La mia storia

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Nextdays
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La mia storia

Messaggio da Nextdays » martedì 19 marzo 2019, 13:43

Ciao a tutti, ho scoperto questo forum perchè me lo ha segnalato gioandrew con il quale mi ero già sentito in un altro sito.
Dopo ever letto un pò di post ho deciso di scrivere anch’io la mia storia perchè ho capito che questo è il posto giusto per farlo.
E’ bello scoprire che c’è un posto dove è possibile parlare dei propri problemi e non essere giudicati. E’ bello scoprire un posto dove le storie degli altri ti fanno sentire meno solo.

Ho 50 anni e sono sposato da 25. Ho sempre provato attrazione per gli uomini ma, per svariati motivi per i quali non mi sto a dilungare(famiglia, società, paura etc.) ho sempre nascosto tutto, soprattuto a me stesso.

Poi un po’ di mesi fa è successo qualcosa che ha completamente cambiato le carte in tavola.
Nel posto dove lavoro arriva un nuovo assunto, un ragazzo di 29 anni. Da subito ha iniziato a legare con me a chiamarmi per le pause caffè, per mangiare a mezzogiorno, insomma ogni occasione era buona per avvicinarsi.
Io non sapevo come comportarmi, ma poco per volta, tutto questo, ha aperto una voragine dentro di me. Era la prima volta che un uomo mi dedicava attenzioni, sguardi e sorrisi, così ho iniziato a farmi tutte le domande che non mi ero mai fatto prima. Fino ad accorgermi che quel ragazzo non era più solo un collega. Non è successo niente fra noi due, ma per me è cambiato tutto. Adesso io ho cambiato sede di lavoro e dire che lui mi manca e poco.
E adesso?
Mia moglie si è accorta che c’è qualcosa che non va, ma come faccio a spiegarle quello che provo?
Mi sento il mondo crollare addosso, non so più cosa fare. È una sensazione bruttissima, come camminare in una strada senza via d’uscita.

Poi un giorno ho deciso di chiamare il mio ex collega, avevo troppa voglia di sentirlo. Ci siamo rivisti, abbiamo parlato con molta sincerità, e lui mi ha detto di avere un compagno adesso, e che io per lui ero un grandissimo amico ma, ormai, solo quello.

E adesso? mi sento malissimo, non so cosa fare, vivo con dei sentimenti che non ho mai provato, o che avevo sempre represso.

Ho bisogno di parlare con qualcuno, Ho bisogno di sentirmi meno solo al mondo.

Un saluto a tutti e grazie per avermi ascoltato.

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Help
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Re: La mia storia

Messaggio da Help » martedì 19 marzo 2019, 21:15

È una situazione appena accennata e poco chiara. Hai figli? Sei sicuro di essere gay?

In base a questo potresti valutare un eventuale divorzio per ricominciare la tua vita.

Prenditi il tempo che serve per capirti a fondo.

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progettogayforum
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Re: La mia storia

