Repressione tra Testimoni di Geova e affini

Il rapporto fra tematiche gay e religiose, nella vita di sempre
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Trotty93
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Repressione tra Testimoni di Geova e affini

Messaggio da Trotty93 » domenica 29 agosto 2010, 21:00

Spero sia la sezione giusta in cui postare, è un tema abbastanza delicato e che mi sta a cuore perché ho rischiato di finirci anche io. Ieri ho conosciuto l'ennesimo ragazzo Testimone di Geova omosessuale, che chiedeva disperatamente su Yahoo! Answers se fosse possibile "guarire" con la preghiera.

È evidentemente imbarazzato a parlare della cosa e non vuole sentir ragioni, se gli si spiega che è una cosa naturale insiste dicendo che l'ano non è stato progettato per ricevere qualcosa, cita versetti biblici e dice "se insisti così va bene, abbi pure rapporti con tutti i maschi che vuoi, ma non convincere me". Continua a metterla sul piano sessuale, pur affermando di essere innamorato di un altro Testimone.

È molto infelice, disperato, ha detto che vuole una normale famiglia con moglie e figli, ho provato in ogni modo a cominciare un dialogo con lui, per fargli capire che deve essere felice e non lo sarà mai così... ma anni e anni di indottrinamento religioso fanno la loro parte, è inattaccabile e costretto ad una vita misera e incompleta. E come lui, così altri milioni di ragazzi, ma anche uomini adulti...

Mi sono messo a piangere pensandoci, questa cosa è angosciante, c'è troppa repressione in questo mondo e in particolare in queste sette religiose minoritarie... c'è qualche associazione che si occupa attivamente di aiutarli? Non possiamo aspettare che si facciano avanti loro, sono troppo repressi... ma è nostro dovere fare qualcosa!
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ghego
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Re: Repressione tra Testimoni di Geova e affini

Messaggio da ghego » domenica 29 agosto 2010, 22:04

Dolce Trotty93, è davvero bello che tu prenda a cuore questo genere di situazioni, dimostra una sensibilità più unica che rara!
Purtroppo (purtroppo per me intendo, la scelta delle religioni è personale, soggettiva e insindacabile) anche io ho avuto a che fare con questa religione. Mia madre per molti anni è stata una praticante fervente e ci mancava poco che si battezzasse sebbene, per alcune vicissitudini che la realtà ci mette davanti, non abbia mai portato a termine questo suo "progetto".
Ancora oggi è molto credente e le risulta inconcepibile il solo concetto dell'omosessualità così come non riesce a "credere" (cioè vedere, la scienza non è credenza ma dimostrazione pratica e ripetibile della realtà) che l'uomo sia figlio di un processo evolutivo lungo, complesso e casuale, ma ha ancora l'idea di Adamo ed Eva.
Perchè questo preambolo così lungo? Per farti capire che alcune religioni portano in sé concetti assurdi ma tali concetti vengono comunque assimilati e presi per veri. Come combattere contro le menzogne? Semplice, non imponendosi ma dimostrando la realtà.
Se il ragazzo in questione non riesce a comprendere determinate cose non insistere con lui ma, piuttosto chiedigli cosa glielo faccia pensare, guarda la cosa dal suo punto di vista e fagli notare le piccole imprecisioni che potrebbero esserci nei suoi ragionamenti. esempio: "se l'omosessualità è contro natura perchè esisti? Non è natura tutto ciò che ci circonda?" oppure " se Dio è perfetto e l'omosessualità imperfetta, contro natura e abominevole, perchè provi ciò? non sei anche tu una creatura di Dio?"
C'è da ricordare che Satana, in questa religione è il maligno tentatore da mettere sempre in mezzo per giustificare ogni tipo di atto "malvagio" commesso o pensato. A ciò puoi ovviare chiedendogli se Satana abbia intenzione di tentare anche gli esseri non dotati di coscienza, non vicini a Dio quindi; anche in quegli esseri è presente l'omosessualità... come se la può spiegare?
E' abitudine dei TdG rispondere secondo versetti e citazioni bibliche senza ascoltare altri pareri ed opinioni...
Fortunatamente, i miei sensi di colpa sono durati davvero poco... alcune settimane credo e adesso me ne sto ben lontano da questa religione, sebbene in casa circolino ancora pubblicazioni varie.
Ricordo che quella più "distruttiva" per me fu "I giovani chiedono" dove si presentavano alcuni concetti come fossero domande fatte da giovani; lì c'era anche la questione dell'omosessualità... Insegnava ad opprimere "gli atti abominevoli" in favore di un buon rapporto col Signore...
Ammetto che fu veramente un colpo al cuore!
Beh, per concludere ti invito a non insistere o far volere passare in tutti i modi la tua opinione come la "vera" bensì usa una sorta di metodo socratico! ;)
baci!
"Ognuno vive la propria vita e paga il proprio prezzo per viverla. Il guaio è che molto spesso si paga per un unico errore. Anzi, non si finisce mai di pagare. Nei suoi rapporti con gli uomini, il destino non chiude mai i conti." [O. Wilde]

