Incomincio dai 40...

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gioandrew
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Re: Incomincio dai 40...

Messaggio da gioandrew » mercoledì 13 febbraio 2019, 22:56

mobius89 ha scritto:
mercoledì 13 febbraio 2019, 20:18
Benvenuto Gioandrew!

come hai già potuto notare da alcune risposte precedenti, questo posto, seppur virtuale, è molto serio. La grande quantità di storie e l'eterogeneità dei punti di vista sono davvero utili per chi si approccia al nostro mondo, o per chi cerca consigli. Per me è stato importantissimo, anche perchè ho accettato la mia natura piuttosto tardi (Ho quasi 30 anni). Avrai constatato l'immensa gentilezza e serietà di Project, con cui ho avuto modo di scambiare qualche parola.

Da poco tempo ho iniziato ad usare la chat. Non è un luogo affollato, ma è tranquillo. Se ti troverai lì, potremo scambiare quattro chiacchiere.

Benvenuto,
Mob89
Ciao mobius89,
grazie! Sì, certamente, la serietà e la gentilezza di Project mi sono state subito chiare e, come dicevo, ho sentito anche molto calore umano.
La mia accettazione ha avuto inizio attorno ai 30 anni (in realtà già passati i 30), ma è stato un processo lungo e graduale, che si è trascinato per parecchio tempo.
Per la chat, dovrete avere un po' di pazienza perché sono un po' timido e impacciato all'inizio… ieri sera ero lì ma non sapevo cosa dire e di che cosa parlare…!! :)
A presto!

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Help
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Re: Incomincio dai 40...

Messaggio da Help » giovedì 14 febbraio 2019, 10:21

Benvenuto gioandrew :D

Più che ritardo io penso che la tua sia stata una forma di autodifesa. Se vivevi con tua madre in quale modo avresti potuto far nascere una relazione stabile?

E non è un caso, per me, che con il tuo diventare definitivamente indipendente si sia risvegliata la tua parte omosessuale.

Man mano che andrai avanti ti renderai conto che il vuoto emotivo può essere colmato anche da forti amicizie, quindi anche nel caso non trovassi un compagno (improbabile alla tua età) non saresti comunque condannato all'infelicità eterna. L'unico errore in cui non bisogna cadere è quello di darsi alla caccia sfrenata del partner, essere frettolosi non fa mai bene, in nessun contesto. Datti il tempo di metabolizzare il frastornamento emotivo.

Buona fortuna :D

gioandrew
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Re: Incomincio dai 40...

Messaggio da gioandrew » giovedì 14 febbraio 2019, 23:09

Help ha scritto:
giovedì 14 febbraio 2019, 10:21
Benvenuto gioandrew :D

Più che ritardo io penso che la tua sia stata una forma di autodifesa. Se vivevi con tua madre in quale modo avresti potuto far nascere una relazione stabile?

E non è un caso, per me, che con il tuo diventare definitivamente indipendente si sia risvegliata la tua parte omosessuale.

Man mano che andrai avanti ti renderai conto che il vuoto emotivo può essere colmato anche da forti amicizie, quindi anche nel caso non trovassi un compagno (improbabile alla tua età) non saresti comunque condannato all'infelicità eterna. L'unico errore in cui non bisogna cadere è quello di darsi alla caccia sfrenata del partner, essere frettolosi non fa mai bene, in nessun contesto. Datti il tempo di metabolizzare il frastornamento emotivo.

Buona fortuna :D
Ciao Help, e grazie anche per il tuo benvenuto.
Non saprei, puo' essere che ci sia stata anche questa componente. Non facile il tema del distacco per chi ha avuto una storia familiare come la mia. Effettivamente sì, ho capito che guadagnare i miei spazi era un passo fondamentale da compiere. Diciamo che, arrivato al culmine della sofferenza, è intervenuto l'istinto alla sopravvivenza che mi ha fatto comprendere che non potevo più rimandare questa decisione. Ho visto davanti a me tutto chiaro, limpido, e sono andato fino in fondo. Questo era necessario per creare finalmente le condizioni per poter vivere appieno anche la mia parte omosessuale.
Certo, ci sono amicizie che hanno un valore straordinario nella vita! Sinceramente, quella di non trovare un compagno è un'eventualità che spererei proprio di non dover nemmeno mettere in conto… Io in realtà sono propenso a ritenere che non ci sia età per queste cose. Quel che dico è che è difficile continuare ad avere fiducia quando non vedi concretizzarsi nulla per così tanto tempo. "Il troppo è troppo", per tutti, penso.
Dici una cosa molto giusta quando parli del non essere frettolosi nella ricerca del partner. Quella sulle chat è stata un'esperienza molto stressante. L'ho sentito confermare anche da altri che le hanno utilizzate per diverso tempo. Grazie per il tuo consiglio. Credo anch'io che le cose accadano quando è il momento giusto. Un saluto e a presto :)

NickElf
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Re: Incomincio dai 40...

