amore. psicologa. incubi

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iamlove
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amore. psicologa. incubi

Messaggio da iamlove » lunedì 13 settembre 2010, 17:44

Adolescente conobbi la mia prima. Volevo solo che mi catalogasse che desse un nome alla mia persona. Aveva i capelli stopposi e una brutta, scalcinata, scrivania. Tentava di capirmi ma io ero troppo. Troppo per il suo triste stipendio che ogni mese lo stato le elargiva. Lei era fatta per madri di otto figli. Lei era fatta per mogli malmenate o uomini che perdono il lavoro. Io niente di tutto questo richiamavo. Non ero donna, né uomo, né bambino. Sedici anni e i capelli molto lunghi. Barba che spunta e bisogno di un ragazzo. Ricostruirmi una realtà migliore o nuovi occhiali per guardare il mondo. Sussurri urlati da abreagire meglio. Da allora ogni psicologa che vidi ebbe la stessa faccia della prima, ossia un volto neutro senza tratti, tacchi da donna e stoppa per capelli.
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Passarono anni da quella adolescenza. Passò molta acqua sotto i ponti e mille tacchi di puttane sopra. Capii chi ero e lo sto capendo ancora. L'amore mi ha infranto e ricucito e adesso mi ha rigettato a terra.
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lasciva, adagiata sulle scapole, scendeva la collana di perline. Piccole e fitte in file rosse e nere, le potevo immaginare in dissolvenza: un serpente corallo indeciso se strozzarla o sedurne la beltà. Come il monile anche lei era indecisa tra la lascivia e il regalare morte.
l'enigma che portava appeso al collo era la base della mia fiducia. m'accolse in piedi ritta sui suoi tacchi mi fece accomodare sulla sedia, morbida e bassa della scrivania. Seduta in fronte a me mi chiese tutto:
-perché lei è qui? Che cosa vuole trovare?-
-il malessere mi conduce nel suo studio, tutto il resto è doratura che nasconde l'essenza del problema-
annuì,
-mi parli del malessere, dei suoi genitori, delle sue ferite.-
le dissi tutto come un fiume in piena che veloci sbatte sugli argini cadaveri devastati e gonfi d'acqua. Toccava la collana al mio parlare, il suo serpente, o lui toccava lei, come fosse l'albero proibito, stringeva gli occhi incredula all'ascolto, guardava fisse le mie labbra rosse. Ciò che dicevo le interessava poco, a catturarla era solo l'aldilà di tutti i verbi e i sostantivi usati. A catturarla era il mio non dire e li puntava il dito col suo sguardo.
La mia impressione, fastidiosa, oscena, era che non volesse me davanti, ma solo un devastato dagli eventi. Alcolizzato, drogato schizofrenico. Troppo banale era la mia nevrosi e troppo poco soffrivo in faccia a lei. Fu ingrata guida, due appuntamenti appena e poi la persi volontariamente. Così la mia follia si assottigliò.
Non riesco a rammentarne neanche il viso, solo i contorni. Volto senza tratti. Ciò che capii fu che la volontà è l'unico motore della cura.


L'estate, arrivata puntuale, illumina Roma e la veste di luce. L'estate mi porta piacere mescendo il suo Sole al Dolore che porto.
Gli ho detto addio mesi fa. Ho curato ogni sintomo acuto, e ora rimane il ricordo. Memoria gloriosa falsata, di ciò che lui non mi ha dato mai.
Soltanto nei sogni ritorna. Annebbiato dal mio desiderio lo vedo nei miei luoghi d'infanzia. I luoghi in cui lui non è stato mai, il futuro si mesce al passato, così come il sole d'estate. E quindi il presente m'inquina ogni tempo, come se il fiume avvelenato a metà, risalisse a inquinare la fonte.
Lo vedo piccino com'è. E vedo il suo unico amico. Ne era geloso malato, pensava trombassi con lui, invece non era così. Nel sogno gli arrivo davanti e faccio un bocchino al compagno. Lui guarda senza gelosia. È l'unico modo che ho per riaverlo: tradirlo col suo unico amico. Mi angoscia come fosse un orrore. Un incubo che mi scuote le notti. Lo sogno ogni volta e sto male. La sveglia, inutilmente allegra, ogni giorno mi salva dal sonno, mi toglie alla bocca del male. Mi ridona al reale falsato. Ma meglio un reale falsato che un libero. Incubo. Vero.

barbara
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Re: amore. psicologa. incubi

Messaggio da barbara » lunedì 13 settembre 2010, 20:36

Povera! Le hai fatto vedere i sorci verdi, secondo me. Comunque é vero che moltii psicologi qualche difficoltà in più con gli adolescenti le hanno. L'alolescente é imprevedibile, più sano della media dei "pazienti" , sgusciante come una saponetta, subdolamente affascinante , come la giovinezza.
Un mix esplosivo per la povera Dottoressa Qualcosa.
Ma tra dottoresse suore, psicologhe impedite e quell'altra londinese (era una donna pure lei no?) le donne ti hanno detto sempre male, Iamlove!

iamlove
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Re: amore. psicologa. incubi

Messaggio da iamlove » lunedì 13 settembre 2010, 22:20

darlin' direi di no! io sono laureato e specializzato sulla critica e teoria femminista e le persone intellettualmente più influenti per me sono state donne se mi ci fai pensare... tuttavia non divido il mondo in generi che so fin troppo bene essere socialmente costruiti e che quindi possono essere socialmente destrutturati. se quelle mi hanno detto male è perchè erano stronze non perchè donne...anche uomini orrendi ho incontrato!
e poi ci sono uomini meravigliosi e donne dolci come te ^_^

barbara
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Re: amore. psicologa. incubi

Messaggio da barbara » lunedì 13 settembre 2010, 22:34

grazie :oops:

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green-eye
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Re: amore. psicologa. incubi

Messaggio da green-eye » domenica 19 settembre 2010, 18:14

ti dico ufficialmente che ti invidio!!! XDDD
:lol:
Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo

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