Messaggio da progettogayforum » mercoledì 20 marzo 2019, 12:25

Intanto, caro Nextdays, ti do il benvenuto nel Forum di Progetto e spero che tu possa trovare qui un ambiente tranquillo per parlare seriamente di questi temi.
Nel cercare di risponderti vorrei partire da una premessa. Dici di aver sempre provato attrazione per gli uomini, ma… e in quel ma si riassume il nocciolo del problema: negazione, cercare di non vedere, di andare oltre, di minimizzare e intanto gli anni passano, poi arriva l’evento dirompente, un ragazzo di 29 anni che sconvolge l’equilibrio così faticosamente creato. Per un verso si avverte un senso di vertigine per il crollo dei punti di riferimento tradizionali e per l’altro ci si sente trasportati in una dimensione di entusiasmo, in qualche modo nuova e molto coinvolgente, si entra cioè in quella che tecnicamente si chiama “fase frenetica”. Ciò che prima appariva impossibile ora appare a portata di mano, le paure sembrano tutte ridimensionate e le possibilità sembrano enormi. In un certo senso è come se uno avvertisse che il cancello soggettivo che teneva a bada l’omosessualità si è aperto e si sta per scoprire un mondo nuovo, cosa per alcuni aspetti vera, ma quel mondo, nella fase frenetica sembra presentare solo aspetti positivi e attraenti. Superati i blocchi soggettivi è come se tutti i problemi fossero superati, si perde un po’, e spesso un bel po’, il contatto con la realtà e ci si convince che bisogna recuperare il tempo perduto. La fase frenetica, per un gay maturo rappresenta un momento di rischio notevole, proprio perché porta a sottovalutare i problemi, come se si tornasse ad una nuova adolescenza, come se si stesse cominciando tutto da capo. Solo che un uomo adulto ha alle spalle un passato che ha costruito anno dopo anno e che non può essere negato, perché ormai fa parte di chi lo ha vissuto. Nella fase frenetica appare molto facile distruggere o minimizzare il passato, come appare molto facile dare credito a qualsiasi ipotesi di futuro gay, ma se si vogliono evitare delusioni che possono essere profondissime, bisogna prendere atto della realtà. In primo luogo la fase frenetica non riguarda i ragazzi di 20 o 30 anni ma i 40enni e oltre e non va mai dimenticato che, se non è facile per un ragazzo gay giovane costruirsi una propria vita affettiva seria, col passare del tempo le cose diventano via via più difficili. Che un ragazzo di 29 anni possa avere una simpatia per un 50enne è pure possibile e anche abbastanza comune, ma che possa innamorarsene è certamente molto più improbabile e poi innamorarsi si un uomo più grande che non ha vincoli familiari è una cosa e innamorarsi di un uomo sposato è una cosa completamente diversa ed è oggettivamente molto improbabile che un 29enne si innamori di un 50enne sposato.
Le domande che ti ha posto Help sono fondamentali per avere un’idea un po’ più concreta della situazione. A 50 anni, se ci sono figli, si tratta di figli ormai grandicelli, se non addirittura adulti, ma il problema del rapporto coi figli, se ci sono figli, rimane assolutamente fondamentale e io aggiungere che non è meno fondamentale il rapporto con tua moglie con la quale vivi da tanto tempo, e l’assenza di chiarezza fin dall'inizio complica molto le cose, anche se parlare di chiarezza è facile e metterla in pratica è difficilissimo, se non impossibile, in certi ambienti. Help ti ha chiesto se sei sicuro di essere gay e in realtà, se si arriva al matrimonio e il matrimonio dura anni non è improbabile che ci sia una vena di bisessualità che rende il matrimonio accettabile. In ogni caso eviterei qualsiasi scelta affrettata e dettata dall'emozione di certi momenti. Avere un amico gay, per un gay sposato, può essere una cosa molto importante, ma avere un amico gay, ammesso che l’amicizia duri nel tempo, non significa affatto avere a priori un’alternativa al matrimonio. Una delle illusioni tipiche della fase frenetica consiste nel credere che a seguito del nostro risveglio gay, il mondo sia pieno di ragazzi che ci stanno aspettando. La realtà è totalmente diversa. Al limite, può anche essere relativamente facile poter avere qualche esperienza sessuale, e tra l’altro non priva di rischi per la salute, perché chi è facilmente disponibile con te lo è anche con altri, ma tutto questo non rappresenta affatto un’alternativa a un matrimonio che dura da anni. Ho visto gay sposati che non hanno messo in crisi il loro matrimonio e altri che hanno fatto scelte radicali diverse, che in qualche caso hanno anche portato a convivenze gay stabili, ma si tratta di eccezioni, non è affatto la regola.

