Chi sono? Sono davvero gay?

Che cosa significa essere gay
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agis
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Re: Chi sono? Sono davvero gay?

Messaggio da agis » martedì 4 dicembre 2018, 2:13

Davide94 ha scritto:
lunedì 3 dicembre 2018, 17:57
Se per "variare in senso diacronico" intendi "evolversi in modo coerente" direi di sì. Altrimenti non ho capito la domanda.
Hai ragione Davide la domanda era ambigua. La tua interpretazione ci potrebbe stare tranquillamente rispetto a te come soggetto storicizzato.
A dover considerare invece una possibile evoluzione dei temi in senso diacronico la Vispa Teresa fu scritta a metà dell'800 e la gabbia normativa che la forza ad aprire le dita è rappresentata dalla comparsa della rappresentazione mentale della farfalla come soggetto. Dovessimo riscrivere la poesia oggi si potrebbe pensare ad una versione caratterizzata da coscienza ecologica in cui i fiori circostanti, resi a loro volta mentalmente soggetti, la implorino:"Lasciala! Altrimenti come faremo a diventar frutti?" Il risultato sarebbe lo stesso, Teresa dischiuderebbe le dita ma sarebbe diacronicamente passata semplicemente da una gabbia normativa all'altra.
E' possibile che (il dibattersi in) una gabbia (normativa) sia il fil rouge, il denominatore che accomuna ogni possibile tema di un doc? scratch scratch :?:

McCulloch23
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Re: Chi sono? Sono davvero gay?

Messaggio da McCulloch23 » martedì 4 dicembre 2018, 3:00

Davide94 ha scritto:
martedì 4 dicembre 2018, 0:22
Devi disinnescare il potenziale ansiogeno dei pensieri. Il problema è che tu hai paura che i pensieri possano essere veri. Per questo ti continuano a venire in mente, perché li consideri importanti. Devi interrompere questo loop di pensieri. Ti prego, fidati, non sei gay! Smetti di pensare all'omosessualità e quando ti vengono le immagini ricordati che sono solo sintomi di un disturbo. Lasciale scorrere, non farti spaventare, non pensare che indichino qualcosa di reale. Se fai così, se le ignori, il tuo cervello capirà che sono false e smetterà di pensarci, se invece tu ti fai spaventare, ti ci metti a pensare, le ritieni vere, ti continueranno a venire in mente. L'idea della psicoterapia cognitivo-comportamentale, comunque, è buona, ti aiuterà, fidati. E tranquillizzati, non avere paura, non sei gay.
È che continuo a chiedermelo...
"Se sono gay come ho fatto ad avere erezioni praticandole del sesso orale?"
"Se sono gay come sono quasi riuscito ad avere un rapporto completo prima di farmi male?"
"Se sono gay come ho avuto un'erezione appena abbiamo pensato di fare l'amore?"
Ed è stato bello, maledizione. Quel piccolo inconveniente mi ha fatto crepare, ma mi ha anche spaventato la mia reazione...le mie gambe che quasi non reggevano e una perdita di erezione quasi immediata appena fuori. Mi ha rassicurato dicendomi che per tutta la durata del rapporto era in erezione, lo sentiva...io ero troppo occupato a chiedermi se la stessi soddisfacendo abbastanza. Ero quasi felice a vederla sorridermi durante il rapporto...il solo pensiero mi fa stare bene...anche lì, nonostante il dolore.
Ma non mi basta...tanti omosessuali mettono su famiglia tranquillamente...è un contatto piacevole, è frizione. Credo che se facessi così con un muro il risultato sarebbe lo stesso di piacere, ma non significa che io sia attratto dai muri...
Troppe domande, troppi casini.

Davide94
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Re: Chi sono? Sono davvero gay?

