Ero o sono gay?

L'accettazione dell'identità gay, capire di essere gay
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goym90
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Ero o sono gay?

Messaggio da goym90 » lunedì 25 ottobre 2010, 15:40

Vi posto una lettera che ho mandato a project oggi:

Scrivo questa lettera perché mi sento abbastanza confuso, non so di preciso che pensare, e mi farebbe piacere avere un aiuto da una persona "distante" che non mi può giudicare.

Ho 20 anni, ho sempre avuto una vita apparentemente "normale", ma dentro sapevo di essere "diverso".
A circa 13 anni comincio a pensare di essere omosessuale, la cosa devo ammettere mi fece soffrire parecchio, che insieme ad un periodo poco felice della mia vita, un periodo dove ho anche imparato precocemente il concetto di solitudine essendo praticamente rimasto senza amici, mi fece arrivare, se non proprio, almeno molto vicino ad uno stato di depressione.

Inutile dire come nessuno si sia mai accorto come stavo, e a farmi stare male era proprio la mia diversità, sapevo che a partire dai miei genitori fino ai miei amici, quelli che mi sarebbero stati vicini dopo un eventuale "coming out" sarebbero stati pochi.
In più riusci a capire che la mia reale inclinazione sessuale non era proprio omosessuale, ma più tendente alla bisessualità piena, per cui volendo avrei pure potuto nascondere la cosa. Ho vissuto momenti in cui ho dato per scontato la mia parte "omo", e altre in cui non avevo la minima attrazione verso ragazzi del mio stesso sesso.

Però a febbraio, circa, di quest'anno capì che non potevo andare avanti, volevo essere quello che ero, nonostante la mia famiglia, i miei amici e la mia religione volevo essere me stesso.
Cominciai a visitare siti della comunità gay locale per conoscere nuove persone, e in particolare avere le mie prime esperienze con lo stesso sesso.
Ogni volta che però stavo per incontrare una persona "dal vivo" avevo attacchi di panico, ansia, paura, mi veniva sempre un forte freddo e sentivo il cuore battere così forte da farmi sempre annullare tutto. Però, preso di coraggio, e con la voglia di vivere e capire chi fossi realmente decido di avere un vero incontro.

Conosco un ragazzo, molto carino (decisamente più di me) e ci vediamo insieme.
Con mia ENORME sorpresa mi accorgo però che durante il rapporto non riesco ad avere grosso piacere, anzi, quasi subito comincio a sentirmi a disagio, e a provare quasi ripulso per quello che sto facendo.
Faccio buon viso a cattivo gioco, e il gioco lo completo, ma una volta finito mi resta solo uno strano senso di confusione.

Ho combattuto e alla fine accettato una omosessualità che invece, forse, non c'è? Da quel giorno, circa 2 settimane, ho smesso anche di pensare a uomini e ragazzi, non ho neanche avuto erezioni pensando a uomini e ragazzi, neanche di fronte a siti a carattere pornografico.
Stranamente ho ricominciato a notare le mie amiche, e a sentire il bisogno invece di una ragazza.
So benissimo che non esiste una cura dall'omosessualità, e neanche la cerco, ho accettato la mia inclinazione naturale ma adesso sembra che le cose siano nuovamente cambiate.

Non so se posso essere esplicito, ma ho cominciato a vedere il pene di un bel ragazzo, prima oggetto di desiderio e piacere, come un "pezzo di carne", e sono tornato a vecchi pensieri che avevo una volta, fin da piccolo non mi sono mai per niente accettato fisicamente, più che altro sopportato, e ho sempre visto con ammirazione i ragazzi più belli, così che arrivati i primi sospetti di omosessualità nascosi la cosa a me stesso pensando fosse solo "ammirazione", so benissimo che sembra ridicolo, ma se fosse stato realmente solo quello?
Io per come mi sento oggi sono abbastanza sicuro di non volere più un rapporto sessuale con un uomo, ma questa cosa mi confonde, non posso cambiare gusti sessuali da un giorno all'altro.

C'è qualcosa di normale in me?
O anche nella mia diversità sono diverso dagli altri "diversi"?