Nextdays
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Re: La mia storia

Messaggio da Nextdays » mercoledì 20 marzo 2019, 13:15

progettogayforum ha scritto:
mercoledì 20 marzo 2019, 12:25
Intanto, caro Nextdays, ti do il benvenuto nel Forum di Progetto e spero che tu possa trovare qui un ambiente tranquillo per parlare seriamente di questi temi.
Nel cercare di risponderti vorrei partire da una premessa. Dici di aver sempre provato attrazione per gli uomini, ma… e in quel ma si riassume il nocciolo del problema: negazione, cercare di non vedere, di andare oltre, di minimizzare e intanto gli anni passano, poi arriva l’evento dirompente, un ragazzo di 29 anni che sconvolge l’equilibrio così faticosamente creato. Per un verso si avverte un senso di vertigine per il crollo dei punti di riferimento tradizionali e per l’altro ci si sente trasportati in una dimensione di entusiasmo, in qualche modo nuova e molto coinvolgente, si entra cioè in quella che tecnicamente si chiama “fase frenetica”. Ciò che prima appariva impossibile ora appare a portata di mano, le paure sembrano tutte ridimensionate e le possibilità sembrano enormi. In un certo senso è come se uno avvertisse che il cancello soggettivo che teneva a bada l’omosessualità si è aperto e si sta per scoprire un mondo nuovo, cosa per alcuni aspetti vera, ma quel mondo, nella fase frenetica sembra presentare solo aspetti positivi e attraenti. Superati i blocchi soggettivi è come se tutti i problemi fossero superati, si perde un po’, e spesso un bel po’, il contatto con la realtà e ci si convince che bisogna recuperare il tempo perduto. La fase frenetica, per un gay maturo rappresenta un momento di rischio notevole, proprio perché porta a sottovalutare i problemi, come se si tornasse ad una nuova adolescenza, come se si stesse cominciando tutto da capo. Solo che un uomo adulto ha alle spalle un passato che ha costruito anno dopo anno e che non può essere negato, perché ormai fa parte di chi lo ha vissuto. Nella fase frenetica appare molto facile distruggere o minimizzare il passato, come appare molto facile dare credito a qualsiasi ipotesi di futuro gay, ma se si vogliono evitare delusioni che possono essere profondissime, bisogna prendere atto della realtà. In primo luogo la fase frenetica non riguarda i ragazzi di 20 o 30 anni ma i 40enni e oltre e non va mai dimenticato che, se non è facile per un ragazzo gay giovane costruirsi una propria vita affettiva seria, col passare del tempo le cose diventano via via più difficili. Che un ragazzo di 29 anni possa avere una simpatia per un 50enne è pure possibile e anche abbastanza comune, ma che possa innamorarsene è certamente molto più improbabile e poi innamorarsi si un uomo più grande che non ha vincoli familiari è una cosa e innamorarsi di un uomo sposato è una cosa completamente diversa ed è oggettivamente molto improbabile che un 29enne si innamori di un 50enne sposato.
Le domande che ti ha posto Help sono fondamentali per avere un’idea un po’ più concreta della situazione. A 50 anni, se ci sono figli, si tratta di figli ormai grandicelli, se non addirittura adulti, ma il problema del rapporto coi figli, se ci sono figli, rimane assolutamente fondamentale e io aggiungere che non è meno fondamentale il rapporto con tua moglie con la quale vivi da tanto tempo, e l’assenza di chiarezza fin dall'inizio complica molto le cose, anche se parlare di chiarezza è facile e metterla in pratica è difficilissimo, se non impossibile, in certi ambienti. Help ti ha chiesto se sei sicuro di essere gay e in realtà, se si arriva al matrimonio e il matrimonio dura anni non è improbabile che ci sia una vena di bisessualità che rende il matrimonio accettabile. In ogni caso eviterei qualsiasi scelta affrettata e dettata dall'emozione di certi momenti. Avere un amico gay, per un gay sposato, può essere una cosa molto importante, ma avere un amico gay, ammesso che l’amicizia duri nel tempo, non significa affatto avere a priori un’alternativa al matrimonio. Una delle illusioni tipiche della fase frenetica consiste nel credere che a seguito del nostro risveglio gay, il mondo sia pieno di ragazzi che ci stanno aspettando. La realtà è totalmente diversa. Al limite, può anche essere relativamente facile poter avere qualche esperienza sessuale, e tra l’altro non priva di rischi per la salute, perché chi è facilmente disponibile con te lo è anche con altri, ma tutto questo non rappresenta affatto un’alternativa a un matrimonio che dura da anni. Ho visto gay sposati che non hanno messo in crisi il loro matrimonio e altri che hanno fatto scelte radicali diverse, che in qualche caso hanno anche portato a convivenze gay stabili, ma si tratta di eccezioni, non è affatto la regola.

Ciao, progettogayforum e Help. Grazie per la vostra risposta.