Messaggio da Davide94 » martedì 4 dicembre 2018, 18:35

agis ha scritto:
martedì 4 dicembre 2018, 2:13
E' possibile che (il dibattersi in) una gabbia (normativa) sia il fil rouge, il denominatore che accomuna ogni possibile tema di un doc? scratch scratch :?:
agis, ciò che dici sembrerebbe possibile. Ma io propenderei, se me lo concedi, per una formulazione più debole della tua generalizzazione :)
A mio parere, infatti, più che un denominatore comune che accomuna ogni tema oggetto di DOC, è possibile individuare una caratteristica che accomuna tutti gli ossessivi: l'estrema rigidità mentale. Non sempre, infatti, è facile ricondurre il tema del DOC ad un dibattersi in una gabbia normativa, ma la rigidità mentale mi pare ci sia sempre.
"Tutto quel che ho di me
Non vale il poco che tu hai di me."

Davide94
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Re: Chi sono? Sono davvero gay?

Messaggio da Davide94 » martedì 4 dicembre 2018, 20:30

McCulloch23 ha scritto:
martedì 4 dicembre 2018, 3:00
È che continuo a chiedermelo...
"Se sono gay come ho fatto ad avere erezioni praticandole del sesso orale?"
"Se sono gay come sono quasi riuscito ad avere un rapporto completo prima di farmi male?"
"Se sono gay come ho avuto un'erezione appena abbiamo pensato di fare l'amore?"
Ed è stato bello, maledizione. Quel piccolo inconveniente mi ha fatto crepare, ma mi ha anche spaventato la mia reazione...le mie gambe che quasi non reggevano e una perdita di erezione quasi immediata appena fuori. Mi ha rassicurato dicendomi che per tutta la durata del rapporto era in erezione, lo sentiva...io ero troppo occupato a chiedermi se la stessi soddisfacendo abbastanza. Ero quasi felice a vederla sorridermi durante il rapporto...il solo pensiero mi fa stare bene...anche lì, nonostante il dolore.
Ma non mi basta...tanti omosessuali mettono su famiglia tranquillamente...è un contatto piacevole, è frizione. Credo che se facessi così con un muro il risultato sarebbe lo stesso di piacere, ma non significa che io sia attratto dai muri...
Troppe domande, troppi casini.
Beh, McCulloch23, ma la tua eterosessualità non consiste solo nel provare piacere durante i rapporti sessuali con la tua ragazza, ma anche e sopratutto nel fatto che le vuoi sinceramente bene, che la ami profondamente.

È importante che tu capisca che tutte quelle domande non devi portele e, se ti vengono da sole, non devi cercare le risposte, ma ignorarle. Uscire dal DOC non vuol dire trovare risposta alle domande, ma riuscire a non porsi più le domande. Ogni volta che ti metti a ragionare sul tuo orientamento sessuale peggiori le cose: stacca, basta domande, lascia scorrere i pensieri senza considerarli, lo so che è dura, ma ci devi riuscire. Ascoltami, ogni volta che pensi all'omosessualità, che assecondi l'ossessione, il tuo cervello si convince ancora di più che ci sia qualcosa di vero, che la questione sia importante, per il fatto stesso che tu ci pensi, e quindi te la continua a proporre sempre più spesso. Se invece tu riesci a ignorare dubbi, domande, pensieri e immagini intrusive, piano piano il tuo cervello si tranquillizzerà, vedrà che nella realtà non è cambiato niente rispetto al passato e smetterà di tormentarti. Perché, sì, questo deve essere chiaro, nella realtà non è cambiato niente rispetto al passato: il problema è solo nella tua testa (ed è l'ossessività), ma il tuo orientamento sessuale era, è e sarà sempre etero. E l'ossessività si cura imparando ad ignorare dubbi, domande, pensieri e immagini.
"Tutto quel che ho di me
Non vale il poco che tu hai di me."

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Re: Chi sono? Sono davvero gay?