barbara
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Re: Repressione tra Testimoni di Geova e affini

Messaggio da barbara » domenica 29 agosto 2010, 22:18

Ciao Trotty93, il problema che tu poni é molto complesso. Certo che ci sono associazioni, ma il fatto é che questo ragazzo evidentemente non vuole essere aiutato e non accetterebbe l'aiuto di altri come non ha accettato il tuo. Questo rientra nel suo libero arbitrio, che é la libertà anche di essere infelice (per come la vediamo noi) . Nessuno può invadere questa sfera di libertà, specie se questo ragazzo é maggiorenne. E se anche lo si facesse , non porterebbe a nulla. Perché dovrebbe ascoltare qualcuno che gli dica che deve rinunciare a vivere nella sua comunità?
Questo é quello che probabilmente accadrebbe se lui dovesse essere se stesso. Non conosco bene le regole di questa fede sull'omosessualità, ma so che alcune convinzioni , come quelle sulle trasfusioni sono così radicate da comportare dei rischi per la salute.
Forse lui non é pronto a cambiare e andarsene , non ha i mezzi o il coraggio di farlo. Chi può giudicarlo per questo?
Il massimo che si può fare l'hai già fatto tu, offrendogli il tuo ascolto e un altro punto di vista. Forse ci rifletterà e un giorno può darsi che cambi idea.
Chi può dirlo? E' comunque una bella cosa che abbia incontrato una persona sensibile e solidale come te .

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konigdernacht
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Re: Repressione tra Testimoni di Geova e affini

Messaggio da konigdernacht » lunedì 30 agosto 2010, 0:05

Carissimo Trotty,
l'argomento che poni è sommamente interessante e non sai quanto darei per dare una risposta senza inibitori; ma sapendo di poter creare problemi legali al progetto, mi limiterò a scrivere due cose.

Prima cosa: ho avuto molte e ripetute esperienze di dialogo con i Testimoni di Geova, in particolare su due versanti: da un punto di vista "dottrinale" e da un punto di vista "umano".
Da un punto di vista "dottrinale", ho trovato spesso una certa chiusura e autoreferenzialità nell'esporre le loro credenze e convinzioni. Personalmente agnostico, di fronte ad un dialogo in cui parlo e confronto Cristianesimo, Cattolicesimo, Confucianesimo, Buddhismo, Induismo, mi sento dire "Si, ma la Bibbia, etc. etc."; di fronte alle mie contestazioni storiche e esegetiche di certi passi biblici che loro prendono per avallare "usanze" non ortodosse (vedi trasfusioni di sangue), mi si risponde "Ma ti faremo avere un interessante dvd o articolo (a favore)", mi sento "avvilito" perchè trovo questi tipi di conversazioni monolaterali e prive di una critica profonda e di ricerca e conoscenza. Quindi, perdita di tempo!
Da un punto di vista puramente "umano", conosco una famiglia seria, cordiale, e simpatica con cui il tema religioso non è stato mai affrontato; famiglia con cui mantengo tuttora un buon rapporto.
Quindi, da esperienza, come sempre ci sono gli estremismi come in tutte le religioni, che rappresentano una piccola percentuale dei credenti delle suddete.
Generalmente però non mi piace parlare di religione perchè o ci si arrabbia (con chi religioso vuole "convertirti" - così come gli atei che vogliono a tutti costi farti negare l'esistenza di un dio) o si annuisce continuamente alla sciorinamento di dati deprecabilmente "umani" di certe religioni o meno (quelli che credono di essere come te, ma di base teorica ce n'è ben poca).