Progettogayforum, tu hai colpito nel segno, hai identificato esattamente come io mi sento adesso.
Hai ragione su tutto, su quella che tu chiami la fase frenetica. Ma, ti assicuro anche che, sono consapevole del fatto che il mondo non sia pieno di ragazzi che mi stanno aspettando. Adesso, credimi, mi basterebbe anche stare da solo per mettere insieme i pezzi di me stesso, cosa che ovviamente non riesco a fare. Si, nei momenti in cui quel mio collega mi girava intorno, è vero, avrei mollato tutto senza pensarci due volte, adesso non più.
Ma mi sento talmente vuoto dentro che adesso vorrei solo stare solo.
Tutto quello che mi è successo si va a sommare anche al fatto che io e mia moglie, con il passare degli anni, siamo diventati così diversi uno dall'altro. In alcuni momenti sento che abbiamo ormai poco da condividere.
Credetemi mi sento malissimo, e credo che la cosa sia ormai alla vista di tutti. Chiunque mi incontri mi chiede come va e perché ho quella faccia strana.
Per rispondere alle domande di Help, non ho figli e sul fatto di essere gay credo di non avere più dubbi ora, come credo di non averne mai avuti, ma di aver sempre represso tutto, non chiedetemi perchè, questa è la domanda più grande che continuo a farmi ed alla quale non riesco ancora a dare una risposta.

Grazie, ancora per le risposte.

Ciao

Davide94
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Re: La mia storia

Messaggio da Davide94 » mercoledì 20 marzo 2019, 14:57

Ciao Nextdays e benvenuto! :)
Spero che presto chi ti incontri veda solo un bel sorriso e sono certo che succederà quanto prima.
Progetto può essere un buon punto di partenza per riordinare un po' la tua situazione.

A presto! ;)

Davide
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Non vale il poco che tu hai di me."

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Re: La mia storia

Messaggio da progettogayforum » mercoledì 20 marzo 2019, 15:45

Ciao Nextdays,
mi permetto un consiglio operativo. Per un gay sposato della tua età, se c'è una cosa che ha veramente un senso non è, come è ovvio, credere al principe azzurro, ma piuttosto costruire una rete di amicizie gay "serie" cioè di persone gay affidabili con le quali sia possibile confrontarsi, perché in questo modo è possibile non essere realmente soli ad affrontare i problemi. Parlare di queste cose con persone che hanno esperienze affini significa capire come le cose possono evolvere in concreto, e qui, sul forum, persone che hanno esperienze simili alla tua ce ne sono eccome. Poco tempo fa abbiamo fatto un incontro di Progetto e sono venute persone da varie parti d'Italia, ecco, conoscere persone gay di varie età, ma intendo dire persone gay del tutto indipendenti da etichette gay di qualsiasi tipo, aiuta a capire che cosa è la realtà omosessuale, che spesso è totalmente invisibile ai non addetti ai lavori e con quello che appare all'esterno ha poco o nulla a che vedere. Incontrando di persona un po' di ragazzi di Progetto potresti capire l'assoluta normalità dell'essere gay. In buona sostanza, cerca di costruire amicizie gay serie, perché è veramente la cosa fondamentale da fare. Poi vedrai che decisioni prendere circa il tuo matrimonio, ma non assumere decisioni precipitose, cerca di capire bene prima che cosa hai di fronte.

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Re: La mia storia

Messaggio da Help » mercoledì 20 marzo 2019, 19:33

Rispetto a project sono più possibilista :D . A 50 anni non sei così vecchio da buttare via e puoi effettivamente rifarti una vita. Fossi in te aspetterei comunque almeno 1 anno in modo da avere le idee chiare il più possibile e procedere per la via più giusta (o meno sbagliata :D)

Buona fortuna :D

Nextdays
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Re: La mia storia

Messaggio da Nextdays » giovedì 21 marzo 2019, 18:11

Davide94 ha scritto:
mercoledì 20 marzo 2019, 14:57
Ciao Nextdays e benvenuto! :)
Spero che presto chi ti incontri veda solo un bel sorriso e sono certo che succederà quanto prima.
Progetto può essere un buon punto di partenza per riordinare un po' la tua situazione.

A presto! ;)

Davide
Grazie Davide, devo dire che solo il fatto di condividere con voi la mia storia mi fa sentire già un po’ meglio, alleggerito. Grazie a tutti voi! E forse anche grazie a voi riuscirò a sorridere!
Ciao.