Messaggio da agis » martedì 4 dicembre 2018, 20:57

Davide94 ha scritto:
martedì 4 dicembre 2018, 18:35
agis ha scritto:
martedì 4 dicembre 2018, 2:13
E' possibile che (il dibattersi in) una gabbia (normativa) sia il fil rouge, il denominatore che accomuna ogni possibile tema di un doc? scratch scratch :?:
agis, ciò che dici sembrerebbe possibile. Ma io propenderei, se me lo concedi, per una formulazione più debole della tua generalizzazione :)
A mio parere, infatti, più che un denominatore comune che accomuna ogni tema oggetto di DOC, è possibile individuare una caratteristica che accomuna tutti gli ossessivi: l'estrema rigidità mentale. Non sempre, infatti, è facile ricondurre il tema del DOC ad un dibattersi in una gabbia normativa, ma la rigidità mentale mi pare ci sia sempre.
Fantastico Davide! Questa mi piace ancor di più! Non una gabbia normativa ma una rigida gabbia mentale. Bene bene son d'accordo :D . Dunque vediamo, sulla base di questa possibilità, se nonostante i tuoi esperti consigli McCullouch continua a non recepire, bisogna che mi studi una bella meditazione mindful ad hoc
Ahem *cof cof* ^_^

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Re: Chi sono? Sono davvero gay?

Messaggio da agis » giovedì 6 dicembre 2018, 10:32

uh? ma che fine ha fatto McCullouch? :? Hai visto mai che abbia recepito? ^_^

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Re: Chi sono? Sono davvero gay?

Messaggio da McCulloch23 » venerdì 7 dicembre 2018, 21:44

Beh sono ancora qui. Ho pensieri contorti ("voglio un uomo")immagini o ricordi falsi ( non mi pare di avere fatto sesso con un amico) quel che siano. Li lascio perdere, ormai. Faccio fare loro tutto il casino che vogliono, il fisico risponde o con erezioni o con ansia paralizzante. Diminuisce a contatto con lei, continuo a guardare le sue foto e cerco sempre di immaginarla o vederla nella mia mente. Più che DOC mi sembra distruggersi la vita da soli. Sono mie immagini, suppongo.

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Re: Chi sono? Sono davvero gay?

Messaggio da Davide94 » venerdì 7 dicembre 2018, 22:28

Bravo, continua a lasciarli perdere. È come se tu avessi a fianco una persona che ti dice in continuazione cose fastidiose: non devi né assecondarla né contrastarla, ma ignorarla. Non dare importanza ai pensieri.
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Non vale il poco che tu hai di me."

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Re: Chi sono? Sono davvero gay?

Messaggio da McCulloch23 » sabato 8 dicembre 2018, 0:05

Ho sensazioni di movimento anche letteralmente guardando me stesso da bambino in fotografie...
Cos'è, sono anche attratto dal me di pochi mesi di vita che fa il bagnetto? E che diavolo, qui si esagera :shock:

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Re: Chi sono? Sono davvero gay?

Messaggio da agis » sabato 8 dicembre 2018, 0:23

McCulloch23 ha scritto:
sabato 8 dicembre 2018, 0:05
Ho sensazioni di movimento anche letteralmente guardando me stesso da bambino in fotografie...
Cos'è, sono anche attratto dal me di pochi mesi di vita che fa il bagnetto? E che diavolo, qui si esagera :shock:

Ecchilo qua! Ecco bravo McCullouch qui si esagera e così fai come ti ha detto Davide: lasciale perdere che non ti sbagli.
Un approccio di questo tipo potrebbe trovare un riscontro nelle nostre culture di origine cristiana.
Anche Cristo insieme a te viene assalito nel deserto dal diavolo che lo tenta con una miriade di seduzioni distoniche rispetto all'integrità del suo essere mentale e, a dire il vero, lui non si limita ad ignorarle ma le rispedisce al mittente con violenza. Della violenza non c'è alcuna necessità.
Si fosse limitato ad ignorarle il risultato sarebbe stato lo stesso. :)

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