Seconda cosa: ognuno di noi ha un cervello sulle spalle, facoltà critiche che può far crescere e sviluppare, e ogni azione che facciamo è causa ed effetto di altre su di noi e su gli altri.
Credo fermamente che noi siamo quel che pensiamo e quel che facciamo.
Detto questo, sapendo di attrarmi critiche di cinismo e misantropia, provo fastidio per le persone come il ragazzo descritto che si auto-infliggono dei calvari esistenziali inutili e acritici.
Ognuno dovrebbe cercare di accettarsi per quello che è e spendere la vita nel migliorarsi per essere felice ed essere felice per migliorarsi.

Detto questo, con profonda stima saluto Trotty che si è preso la questione a cuore, cosa a mio vedere molto nobile
Zerchmettert, zernichtet ist unsere Macht
wir alle gestürzt in ewige Nacht

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Trotty93
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Re: Repressione tra Testimoni di Geova e affini

Messaggio da Trotty93 » lunedì 30 agosto 2010, 21:10

Ricordo che quella più "distruttiva" per me fu "I giovani chiedono" dove si presentavano alcuni concetti come fossero domande fatte da giovani
Lo lessi anche io da piccolo, contribuì ad un periodo iniziale in cui ero convinto di essere gay perché mi masturbavo... c'era scritto che la masturbazione porta all'omosessualità! (Sono pieno di libri dei Testimoni di Geova, conosco abbastanza bene la dottrina e tutto il resto... la cosa più sconcertante, se mi perdonate l'OT, è il libro "Ragioniamo"... immagino tu lo conosca. Mi fermo qui.)

Proverò a parlargli come mi hai detto, anche se per quel che mi ricordo da discussioni con altri Testimoni, sostengono che a causa del peccato originale l'intera natura si sia "pervertita" con conseguente omosessualità negli animali, tra le altre cose. Boh, ci provo comunque. Grazie. :)
Detto questo, sapendo di attrarmi critiche di cinismo e misantropia, provo fastidio per le persone come il ragazzo descritto che si auto-infliggono dei calvari esistenziali inutili e acritici.
Ognuno dovrebbe cercare di accettarsi per quello che è e spendere la vita nel migliorarsi per essere felice ed essere felice per migliorarsi.
Non è facile con 15 anni di indottrinamento alle spalle... a me fa pena più che fastidio, voglio fare qualcosa...
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Ferro
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Re: Repressione tra Testimoni di Geova e affini

Messaggio da Ferro » venerdì 3 settembre 2010, 10:31

A Napoli si dice "A'lavà a cap'o cavall se perd l'acqua e o sapone".......penso si capisca.
E' inutile secondo me lavorare su questo punto con un fervente credente, sopratutto poi se Testimone di Geova (un caso disperato, anche io ahimè ho conosciuto alcuni di loro in modo approfondito).

Questo non vuol dire che per un gay Testimone di Geova non ci sia niente da fare ma il punto non è fargli capire che essere omosessuali è normale ma bisogna partire da lontano, bisogna far capire a un fanatico che la Bibbia è un libro e non un manuale di vita, che come tale sbaglia in più punti e che non va interpretata letteralmente e cha la vita è una cosa e la religione un'altra, una volta fatto questo, ammesso che tu ci sia riuscito puoi toccare l'argomento omosessualità.