Messaggio da NickElf » lunedì 25 febbraio 2019, 14:58

Benvenuto Gioandrew! Un caro saluto anche da parte mia! :)
La tua presentazione, oltre a trovarla molto bella, mi ha colpito particolarmente sia per la sincerità e trasparenza della tua personalità che emerge, ma anche perché la tua storia di vita ha molti punti in comune con la mia: siamo “quasi” coetanei, infatti fra qualche mese compirò 45 anni. Anche io, come te, ho accettato la mia componente omosessuale solo da qualche anno: è stato verso i 38 anni che ho iniziato a fare pace con me stesso, abbracciando la mia vera natura e scoprendo, di conseguenza, una maggiore positività in me. Come ha scritto Riverdog, ora abbiamo “scollinato”: effettivamente ammettere a se stessi la propria omosessualità penso sia la parte più difficile, chi più chi meno. Almeno per me, ora sto decisamente meglio, andando a conoscere maggiormente la mia complessa interiorità, sentendo le mie emozioni in modo più vero senza il problema di negarmele, anche se dubbi e parti non chiare ne ho ancora tante (ognuno vive la propria sessualità e il proprio “stare al mondo” a suo modo).
Ognuno ha i suoi tempi, i suoi contesti, la sua storia di vita, le sue motivazioni, ma ciò che più conta è effettivamente, come chi ti ha già risposto, confrontarsi e magari creare nuove amicizie. C’è poi un altro aspetto: vivere pienamente la propria vita dato che ne abbiamo una sola a disposizione, oltre al fatto che gli anni passano… Io predico bene ma razzolo male… purtroppo… In ogni caso sei approdato in un bel posto, ricco di calore umano, che almeno a me, ha aiutato parecchio (anche se negli ultimi due anni sono stato un po’ latitante per varie ragioni… prometto che sarò più presente!).
Riguardo alla ricerca del compagno o del fidanzato: secondo me ciò che conta è l’amicizia vera, specialmente se hai la fortuna o l’opportunità di sperimentarla e crearla con delle belle persone che condividano il nostro stesso orientamento sessuale (ci si capisce meglio per quello che si è veramente nella nostra totalità di sentimenti ed emozioni senza doversi nascondere), e ti auguro di cuore di conoscerne tante! Poi nella vita può succedere che incontrerai un uomo, un’anima gemella, una persona con cui scambiare reciproco amore e passione, ma non è detto, non credo sia il caso di ricercare il partner a tutti i costi, probabilmente il proseguire della vita farà il suo corso e il futuro è un enigma infinito. Penso che il partner ideale o il “principe azzurro” non esista; se noti, le stesse coppie etero o il matrimonio tradizionale è in grandissima crisi: la vera vita in due non è meravigliosa come la dipingono, specialmente per chi è da tanto tempo single come nel mio o nel tuo caso, in più ci sono i contesti sociali che non aiutano una possibile coppia gay, anche se i tempi indubbiamente cambiano e grandi passi in avanti negli ultimi decenni sono avvenuti, nonostante ignoranza e chiusura socio-culturale in generale siano ancora difficili da estirpare in Italia.
Certo, l’affettività ha il suo peso e la sua importanza, e non va assolutamente trascurata, è fondamentale nella vita di una persona. Ma in mancanza della compagnia di un amico intimo, di un abbraccio, di un bacio, di una parola di amore, insomma quando si è soli… forse si dovrebbe intanto iniziare ad amare se stessi, a volersi bene, a trattarsi bene sotto ogni aspetto della propria persona, realizzandosi il più possibile nella vita vera, entro i limiti delle proprie possibilità. Da questo punto di vista mi pare che sei sulla buona strada visto che stai andando a vivere per conto tuo. D’altra parte, soli o in coppia, sposati o single, etero o gay o altro, religiosi o non religiosi, di destra, di sinistra o di centro, o qualsiasi altra sfaccettatura… alla fine ciò che vale è la persona unica con le sue emozioni, i suoi sentimenti, il suo essere e stare al mondo, nel rispettare e nell’amare le persone che ci circondano e con cui interagiamo, cioè essere il più possibile delle belle persone, questo è il nostro compito, specialmente per noi gay visto i problemi omofobici che ben conosciamo. Nel frattempo mi sono dilungato nei miei pensieri che mi portano sempre lontano…
Come vedi non sei l’unico quarantenne o caso “eccezionale” (anch’io pensavo così di me…): siamo in più di qualcuno sulla stessa barca… buona navigazione! :) :)

