Chi sono? Sono davvero gay?

Che cosa significa essere gay
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McCulloch23
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Re: Chi sono? Sono davvero gay?

Messaggio da McCulloch23 » martedì 20 novembre 2018, 16:37

Dopo questo primo incontro con la psicologa, sento l'ansia aumentare. Una bella sfogata di oltre un'ora, parlandole di tutto, dicendole qualunque cosa. La sua risposta è stata singolare..."sei troppo nella tua testa". Mi parla di come la sessualità sia un continuum e di come durante la vita può essere soggetta a cambiamenti, le ho detto senza esitare"in questo momento mi sento più tendente all'omosessualità che all'eterosessualità" ma mi ha lasciato perplesso la sua risposta"se così fosse allora avresti alternative"... alternative che non ho o che non voglio vedere. Non mi sento particolarmente interessato a relazioni omosessuali o rapporti nonostante il mio fisico risponda diversamente al pensiero... Sono davvero distrutto e la mia stupida testa non fa altro che ricordarmelo. E non importa più...basta smetta il continuo disturbo, il vedere continuamente queste persone nei miei pensieri. Sempre più stanco, sempre più in ansia e il ricordo di tutto il resto, mi devasta letteralmente. DOC o meno non auguro a nessuno una sofferenza tale

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agis
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Re: Chi sono? Sono davvero gay?

Messaggio da agis » martedì 20 novembre 2018, 18:06

Vabbè dai McCulloch in fondo la psicologa non ha detto nulla di particolarmente contraddittorio. La rappresentazione della sessualità come continuum è di quelle comuni ai giorni nostri e risponde un po' all'esigenza di superare le difficoltà legate alla disposizione dei singoli all'interno di etichette che non devono essere padrone tue e dei tuoi atti ma sono state fatte da noi spesso in base a semplici esigenze utilitaristiche di inquadramento. In altre parole sono loro ad essere utensili mentali nostri e non il contrario. Considera come, visto che metteva un po' male piantare i chiodi nel muro con le mani, è stato inventato il martello. Ora è chiaro che un martello potrei anche usarlo come arma impropria ed appioppare una martellata sulla testa di qualcuno ma non mi pare che tu ed io ci si stia ad arrovellare e perder le notti e la serenità come se questo suo possibile uso improprio dipendesse da lui invece che da noi. Per mia curiosità, quando la psicologa t'ha detto che sei troppo nella tua testa t'ha suggerito anche qualche mezzo pratico per risolvere la situazione? Spero che non t'abbia suggerito di svitarla :D

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progettogayforum
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Re: Chi sono? Sono davvero gay?