C'è qualcuno che ha vissuto una esperienza simile?
Conosco molti che dicono di avere avuto un "periodo gay", ma non un periodo di 7 anni conclusosi proprio durante il primo rapporto, e ripeto, il ragazzo era veramente molto carino, ma oggi come oggi, mi si presentasse Ben Affleck o Brad Pitt non riuscirei comunque ad eccitarmi, non riesco neanche a pensare al pene come a qualcosa di eccitante, cioè... se ne guardo uno lo vedo come potrei vedere un dito, ovvio che rimane un po' di eccitazione, ma forse più per la trasgressione che per "l'oggetto" in se. Senza mezzi termini ho avuto un rapporto orale, e non l'ho interrotto solo perché mi sembrava male per il ragazzo, ma mi stavo veramente ANNOIANDO e abbastanza disgustando, stavamo per avere un rapporto anale, con me passivo, ma qui invece mi sono bloccato e rifiutato.

barbara
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Re: Ero o sono gay?

Messaggio da barbara » lunedì 25 ottobre 2010, 18:13

Ciao Goym90, benvenuto!
Purtroppo non posso dirti molto a proposito del tuo quesito, ma sono certa che Project avrà la risposta che fa al caso tuo. Come potrai leggere episodi come quelli che stai attraversando ne sono già stati raccontati , anche se poi ogni storia è a sè e credo dovrai mettere in conto un certo tempo per capire cosa ti sia successo.
Nel frattempo restare qui ti aiuterà a anche a confrontarti su altri aspetti non meno importanti della sessualità.
Buona permanenza al forum!
Barbara

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Re: Ero o sono gay?

Messaggio da progettogayforum » lunedì 25 ottobre 2010, 19:26

CIAO GOYM, BENVENUTO DEL FORUM!!!
Sto cercando di scriverti una risposta quanto più esauriente possibile ma mi ci vuole un po' per rimettere in ordine le idee e devo sbrigare prima un lavoro urgente. Penso che arriverò comunque a postare la risposta certamente entro stanotte.
Un abbraccio e a presto!
ANCORA BENVENUTO NEL FORUM!!

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Re: Ero o sono gay?

Messaggio da bluray61 » lunedì 25 ottobre 2010, 21:56

ciao goym90,cerchero' di esprimere la mia opinione x punti,anche inevitabilmente basandomi sulla mia esperienza personale che in parte e' affine alla tua.
Quando attraverso un percorso piu' o meno analitico delle proprie sensazioni ci si rende conto del fatto di avere una forma di attrazione verso persone del proprio sesso si iniziano a fare supposizioni e ricerche sulle cosidette cause di tutto cio'(e credo inevitabilmente a fare congetture sulle ragioni di quello che ci succede),io credo che la ragione vada ricercata inanzitutto nella sostanziale ignoranza generale nei confronti dell'argomento ed in seconda analisi al senso di colpa che la situazione ci causa,penso che questo valga sia x persone dalla sessualita' confusa (perdonami il termine ma non saprei come definire il mio caso,mentre credo che nel tuo dopo le tue recenti esperienze la situazione sia piu' definita),che x molti ragazzi del forum che scoprono ed inevitabilmente accettano a fatica il fatto di essere gay.
L'errore piu' grosso che si compie in prima istanza e quello di cercare conferme fisiche,anche perche' si omette la componente affettiva che c'è, ma che la visione comune che si ha dell'omosessualita' attraverso l'immagine che la morale comune da dell'omosessualita' tende a minimizzare.
La frequentazione del forum nel tempo ti fa capire che la visione che avevi dell'omosessualita' (almeno questo e' quello che e' capitato a me) era completamente sbagliata perche' si limitava alla parte prettamente sessuale e tralasciava completamente la componente affettiva.
Nel tempo arrivi a capire che essere gay non significa solo fare le cose che ci propinano i media ed i filmati porno,ma realmete innamorarsi di una persona del proprio sesso.
Il fatto di provare (a periodi, attraverso la visione di un corpo maschile nudo ecc..) sensazioni di piacere vedendo o immaginando una situazione di tipo omosessuale non fa necessariamente di una persona di sesso maschile un gay.
Nel tuo caso mi sembra di avere capito che tu abbia avuto un fenomeno quasi repulsivo nel confronto di una situazione sessuale con un tuo simile,io non so spiegarti se questo sia dovuto a qualche tuo blocco e/o ad una forma di tua non accettazione.(sicuramente project sara' in grado di spiegarti meglio),ma di certo l'approccio che hai avuto (aime' pure io benche molto piu' stagionato di te non ho voluto seguire i consigli ma fare di testa mia) e' stato solo quello di provare subito una situazione di tipo fisico tralasciando la necessaria analisi affettiva della cosa, mi spiego tu non hai cercato di innamorarti di un ragazzo ma hai voluto sperimentare meccanicamente un rapporto.
Spero esserti di qualche aiuto la risposta.
Luigi
"Ci si risveglia ancora in questo corpo attuale
dopo aver viaggiato dentro il sonno.
L'inconscio ci comunica coi sogni
frammenti di verità sepolte"
F.Battiato

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Re: Ero o sono gay?