gioandrew
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Re: Incomincio dai 40...

Messaggio da gioandrew » venerdì 1 marzo 2019, 23:52

Caro NickElf,
ti ringrazio anzitutto per le belle parole e per l’attenzione che hai speso nei miei confronti.
Ho, a mia volta, letto la tua presentazione che ho trovato estremamente interessante, completa ed esaustiva, ma nello stesso tempo esposta con grande semplicità e spontaneità. Ho riscontrato davvero molti punti in comune nel nostro vissuto. Forse ancora di più di quelli che hai potuto rilevare tu nel leggere la mia.
Non saprei dire se ammettere a me stesso la mia omosessualità sia stata la parte più difficile. Fintanto che ciò non è avvenuto ero come anestetizzato, incapace di qualunque azione, se non quella di negare quella parte di me, non volendo vedere e dare un nome a ciò che succedeva dentro di me. Ma nello stesso tempo essendone stato sempre consapevole. Sin dall’inizio, infatti, ancora molto giovane, mi disperavo perché vedevo davanti a me un destino di solitudine. L’opzione di seguire la mia vera natura non era percorribile. Quella “cosa” non poteva farsi assolutamente. E quella di seguire la “classica via” dell’eterosessualità neppure, dal momento che non provavo attrazione verso l’altro sesso.
Nella mia vita ha sempre avuto un grande peso la componente religiosa dalla quale è stata profondamente condizionata la storia della mia famiglia e, di conseguenza, la mia. Fino a che punto abbia avuto peso questa componente l’ho capito soltanto di recente, grazie al percorso che sto seguendo.
Speravo, ai tempi, che affidandomi alla preghiera il mio problema si risolvesse e potessi diventare normale avendo una vita normale, con una ragazza al mio fianco etc..
Sono rimasto credente. Non ho voluto abbandonare la mia fede e non intendo farlo, almeno per il momento. Ma da un po’ di anni sto vivendo la mia religiosità molto più “ai margini”. Avevo bisogno di staccarmi per essere più libero anche sotto questo profilo e poter capire (fra le tante altre cose!) se vi è un modo per poter vivere serenamente anche questo aspetto e conciliarlo con la scelta, per me ormai assoluta e definitiva, di vivere appieno la mia vita da omosessuale.
Verso i vent’anni ho preso una cotta per una ragazza, più che altro a livello affettivo / sentimentale, perché a livello fisico non provavo una vera attrazione, o comunque nulla di nemmeno lontanamente paragonabile, come completezza e intensità, a ciò che provavo e provo verso i maschi. Non se ne è fatto nulla perché non ero corrisposto.
In quel periodo si era fatto anche sentire fortemente in me l’istinto alla paternità. Immaginavo una bella famiglia con dei figli.
Ma invece le mie tendenze e inclinazioni non cambiavano di una virgola ed anzi si imponevano sempre più.
La parte più difficile è forse iniziata con l’avviarsi del processo di legittimazione.
Il mio (ma so che è così per tanti) è stato un cammino fatto di dilanianti lotte interiori, paure, dubbi. Molteplici ed autentiche montagne di dolore e sofferenza riversate su di me per decenni.
Anche per me il peggio è ormai passato, seppure non sia ancora tutto risolto. Anche io sto progressivamente sempre meglio. E un notevole miglioramento del mio stato d’animo l’ho potuto constatare da quando mi sono iscritto a questo forum. Questo è stato forse il primo vero grande sospiro di sollievo. Trovare finalmente alcune delle tante conferme che il mio animo attendeva per iniziare a placarsi.
Credo che essenzialmente, arrivato a questo punto, il vero passo fondamentale che mi manca da compiere è quello di sperimentare nella realtà tutto ciò che finora si è sempre e soltanto svolto nella mia mente. Passando attraverso le amicizie (queste grandi assenti!) con persone che sono come me, come suggerisce chi sicuramente ha già maturato queste esperienze.
