25 aprile 2018, 19:15

Condivido tutto quello che ha scritto Alyosha sulle idee de-emancipatorie di progettogay e sul fatto che non c'è da aspettarsi nessun cambiamento. A questo punto bisognerebbe mollare progetto al suo destino e fondare un nuovo forum. :lol:

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Re: VIALE DEL TRAMONTO GAY

Messaggio da progettogayforum » mercoledì 25 aprile 2018, 19:51

Chi ritiene che questo ambiente sia stantio, limitato, ottuso o altro ha il sacrosanto diritto di provare a costruire qualcosa di diverso e alternativo. Il progresso viene proprio da questo, è ovvio che ci siano moltissime e serissime persone che non si ritrovano in questo forum, questo fa parte della dinamica ordinaria delle aggregazioni. Auguro di cuore ogni possibile soddisfazione a chi desidera lavorare per nuovi forum, nuovi siti, o nuovi obiettivi e lo dico sinceramente, assolutamente senza ombra di ironia, anche se qualcuno potrà non crederci (cosa che mi dispiacerebbe veramente molto).

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Re: VIALE DEL TRAMONTO GAY

Messaggio da Alyosha » mercoledì 25 aprile 2018, 20:45

Le pass dovrebbe avercele tutte marc090 che per altro ho conosciuto di persona in Sardegna e che si potrebbe provare a ricontattare. Il fatto che tu non sappia nemmeno chi abbia le pass la dice però lunga sul tuo atteggiamento di allora. Te ne lavasti completamente le mani. So per certo che ai tempi Marc provò a rinnovare il forum e incontrò non poche difficoltà, le principali delle quali furono un tuo scarso entusiasmo e una difficoltà nel contattarti, oltre che una difficoltà a impegnare in maniera attiva gli altri utenti. Non voglio mettere il dito nella piaga, ma la sensazione netta che ebbi allora è che project non riconoscendosi più nella sua creatura perse naturalmente l'entusiasmo per un progetto dentro il quale semplicemente si sentiva fuori luogo. Posso sbagliarmi, magari è stata solo una mia impressione.
Adesso però non voglio continuare una sorta di processo al fondatore del forum, credo possa bastare così. I giovani per loro natura si stancano delle esperienze che fanno e sentono il bisogno di guardare oltre, per cui tanta gente sarebbe comunque andata via.

Quanto alla possibilità di un rinnovamento attuale le parole di k-01 possono sembrare aspre, però colgono un punto fondamentale a mio giudizio. L'intero progetto non è rinnovabile, senza essere snaturato. Dipende troppo dal suo fondatore, dalle sue capacità di riflettere sulle cose, dalla sua visione del mondo, dalla sua sensibilità rispetto a certi temi e dai suoi studi e in ultimo dalle responsabilità che s'è preso. Progettare una sorta di progettogay 2.0 potrebbe essere una possibilità, ma farlo proprio adesso che le energie in campo sono oggettivamente poche sarebbe fattibile?

Servirebbe la volontà del fondatore di accompagnare un cambiamento, volontà che se ci fosse stata avrebbe di base partorito un prodotto diverso sin dall'inizio e un cambiamento tanto tempo fa. Non dico che non darei una mano in caso partissero iniziative di questo tipo, dico soltanto che forse non ne vale la pena. Infondo di forum e siti a tema gay ne trovi quanti ne vuoi in giro. Questo qui è unico nel suo genere proprio perché funziona in un certo modo. Si tratterebbe in definitiva di tentare uno sforzo per renderlo più simile a tutti gli altri....
Provare a cambiarlo probabilmente per altro equivarrebbe a fare un torto ad una persona che comunque ha dedicato tempo, energie, ottenendo risultati importantissimi. Progettogay è fra i primi siti in tutte le indicizzazioni di google, risultato che non si ottiene e non perdura se dentro non c'è sostanza! Questi sono i ragionamento che mi ha fatto concludere quello che ho scritto nel precedente post e per cui ho ridimensionato in maniera importante la mia presenza qui dentro.

barbara
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Re: VIALE DEL TRAMONTO GAY

Messaggio da barbara » mercoledì 25 aprile 2018, 22:18

Chiunque abbia partecipato a un organizzazione o a un movimento che parte dal basso potrà sperimentare che le dinamiche sono sempre le stesse . C' è sempre una o più persone carismatiche e capaci di impegnarsi a un livello che altri mai si sognerebbero di garantire . C' è un grande entusiasmo e una stima per il fondatore che rasenta l idealizzazione seguita da una stagione di grande partecipazione e poi c è una fase di stanca in cui si passa più tempo a parlare del perché la gente non partecipa che a discutere deii motivi per cui l organizzazione è nata. Puoi ritrovare la stessa parabola nelle organizzazioni gay reali come in tutte le altre . Alcune si sciolgono oppure ci sono scissioni Altre tengono il nome ma si trasformano in tutt altra cosa al punto che chi ci ritorna ha spesso da ridire. La scarsa partecipazione è un tarlo di organizzazioni ben più articolate e diffuse di questa. La minoranza dei gay disposti a partecipare per la causa è suddivisa in tanti sottogruppi ognuno dei quali esprime una visione particolare e non sempre compatibile con quella degli altri perfino su questioni importanti come le unioni civili.Onestamente con tutta la stima che ho per Project dubito che una singola persona , quando anche avesse più energie di quelle che lui stesso si riconosce , sarebbe così potente o fortunato da fare eccezione solo in virtù del suo entusiasmo. C ' è un lavoro enorme da fare che forse un tempo era perfino eccessivo umanamente da reggere a meno di trascurare salute, relazioni e tutto il resto.Personalmente ho apprezzato molto che Project non abbia mai recriminato verso le scelta di chi ha dovuto o voluto lasciare, me compresa. Allo stesso modo credo che sia come minimo comprensibile che chi rimane vada incontro a periodi di indifferenza o scarso coinvolgento e perfino alla tentazione di sottrarsi alla fatica che col tempo è sempre meno ricompensata. Quindi spero che altri si facciano avanti e si rimbocchino le maniche . Sicuramente avranno meno da fare rispetto ai primi iscritti . Non si può sempre pensare che ci siano altri che devono impegnarsi al posto nostro . Ognuno ,nei limiti delle proprie possibilità,dovrebbe fare la propria parte se si vuole che le cose cambino.

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