Messaggio da progettogayforum » martedì 26 ottobre 2010, 1:28

Ciao Goym,
salto i saluti, che sono sottintesi, e vado subito al punto. Nel leggere la tua mail (e il tuo post) la mia prima preoccupazione non va al problema dell’orientamento sessuale ma alla prevenzione del contagio hiv. Se hai dubbi o incertezze di qualunque genere, ma direi anche se non hai dubbi e incertezze, la cosa migliore sarebbe fare il test per l’hiv. È un rischio che corrono anche gli eterosessuali, ma andare a fare il test, oltre alla indubbia utilità per la salute tua e degli altri, nel deprecabile caso che tu sia positivo, ha anche un effetto notevole a livello psicologico se risulti negativo, questo perché chi ha fatto il test è in genere molto più attento e prudente di fonte al rischio di contagio. Tieni presente che c’è un periodo finestra dopo il rapporto in cui per un periodo di diverse settimane il test non è in grado di rilevare il virus, anche se il virus c’è, perché è ancora in quantità troppo esigua, il rischio quindi è quello dei falsi negativi (in pratica dal test risulti negativo mentre non lo sei). Detto questo che è assolutamente fondamentale, vengo all’orientamento sessuale. Uno degli elementi fondamentali per valutare l’orientamento sessuale di un ragazzo è la sua sessualità libera, quella che si manifesta nella masturbazione, che è estremamente più indicativa dei comportamenti sessuali di coppia, condizionati da troppi fattori. Un secondo elemento importante, di natura affettiva, non strettamente sessuale, è l’innamoramento verso un ragazzo o verso una ragazza. Non mi stancherò mai di sottolineare che un gay non è un ragazzo che fa sesso con un altro ragazzo, ma un ragazzo che ama un altro ragazzo, che se ne innamora profondamente, ossia che fonde nella dimensione dell’innamoramento sia la sfera sessuale che quella più specificamente affettiva. In quello che scrivi manca ogni riferimento sia alla masturbazione che all’innamoramento, cioè al vero coinvolgimento sessuale e al vero coinvolgimento affettivo, è invece dominante un’idea di omosessualità molto stereotipata per la quale quello che conta sono le pratiche sessuali e l’avere o meno esperienza. Mi sono chiesto in che cosa consistesse il fatto di esserti individuato dall’adolescenza come gay, che tipo di educazione hai avuto e perché l’idea di essere gay ti potesse mettere in difficoltà, perché in realtà a trovarsi in difficoltà di fronte all’idea di essere gay sono soprattutto i ragazzi che si riconoscono gay in età adulta. Un’altra cosa mi colpisce, cioè il fatto che tu ipotizzi piuttosto di non essere gay che di essere etero, hai parlato di bisessualità, ma in effetti sembra che tu non abbia mai avuto una sessualità né un’effettività etero, come d’altra parte sembra che tu non abbia mai avuto neppure un’affettività gay, tutto sembra concentrarsi sul dilemma sessualità gay sì / sessualità gay no. Qui, se posso esprimermi liberamente, finisci per pagare il conto di un approccio alla sessualità che non sembra essere stato dei più opportuni. Un gay si innamora di un ragazzo e vive la sua sessualità in modo affettivo e la stessa masturbazione singola in quanto diventa un modo di immaginare o di ricordare un rapporto col ragazzo che si ama, assume di fatto il significato di una vera sessualità di coppia che ha anche una sua caratteristica di fedeltà. Ma la cosa fondamentale è innamorarsi non fare sesso. Andare a cercare un ragazzo in ambienti gay per mettere alla prova la propria sessualità è il segno di una vera esasperazione, tanto più da parte di un ragazzo ventenne che pensa a torto che quello sia l’unico modo di verificare la propria sessualità. Dietro tutte queste situazioni, più che problemi di orientamento sessuale ci sono problemi di ansia che si manifesta in una dimensione sessuale ma che probabilmente ha la sua origine in cose molto lontane dalla sessualità, come i rapporti familiari e i rapporti di lavoro, specialmente quando questi causano notevole stress. Gli esperimenti sessuali, come l’andare a cercare un ragazzo per fare esperienze sessuali e mettersi alla prova, non hanno nulla a che vedere con la sessualità, non derivano da una reale pulsione sessuale ma dall’idea divenuta invasiva e dominante di avere comunque e a qualunque cosato una risposta definitiva ai propri dubbi di orientamento