Dici bene, ciascuno di noi ha la sua storia, i suoi tempi, le sue vicissitudini, nel bene e nel male, che ci hanno plasmati e resi ciò che si è. Forse solo ora capisco quanto è importante avere delle amicizie di questo tipo. Ma c’è pure da dire che prima non era possibile perché era tutto bloccato, dentro di me. È diventato possibile solo ora, dopo che molta strada è stata fatta.
Per quanto riguarda poi il tema del vivere pienamente la propria vita e del tempo che passa, hai assolutamente ragione e hai centrato proprio uno dei punti che è stato maggiormente motivo di sofferenza, e direi di disperazione, per me: l’essere consapevole di quanta vita non vissuta mi sono lasciato alle spalle è un pensiero che non mi ha dato tregua. E la responsabilità di questo è pur sempre in gran parte mia che ho consentito che tutto ciò accadesse senza avere la forza di reagire.
Tu dici: “io predico bene ma razzolo male”. Cerca di invertire la rotta il prima possibile o quantomeno di ritagliarti sempre più spazi per te stesso (certo, compatibilmente con tutto il resto) ed avere per te quella cura di cui parlavi. E troppo importante. Noi abbiamo comunque una responsabilità: quella di salvare la nostra vita vivendola al meglio. E, a questo punto, un po’ ce lo meriteremmo anche, aggiungo io.
Sono approdato davvero in un bel posto! Il calore umano l’ho percepito fin dall’inizio e devo dire che qui mi sento molto a mio agio. Soprattutto per poter finalmente condividere se non altro i miei pensieri e confrontarmi con persone capaci di comprendere perché hanno vissuto un’esperienza vicina alla mia. Spero anch’io di poter costruire molte amicizie e ti ringrazio per questo bell’augurio.
Anche a me non piace parlare di “principe azzurro”. Il principe azzurro è quello delle favole. La vita è tutt’altro. E’ vero, io cerco un compagno o un fidanzato. Ma principalmente cerco un uomo da amare. E sono consapevole che questo è un impegno serio che comporta anche sacrificio, dedizione, devozione, reciproco rispetto e sostegno, l’affrontare insieme i momenti belli come anche le difficoltà.
Quando tu hai trattato questo argomento mi è sembrato quasi di percepire, nel tuo modo di esprimerti, una sorta di velata rassegnazione. Mi correggerai se sbaglio. Io penso che non deve essere questo lo spirito. Partire dandosi già per sconfitti. Assolutamente no! Certo potrebbe anche darsi il caso di non trovare l’anima gemella nella vita. Ci sono stati tempi in cui anche io ho pensato che mi sarebbe toccato questo. Ma poi ho capito che l’amore è qualcosa che non ha frontiere e non ha limiti né di età né di alcun altro tipo. Siamo noi a mettere dei limiti.
Non è facile arrivare ad una relazione, specialmente per persone con una storia come la nostra. Mi rendo conto (ed anzi lo vivo in prima persona) che ci sono stati, e in parte ci sono ancora, un sacco di ostacoli da superare. E quelli più grandi sono quelli dentro noi stessi. Ci vuole enorme coraggio. Tutto ciò che viene naturale e spontaneo in una coppia etero è come se per noi fosse, in un certo senso, una fatica titanica da compiere. Almeno finchè non si riesce a lasciarsi tutto alle spalle. La qual cosa avviene con gradualità ed a costo di non pochi travagli. Questo è quel che posso dire in base al mio vissuto.
L’unico quarantenne… Eh sì, ho lungamente pensato di esserlo! Con il passare del tempo provi un dolore così grande in una situazione così prolungata di solitudine che ti sembra di essere travolto da una sciagura che è inimmaginabile possa capitare a chiunque altro. E invece, grazie a Gay Project e per merito di questo bene enorme che è la condivisione, ho scoperto che così non è.
Mi auguro che avremo modo di dialogare ancora su questo forum. E sono sicuro che ve ne sarà ampia possibilità. Sto frequentando anche la chat, che mi pare una ulteriore buona occasione per avere scambi fra persone che hanno molto in comune.
Buon tutto e a presto! :)

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progettogayforum
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Re: Incomincio dai 40...