Messaggio da progettogayforum » martedì 20 novembre 2018, 19:42

Caro McCulloch, l'unica cosa che mi viene in mente è che questa psicologa non si sia mai occupata di DOC a tema gay, perché le cose che dice sono del tutto assurde. Il sostegno di uno psicologo serio e competente può avere un senso, l'intervento di una persona del tutto al di fuori di queste cose può essere totalmente fuorviante, e in questo caso lo è stato. Non c'è niente di peggio della presunta competenza delle persone che non hanno nessuna esperienza di queste cose. Ricordo, anni fa, un ragazzo con DOC a tema gay che era andato da una psicologa che gli aveva consigliato di "provare con gli uomini" provocando crisi violente e assolutamente ovvie e prevedibili. Il DOC tutto, e in particolare quello a tema gay va trattato da persone realmente esperte, e ce ne sono, il ragazzo di cui ti dicevo ha cambiato psicologo e le cose piano piano hanno preso un'altra piega. Pretendere che uno psicologo possa trattare tutti i problemi sarebbe come pensare che un medico generico possa curare tutte le malattie con le competenze di uno specialista. Io non sono uno psicologo, mi occupo di gay da tanti anni e ho conosciuto tanti ragazzi con doc a tema gay, ho collezionato molte centinaia di mail su questo tema, lo ribadisco non sono uno psicologo ma qualche libro l'ho letto anche io e per lo meno riesco a distinguere quando "su questo specifico tema" uno psicologo prende una cantonata colossale. L'esperienza non si improvvisa e non può essere sostituita dai libri. Se posso darti un consiglio, cambia psicologo e cercane uno più credibile e soprattutto con un'esperienza specifica. Mi dispiace proprio sentirti in questo stato. Se c'è una cosa in cui puoi essere aiutato è a riguadagnare fiducia in te stesso, di dubbi ne hai già troppi per effetto del DOC, è ora di cominciare e mettere punti fermi. Il discorso sul "se così fosse avresti alternative" è veramente incredibile perché non fa che alimentare il DOC suggerendo altre paure, tra l'altro completamente infondate. Il DOC genera panico e l'unico modo per arginarlo è favorire il pensiero razionale e il controllo dell'emotività che è già fin troppo eccitata.
IL DOC è un problema serio e va affrontato con determinazione, a piccoli passi. Se ne esce, ma certo non con l'intervento di qualche sedicente stregone ma con un impegno progressivo della volontà personale, col recupero del pensiero razionale, con l'acquisizione di opportune tecniche per controllare l'ansia e soprattutto col favorire il mantenimento di alti livelli di socializzazione e di relazioni affettive importanti. Il DOC porta a rinchiudersi in se stessi e a concentrarsi solo sul "problema", la presenza affettuosa di amici veri e ancora di più della propria ragazza può essere "fondamentale" perché aiuta a confinare il DOC e a recuperare la normalità della vita quotidiana. Noi cercheremo di darti tutto il supporto di cui siamo capaci partendo da un'affermazione che qualunque osservatore gay serio sottoscriverebbe: "non sei gay!" E credo che nessuno possa dirtelo con maggiore competenza di quelli che invece gay lo sono veramente.

Davide94
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Re: Chi sono? Sono davvero gay?

Messaggio da Davide94 » martedì 20 novembre 2018, 20:16

McCulloch23, sottoscrivo di nuovo tutto quello che ti ha detto Project.
Ieri quando avevi scritto di aver preso appuntamento con una psicologa sessuologa ti avevo risposto:
Penso possa essere positivo parlarne con una psicologa, anche se il tuo problema è il DOC, non la tua sessualità, che è totalmente etero e non ha nulla di anomalo.
Avevo già i miei dubbi sulla scelta di affidarsi a una psicologa sessuologa, ma non te l'avevo detto esplicitamente, perché confidavo nel fatto che una sessuologa fosse almeno in grado di capire se chi ha davanti è etero o gay, tranquillizzandoti sulla tua eterosessualità, e che, da psicologa, fosse almeno in grado di riconoscere un caso di DOC così palese, consigliandoti di rivolgerti a qualcuno esperto di questo disturbo.
Evidentemente mi sbagliavo, non è stata in grado di fare nessuna delle due cose, perciò ora sarò più esplicito: cerca uno psicoterapeuta che sia davvero esperto di DOC (ripeto: Project ti consiglia la terapia cognitivo-comportamentale e, per quanto ne so, mi sento di unirmi a questo consiglio). Perché il tuo problema è il DOC, non la tua sessualità, che è totalmente etero e non ha nulla che non va, anzi è sanissima (ma ti rendi conto di quanto sono belle le cose che dici delle tua ragazza?).
Le cose che ti ha detto questa psicologa sono tutte sbagliate, dalla prima all'ultima: ho seri dubbi sulla sua competenza sia come psicologa che come sessuologa. Di sicuro non sa niente di DOC. L'unica cosa sensata che ti ha detto è che "sei troppo nella tua testa" (anche se te l'ha detta con un linguaggio troppo vago: i professionisti seri non parlano così). Una buona prosecuzione sarebbe stata: "questo essere troppo nella tua testa in medicina ha un nome: si chiama DOC. Se ne può uscire, tutto tornerà come prima, non preoccuparti. Io non sono in grado di seguirti in un percorso di psicoterapia mirato per questo disturbo, però posso consigliarti alcuni specialisti esperti di DOC". Così fanno i professionisti seri.
Concludo unendomi a Project nel ricordati che non sei gay e ricordandoti che il DOC è un gioco strano, in cui l'unica mossa vincente è non giocare: tu non devi cercare di capire qual è la tua identità identità sessuale (che è etero, non ci sono dubbi), tu devi riuscire a liberarti dal dubbio ossessivo, imparando a non dare importanza ai pensieri, che non descrivono la realtà ma solo le tue paure, e a gestire l'ansia e in questo le amicizie e soprattutto il rapporto con la tua ragazza possono aiutarti: devi vivere nella normalità, il tuo cervello deve capire che non c'è nulla che non va, nulla per cui stare in ansia, nessuna domanda a cui rispondere, nessun dubbio da risolvere, solo così smetterà di arrovellarsi su dubbi infondati.
"Tutto quel che ho di me
Non vale il poco che tu hai di me."

