DALLE FANTASIE AL SESSO GAY CONDIVISO

Approccio dei ragazzi gay verso la sessualità
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progettogayforum
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DALLE FANTASIE AL SESSO GAY CONDIVISO

Messaggio da progettogayforum » martedì 18 dicembre 2018, 18:04

Caro Project,
sono un ragazzo di 22 anni, soddisfatto della sua vita da tutti i punti di vista: in regola con gli studi, in buona salute, con tanti amici (forse dovrei dire conoscenti) e da circa un anno pure innamorato perso di un ragazzo. Ho passato per fortuna la fase dell’ ”è gay o non è gay?” ed era gay, e ci sono voluti mesi per arrivare ad averne la certezza, ma adesso mi trovo di fronte ad un imbarazzo terribile. Lui a me ci tiene e lo vedo ogni giorno, stiamo ore al telefono, però io non riesco ancora a capire se gli piaccio oppure no. Non riesco a fargli un discorso esplicito perché mi imbarazza e mi condiziona, è come se lui fosse superiore a queste cose, lui parla di sentimenti, di volersi bene, e sono tutte cose molto belle ma c’è pure il sesso, che secondo me non è meno fondamentale, anzi! Per lui parlare di sesso è un tabù, la mette sempre sul piano affettivo e sfugge in continuazione. Io mi sono innamorato di lui anche per la sua personalità, anche per la sua timidezza e anche per mille altre cose, ma tutto è partito da quando abbiamo incrociato lo sguardo e io ho sentito proprio una reazione immediata lì. Se gli dicessi una cosa del genere non so come la prenderebbe. Mi sono innamorato di lui perché è un ragazzo che mi piace proprio fisicamente, non credo che ci sia niente di cui vergognarsi in questo, le mie fantasie sessuali sono tutte su di lui. Mi sono chiesto tante volte come faccia a sembrare o ad essere così poco coinvolto, io non sono proprio da copertina ma penso di essere un bel ragazzo e poi, perché mi sta sempre appresso? Se c’è qualcuno che gli piace più di me se ne può andare con lui, ma questo non succede. Ti sembrerò maniaco ma l’ho osservato spesso cercando di non farmi notare. Tanti ragazzi, in certi momenti almeno, quello che hanno sotto la patta te lo puoi immaginare, cioè si capisce che sono anche un po’ eccitati, lui mai! Mi è venuto un pensiero da incubo: non è che poi vado a letto con lui e mi accorgo che è una donna? Capiamoci bene, non ha nulla di femminile e questo mi conforta, ma, da un certo punto di vista almeno, non sembra avere nemmeno nulla di maschile. Non so se mi sono spiegato. È normale che un ragazzo di 23 anni stia vicino a quello che dovrebbe essere il suo ragazzo senza una minima reazione? Questo mi mette veramente in crisi. E poi lui non è un ingenuo, è molto sveglio, ma di sesso ne parla come io potrei parlare di macchine da corsa, cioè ne parla in astratto e sempre in riferimento agli altri. Certe volte mi viene in mente che lo dovrei provocare e soprattutto che dovrei avere il coraggio per rompere il ghiaccio. Ma è possibile che u ragazzo gay di 23 anni sia veramente neutro quanto al sesso? E allora che gay è? Non si masturba? Ma è possibile? Se fosse vero, beh, con me sarebbe proprio cascato male, perché se mi togli il sesso nel rapporto con un ragazzo mi ci hai tolto il meglio. Non è che sono stato l’unico sfigato che ha trovato un ragazzo gay, pure bello e innamorato, ma non interessato al sesso? Sono arrivato mentalmente a mettermi dei limiti di tempo, diciamo tre mesi, se fra tre mesi stiamo ancora come adesso, io lo mollo! Non so se lo farei veramente, però ci ho pensato.
B.L.

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agis
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Re: DALLE FANTASIE AL SESSO GAY CONDIVISO

Messaggio da agis » mercoledì 19 dicembre 2018, 12:50

Sto frequentando attualmente un forum di sedicenti asessuali dove, sarà la distanza ed il non coinvolgimento dei forumisti, mi è riuscito di parlar di certi argomenti meglio ed in modo più libero che in altri forum più o meno dedicati dove, a volte, una militanza che scade in rigida ideologia con le relative reificazioni ed una sorta di imposizione di un pensiero unico impedisce l'affrontare certi temi che vengono bollati come politically incorrect. Ciò detto, persone che definiscono sé stesse come asessuali puri o con etichette intermedie quali demisessuali, greysessuali, omo/etero romantici ecc. ecc.esistono eccome. Ho argomentato presso di loro senza ricevere smentite che il denominatore comune di queste condizioni sembra essere un turn-off di intensità individualmente variabile centrato sulla genitalità del rapporto sessuale. Naturalmente, rinunciando alla scelta comune ma prettamente ideologica di legare obbligatoriamente il sesso ad una genitalità, anche la necessità di questo labeling verrebbe a cadere ma tant'è.
Venendo al caso specifico mi parrebbe consigliabile il prendere l'iniziativa almeno per un chiarimento. Se non è da ieri ma da ben un anno che vi parlate uno straccio di discorso su quali possano essere le reciproche aspettative per un rapporto che si faccia più intimo potreste ben provare a farlo non foss'altro per verificare il vostro livello di complementarietà e quali siano o non siano le eventuali rinunce e compromessi che siano accettabili per entrambi.

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