Messaggio da progettogayforum » sabato 2 marzo 2019, 18:30

Vorrei prima di tutto ringraziare NickElf e gioavndew per il loro contributo a questo forum. Il mondo gay “vero” è fatto di persone serie come voi, non siete un’eccezione! Il mondo gay “vero” (non quello dei media) è una cosa serissima in cui vedo ogni giorno rispetto, attenzione reciproca e valori umani alti. Sono felice che voi siate qui! I 40enni hanno un mondo da costruire! E lo dico da quasi 70enne! Insomma, grazie di esserci!!

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Re: Incomincio dai 40...

Messaggio da Lao » domenica 3 marzo 2019, 17:43

Ciao Gioandrew,

Benvenuto anche da parte mia. E' da tempo che non scrivo in questo forum - anche se di tanto in tanto spulcio gli ultimi post- ma il fatto di aver letto la tua presentazione mi ha spronato a farlo. La mia risale ormai a quasi 4 anni fa.
Non ho consigli da darti perché hai già le idee chiare e perché questa tua continua ricerca mi fa pensare che hai cura di te stesso.
Ho deciso di scrivere, piuttosto, perché la tua storia presenta dei punti di convergenza con la mia, tranne forse per il fatto che non abito in una metropoli, ma in una piccola realtà di provincia che non mi pesa affatto, se non perché in questo contesto le possibilità di incontro sono rarefatte. Ho 35 anni, sono un tipo ad un tempo riservato ed estroverso, ho bisogno di conoscere le persone per potermi aprire e per sentirmi a mio agio, non ho mai avuto una relazione e non ho mai ritenuto opportuno conoscere qualcuno via chat o utilizzando delle app. Non è una critica nei tuoi confronti, semplicemente non fa per me. Anch'io come te da molto tempo sento il forte desiderio di avere un partner, un partner che però non è mai arrivato per via della mia timidezza e della vita che conduco, vale a dire legata alla famiglia, molto centrata sul lavoro e su relazioni che non hanno a che fare col mondo gay. Sono sereno nonostante le mie insicurezze, ho accettato la mia omosessualità da sempre ma non mi sono mai dichiarato. Quando avrò qualcosa da dichiarare, lo farò. Avendo ormai un lavoro a tempo indeterminato, ma non ancora una sede definitiva, anch'io spero presto di poter andare a vivere da solo. Lo scorso anno ho preso un appartamento fuori provincia per motivi di lavoro, ma poi sono rientrato e sono ancora in attesa di conoscere i nuovi sviluppi della questione.
Non è importante che i cambiamenti siano rapidi, perché rischiano di essere falsi. Per costruire ci vuole tempo, fosse anche il tempo di fare ordine dentro di sé e di acquisire sicurezza. Confrontarsi con gli altri può essere controproducente, intendo per fare paragoni che a volte hanno un esito impietoso. Ecco, il consiglio che ti do è quello di non scoraggiarti. La speranza condivisa rende più forte l'attuazione di ciò che si desidera.
Ciao

Lao
Ultima modifica di Lao il lunedì 4 marzo 2019, 9:07, modificato 2 volte in totale.

gioandrew
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Re: Incomincio dai 40...

Messaggio da gioandrew » lunedì 4 marzo 2019, 0:00

progettogayforum ha scritto:
sabato 2 marzo 2019, 18:30
Vorrei prima di tutto ringraziare NickElf e gioavndew per il loro contributo a questo forum. Il mondo gay “vero” è fatto di persone serie come voi, non siete un’eccezione! Il mondo gay “vero” (non quello dei media) è una cosa serissima in cui vedo ogni giorno rispetto, attenzione reciproca e valori umani alti. Sono felice che voi siate qui! I 40enni hanno un mondo da costruire! E lo dico da quasi 70enne! Insomma, grazie di esserci!!
Grazie a te, caro Project, per questa preziosa roccaforte dove spero che tante altre persone possano sentirsi accolte e trovare conforto e comprensione come è stato per me. Mi auguro davvero che ciò che ho raccontato, e che avrò ancora occasione di raccontare in futuro, di me e della mia esperienza, possa essere di utilità per chi vi si imbatterà e avrà modo di riconoscersi nelle vicende che ho spiegato, anche solo traendone un po' di sollievo e consolazione. Ma soprattutto vorrei che la mia storia servisse ai più giovani affinché capiscano cosa NON bisogna lasciare che accada nella propria vita…
Un abbraccio e a presto :)

gioandrew
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Re: Incomincio dai 40...