Francesco1999
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Re: Chi sono? Sono davvero gay?

Messaggio da Francesco1999 » giovedì 22 novembre 2018, 0:04

Carissimo, ho seguito attentamente ciò che hai scritto in questi giorni, e con la tua situazione posso fare ben poco, quindi dai le giuste aspettative alle mie parole.
Io vorrei però portarti alla coscienza di tanto di bello che hai costruito intorno a te, doc o meno, etero o gay, islandese o australiano, hai una ragazza che ti vuole bene perché tu sei tu.
Ed il Doc in questo caso è stata la sincera prova che lei ti vuole davvero bene, che per lei tu sei importante.
Hai intorno qualcuno che ti vuole davvero bene, ed è questo il fatto ad essere importante.
Il Doc, è un problema serio, ma accanto a te hai un'ancora ferma, il tuo rapporto con la tua ragazza che comunque sia rimarrà molto forte (infatti il doc non ha fatto che rafforzarlo e dimostrarti quanto esso sia vero!).
Prenditi il tuo tempo, respira sereno e vedi come il doc un problema da risolvere in modo molto molto serio, ma con la consapevolezza che non sei davvero solo, ma che qualsiasi cosa accada c'è chi ti sta vicino.
La tua ragazza ho capito che ti vuole profondamente bene, e anche tu gliene vuoi sinceramente, ed è rimasta nonostante tutto questo perché lei rimane proprio per te.
Io invano non riuscirò a proporti di non pensare più a tante categorie, etero o meno, bianco o nero, tu sei tu e sei fatto a modo tuo.
Non pensare a tutte queste etichette, perché non c'è davvero bisogno di dirsi etero o gay, tu ami la tua ragazza e punto.
Cosa fondamentale della sessualità, è che è formata da due componenti, la sessualità NON è solo fisica, ma è una congiunzione inseparabile di affettività e di fisicità (io con un ragazzo ci farei prima tutt'altro che sesso per esempio).
La sessualità non è una sola erezione, perché quella può essere indotta, ma è una serie di meccanismi molto sottili che comprendono non solo la sfera sessuale ma anche quella strettamente emotiva (prendendola sul ridere, non credo tu sarai in grado di scrivere una bella poesia affettiva e calorosa come a me a nessun ragazzo).
E pensando a quello che hai scritto, ieri ho chiesto alla mia professoressa di citologia un dossier sull'epigenetica, ed ho trovato un appendice sulla sessualità molto difficile da spiegare, ma in un paio di anni non dovrebbe più stupire che la sessualità sarà intesa come una questione puramente genetica.
Questo per dirti che se sei etero, non c'è modo di cambiare la tua espressione genetica, tu adesso pensi di poter essere gay, e scateni tanti meccanismi psicologici che ti fanno venire un erezione di fronte ad una pornografia gay, ma questi fenomeni sono psicologici e non biologici, sono cose che induci tu, ma che non ti appartengono come sistema biologico.
Ancora purtroppo non è possibile fare tipo un analisi del sangue per dire se siamo etero o gay, ma senza nessun dubbio di gay non hai nulla se non un'erezione indotta per una questione di ansia...