sessuale, dubbi che in molti casi sono essi stessi di derivazione ansiosa e sono privi di consistenza oggettiva. Su base ansiosa si possono strutturare molte fantasie ricorrenti e disturbanti, tipica la paura delle malattie, ma le varianti sono moltissime e chiaramente tra le possibili varianti ci sono anche i dubbi di orientamento sessuale. Una cosa bisogna mettersi bene in mente: i dubbi di per sé non sono un problema ma lo diventano nella misura in cui sono vissuti in dimensione ansiosa. I dubbi ci sono e in alcuni casi non si risolveranno, di questo bisogna prendere atto e per di più il tentativo di appiccicarsi per forza l’etichetta di etero o di gay può creare forzature del tutto innaturali. La parola gay, come la parola etero, derivano da astrazioni di reali comportamenti umani che sono così diversi tra loro da avere in fondo ben poco in comune. Tra due gay ci può essere una radicale lontananza nel modo di concepire l’essere gay. Ti sei trovato a vivere un rapporto sessuale con un ragazzo che hai cercato al solo fine di fare un’esperienza, beh, mi stupirei veramente se una simile esperienza ti avesse permesso di capire che cosa vuol dire sessualità gay. lo ribadisco, il problema non è quello del che cosa si fa ma quello dei sentimenti che ci sono dietro e quando i sentimenti non ci sono è ovvio che la delusione è totale. Quello che hai vissuto tu non ha niente a che vedere con la sessualità gay. Per capire che cos’è la sessualità gay, quella vera, dovresti prima innamorarti veramente di un ragazzo, capire che vuole dire sentirti amato in modo profondo, allora sì che potresti capire di che cosa si tratta. Quando un ragazzo gay si innamora non si chiede affatto che pratiche sessuali potrà vivere col suo innamorato perché di quel ragazzo è appunto innamorato. Stare vicino a quel ragazzo e anche solo tenersi per mano è emozionantissimo mentre poter avere la massima libertà sessuale con una altro ragazzo sarebbe del tutto indifferente. In pratica voglio dire che tu non hai conosciuto minimamente la sessualità gay che è una cosa seria e cambia veramente la vita delle persone. Sei rimasto congelato da quello che hai vissuto! Ma lo credo bene! Quello che provi adesso non è la sessualità etero ma la fuga da quello che hai identificato come sessualità gay ma che con la sessualità gay non ha nulla a che vedere. L’accettazione della omosessualità non consiste nel buttarsi nella mischia del sesso subito e comunque ma nel non buttare via la propria sessualità, nel non violentarsi per mettersi alla prova, nel considerare la propria sessualità gay un valore prezioso, cioè un modo di amare. Una cosa mi permetto di dirti e cioè che dovresti ricostruire dentro di te l’idea della omosessualità come valore partendo dall’idea che per raggiungere un vero equilibrio emotivo serve prima di tutto avere amici come si deve con i quali confrontarsi in modo sereno. Tra i ragazzi del forum e della chat puoi trovare persone serissime, alcuni hanno certamente vissuto stati d’animo non molto lontani dai tuoi e soprattutto parlando con questi ragazzi puoi capire che cosa è il vero mondo gay, che non è quello etichettato ufficialmente gay. Dovresti riscoprire la normalità del mondo gay. Quando dei ragazzi gay si incontrano parlano di studio, di lavoro, di tante altre cose, parlano anche della loro vita affettiva e sessuale, ma non è una fissazione per loro, vivono la loro sessualità più o meno come la vivono gli etero, l’affettività, in fondo, gay o etero, è sempre quella. Riscoprire la normalità del mondo gay ti porterebbe all’idea che puoi avere amici gay e che con un amico gay si esce per fare due chiacchiere, per prendere un caffè o una pizza, cose che sembrano banali di fronte all’idea di fare sesso ma aiutano le persone a stare bene e a vivere la loro affettività e la loro sessualità in modo più sereno mettendo finalmente da parte l’ansia. Mi dirai che non ti ho dato la risposta definitiva che ti aspettavi, ma è proprio la ricerca di quella risposta definitiva che allontana dalla possibilità di vivere serenamente il quotidiano. Dal complesso di quello che scrivi non credo che tu sia etero, sembri proprio un gay che è rimasto profondamente deluso, ma te lo ripeto, quello che ti ha deluso non ha nulla a che vedere con la vita reale della stragrande maggioranza dei ragazzi gay.
Un abbraccio!