Messaggio da gioandrew » mercoledì 6 marzo 2019, 23:33

Caro Lao,
grazie anche a te per il benvenuto ma soprattutto per le tue parole.
Sono andato a rileggere a ritroso la tua storia. Caspita! Quanto hai raccontato di te! In modo estremamente analitico e con una grande chiarezza di esposizione, devo dire. E quanti punti in comune, davvero tanti.
Sì, ho le idee chiare, adesso. Ma questo puo’ non essere sufficiente. La vera difficoltà è lottare contro le paure, le insicurezze che sono dentro di noi, e riuscire a superarle affinchè non costituiscano più un ostacolo fra noi e la vita che vogliamo avere. Ho iniziato ad avere veramente cura di me stesso credo da circa tre anni a questa parte, facendo quel che andava fatto da molto tempo, purtroppo dopo avere sacrificato una grande parte della mia esistenza.
Comprendo quando parli della difficoltà di vivere in una piccola realtà relativamente al fatto di poter fare degli incontri. Ma mi auguro che ti possa essere almeno di parziale consolazione la mia esperienza. Io credo che alla fine quel che conta veramente è ciò che succede in noi. Quello che siamo, la vita che abbiamo condotto, la situazione familiare e sociale nella quale siamo vissuti. Insomma, quella che è stata la singola e peculiare vicenda di ognuno di noi. Certamente il fatto di vivere in una piccola realtà è una difficoltà ulteriore, ma non credo conti poi più di tanto. Ci sono altri aspetti che pesano maggiormente.
Per quanto riguarda le chat, il motivo per cui avevo iniziato ad utilizzarle è stato che non sapevo in quale altro modo poter venire a contatto con persone simili a me. Non frequentavo (e non frequento) locali gay. In realtà sulle chat pensavo di trovare un mondo più eterogeneo. Vale a dire anche persone con cui poter avere un dialogo e un rapporto serio e autentico. Mai avrei pensato di trovare invece un mondo tutto uniformato e compattato soltanto, o quasi esclusivamente, sul discorso sessuale. Ho persistito per diverso tempo perché ho capito che non era cosa facile trovare lì sopra il genere di persona che cerco. Ma pensavo che per la legge dei grandi numeri… A onor del vero devo dire che sulle chat ho conosciuto anche (e pure incontrato, in qualche caso) delle persone interessanti e che non avevano come primo obiettivo quello di fare sesso. Anzi, proprio delle belle persone. Con dei valori umani alti e delle storie personali colme di umanità. Ma poche e molto rare. Talmente rare che non potevo più permettermi di lasciar passare altro tempo inutilmente.
Il fatto è che io non avevo mai preso in considerazione l’opzione del forum né, tantomeno, di questo forum che proprio non conoscevo. Quanto mai non ci sono arrivato prima!
Ma eccomi qui, bandite tutte le chat, a provare, fiducioso, questo “esperimento sociale”…
A proposito del dichiarasi vedo che abbiamo la stessa visione. Beh, io con qualcuno l’ho fatto. Magari aprirò un post dedicato nella sezione “coming out” dove racconterò meglio come è stato. Sicuramente anche questo ha contribuito ad alleggerire la mia situazione.
Anche io ho bisogno dei miei tempi, soprattutto quando si parla di cambiamenti. Penso che per ogni cosa debba arrivare il momento giusto (il che non vuol dire starsene, nel frattempo, con le mani in mano senza fare niente). Forzare le cose non serve a nulla. Arriveranno da sé con il naturale scorrere degli eventi di cui è fatta la nostra vita. Parlo bene adesso, ma poi c’è il rovescio della medaglia… Ed il rovescio della medaglia è che spesso risulta difficile accettare questo discorso quando si ha alle spalle una storia come la nostra. Vallo a dire a uno che aspetta da così tanto tempo che bisogna attendere che arrivi il “momento giusto”…! Ma tutte le volte che ho provato in qualche modo, come dicevo, a “forzare le cose”, ho visto che la scelta più giusta e l’unica possibile è stata sempre quella di seguire il mio istinto e ascoltare e assecondare me stesso e i miei ritmi e moti interiori.
Ti ringrazio ancora per l’attenzione e per quel che mi hai consigliato e spero di risentirti presto. :)

Lao
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Iscritto il: domenica 19 luglio 2015, 20:41

Re: Incomincio dai 40...