Luca

Nextdays
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Re: La mia storia

Messaggio da Nextdays » giovedì 21 marzo 2019, 18:15

Help ha scritto:
mercoledì 20 marzo 2019, 19:33
Rispetto a project sono più possibilista :D . A 50 anni non sei così vecchio da buttare via e puoi effettivamente rifarti una vita. Fossi in te aspetterei comunque almeno 1 anno in modo da avere le idee chiare il più possibile e procedere per la via più giusta (o meno sbagliata :D)

Buona fortuna :D
Grazie Help e Project avete ragione tutti e due. Per il momento voglio mettere insieme i pezzi di me stesso capire bene cosa voglio. Magari come dice Project iniziando delle nuove amicizie e poi magari fra un po’ vedere di prendere delle decisioni.
Grazie a tutti.

Luca

gioandrew
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Re: La mia storia

Messaggio da gioandrew » venerdì 5 aprile 2019, 21:49

Ciao Nextdays,
sono veramente felice di avere avuto modo di indirizzarti su questo forum. Quando mi hai scritto (sull'altro portale), dopo avere letto la mia storia, mi sono reso conto che avevo di fronte una persona realmente in difficoltà e, come ti ho già detto, credo che non potessi suggerirti cosa migliore. E più passano i giorni e più leggo le storie di ProgettoGay, più ne sono convinto.
Ti chiedi perché hai sempre represso tutto e non sai spiegarti il perché. Quella della repressione ritengo sia una delle principali caratteristiche che accomunano tutti quegli uomini gay per i quali l'omosessualità è stata vissuta come un problema. Io ho 40 anni ed anche per me la repressione di ciò che sono sempre stato veramente è durata per lunghi anni. E sono arrivato a questa conclusione, naturalmente in base a quella che è stata la mia esperienza. Il perché risiede proprio in ciò che hai citato tu, vale a dire tutti quei condizionamenti legati agli ambiti sociale, culturale, famigliare, religioso etc.. Condizionamenti che si vanno a intersecare e legare l'uno con l'altro radicandosi, giorno dopo giorno, dentro chi ne è vittima e non ha la forza di farvi fronte. Tutto questo letteralmente "seppellisce" e anestetizza l'essere autentico della persona. Finchè non arriva il momento, forse semplicemente grazie al nostro naturale e primordiale istinto alla sopravvivenza, in cui scatta qualcosa dentro di noi (magari favorito da un evento interno, o esterno, o uno stato d'animo, o chissà quale altro fattore) che ti fa trovare le motivazioni e le energie per far finalmente fronte a tutto quanto. E, con il tempo, è possibile arrivare a risolvere completamente i propri problemi o, quantomeno, a migliorare la propria condizione e avvicinarsi alla serenità. Ma puo' anche non essere così per tutti e si tratta indubbiamente di processi e percorsi in ogni caso non facili e, spesso, lunghi e articolati, portatori di grandi patimenti e sofferenze. Poi chiaramente ognuno ha la sua particolare personalità e le sue peculiari vicende di vita e, pertanto, non esiste una regola fissa su come vanno queste dinamiche.
Penso che Project ti abbia dato molti consigli validi. Datti tempo per capire ciò che è successo e succede dentro di te e nella tua vita e per metabolizzare il tutto. Non prendere decisioni affrettate e valuta, ovviamente quando te la sentirai, quale potrebbe essere il modo migliore di affrontare e gestire la tua delicata situazione famigliare.
Tieni presente, eventualmente, che esistono anche i mediatori familiari, ossia dei professionisti (psicologi) ai quali si rivolgono coppie e/o famiglie con le problematiche più svariate e che, è da ritenere, siano preparati anche per una fattispecie come la tua. Non so se questa possa essere una strada utile da percorrere, soprattutto per il tuo caso specifico. Dico soltanto di tenere presente anche questa opportunità.
Ti auguro di poterti sentire meglio e a tuo agio grazie a ProgettoGay, ed anzi sono sicuro che sarà così, come lo è stato e lo è per me.
Tanti auguri per tutto.
Un caro saluto e a presto :)
Gioandrew

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