Alyosha
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Re: Ero o sono gay?

Messaggio da Alyosha » martedì 26 ottobre 2010, 17:33

Project sono proprio belle le cose che scrivi... fai attenzione perché potrei innamorarmi proprio di te :lol: . A parte gli scherzi sono frasi che mi rimbombano dentro e non capisco bene se mi rincuorano o mi rattristano. E' così tanto vero quello che scrivi l'ossessione di mettersi alla prova è devastante, almeno quanto inutile. Ci pensavo in questi giorni infondo cos'è che sto cercando di capire, se mi piacciono i ragazzi? E non lo so già? Non è esattamente da qui che sono partito? Per il resto non mi dilungo perchè le cose tu le hai dette meglio di come io avrei saputo pensarle (a volte mi inquieti porprio per sta cosa:)). Davvero però sento che uno dei desideri maggiori sarebbe andarmi a prendere un caffè con ognuno dei ragazzi che ho conosciuto in chat, star lì a parlare del più e del meno, magari commentare qualche ragazzo, per poi riderci pure su, come si fa tra buoni amici. Pensandoci bene io un amico così non ce l'ho ami avuto (e gli amici ce li ho), qualcuno con cui condividere una cosa così importante... Cioè tutte le mie relazioni sono monche, e incomplete, non solo le relazioni con le ragazze che ho avuto (dove era più facile capire che mancasse qualche cosa:)). Comuqnue basta che mi stò rattristando da solo.
Un abbraccio affettuoso a goym90, immagino che il tuo smarrimento non debba essere cosa di poco conto.

goym90
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Re: Ero o sono gay?

Messaggio da goym90 » venerdì 29 ottobre 2010, 23:00

Grazie per i messaggi, e scusate se scrivo con un po' di ritardo.

Ho letto quello che dici, e sulla prima parte hai perfettamente ragione, l'HIV è un problema che esiste sia tra etero che tra omo, in percentuale è più probabile un contagio con un rapporto omosessuale, anche se non so fino a che punto queste statistiche tengono conto ancora degli omosessuali "storici" sieropositivi.
Francamente considerando che 1/3 degli etero va con prostitute di "tanto in tanto", e che il 20% delle prostitute e sieropositiva, penso che le differenze dei nuovi contagi dovrebbero essere minime. Francamente evito di citare dati, perché potrei non smettere più a fare percentuali e cose del genere :)
Farò il test fra qualche mese, magari all'AVIS durante una donazione del sangue, che faccio solitamente una volta l'anno, e saprò il risultato.
Potrei farla anche ora, perché da quello che so i test dell'AVIS riescono a ridurre il periodo finestra anche a solo un paio di giorni, contando non solo gli anti-corpi presenti nel sangue, ma anche qualcos'altro che francamente da non-studente di medicina non ricordo. Per sicurezza aspetterò però almeno i 3 mesi.
Dopo un primo momento di panico ho riflettuto che le probabilità che con un solo rapporto non protetto, e per di più orale, che prenda l'HIV sono risibili, non zero, ma dovrebbero intrecciarsi un po' di dati. (Non voglio però minimamente sminuire il problema, infatti questa è stata la prima e l'ultima volta che, o con ragazze, o con ragazzi, io faccia sesso non protetto senza certezze sul partner, e comunque andrò a fare il test).

Non so se però posso concordare del tutto quando dici che l'orientamento sessuale è dato dalla capacità di innamorarsi di una persona verso un altra dello stesso, o dell'altro, sesso.
Sono convinto che l'innamoramento tra uomo e donna possa esserci anche con un uomo gay, e viceversa un gay potrebbe innamorarsi di un uomo.
Concordo sul sesso libero, inteso come masturbazione, anche io la penso così.
Il problema che le mie fantasie iniziano (meglio dire iniziavano) sempre con un ragazzo, ma finivano molto spesso con ragazze. Come dire: Voce del verbo confusione.