Dovresti riflettere su te stesso e scoprire quale paura ti genera così tanta agitazione, dovresti non averne se sarai cosciente che nonostante tutte le tue paranoie ci sarà chi la sera ti vorrebbe sempre accanto.
Non sacrificare la tua esistenza per delle ansie, non ti chiudere, ma al posto di tutti i farmaci e le sedute cerca di comprendere piano piano che c'è chi ti comprende sempre e che ti vuole bene nonostante le cose che ti inventerai (sei un ragazzo di fantasia).
Hai tanto supporto, ora cerca uno specialista serio, e affronta il percorso con le spalle coperte in modo sereno.
Gli psicologi "easy" evitali il piu possibile, cerca medici e specialisti seri che sanno come prenderti ed aiutarti.

Devi avere solo la coscienza che tutto andrà sempre bene perché hai chi ti vuole bene, ma tu devi rimetterti in gioco assolutamente, no? la tua ragazza ti rimane accanto e fa sforzo, tu devi essere forte non solo per te stesso ma anche per lei.
Se ella vedrà che non migliori temo che potrebbe sentirsi inutile nonostante il suo impegno, tu devi dimostrare alla tua ragazza che lei invece è importante passo dopo passo superando questo brutto momento, perché non sei malato di malattie spiacevoli, tutto ha rimedio allora.
In poche parole, lei ti aiuta, e non lasciarla appesa!

Sei un ragazzo fantastico dalla sensibilità acutissima, hai questo problema, ma si può risolvere e tuttavia non è una malattia letale quella che hai, ma un momento difficile da non prendere sottogamba, dove la cosa fondamentale sai quale è?
-fissare un obiettivo; "io devo guarire dal doc perché la mia ragazza si impegna ad essermi sempre accanto, ed io devo farcela anche per lei per farle capire che per me è importante che lei ci sia".
-non pensare ad altro; "è difficile, tanto, ho paura di essere gay, ma devo cercare di andare avanti e riuscire a stare bene. Quindi è bene che mi impongo di essere analitico come un docente che ha sposato la matematica".

Io ora ti lascio, sii senza pretese te stesso.
Io invece spero di averti scritto un messaggio comprensibile.

Da domani mattina che si fa?
"Guariamo da sto Doc!" (Detta in dialetto brutalmente)

McCulloch23
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Re: Chi sono? Sono davvero gay?

Messaggio da McCulloch23 » venerdì 23 novembre 2018, 2:26

Nonostante le parole della psicologa non mi abbiano smosso più di tanto alla fine, cominciare a pensare di essere possibilmente bisessuale, sta aiutando moltissimo a sedare l'ansia. Condivido pienamente le sue parole, alla fine niente è sicuro al 100%, tranne la morte, figuriamoci una cosa come la sessualità. I giorni passano e noto qualche miglioramento seppur minimo. Un po'di agitazione, ma basta un sorriso, una carezza, un bacio a quello spettacolo di ragazza che ho accanto e penso"beh, potrei anche esserlo ma...che importa? Stiamo bene insieme ora". Cerco di dedicarmi a lei, cerco di aiutare lei e cerco di tranquillizzarla (sospetto abbia anche lei un qualche tipo di DOC visto l'ansia tremenda che le provocano alcuni pensieri fissi), la vedo sorridere dolcemente e nulla, il rendermi utile, abbracciarla forte, accarezzarla, mi fa stare meglio. L'ansia diminuisce parecchio con lei, cerco ovviamente di non monitorare la mia eccitazione anche perché nei momenti di dolcezza è davvero ma davvero fuori luogo :lol: A piccoli passi sto migliorando, esco di più con gli amici, rido,scherzo e se qualche battuta o parola magari mi riaccende l'ossessione, la metto da parte e vado avanti. Magari ho davvero soppresso inconsciamente per anni una sorta di interesse fisico latente, vuoi per un po' di omofobia, vuoi per un po' il vedere e conoscere solo omosessuali stereotipati (non me ne vogliate) o alcuni piuttosto insistenti nel chiedermi rapporti offrendomi denaro nonostante abbia più volte rifiutato la proposta(si, a quanto pare vado forte :lol: )ma c'è qualcosa nel dedicarmi anima e corpo ad una donna che...non so descrivere la sensazione che mi provoca. Mi rende felice, molto. Etero,gay,bisex, poco importa adesso, niente domande, lascio che il DOC(o almeno spero sia DOC)faccia quello che vuole ma il mio cuore ha già parlato più volte. Un ringraziamento a tutti voi, di cuore.
Ultima modifica di McCulloch23 il venerdì 23 novembre 2018, 17:13, modificato 1 volta in totale.