Ma fidati questo è compito da specialisti

giannino
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Re: Repressione tra Testimoni di Geova e affini

Messaggio da giannino » sabato 18 settembre 2010, 14:49

sui testimoni di geova è difficile parlare in maniera obiettiva perchè essendo una minoranza e per come è strutturato il loro culto sono molto uniti e il concetto di comunità è molto sentito(mettici il fatto che credono che solo loro avranno la salvezza eterna) ed in più loro davvero leggono la bibbia ed il loro senso religioso è mediamente più acceso di un cattolico quindi è difficile accetarsi come gay.Bisogna poi considerare che essere gay significa uscire dal gruppo,lì anche fumare la sigaretta è peccato e può capitare che se si sa all'interno della comunità possano far leva per costringerti a smettere.Nella mia esperienza personale conosco più di un testimone , sull'orientamento omosessuale non tutti ti trattano male però sull'essere veramente gay beh li sono intransigenti.Mi dissero di un gay testimone di geova che per stare con un uomo beh lo cacciarono.

Jek70
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Re: Repressione tra Testimoni di Geova e affini

Messaggio da Jek70 » sabato 18 settembre 2010, 14:58

giannino ha scritto:Mi dissero di un gay testimone di geova che per stare con un uomo beh lo cacciarono.

E fu la sua fortuna e liberazione.
Non entro oltre in merito della quiestione perchè altrimenti si violerebbero alcune regole del forum. ;)

Dico solo però, che quando qualsiasi ideologia, in generale, viola il rispetto degli altri, andrebbe valutata meglio per ciò che realmente è.

T4O
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Re: Repressione tra Testimoni di Geova e affini

Messaggio da T4O » sabato 16 maggio 2020, 21:15

Mi piace rispondere a un post di DIECI anni fa.

Coi Testimoni di Geova mi sono sempre spassato molto ma di molto bene.Sono cattolico.
Per la verità sono vissuto in una città che apprezza e pratica molto il dialogo inter religioso.

Qui la questione però è semplice: vuoi che capisca? Non, ripeto NON giocare secondo le regole.
Se pretendi di entrare nel territorio di un rabbino e parlare la sua lingua farai sempre la classica figura del somaro da circo. A meno che tu stesso sia un rabbino.
Se pretendi di ascoltare le risposte che ti dà e di ribattere ad esse non hai speranza secondo me. E' un modo di ragionare molto complesso.
Se pretendi di buttarla sull'oggettuale temo che la realtà sarà sempre filtrata.
Invece secondo me hai delle possibilità se parti da te.
Se parli di te, del tuo sentire, di come vivi, se gli mostri un'alternativa forte e convincente, forse ma forse il dialogo per quanto spinoso potrà procedere.
Come relazionarsi allora col corpo di informazioni che gira ininterrottamente nella sua testa? Lascia che giri e che ci si confronti lui. Non è un tuo problema. Curati della persona.
Entrare nel suo dialogo interno e nella sua rete di contatti lo farà lui per se stesso.
Ma se è gay tu puoi rinforzarlo mostrandogli tanto che non sa: che è bello esserlo per esempio. A seconda della vita che ti racconta e di come sono i fatti che presenta tu poi mostrargli come viverli al meglio a partire da come lui è non da come dovrebbe essere. E' un gesto di misericordia e di affetto che qualunque sia il risultato non potrà andare sprecato. Comunque intenda vivere sapere che può più fermamente fare famiglia e sposarsi, per dire, a partire dall'accettare ciò che è e non ciò che dovrebbe essere mi sembra molto più rassicurante che ascoltare un uomo vestito da marinaio con un'ancora nella mano che sta seduto su una corsia dei cento metri piani e si chiede perché non riesce a correre come tutti gli altri anche se lo vorrebbe.
Non è facile
buona vita!
ogni giorno qualcosa di bello ti è già successo e qualcosa di bello ti accadrà ancora.

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