Hai ragione quando parli di "esasperazione" nel cercare di provare i propri stimoli sessuali andando con un ragazzo che si è cercati apposta, ma purtroppo sono fatto così, sto anche una vita in bilico, ma se mi devo buttare, lo faccio.

Sicuramente ciò che è successo non può provare che io sia gay/bsx o no, ma so anche che sicuramente sarà una cosa importante anche per me in futuro.
So benissimo che l'essere gay va al di la della mercificazione sessuale del proprio corpo con altri uomini, come anche l'essere etero e farsela con tutte non è motivo di vanto, ma sono invece convinto che niente più del sesso riflette le inclinazioni sessuali di una persona.

L'Innamoramento come dicevi tu viene dopo un periodo di conoscenza, e non sempre due persone che si amano provano attrazione fisica, per questo sono convinto che l'amore va sopra l'identità sessuale, forse un po' troppo "schedata" oggi giorno, esiste solo il gay, l'etero e stop.

In vita mia non mi sono mai innamorato, purtroppo ho un carattere abbastanza introverso, sono diventato così anche quando ho cominciato a sentirmi "diverso", in un certo senso ho smesso di parlare di me stesso con gli altri e ho passato più tempo a "elaborare" chi ero.
Se sono stato vicino all'innamoramento è successo 1-2 volte, erano entrambe ragazze, ma una mi ha praticamente rifiutato per tre anni xD mentre con l'altra non ci ho neanche provato, lei era carina, io non sono bello oggi, ma durante la prima fase dell'adolescenza i brufoli non mi aiutavano sicuramente :)
La cosa più simile a questo che abbia mai provato per un ragazzo è una specie di ossessione sessuale, si tratta del ragazzo che mi ha fatto eccitare per la prima volta, mi piaceva fisicamente tantissimo, l'ho sognato per tutti gli ultimi 7 anni, ma a livello fisico soltanto.
Anche perché come persona non è che mi piaccia molto, nonostante siamo stati amici per una vita, non ho mai "amato" i suoi modi ne tanto meno il suo carattere, potendolo ho evitato pure di uscirci insieme per quanto mi stava sui maroni :) però fisicamente mi piaceva da pazzi.
Questo è successo però generalmente sempre con tutti i ragazzi, anche con i miei due migliori amici, insieme mi ci diverto, ma a starci troppo tempo insieme cominciano a starmi sui "maroni" i modi di fare da ragazzo, modi che ho effettivamente anche io, ma che sugli altri non riesco a sopportare.
Con le ragazze solitamente mi trovo meglio, ma non sono mai arrivato al punto di verificare quanto meglio si tratti.

Evito di scrivere ancora per non fare un saggio autobiografico sulla mia vita, ringrazio per le risposte, e non so... vi terrò informati sugli sviluppi della cosa.
Prima però voglio continuare a capire chi sono, anche, provando a stare insieme con una ragazza. Mi servirà tempo... ma saprò chi sono (spero)

goym90
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Re: Ero o sono gay?

Messaggio da goym90 » venerdì 29 ottobre 2010, 23:03

So che non c'entra con il mio caso, ma qualcuno ha mai visto Queer As Folk?

Una rappresentazione volgare del vivere omo, veramente brutta.
Tra l'altro da fan di SEX AND THE CITY si vede una netta differenza tra le due serie, in una si afferma la parità delle donne anche nel sesso, e ne rappresenta la vita girando attorno ai rapporti amorosi, nel secondo sono solo una serie di puntate a tema sessuale con un argomento del mondo gay (hiv, diritti civili) girato in maniera stereotipata.

editore
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Re: Ero o sono gay?

Messaggio da editore » domenica 31 ottobre 2010, 20:35

Ma per queste due ragazze che hai amato ha provato anche le stesse pulsioni sessuali che provavi per quel ragazzo? innanzitutto bisognerebbe capire come e perché hai iniziato a sospettare di essere gay, e se le tue fantasie erano a priori o a posteriori di questi sospetti; secondariamente bisogna capire in che relazione erano nella sfera sessuo-affettiva i tuoi rapporti con quel ragazzo e con le ragazze che hai amato.

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