Davide94
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Re: Chi sono? Sono davvero gay?

Messaggio da Davide94 » venerdì 23 novembre 2018, 12:15

McCulloch23 sono felicissimo che tu stia meglio! E' fondamentale la tua considerazione finale: "il mio cuore ha già parlato". Nel DOC conviene ascoltare il cuore, perché la mente dice bugie.
Concludo dicendo che il più bel ringraziamento da parte tua sarebbe sapere che, pur restando ovviamente etero (perché questo non può cambiare), tutta questa vicenda ti avesse spinto a superare i pregiudizi che avevi sull'omosessualità, arrivando a comprendere che è un modo di amare, che non ti appartiene, ma ugualmente sano, nobile e bello.
"Tutto quel che ho di me
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agis
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Re: Chi sono? Sono davvero gay?

Messaggio da agis » venerdì 23 novembre 2018, 13:20

Davide94 ha scritto: ...arrivando a comprendere che è un modo di amare, che non ti appartiene, ma ugualmente sano, nobile e bello.
^_^ ^_^ ^_^


https://www.youtube.com/watch?v=U2KLVWNyo1g

Scusami Davidino non ho resistito :lol: :lol: :lol: :lol:

Su una nota un po' più seria, l'anno scorso, in un assordante silenzio mediatico, ci ha lasciato una femminista della prima ora. Si chiamava Nancy Friday.
Tu ne avevi mai sentito parlare? :)

Davide94
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Re: Chi sono? Sono davvero gay?

Messaggio da Davide94 » venerdì 23 novembre 2018, 13:33

agis, grazie per la bella musica, molto rilassante! :lol:
Però non sono sicuro di avere capito il nesso, faccio due ipotesi:
1) avevo scritto cose rilassanti (se è così, mi fa piacere);
2) avevo scritto cose che rendevano evidente il fatto che avrei necessità di rilassarmi (e questo è certo).
In entrambi casi, direi scelta molto azzeccata della musica ;)

Nancy Friday non la conosco. Perché me ne parli?
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Non vale il poco che tu hai di me."

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agis
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Re: Chi sono? Sono davvero gay?

Messaggio da agis » venerdì 23 novembre 2018, 14:09

Davide94 ha scritto:agis, grazie per la bella musica, molto rilassante! :lol:
Però non sono sicuro di avere capito il nesso, faccio due ipotesi:
1) avevo scritto cose rilassanti (se è così, mi fa piacere);
2) avevo scritto cose che rendevano evidente il fatto che avrei necessità di rilassarmi (e questo è certo).
In entrambi casi, direi scelta molto azzeccata della musica ;)

Nancy Friday non la conosco. Perché me ne parli?
Prego, figurati, non c'è di che ^_^. Te ne parlo forse perché ci troviamo un po' tutti con le nostre ideazioni e non dubito che i doccati possano avvertire certe contraddizioni in maniera violentemente e dolorosamente distonica. Tuttavia, in maniera meno drammatica, le contraddizioni nell'ideazione possono capitare e capitano un po' a tutti specie quando se ne avverta il conflitto con normatività imposte non si sa bene a che titolo. Per farla molto semplice, la natura talpa scorreva potente in Nancy e lei, senza farsi troppe pare, si domandava semplicemente come mai alcune delle sue ideazioni sembrassero divergere da ciò che veniva imposto come cliché affinché la componente sessuale che si può accompagnare all'amore potesse definirsi sana nobile e bella :).

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