Messaggio da Lao » venerdì 8 marzo 2019, 0:10

Ciao Gioandrew,

Rieccomi qua. Trovo tempo per scriverti solo questa sera perché durante la giornata sono particolarmente assorbito dal lavoro e dalle attività quotidiane.
Sì, concordo con il fatto che gradualmente occorra lavorare sulle nostre paure ed insicurezze, anche se questo non significa raderle del tutto al suolo – sarebbe utopico –, perché questi “attrezzi” contribuiscono a formare il bagaglio di un essere umano. Io non credo affatto che persone nella nostra condizione, vale a dire persone che finora non hanno mai avuto una relazione, debbano compatirsi. Io non mi compatisco, sono sereno. Non dico che tu lo faccia. Ciò che sono diventato, nella luce e nell’ombra, è anche il risultato di tutto il percorso che ho intrapreso e delle mie reazioni agli eventi, paradossalmente anche di quello che potrebbe essere considerato un “ritardo” sugli altri. Il mio percorso è stato ed è un percorso irripetibile. In caso contrario sarei diventato un altro. Ho ancora molto lavoro da fare su me stesso, ma sono abbastanza soddisfatto di ciò che ho raggiunto.
Rispetto alla mia presentazione di qualche anno fa le alcune cose sono cambiate, per quanto non abbia ancora una relazione né l’abbia mai avuta. Sono di certo più sicuro di me, grazie al fatto che il progressivo raggiungimento della stabilità lavorativa (ho un lavoro a tempo indeterminato) mi ha permesso di conoscere realtà diverse, di farmi conoscere, di mettermi alla prova, di essere meno chiuso, di stabilire nuovi rapporti. Non ho amici intimi né amici gay (devo dire che non ne sento l’esigenza), ma intorno a me ho molti colleghi ed alcuni amici che incontro quotidianamente, che sento per telefono o via chat. Inoltre da alcuni anni pratico sistematicamente attività fisica che ha migliorato il mio aspetto.
Come ti dicevo, non vivo ancora da solo ma spero di poterlo fare presto, dato che sono in attesa di buone notizie per quanto riguarda la mia prossima sede di lavoro (per il momento sto transitando in una sede provvisoria, un contesto estremamente malsano in cui non mi trovo affatto bene). Di recente per un periodo ho vissuto da solo lontano da casa e questa esperienza, che ho gestito positivamente, ha contribuito ad incrementare la mia fiducia ed il desiderio di rendermi autonomo sul versante abitativo. Come infatti sai bene anche tu questo tipo di libertà, oltre ad essere un traguardo personale, conta molto quando si intraprende una relazione, perché le relazioni richiedono intimità.
Nel periodo universitario mi sono dedicato in modo pressoché totale allo studio e, nonostante avvertissi lo spiccato desiderio di amare, forse non ero pronto a farlo. Tu stesso hai scritto che occorre seguire il flusso degli eventi senza forzare la mano. Dopo la laurea ho vissuto un periodo buio perché ciò che prima rappresentava il vigore delle mie giornate, è giorno dopo giorno scomparso. In quel periodo di disoccupazione mi sono chiuso molto in me stesso ed è per questo che gli ultimi anni sono stati una sorta di rinascita. I problemi chiaramente non si sono dissolti, è perfino banale notarlo.
Negli ultimi anni ho cominciato a fare delle gite fuori porta, da solo o in compagnia di altre persone, ma soprattutto delle passeggiate in montagna – rigorosamente da solo – che mi rilassano parecchio. Sono un tipo alla costante ricerca della bellezza nella natura, nella musica, nella recitazione, nella letteratura, negli esseri umani. L’estate scorsa sono stato settimane ad organizzare un mio viaggio di qualche giorno (da solo) in una località italiana: beh, qualche tempo dopo aver prenotato, ho disdetto tutto per il timore di non riuscire ad affrontare un viaggio in macchina e i vari inconvenienti che possono capitare in una simile circostanza. Su alcune cose bisogna ancora lavorare ;) .
A me non pesa vivere nella piccola realtà in cui ho sempre vissuto. Non riuscirei a stare a lungo a Milano o in un contesto cittadino; preferisco la calma delle zone decentrate ed un contatto più diretto con la natura. Allo stesso modo non amerei relazioni dagli sviluppi troppo rapidi o incontrollabili da parte mia, ma un rapporto costruito nel tempo sulla base della fiducia, della disponibilità, della complicità, della sincerità, della fedeltà e dell’attenzione.

Ciao, Lao.

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